L’ASSEMBLEA DEL COMITATO ARIA SU UN NUOVO RISCHIO ACEA. LA POSIZIONE DEL SINDACO SONNINI

lunedì 26th, maggio 2025 / 11:18
L’ASSEMBLEA DEL COMITATO ARIA SU UN NUOVO RISCHIO ACEA. LA POSIZIONE DEL SINDACO SONNINI
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CHIUSI – Si è tenuta sabato scorso nella sala ex cinema Eden a Chiusi Scalo, un’assemblea pubblica indetta dal Comitato Aria e altri comitati del territorio. Tema dell’incontro: c’è il rischio che Acea torni alla carica con un nuovo progetto riguardante il trattamento di rifiuti come il famigerato carbonizzatore, dopo che il Tar ha parzialmente bocciato la delibera del Comune che vietava la costruzione di impianti del genere in tutto il territorio comunale?
In teoria il rischio c’è. Ma al momento non c’è una proposta precisa. Il Tar ha ritenuto evidentememnte quella norma così restrittiva troppo estensiva e soprattutto priva delle necessarie motivazioni. Quindi in teoria, Acea o chiunque altro, potrebbe riprovarci. Tra l’altro la società Acea Ambiente Srl ha a disposizione l’area dell’ex Centro carni che acquistò nel 2017 per realizzarvi il Carbonizzatore e in quell’area, dove insiste già il depuratore, anche quello rilevato da Acea, l’azienda è probabile che qualcosa ci voglia fare, per non lasciarla improduttiva. Però, anche se il Tar ha sospeso la delibera, il pronunciamento del Consiglio Comunale CONTRO l’insediamento di impianti per il trattamento di rifiuti solidi liquidi o gassosi, rimane. Ed è una dichiarazione di intenti precisa e inequivocabile. Peraltro non senza motivazioni, come dice a sentenza, ma espressa a seguito delle osservazioni ufficialmente presentate dai cittadini e dal Comitato Aria in sede di revisione del Piano Strutturale. Quindi in osservanza e adesione alla volontà della popolazione, quindi in ottemperanza ai principi della democrazia. Esiste una motivazione più forte di questa?
In secondo luogo, va ricordato che il progetto del Carbonizzatore non fu a suo tempo contestato e bocciato, dopo aver assicurato alla proponente Acea la possibilità di farlo, ma E’ STATO RITIRATO dall’azienda stessa, per evitarne a bocciatura, vista la debacle durante l’Inchiesta Pubblica Regionale e visti soprattutto gl oltre 30 pareri negativi dei vari organi preposti alla valutazione (dal Comune alla Regione, dalla Asl all’Arpat…).
In teoria, come dicevamo, Acea potrebbe presentare un progetto nuovo e diverso, con meno falle, ma quale azienda riproporrebbe nello stesso paese un progetto fortemente contestato e dove l’amministrazione locale, al di là della sentenza del Tar (che comunque è impugnabile e ribaltabile) ha inequivocabilmente espresso una indicazione contraria a qualuque impianto che tratti rifiuti di qualsiasi genere?  Inoltre l’impianto della IREN, in via di realizzazione a Scarlino nel grossetano, simile ma più grande di quello che Acea voleva realizzare a Chiusi, restringe e non di poco il possibile “mercato”.
Comunque sempre bene tenere le antenne dritte. Non si sa mai. L’allarme, quando si parla di queste cose, è sempre giustificato, ma in questa fase forse un tantino esagerato. Parlare oggi della possibilità che a Chiusi nasca un POLO DEI RIFIUTI francamente non trova riscontri oggettivi. Ci sono atti, dichiarazioni, piani industriali che vanno in tale direzione? non risulta.
All’assemblea dell’Eden ha partecipato anche il sindaco di Chiusi Sonnini, il quale ha consegnato al Comitato promotore, una lettera ricevuta da Acea il 24 aprile. Ecco: cosa dice quella lettera? Sonnini questo non lo ha specificato, ha detto  però che Acea non ha presentato alcuna proposta e non ha avanzato richieste di risarcimento.
Ha ribadito (lo aveva detto in Consiglio Comunale) di voler aprire un confronto con Acea cui ha chiesto un incontro. E di volerne fare uno anche con il Comitato.

Per il resto il sindaco sostanzialmente conferma quanto fin qui sostenuto in questo articolo. Scrive Sonnini in un post su Fb pubblicato ieri, a commento dell’incontro:

Ieri pomeriggio ho partecipato all’Assemblea indetta dal Comitato Aria e dagli altri comitati che nella “vicenda Acea” hanno giocato un ruolo importante, che va sicuramente riconosciuto. Era importante essere presente e sono contento di esserlo stato.La questione ACEA ha in passato determinato profonde lacerazioni all’interno della nostra comunità. Eravamo consapevoli che la sentenza del TAR sarebbe arrivata, e sapevamo tutti che quella norma che stabiliva un divieto assoluto sarebbe stata giudicata illegittima. Di seguito, una sintesi del mio intervento, basata su tre presupposti fondamentali per il raggiungimento di un obiettivo primario:

1) Presupposti fondamentali: Tutela della salute pubblica, dell’Ambiente e degli aspetti socio economici: La tutela della salute pubblica è una responsabilità diretta del Sindaco, prevista dal Testo Unico degli Enti Locali. A questa si aggiunge la tutela dell’ambiente e, non meno importante, la salvaguardia degli aspetti socio-economici della nostra comunità. Queste sono responsabilità che sento profondamente, non solo come Sindaco, ma anche come cittadino di Chiusi.

