I BRONZI DI SAN CASCIANO SULLA RAI. MA PERCHE’ NO A CHIUSI E CHIANCIANO? ASPETTIAMO RISPOSTE

martedì 25th, marzo 2025 / 15:48
I BRONZI DI SAN CASCIANO SULLA RAI. MA PERCHE’ NO A CHIUSI E CHIANCIANO? ASPETTIAMO RISPOSTE
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Ieri sera, lunedì 24 marzo, sul canale Rai Storia è andato in onda in prima serata lo speciale “In carne e bronzo” sugli eccezionali ritrovamenti archeologici del Bagno Grande a San Casciano Bagni, con interviste e immagini davvero suggestive sullo scavo che ha riportato alla luce un Santuario etrusco-romano e più di 20 statue in bronzo, decine di oggetti votivi o propiziatori, monete, colonne, altari…

Un bel documentario di 56 minuti che “documenta” e spiega ciò che è stato ritrovato nel fango caldo, cos’era quel sito straordinario, e come in quel luogo di culto e di cura si siano non solo susseguite, ma addirittura intrecciate e fuse due civiltà, quella etrusca e quella romana, che lì hanno convissuto nell’epoca di passaggio tra l’una e l’altra. Il professor Tabolli, capo dell’equipe di archeologi chevi ha lavorato e ci sta ancora lavorando, si è soffermato ad un certo punto sulla statuetta di un fanciullo che in mano tiene una palla, cucita a pentagoni come i moderni palloni. Una palla che ruota ancora e che probabilmente sta a significare che si tratti di un oggetto votivo. E si è soffermato anche sull’iscrizione incisa su quella statuetta, che fa riferimento esplicito alla città stato di Chiusi e ad una divinità che ne portava il nome. Come a dire che quel sito per la cura del corpo e delle anime era territorio chiusino. Ma questo lo sapevamo già. La statuetta del “putto” del Bagno Grande ne è solo l’ennesima conferma.

I Bronzi del Santuario Ritrovato di San Casciano Bagni erano esposti fino a pochi giorni fa al Museo Archeologico di Reggio Calabria, insieme ai Brnzi d Riace. In precedenza sono stati esposti anche a Roma (Quirinale) e a Napoli. In seguito troveranno dimora in un apposito museo che sorgerà a San Casciano. Ma ci vorranno anni prima di vederlo aperto. Adesso, dopo Reggio Calabria dove saranno collocati i bronzi del Bagno Grande?

Noi, nel nostro piccolo, una proposta l’abbiamo fatta e ribadita più volte su queste colonne: quella di esporli temporaneamente alcuni al Museo Nazionale Archeologico di Chiusi (il museo nazionale competente per territorio) e alcuni al Museo delle Acque di Chianciano Terme, che essendo riferito alle acque (e alle terme) è molto attinente alla tipologia del sito sancascianese.

Il termine “temporaneamente” potrebbe essere tradotto con “nella stagione turistica 2025”. Questo non solo per dare una collocazione/contestualizzazione territoriale ai reperti rinvenuti, nell’attesa che sorga il Museo sancascianese, ma anche per suggellare con un evento concreto come la nomina della Valdichiana senese a “Capitale Toscana della cultura 2025”. Quale migliore occasione per esporre i bronzi del Bagno grande nel territorio di appartenenza?

Quindi insistiamo nella proposta e chiediamo (ufficialmente, perché una proposta a mezzo stampa è comunque una richiesta ufficiale anche senza la carta da bollo) cosa impedisca tale operazione. Lo chiediamo nell’ordine ad Agnese Carletti, sindaco di San Casciano Bagni e presidente della Provincia di Siena; a Edo Zacchei, sindaco di Sinalunga e presidente pro tempore dell’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese; a Giacomo Grazi, sindaco di Torrita di Siena e referente per l’Unione dei Comuni di Valdichiana 2024; a Gianluca Sonnini sindaco di Chiusi; a Mattia Bischeri, assessore alla cultura del comune di Chiusi e anche archeologo impegnato nello scavo del Bagno Grande; a Grazia Torelli sindaco di Chianciano Terme. La domanda è semplice: perché NO i Bronzi a Chiusi e Chianciano nell’anno in cui la Valdichiana senese è capitale toscana della Cultura?

Aspettiamo risposte. E ci auguriamo che siano esaurienti. Se ci sono controindicazioni vengano esplicitate. Il silenzio non sempre è d’oro. A volte non è neanche di bronzo.

m.l.

 

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