CHIUSI, SE IL SINDACO “FIRMA” ANCHE I CARTELLI INDICATORI…

CHIUSI – Questa ci mancava. Ne abbiamo viste tante sia con Ceccobao che con Scaramelli di iniziative singolari dal punto di vista della comunicazione. Ma ai “cartelli griffati” non ci avevamo mai pensato. Né pensavamo di arrivare a vederli. Che avete capito? No, non cartelli che segnalano una donazione o un contributo significativo da parte di questa o quell’azienda, di una banca o una Fondazione… Du quelli qualcuno in giro ce n’è. Parliamo dei cartelli indicatori. Quelli che il Comune pone davanti ad un luogo particolare per spiegare al visitatore dove si trova e cosa sta guardando. Ecco, nel luglio scorso il Comune ha risistemato l’area antistante le catacombe di Santa Mustiola, antica e preziosissima testimonianza dell’epoca paleocristiana. Sul muro del cosiddetto “Camposanto vecchio”, nei pressi di un tavolo per pic-nic, è stato posto un bel cartello in metallico che spiega le origini, la vita e la storia di Santa Mustiola e delle catacombe. E ciò è cosa buona e giusta. Utile ai visitatori. E’ anche un segno di rispetto e di attenzione per quel luogo certamente importante e significativo per la città.
Ma la cosa singolare è che il cartello è appunto “griffato” cioè firmato personalmente dal sindaco Stefano Scaramelli. Anzi, Scaramelli Stefano. “In memoria di Santa Mustiola e dell’intervento di riqualificazione dell’area antistante la catacomba”. Così c’è scritto.
Se fosse firmato “L’amministrazione Comunale”, potrebbe anche andare. Ma che bisogno c’era di autografare personalmente quel cartello? L’ha voluto, pagato, posto in opera direttamente il sindaco? E gli altri assessori non c’entrano nulla con l’opera e con quel cartello?
Stefano Scaramelli è un bravo ragazzo, educato, disponibile, in qualche caso si è mostrato pure coraggioso, in altri un po’ incosciente, comunque animato da buoni propositi, ma a volte pensa di essere il messia e sull’uso della propaganda esagera e sempre più spesso trascende dai buoni propositi e sconfina in territori pericolosi, scivolosi, avventurandosi nell’esaltazione di se stesso e dello stile Renzi, tutte chiacchiere e distintivo e poco arrosto…
Il cartello griffato ne è un esempio. Ma non l’unico. Quella fila di inaugurazioni di marciapiedi, parchi giochi, vespasiani e posteggi sempre con la fanfara, la claque delle associazioni e i bambini plaudenti, come ai tempi dei Balilla e dei figli della lupa, lascia francamente perplessi. E lascia perplessi ancora di più il fatto che nessuno nella scuola abbia nulla da dire sullo “sfruttamento minorile” (degli alunni) a scopi propagandistici e che nessuno abbia nulla da dire sui cartelli firmati, sui #siinaugura, sui #dettofatto postati su facebook anche quando non ha fatto niente di niente e a fare è qualcun altro (vedi il film che si sta girando a Chiusi in questi giorni).
Insomma qualcuno nel Pd, nella Giunta, nel gruppo consiliare glielo dovrebbe dire al sindaco, che questa sovraesposizione personale anche laddove e quando non c’è alcun bisogno, stona. E non lo aiuta. La carriera politica la farà lo stesso. In Regione o al Parlamento ci andrà ugualmente. Ma se continua a voler strafare, rischia di sbattere il naso da qualche parte. Perché questo non è il verso giusto.
Già: “Prendi il verso giusto” è lo slogan della nuova stagione del Teatro Mascagni che si chiuderà con uno spettacolo di Paolo Rossi, dal titolo inequivocabile: “L’importante è non cadere dal palco“. Messaggi subliminali.
m.l.
catacombe santa Mustiola, Matteo Renzi, Stefano Scaramelli
anche “prendi il verso giusto” (cosa significa poi?) è un messaggio subliminale, ma si sa, anche quelli della fondazione devono campare qualche inchino al potere lo devono pur fare. Ma tornando al cartello suddetto ho un dubbio, ma quando cambierà sindaco, cosa che potrebbe avvenire anche presto, si dovranno rifare anche i cartelli? perché altrimenti avrebbero il valore di targa commemorativa e questo, in genere, spetta ai posteri, non al diretto interessato. Credo di non aver mai visto, se non nelle dittature coreane e simili, un capo che si fa il monumento da solo. Se se lo sarà guadagnato saranno i posteri ad omaggiarlo, ma… farselo da solo…. non è un po’ troppo? Nn è un segnale diseducativo anche per i giovani fans?
Il problema è che l’autoreferenzialità sembra essere l’unica forma di rapportarsi all’altro da sè. è partita dalle grandi opportunità offerte dal virtuale ed è arrivata a pieno titolo anche nel reale. Ammesso che si riesca a distinguere…
Questi sono problemi per voi che un discernimento ed un minimo di spirito critico lo esprimete, ma non vedo chi possa seguire il tuo invito Marco.Chi glielo dovrebbe dire ? Questa generazione di amministratori ? Per loro il problema non si pone, prima culturalmente poi eticamente e magari ti rispondono che chi critica si fa troppe masturbazioni mentali.Questi hanno spesso anche la laurea, capito ? Si parla tante volte dello svecchiamento fino a farlo diventare slogan come ”rottamazione” poi si dovrebbero mettere paletti per i quali una cosa si possa fare o non la si possa fare? Ci vuole pragmatismo, liberalità, e se qualche volta si personalizza troppo, si finisce col dire come fa Renzi quando parla del Sindacato o delle Regioni o Provincie che si oppongono ai tagli: ”Protesteranno ma poi si chetano”. Capisco Renzi e lo comprendo benissimo perchè la sua- la si voglia o no- è comunque strategia politica che fa gli interessi di chi lo appoggia e di chi ha dietro di lui,merce composita è evidente,ma chi non è composito oggi ? Molto meno di chi una volta si diceva di sinistra e che per 30 denari baratti tutto.E personalmente sono sempre più convinto che quest’ultimi non è che non lo capiscano tutto questo ma lo hanno capito fin dalla prima ora ciò che era in pentola.Secondo il mio modesto avviso Berlusconi ha fatto senz’altro meno danni all’Italia con la sua politica di quanti ne hanno fatti questi di cui si parla e che dicendosi spesso bastian contrari al centro,assumono posizioni ipercritiche, ma rimangono legati con le unghie e con i denti alle loro poltrone ed alle loro correnti ma che per molto meno avrebbero dovuto uscire da un partito che dicono tutti i giorni che non li rappresenti.Sono quindi anche loro che contribuiscono al peggio aggravando la non chiarezza di un Italia che di politica vera ne avrebbe parecchio bisogno,mentre quelli in periferia hanno già fatto il cosiddetto ”salto della quaglia”quando li hanno messi davanti l’aut-aut.C’era una volta un detto che veniva usato nei riguardi dell’onestà intellettuale e della incorruttibilità di certi politici: ” I politici incorruttibili esistono ma costano di più”…..ma qui siamo proprio in presenza di ossa nemmeno di pollo ma di pulcino e perdipiù già spolpate.C’è rimasta solo la cartillaggine….ma si vede che in tempo di crisi anche quella qualcosa vale.Contenti loro …..
Per certe persone l’umità non è di casa, che siano sindaci o stupidi ragazzini che incidono il proprio nome sulla corteccia degli alberi al parco. Miserie umane del 21° secolo.