Sarteano: pettorine fluorescenti e “coprifuoco” per i profughi ospiti del paese. E non è uno scherzo…

SARTEANO – Una signora scrive su facebook: “Vorrei chiedere al sindaco di far indossare i giubbotti catarifrangenti o regalare una lampadina in modo da essere visibili alle persone di colore che dopo le 20 vengono in direzione di Sarteano e viceversa, rischiando di essere investite da gente che torna dal lavoro… prendendo poi la colpa“. Insomma il problema, per la signora, sarebbe che gli eventuali investitori prenderebbero la colpa, mentre la colpa sarebbe delle persone di colore, che essendo di colore, cioè nere, non si vedono di notte…
Già questo tipo di approccio al problema lascia alquanto perplessi. Ma il bello è che i consiglieri e gli assessori del Comune di Sarteano hanno fatto una colletta e hanno comprato delle pettorine fluorescenti, da donare a circa 40 profughi ospiti di alcune strutture a Sarteano, ma fuori del paese. Così si potranno individuare anche di notte. Lo ha annunciato il segretario del Pd Mattia Nocchi, il quale deve essersi fatto carico della questione. Risolto quindi in men che non si dica il problema sollevato dalla signora. E poi dicono che i partiti e gli amministratori non ascoltano e non sono sensibili. Viene da chiedersi, però: ai cittadini sarteanesi che abitano fuori del paese e dopo le 20 magari vanno al bar, al ristorante, a teatro o dove gli pare, la pettorina fluorescente o la lampadina non gliela danno? Non solo, lo stesso segretario del Pd Nocchi, si augura che i profughi “vengano sensibilizzati a percorrere la strada che porta alle loro strutture soprattutto nelle ore di luce”. Ecco, ci mancava anche il coprifuoco. Ma ai sartenesi è stato mai rivolto un analogo invito? Cioè un invito a non uscire di notte (che in inverno vuol dire dopo le 17,00 tra l’altro)? Non ci risulta. E come mai no?
L’impressione è che mascherando la cosa come una questione di sicurezza per i profughi e soprattutto per gli automobilisti che potrebbero prendere la colpa di eventuali incidenti, si sia voluto, in maniera un po’ subdola, “marchiare” i profughi, renderli identificabili, non solo visibili. Perché solo loro? perché sono neri di pelle e di notte si vedono peggio degli altri?
La pettorina fluorescente non sarà la stella gialla o rosa che i nazisti appiccicavano ai vestiti degli ebrei o degli omosessuali, ma-messa così la questione – veramente poco ci manca. Non sarà stata questa l’intenzione del segretario del Pd Nocchi, ma possibile che non gli sia venuto neanche il minimo dubbio sull’opportunità di una cosa del genere?
Non so se il segretario del Pd, gli assessori e i consiglieri che hanno fatto la colletta per acquistare le pettorine e regalarle ai profughi, hanno visto nello scorso week end lo spettacolo di Laura Fatini al teatro Arrischianti… Forse no. Perché se lo avessero visto ci avrebbero pensato due volte e poi le pettorine non le avrebbero comprate. O la cosa l’avrebbero posta in altra maniera. Se invece hanno visto lo spettacolo e poi hanno deciso questa iniziativa, vuol dire che ci hanno capito poco o niente. Eppure era un bello spettacolo, duro, ma non criptico.
