FORZA ITALIA SUL TERRITORIO. INTERVISTA A SIMONETTA LOSI

” Tra breve aprirà un club a Sarteano. Poi Chiusi, Chianciano, San Casciano, Radicofani…”.
Chiusi – ” Ripartire dal territorio”. Il nuovo verbo berlusconiano, dopo la scissione con Alfano, è questo. Qualche setttimana fa, l?onorevole Faenzi, nel corso di una conferenza stampa a Siena lo ha più volte ribadito. E Simonetta Losi, amica personale del Cavaliere, e da sempre convinta sostenitrice, si è messa sin da subito a lavoro. Sarteano tra breve, e poi Chiusi, Chianciano ed altri paesi limitrofi. La nuova Forza Italia, attraverso i clubs, vuole presentarsi con grande slancio alle prossime amministrative. Abbiamo fatto qualche domanda proprio a Simonetta Losi, fra l’altro, fresca reduce dal Capodanno passato proprio ad Arcore a casa di Berlusconi.
1) Prima di tutto se possibile un breve commento su come hai trovato Berlusconi…
L’ho trovato fisicamente molto bene, sereno e determinato come sempre. Abbiamo passato un bel capodanno nella casa di Arcore.Adesso è molto impegnato nella riorganizzazione di Forza Italia e soddisfatto dei sondaggi che stanno premiando questa scelta. Lui è un combattente nato, non si deprime facilmente, specialmente poi quando sa di essere nel giusto, farà di tutto per dimostrarlo e sono convinta che ci riuscirà.
2) Forza Italia sul territorio (Chiusi, Sarteano ecc). Si stanno formando i clubs?
Sicuramente a Sarteano si, stiamo lavorando con mio marito Danilo Mariani per aprirne uno nel nostro paese. Manca poco e a breve comunicheremo sede e data di apertura. Negli altri comuni so che stanno lavorando per aprire altri club, il nostro nel frattempo potrà fare da apripista e da punto di riferimento per chi nei paesi limitrofi tipo Chianciano, Chiusi, San Casciano, Radicofani, volesse intanto iscriversi e partecipare alle iniziative che faremo. Auspico ovviamente che in ogni comune possa essere aperto un club Forza Silvio, cercando così di far uscire dal buio tutte quelle persone che ci votano, ma che, purtroppo per paura di danneggiare la propria attività, o il proprio quieto vivere, restano nell’ombra senza dire liberamente che sono dalla parte politica di Berlusconi. Mio malgrado, nel 2014 ancora questo avviene e dimostra quanta sudditanza abbia creato e imposto questo tipo di politica di sinistra nei nostri territori.
3) Quali le priorità della nuova Forza Italia
La priorità numero uno è sicuramente LA BASE. Dobbiamo ritornare tra la gente, coinvolgere la gente, ascoltare e cercare nel nostro piccolo di fare qualcosa per le persone. È indubbio che con la nascita del PDL, la nostra dirigenza, e mi riferisco alla provincia di Siena ma non solo, si era allontanata dal territorio. Dobbiamo ricreare la fiducia della gente verso la politica in generale, e soprattutto verso una parte politica che molti credono, ostica, snob, e insensibile ma che invece è composta da persone che vogliono rendersi disponibili per fare qualcosa di utile per tutti. A volte con le piccole cose si possono creare grandi situazioni. Si è comprato di tutto e di più con i soldi della Fondazione, e parlo di comuni, ma anche di persone. Adesso il “bancomat” si è esaurito e quindi è l’ora di intraprendere una strada diversa, innovativa e anche virtuosa, e Forza Italia risponderà presente su tutti i fronti.
4) Come giudichi la nomina di Massimo Parisi a coordinatore regionale di Forza Italia?
Sicuramente Massimo è persona capace e competente per ricoprire un ruolo impegnativo come questo, in una regione non facile come la Toscana. Devo dire anche, che da donna, in cuor mio ho sperato che l’On. Monica Faenzi potesse arrivare a questa carica, perché la reputo persona fantastica, capace e sicuramente in grado di ricoprire il ruolo di coordinatore. Credo comunque che i parlamentari siano troppo impegnati su tanti fronti, per avere anche il tempo e la forza per poter seguire tutti i comuni di una regione grande come la toscana, specialmente in questo 2014 dove tanti andranno alla amministrative e quindi è richiesto uno sforzo ancora maggiore per dare a tutti la possibilità di fare delle liste competitive. Questa tesi ovviamente, vale per tutte le regioni Italiane”.
