OGGI IL GIRO ARRIVA A SIENA. STRADE BIANCHE, ULISSI IN ROSA E BANDIERE PALESTINESI SUL PERCORSO

domenica 18th, maggio 2025 / 13:12
OGGI IL GIRO ARRIVA A SIENA. STRADE BIANCHE, ULISSI IN ROSA E BANDIERE PALESTINESI SUL PERCORSO
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SINALUNGA – Oggi, passa il Giro d’Italia. Che è sempre una festa. Si tratta delle 9a tappa, da Gubbio a Siena. Una tappa insidiosa per gli uomini di classifica perchè è piuttosto lunga (181 km) e perché negli ultimi 70 km ce ne saranno quasi 30 su sterrato, nei pressi della città del Palio: 5 settori, un paio lunghi quas 10 km e altri più brevi o brevissimi, ma tutti da affrontare con attenzione e con la giusta gamba, perché possono far male. Son gli stessi della “Strade Bianche” la classica del nord più a sud d’Europa, come viene definita dagli esperti. Ma anche il finale, dentro le mura di Siena, prima dell’arrivo in Piazza del Campo, presenta prima la salita di Fontebranda (9%) poi il “muro” di via Santa Caterina, su selciato e con punte fino al 16%. Insidiose anche le curve prima dell’ingresso in Piazza dentro il centro storico. Insomma roba tosta. Quella odierna si può definire la tappa del trionfo ddel Medioevo, perché Gubbio e Siena sono due tra le città medievali più belle, meglio conservate e più rilevanti d’Italia e del mondo.

Dalla Città dei Ceri, la carovana rosa transiterà per Umbertide, Niccone e Mercatale, e dalla “cima” di Tuoro (640 m slm), prima di entrare in Toscana e toccare Camucia, Foiano della Chiana, Sinalunga (traguardo volante dopo 91 km dalla partenza). Da Sinalunga i corridori proseguiranno verso Trequanda, Montisi e San Giovanni d’Asso (le terre del tartufo, ma nel comune di Montalcino che è notoriamente la patria del Brunello). Siamo nelle “terre di Siena” propriamente dette, tra calanchi, vigneti e colline dolci punteggiate da pievi romaniche e cipressi. Da lì alle porte di Siena i tratti su sterrato.

In maglia rosa c’è un italiano, Diego Ulissi (e non succedeva dal 2021) che proverà a tenerla il più possibile, ma che difficilmente a porterà fino alla fine. I più accreditati per la vittoria finale sono lo sloveno Roglic, lo spagnolo Ayuso, il messicano Del Toro. Ma inanto dietro a Ulissi, iin seconda posizione c’è un altro italiano, Lorenzo Fortunato. Antonio Tiberi occupa la sesta piazza, a 44” dalla maglia rosa.  Da tenere d’occhio l’americano Mc Nulty, Simon Yates, Carapaz e Bernal che dopo il terribile incidente sembra essere tornato su ottimi livelli. Vedremo se gli sterrati faranno selezione oppure no.

Come nei giorni scorsi, anche oggi, è probabile che lungo il percorso spuntino bandiere palestinesi, per accendere i riflettori sul dramma dela popolazione di Gaza e della Cisgiordania, assediata dall’esercito israeliano che non solo bombarda e attacca via terra, ma non fa entarre gli aiuti, i viveri, i medicinali… Alcune associazioni e comitati per la pace, sia dell’Umbria che della Toscana hanno fatto appello a sfruttare la visibnilità del Giro per fare pressione e protestare contro il genocidio dei palestnesi. Ieri a Perugia si è tenuta una manifestazione piuttosto imponente, con via Baglioni completamente invasa da un corteo pressoché spontaneo e autorizzato solo all’ultimo minuto.

“Lo sport non può girarsi dall’altra parte di fronte a quanto sta accadendo in medio Oriente” dicono i pro-pal. Al Giro c’è una squadra israeliana, la Israel Premier Tech, che ha anche un uomo di classifica in Derek Gee, 22esimo a 1’e 51″.

Comunque fino ad ora sono state manifestazioni del tutto pacifiche. Del resto tante volte sulle strade del ciclismo si son viste bandere di popoli in lotta. Succedeva anche a tempi del Viet Nam o con gli autonomisti della Catalogna…

L’arrivo a Siena è previsto intorno alle 17.  Il meteo minaccia pioggia. Lo sterrato può diventare fango…

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