SPUNTA UNA NUOVA ISOLA SUL TRASIMENO: SERVIRA’ A CATTURARE I FASTIDIOSISSIMI CHIRONOMIDI

martedì 20th, maggio 2025 / 18:11
SPUNTA UNA NUOVA ISOLA SUL TRASIMENO: SERVIRA’ A CATTURARE I FASTIDIOSISSIMI CHIRONOMIDI
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CASTIGLIONE DEL LAGO –  Come è noto, il Lago Trasimeno ha sempre avuto 3 isole. La Maggiore, la Minore e la Polvese. Da qualche giorno però ne ha un’altra. Molti commentatori l’hanno infatti etichettata così: la quarta isola del Trasimeno. Ma non ha nulla di “tropicale”. E non è neanche un effetto dela prolungata siccità dei mesi scorsi…
Dalle prime immagini che stanno scorrendo sui social e nei Tg regionali, non sembra essere proprio una bella cosa da vedere in mezzo al lago. Ma è necessaria. Ovviamente si tratta di un’isola che isola non è. E’ una struttura artificiale che costituisce un nuovo sistema per catturare i fastidiosissimi chironomidi, insetti che sono una via di mezzo tra le zanzare e i moscerini e che da anni in estate rendono la vita difficile ad abitati, turisti. Un vero e proprio flagello anche per le attività economiche.
L’isola in questione è uno zatterone di 64 metri quadrati alto circa 8 metri, che posizionato nello specchio d’acqua e illuminato dovrà attirare come una trappola i chironomidi che poi verranno “aspirati” e riciclati, pare, come mangime per i pesci, ovviamente insieme ad altri ingredienti…
La lotta a questi fastidiosissimi insetti ha visto nel corso degli anni sperimentare diverse tecnologie, ma tutte fino ad oggi hanno dato esiti parziali, molto dispendiosi e poco efficaci. Ora si spera che con questa nuova tecnologia si possano raggiungere dei risultati assai più significativi, che permettano a tutti di poter passeggiare per i centri storici del Trasimeno, prendere il sole nelle spiagge e sui prati, con un minimo di serenità. I gestori di bar e ristoranti ci sperano davvero, perché fino ad oggi servire pietanze e gelati ai propri clienti era davvero una dramma. Soprattutto se bianchi. Era come invitarli a nozze…
Una situazione così fastidiosa che ha penalizzato il turismo, anche quello domenicale, con i visitatori che sceglievano di andare altrove .
L’isola-trappola  è stata finanziata con fondi del Pnc (Piano nazionale per gli investimenti complementari), è stata posizionata nel cuore del lago attraverso l’uso di un motoscafo da traino, con un po’ di ritardo rispetto alla tempistica inizialmente stimata. Ma sono cose che capitano.
La tecnologia è formata da  delle gigantesche “camere”  formate da pannelli illuminati da luce fredda che dovrebbero attirare i fastidiosissimi insetti, per poi far calare delle saracinesche retinate che non ne permetterebbero più l’uscita. A quel punto entrareà in funzione un aspiratoreper roisucchiarli e poi per gettarli dentro appositi sacchi. Come dicevamo i chironomidi (si tratterà di quintali di materiale) verrebbero utilizzati in un secondo tempo per la preparazione di un mangime per i pesci. Un ciclo chiuso perfetto.
L’impianto sarà alimentato da batterie che verranno ricaricate durante la giornata dall’energia elettrica prodotta da pannelli fotovoltaici. Il tutto su un porgetto predisposto nelle fasi escutive ed eseguito con la sjupervisione del Dipartimento Prevenzione della Usl 1.
Insomma un funzionamento autonomo, autosufficiente e quindi in linea con i principi green. Tutto questo dovrebbe compensare quel minimo di bruttura rappresentato da questa “oasi” artificiale chiamata “Isola B”, che peraltro dovrà stare nel mezzo del bacino lacustre per i soli  mesi estivi. Il tutto su un  progetto predisposto nelle fasi escutive ed eseguito con la supervisione del Dipartimento Prevenzione della Usl 1. In tutti i paesi rivieraschi si spera vivamente che funzioni. E che la guerra ai chironomidi venga vinta una volta per tutte.
r.c.
Nella foto (Umbria24): l’sola B sul Trasimeno per catturare  chironomidi
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