2) Scongiurtare ASSOLUTAMENTE la Costruzione del Carbonizzatore:

  1. A) La Sentenza del TAR: Ha reso illegittima una norma che prevedeva un divieto assoluto. Questo, però, non consente ad ACEA di costruire il “CARBONIZZATORE” in automatico. ACEA ha ritirato il progetto originale, il che significa che dovrebbe reiterare l’iter autorizzativo presentando un nuovo progetto.
  2. B) Assenza di Nuovi Progetti: Al momento, non è stato presentato alcun progetto da parte di ACEA per impianti di gestione rifiuti di alcun tipo.

Messa in Sicurezza del Bilancio e delle Casse del Comune: 3) PROTEGGERE LE CASSE COMUNALI:

è cruciale mettere al riparo il bilancio e le casse comunali da eventuali richieste di risarcimento. Va chiarito che la sentenza del TAR non ha previsto alcuna forma di risarcimento a danno del Comune.

OBIETTIVO PRIMARIO: Apertura del confronto con ACEA. Il nostro obiettivo è avviare un confronto che coinvolga attivamente il Comune, i cittadini, le aziende e i sindaci del territorio. L’intento è individuare una SOLUZIONE CONDIVISA E ACCETTABILE PER TUTTI, attraverso una gestione trasparente e partecipata.ACEA ha già manifestato il proprio interesse al confronto con una lettera del 24 aprile, che ho consegnato ieri al Comitato. Insieme a questa, ho fornito anche la risposta del Comune, che chiede un incontro formale da svolgersi in tempi brevi a Chiusi. Ho inoltre proposto la creazione di un Comitato Tecnico Scientifico. Questo organismo avrà il compito di valutare le eventuali proposte di ACEA e di contribuire alla costituzione di una valida proposta condivisa per la destinazione futura dell’area.Non si esclude la possibilità di ricorrere al Consiglio di Stato per impugnare la sentenza del TAR.L’azione dovrà essere intrapresa entro 6 mesi dalla data della sentenza (08.04.2025) o entro 60 giorni dalla notifica della sentenza, che ad oggi ACEA non ha ancora effettuato, tempo da impegnare per confrontarsi con ACEA. 

PRINCIPI GUIDA PER L’AGIRE FUTURO: 

  1. A) Evitare di Dividersi: La forza della nostra comunità risiede nell’unità. (richiamati nella lettera del Comitato)
  2. B) Evitare di Ripetere Errori del Passato: Dobbiamo imparare dalle esperienze precedenti per non commettere gli stessi sbagli.
  3. C) Evitare Speculazioni Politiche da parte di tutti: È fondamentale concentrarsi sugli obiettivi comuni e sulla reale tutela del territorio, al di là di interessi politici.

Ho apprezzato molto gli interventi dei membri del Comitato. Hanno dimostrato di apprezzare i contenuti del mio intervento e hanno manifestato una grande disponibilità. Questo fa presagire la realizzazione di un percorso partecipato e positivo, che possa vedere il Comune e i cittadini tutti dalla stessa parte.In tempi brevi, auspico anche la convocazione di un incontro presso i locali del Comune con i rappresentanti del Comitato.

Quste le precisazioni del sindaco di Chiusi. Insomma nessun muro contro muro né con Acea, nè tantomeno tra Comune e Comitati.

Oggi, dopo l’incontro dell’Eden e dopo l’ulteriore precisazione di Sonnini, crediamo che la prima cosa da fare sia rendere noto il contenuto della lettera di Acea. Crediamo anche, come abbiamo già scritto in articoli precedenti, che se è giusto ascoltare le idee che ha in mente Acea per l’area  di cui dispone, sarebbe opportuno che il Comune, ma anche il Comitato o altri, avessere delle loro idee in proposito, da prospettare ad Acea. Noi da anni proponiamo un parco energetico fotovoltaico, ovvero un impianto che può rientrare nelle attività che Acea svolge (i parchi fotovoltaici li fa e li gestisce) e potrebbe essere utile sia per la zona industriale che per il centro abitato. Ma di soluzioni NON IMPATTANTI ce ne possono essere altre. Nel 2014 l’allora sindaco Scaramelli ci voleva costruire la Stazione Volante per l’alta velocità, ci fece pure un mega convegno al Mascagni…
Ovviamente tutte le soluzioni dovranno essere valutate e condivise. Però al confronto con Acea (e con chiunque altro) è bene andarci preparati,  con idee e proposte da mettere sul tavolo.
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