LA VITA AI TEMPI DEL CORONAVIRUS: E LA CHIANETTA DIVENTO’ IL RIO BRAVO DI NOIALTRI…

LA VITA AI TEMPI DEL CORONAVIRUS:  E LA CHIANETTA DIVENTO’ IL RIO BRAVO DI NOIALTRI…
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Niente più corsette nei parchi, sul sentiero della Bonifica e nemmeno a Fico Montano . Si è incazzato di brutto ieri il sindaco di Chiusi Bettollini nella sua diretta facebook. Poi in serata è arrivato pure l’ennesima misura restrittiva del governo che dice che si può fare attività motoria, ma solo nei pressi della propria abitazione. Cioè intorno a casa, come i matti. O come i carcerati nell’ora d’aria. Il Prefetto ha mandato a Chiusi rinforzi a Polizia e Carabinieri e anche alcuni ausiliari per dare man forte ai vigili urbani nei controlli, per ché nonostante le raccomandazioni, i divieti, le “sbrocccate” del sindaco molti ancora sembra non abbiano capito la gravità del momento.  C’era chi usava il sentiero della Bonifica per poi andare a fare la spesa a Po’ Bandino, passando per le strade di campagna…… 

La cosa nei giorni scorsi avevaa scatenato anche battute sarcastiche e satira sui social. Ma sembra proprio che per i chiusini (e non solo i chiusini)  sia difficilissimo sopravvivere senza andare alla Conad, al Famila alla Lidl o all’Eurospin, di là del fosso…

Qualcuno giocandoci su ha ironizzato sulle banane e basso prezzo e su bande di trafficanti pronte a contrabbandarle. La realtà però in certi momenti ha superato l’ironia.

La Chianetta è diventata una sorta di Rio Bravo. Ci manca solo il muro come quello che Trump vuole potenziare tra Messico e United States of America.

Visti i tentativi di aggirare i controlli, passando dai campi e dalle strade vicinali, viene da pensare che ci sia già chi sta architettando di scavare un tunnel, magari utilizzando le gallerie già scavate dalle nutrie, per fare incetta di birre tedesche che alla Coop e negli altri supermercati chiusini non si trovano. Ce le ha solo la Lidl, che è tedesca, appunto.

Ma dalla Toscana non ci si può andare, come ai tempi in cui furono costruite le Torri Beccati questo e Beccati quest’altro, laggiù, a meno di 3 km da Po’ Bandino... Da dove venite, dove andate, cosa portate? Un fiorino! Siamo ancora lì, solo che adesso il fiorino non basta. E senza motivazione plausibile (comprovate esigenze di lavoro, di salute o necessità di accudire familiari non autosufficienti o animali) non basta nemmeno l’autocertificazione. Proprio non si può “sconfinare”. 

Po’ Bandino è di fatto una propaggine di Chiusi Scalo, ma è terra pievese. Un tempo papalina. E’ di là del fosso, e il fosso adesso, causa virus, è invalicabile. Con questa limitazione i supermercati di Po’ Bandino sono diventati una sorta di Eldorado, sognato, agognato, inarrivabile per tanti toscani. Qualcuno ha beccato pure una denuncia penale perché la birra della Lidl o la verdura della Conad non sono una ragione plausibile e sufficiente per “passare il confine”.

Ora tanti chiusini (e non solo chiusini, ribadiamo) avranno capito e capiranno meglio perché tanti messicani, hondureni, nicaraguensi, colombiani… cercano di passare il Rio Bravo a El Paso e di scavalcare il muro tra Tijuana e San Diego.

Chi, tra i nostri lettori, ha visto lo spettacolo teatrale On the road. Again messo in scena al Mascagni e a Città della Pieve nel 2019, sa di cosa parliamo… Chi conosce le canzoni di Bruce Springsteen, che ne costituiscono buona parte della colonna sonora, lo stesso…

Ecco, anche negli anni 30-40-50, prima e dopo la guerra a Po’ Bandino c’erano due moderne torri Beccati… L’edificio rosso stile scatolone razionalista, da decenni dismesso, era una filiale della Terni. Appena di qua del fosso, in terra toscana, c’era invece una filiale della Valdarno, due aziende elettriche private, attive prima che il governo di centro sinistra Dc-Psi, nei primi anni ’60, nazionalizzasse l’energia elettrica creando l’Enel. Anche allora Umbria e Toscana si fronteggiavano, come nel medioevo, di qua e di là della Chianetta. Che non è il Rio Bravo, ma fa da confine. E in questi giorni di quarantena evoca fughe, tentativi di passare dall’altra parte come se una cassa di birra Perlembacher (che non è neanche roba da mille e una notte) o un cesto di banane fossero la nuova libertà.

Amici lettori, lasciamo perdere. Stiamo in casa.  Evitiamo contatti sociali ed evitiamo di fare cazzate che possono costare care a chi le fa e agli altri. Abbiamo capito tutti che questocazzodivirus è subdolo e non fa distinzioni. E’ una cosa seria. Pensare di essere più furbi di lui e di chi si sta facendo un mazzo così, per far rispettare le norme e le direttive, non è da furbi. E’ esattamente il contrario.  Più stiamo a casa adesso e prima usciremo da questo incubo.

Pensando alla Chianetta versione Rio Bravo mettiamoci sul divano e riascoltiamo Sinaloa Cowboys ed Across the border, del Boss. Roba vecchiotta, ma ancora istruttiva… Magari pensando a chi sta male, a chi si fa in quattro negli ospedali e nella macchina operativa anti covid-19 o a chi il Rio Bravo lo deve passare per fame, per fuggire dalla miseria e da governi corrotti e sanguinari, per non finire nella file dei narcos, quelli veri.

E poi ricordiamoci pure he le pestilenze ci sono sempre state e l’unica medicina è sempre stata quella di chiudersi in casa e evitare contatti… Newton ad esempio, alla metà del ‘600 era studente a Cambridge e quando l’Università chiuse per una epidemia tornò a casa e si chiuse nel suo studio. Non avendo altro da fare si mise  a fare quattro calcoli e scoprì la  la legge di gravitazione universale e costruì le fondamenta per la meccanica classica cominciando a sviluppare i primi approcci al calcolo differenziale o infinitesimale. Insomma qualcuno, stando sul divano, può scoprirsi anche un genio, chi lo sa?

Marco Lorenzoni

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