David Busato
Busato, Losi
Ciò che noto maggiormente in questa intervista alla Sig.ra Losi è il fatto di mettere l’accento sulla ”sudditanza”da parte dei cittadini verso l’establishment politico. Comprendo che tale sudditanza ci sia e sò benissimo che La Sig.ra dice la verità anche perchè i motivi che stanno alla base di ciò che succede a Chiusi sono sostanzialmente gli stessi, perchè tale” sudditanza” la riscontriamo in tante altre manifestazioni sia del pensiero e quindi comportamentali.La gente non si espone perchè esponendosi ritiene che possa essere giudicata dall’opinione pubblica, ed anche chi per esempio è nel commercio pensa che tutto questo porti un danno alle proprie attività. Si tende quindi a rimanere nell’ombra e a non esporsi perchè diversamente si crede che si possa danneggiare i propri interessi personali. E’ cosa vera e bene ha fatto la Signora a notare ed esporre tale questione, Vorrei però fare una domanda alla Signora Losi quando parla dell’attenzione rivolta a tale tipo di elettorato in maniera che si scrolli di dosso tale macigno,perchè questo diciamocelo francamente un macigno è, e non è tanto leggero.La domanda è tutta politica e poco pragmatica e riguarda profondamente i ” massimi sistemi” di quello che possa essere il sistema economico,-sociale-relazionale- culturale dove tutti siamo immersi, perchè mi sembra di capire dai suoi discorsi che assume come ” normali” le reazioni della gente a tale stato di cose ed individua la cappa politico organizzativa quasi come una rete che blocchi lo sviluppo delle persone.Ma dico io scusandomi del discorso diretto : ma se un singolo qualsiasi,indipendentemente da come la possa pensare politicamente si comporta stando in silenzio di fronte a quelli che sembrano a lui stesso apparire come soprusi perchè non si espone pubblicamente ? Qual’è la mentalità e l’idea da cui tale persona è guidata?Che visione ha delle cose ? Io credo che tali persone nell’attualità politica dell’Italia sono più aderenti e si comportino in tal modo perchè sono succubi,ripeto succubi di un sistema di valori e questi Signora Losi sono i valori più propriamente detti e riconoscibili nei cosiddetti valori del Mercato, dell’Interesse e dell voler primeggiare personalmente non tenendo conto degli altri.Sono i tanto declamati valori dell’imprenditorialità che in tante altre nazioni è anch’essa molto diversa da quella Italiana, tranne poche intelligenti eccellenze.L’educazione a tale mentalità è data da tali valori per i quali vengono ritenuti ”normali” perchè così è il comportamento della gente.Tutto questo appare normale, lecito, giustificabile che la gente possa accettare e comportarsi in tale modo.Lo capisce che così facendo si validi il fatto che si possa capire e giustificare che ci si possa nascondere anche dietro un preteso sopruso discriminatorio da parte di un establishment ? Io credo che tali comportamento estesi nella gente e quindi che culturalmente è portata a non esporsi siano presenti sia nell’elettorato del PDL sia in quiello del PD, perchè la concezione quella è. Se ho delle idee e se ritengo sia giusto esprimerle o protestare verso l’establishment politico che credo mi boicotti, non penso certo al fatto che parlandone o prendendo una posizione possa essere un fatto che mi danneggi.Mi sembra una mentalità retrogada e minimio minimo provinciale.La realtà a cui si richiama la Signora è vera ma sembra che invocare quell’elettorato per rovesciare le condizioni ed andare verso lidi di maggior democrazia sia una manovra molto strumentale, e chi la proponga in tal modo si propone di sostituire un ”padrone” ad un altro che si comporta nello stesso modo.La questione quindi è culturale prima di ogni altra cosa. In tale discussione i personalismi non contano,non conta l’amicizia personale con Berlusconi, anche perchè se si va sul ”trito” dicendosela francamente, il Cavaliere è persona magnanima e cordiale verso i suoi ma politicamente è ”Il direttore dei lavori” di un partito che è stato formato con l’autorità del proprio scettro, e quando all’interno dopo anni sono emerse le discrasie di natura politica ” non pochi lo hanno mollato.Signora, non sono più i tempi che i Re comandano, ma purtroppo ho paura che ritorneranno a comandare poichè proprio quell’elettorato da una parte plagiato dalle televisioni di chi fa il proprio interesse esclusivo e non quello dell’Italia, e dall’altra parte quello stesso elettorato che da il consenso al PD e che soffre degli stessi mali dell’altro, sono le due facce della stessa medaglia.Se Lei dice di impegnarsi nel riscatto della gente togliendo quella cappa di provincialismo che in effetti è tipica degli ignoranti (attenzione non di coloro che non hanno studiato ma di coloro che non amano dire come la pensano perchè credono che tutto questo comporti la loro rovina.Spesso le persone più normali che si esprimono sono quelle più libere indipendentemente dagli studi) forse è bene che la sua attenzione sia rivolta ad altro.
Liberare la gente perchè si sente schiava di un sistema che poi è quello del Mercato al quale la sedicente sinistra ha dato da decenni segni inequivocabili di volontà di abbracciare accettandone in toto le sue logiche e quindi anche le conseguenze, correre ai ripari con gli stessi metodi non mi sembrerebbe di produrre molto.Mi perdoni ma è una critica che le sembrerà accademica ma oggi la tendenza anche nel PD è quella di rifuggire dall’ideologia cercando la scorciatoia pragmatica.Le appare un fatto educativo questo ? Forse sì, visto che l’esempio del Suo Leader è stato quello di costruire un patrimonio seguendo le regole del Mercato e vivendo i paletti delle regole come limiti alla sua imprenditorialità.Essere pragmatici serve ed ha servito a lui indipendentemente se come dice ha creato decine di migliaia di posti di lavoro, ma quello non lo dimentichi mai – è stato un mezzo, non un fine-, e la differenza c’è, spero per Lei che la sappia distinguere..E’ quella differenza che anche molti di coloro che militano nel PD oggi sanno ma che fingono di non sapere e ne fanno volentieri a meno perchè sono tanti piccoli berluschini, ed il danno che producono questi è molto molto maggiore del danno che ha prodotto il Suo Leader,anzi il Leader di se stesso…..La saluto e le auguro buon lavoro.