pd, profughi, Sarteano
Se tra i clienti del resort di lusso di Castiglioncello arriva Naomi Campbell, la pettorina fluorescente la danno anche a lei? e anche alla “Venere nera” consiglieranno di uscire solo nelle ore di luce, per non causare incidenti? In effetti qualcuno potrebbe distrarsi…
Gentili signori,
ecco a voi il razzista del terzo millennio. Vi tralascio le mie convinzioni personali, il mio trascorso, insomma: chi sono io. Capisco che si venga giudicati dai ruoli e non dalle biografie personali. L’ironia è sempre molto divertente, purché non la si usi a casaccio. Da cinque anni a Sarteano facciamo la giornata della solidarietà con le associazioni di volontariato ed i richiedenti asilo. Abbiamo scelto di dedicate un assessorato anche all’intercultura (quanti lo hanno nei dintorni?), Luisa Gandini, che si è dedicata a loro in ogni momento dell’attuale mandato. Abbiamo organizzato momenti di socialità (partite di calcetto, corsi agli Arrischianti di musica, lezioni di lingua italiana con delle volontarie prima che si organizzasse l’associazione di volontariato preposta a farlo) sempre grazie anche alle eccezionali associazioni culturali di Sarteano, ai giovani che hanno dato una mano, ai fantastici gestori di Fonte Maya, con i quali abbiamo progetti per il futuro per migliorare il periodo che questi ragazzi trascorrono in Italia (e chissà se ce la faremo). Poco? Non abbastanza? Non lo so… Quando mi occupavo – sempre assieme ad altre persone – di cinque ghanesi per la prima volta a Sarteano, nel 2010 e 2011, non avevo tessere né ruoli pubblici, avevo la mia coscienza e un po’ più di tempo libero. Li portavamo al Clev a giocare a bigliardino la domenica pomeriggio, a passeggiare nei nostri boschi, sono stato assieme a loro (con il pulmino della Coop) alla Maria della Pace Perugia – Assisi. E quando Isaha mi ha incontrato qualche settimana fa, di nuovo a Sarteano, dopo qualche anno che non ci trovavamo, mi ha abbracciato commosso e gli ho presentato mio figlio di pochi mesi. Lo stesso per il quale in questo momento salto, purtroppo, gli spettacoli degli Arrischianti (ai quali mi lega una riconoscenza incondizionata, come tanti cittadini di Sarteano.). Ho un altro spettacolo che mi godo le domeniche pomeriggio: i primi passi del mio bimbo, che non so in quale mondo si troverà a camminare e spesso, solo immaginarlo, mi spaventa.
Oggi ho acquistato delle pettorine fluorescenti. Vero. Le consegneremo ai ragazzi delle due strutture che si trovano qualche chilometri prima del primo marciapiede utile. Vero. Per la loro incolumità. Vero. Perché i cittadini temono di non vederli bene. Anche questo è vero. L’ho fatto e lo rifarei centomila volte. Sapete dove si trova Noce Torta? Dove si trova Fonte Maya? Le curve in salita (o discesa) per arrivare a Sarteano? E’ fuori dal centro abitato, al buio, qualche chilometro prima del primo lampione o del primo marciapiede. Secondo voi è meglio lasciarli ciondolare al buio? Saremmo più politically correct a lasciarli così? io credo di no, ma certamente posso sbagliarmi.
Il tema dei migranti è spaventosamente complesso, una tragedia del Mediterraneo, il dramma del nostro tempo. Ma non è ignorando le azioni di buon senso che favoriscono la convivenza, per il timore venire attaccati dall’articoletto del giornalista bempensante di turno, che aiuteremo i nostri cittadini a fare i conti con un fenomeno duraturo, che in qualche modo li tocca e li spaventa. (Sì, le persone sono spaventate. Sì, le persone normali su questi temi hanno paura. Sì, questo fenomeno ha aumentato le frasi razziste nelle nostre comunità).
Rispetto la vostra ironia, ma no, davvero, niente coprifuoco. Semplicemente un’azione di buonsenso, che sia i gestori delle strutture che le forze dell’ordine sono concordi nel fare per il bene – anzitutto – dei ragazzi.
Rinfoderate pure le vostre sciabole, non esiste la storia che volevate sceneggiare.
A volte la verità è più semplice dei pregiudizi (su un misero, insignificante, segretario locale di partito di un paesino di campagna).
Buone cose
Scusa segretario, ma perché solo i “ragazzi di colore” sono stati invitati a uscire solo nelle ore di luce? Perché loro non camminano, come tutti, ma “ciondolano al buio”? L’hai scritto tu, non io… Saluti (P.S. Non sono e non sono mai stato un giornalista bempensante)
Non so se avete presente la strada che questi ragazzi percorrono spesso nelle ore notturne. E’ una strada piuttosto trafficata, priva di illuminazione e marciapiede che di solito non viene percorsa a piedi, ma in macchina. Questi ragazzi non hanno scelta, visto che vivono fuori dal paese e questa delle pettorine mi sembra una soluzione sensibile per assicurare L’incolumità di questi ragazzi! Sarebbe bene cercare di proporre soluzioni migliori, se ce ne sono, piuttosto che additare persone che cercano di fare qualcosa di buono!
le persone di Sarteano che tutto l’anno fanno passeggiate in inverno o vanno in bici hanno indumenti ad alta visibilità o lampadine visti i rischi che si corre stando in strada, credo che i ragazzi che ospitano questi due centri a Sarteano caro Lorenzoni, non abbiano la possibilità di andare da Nencini a comprare tali indumenti e trovo giustissimo quello che hanno fatto Mattia e gli altri consiglieri sia per la sicurezza dei ragazzi ma anche la nostra..si ricordi inoltre che anche lei in auto ha un giacchetto da indossare se fora una ruota fuori dal centro urbano quindi anche lo stato fa discriminazioni? O lo fa per la sua e altrui incolumità? Basta con questi paragoni assurdi! Marchiare profughi? Credo che a volte l’inchiostro dovrebbe costare di più almeno si starebbe più attenti a quello che si scrive, comunque è solo il mio pensiero.
I profughi ospiti delle due strutture di sarteano sono stati gentilmente invitati anche “a circolare nelle ore di luce”… Le sembra normale? Questo invito ad altri non risulta sia stato rivolto. E in altri tempi un invito del genere veniva definito coprifuoco…
Occorre riconoscere , senza ipocrisia , che ,se non altro, “un salvagente” lo hanno consegnato prima di farli “annegare” , non hanno aspettato l’irreparabile come a Venezia !
http://www.ilpost.it/2017/01/25/video-migrante-annegato-canal-grande/
Vediamo se riesco a stemperare la polemica. Nessuno mette in dubbio l’impegno che a Sarteano viene impiegato nell’accoglienza ai richiedenti asilo. Conosco da anni l’assessore Luisa Gandini e il suo impegno nell’affrontare il disagio sociale, prima nel suo lavoro e ora in amministrazione comunale. Di queste persone ce ne vorrebbero tante.
Forse questa vicenda dei giubbotti salvavita poteva essere gestito con minore pubblicità. Di questi giubbotti se ne trovano in commercio anche a poco più di 10 euro (https://www.amazon.it/GIUBBOTTO-SALVAVITA-stampa-arancione-sicurezza/dp/B00KT6B8OM/ref=sr_1_15?ie=UTF8&qid=1486113001&sr=8-15&keywords=giubbotti+salvavita). I gestori dell’accoglienza dei rifugiati hanno dallo stato più di 30 euro al giorno per rifugiato. Non avrebbero potuto provvedere loro ad acquistarli?
Al contrario se l’invito a non uscire la sera ai migranti è come si scrive nell’articolo Lorenzoni, si tratta di una posizione inaccettabile.
Paolo, questo è il post originale del segretario Pd: “Come suggerito dal Sindaco, dalle forze dell’ordine, oltre che da molti cittadini preoccupati per l’incolumità di questi ragazzi, oggi – tramite una piccola colletta interna tra assessori e consiglieri di maggioranza – abbiamo acquistato 40 pettorine fluorescenti che consegneremo nei prossimi giorni ai richiedenti asilo presenti nelle strutture di Sarteano. Spesso questi ragazzi raggiungono il paese a piedi lungo la via di Chianciano, creando preoccupazione negli automobilisti soprattutto nelle ore serali.
Ci auguriamo che, sensibilizzandoli a percorrere quella strada (per quanto possibile) nelle ore di luce, e comunque mettendosi le pettorine fluorescenti, i ragazzi possano essere maggiormente visibili. L’obiettivo è che questo possa contribuire a tutelare la loro sicurezza, così come di tutti quelli che guidano in quella strada”. Mattia Nocchi, segretario Pd Sarteano
La vicenda mi fa venire in mente quando tanti anni fa, in Etiopia, un collega affermò con buona dose di che gli etiopici indossano il gabi (grande scialle di cotone bianco) perché così di notte gli automobilisti li avrebbero visti. Ci facemmo una sonora risata all’indirizzo del imprudente. Certi temi andrebbero maneggiati con un po’ più di sensibilità, ma ritengo che Nocchi sia in totale buona fede e forse la polemica può chiudersi qui.
Infatti nessuno contesta la buona fede, se mai l’imprudenza e la leggerezza di certe affermazioni. E anche le venature razziste di certi commenti a margine, compreso quello della signora che ha sollevato il problema, preoccupata più che altro di prendere la colpa in caso di incidente…