NO ALLA STAZIONE IN LINEA, SI’ ALLA PERUGIA-CHIUSI: PROIETTI, GIOVAGNOLA E PONTI CANDIDATI IN UMBRIA ACCELERANO

IL COMITATO OPZIONE ZERO INCONTRA SONNINI E RISINI, RIPARTE L’IDEA CENTRO MERCI
CITTA’ DELLA PIEVE – “La stazione in linea Media Etruria? Dovremo stendere le carte geografiche sopra i tavoli e individuare le soluzioni migliori. La stazione di Creti non è certo da considerarsi una soluzione ragionevole”. A dirlo è Stefania Proietti, candidata del centro sinistra allargato per la presidenza della Regione Umbria. Lo ha affermato ieri nel corso di una iniziativa elettorale a Tavernelle. E nella stessa occasione Stefania Proietti che è anche presidente della Provincia di Perugia e sindaco di Assisi, ha parlato pure del collegamento stradale Perugia-Chiusi, tramite la SR 220 Pievaiola e via SP 309 del Fornello o Moianese: “Noi come Provincia non possiamo realizzare l’opera, però abbiamo finanziato uno studio di fattibilità per la ristrutturazione della Moianese. Questo lo possiamo fare, porteremo il progetto ad ANAS. Se andremo a governare la Regione quella strada verrà tutta rifatta nell’arco di cinque anni. E’ una infrastruttura importante per Perugia, per la Val Nestore e per l’Umbria”. Quanto all’investimento occorrente per l’opera Stefania Proietti ha parlato di 15 milioni complessivi. Una bella cifra, ma non esattamente da “grande opera”. Per cui sostenibile.
Quindi da parte della candidata del centro sinistra umbro arriva una presa di posizione netta contro la “bufala Creti” e a favore del collegamento stradale tra il capoluogo umbro e il nodo infrastrutturale di Chiusi. Un colpo di acceleratore insomma su una questione che nell”ultimo anno è diventata molto calda e adesso sta entrando prepotentemente nell’agenda elettorale, almeno sul versante umbro. Ma anche in Toscana – dove per la Regione si voterà nel 2025 – se ne parla e non poco.
Sullo stesso tema si sono espressi ieri sera, in alta iniziativa elettorale a Città della Pieve, anche Palmiro Giovagnola e Irene Ponti entrambi candidati per la lista Alleanza Verdi-Sinistra, a sostegno di Stefania Proietti. Ed entrambi hanno sostanzialmente detto le stesse cose. Stazione in linea da bocciare, in quanto opera costosa e inutile, avendo già altre stazioni esistenti adeguate e utilizzabili allo scopo, cioè alla fermata dei treni AV. Sontegno alla battaglia per l’utiloizzo e la vaorizzazioe della stazione di Chiusi e di quella di Arezzo. A questo proposito, Giovagnola ha ricordato che quando si cominciò a parlare di Media Etruria, intorno al 2013-14 nel tratto tra Roma e Firenze, “una delle ipotesi in campo, e probabilmente la più baricentrica era Ponticelli, nel comne di Città della Pieve. Ubicazione tra l’altro in cui sarebbe stato possibile lo scambio ferro-ferro tra linea lenta e linea AV, condizione ritenuta essenziale dal regolamento europeo. E ubicazione che avrebbe portato l’alta velocità in Umbria. Quella ipotesi fu scartata, probabilmete perché troppo vicina alla stazione esistente di Chiusi. Oggi, con la stazione adeguata nel 2017, a maggior ragione non avrebbe senso costruire una stazione ex novo in linea a meno di 5 minuti da una stazione che può fare la stessa funzione. Su 100 treni che sfrecciano ogni giorno sulla direttissima, fermarne alcuni a Chiusi e alcuni ad Arezzo non può essere considerato un dramma… “. Ora – questo lo aggiungiamo noi – se l’ipotesi Ponticelli fu abbandonata da RFI e Governo perché troppo vicina a Chiusi, per lo stesso motivo decade anche l’ipotesi Rigutino, alla quale alcuni pensano come alternativa a Creti.
Sul collegamento stradale Perugia- Chiusi Giovagnola ha ricordato (come aveva fatto in una intervsta a Primapagina alcuni mesi fa) che la Provincia di Perugia aveva già predisposto studi di fattibilità per eliminarte la strozzatura della “moianese” e che poi purtroppo son rimasti sepolti nei cassetti. Parliamo di una quindicina di anni fa, intorno al 2008-2009. Questo per dire che il tema è sul tappeto da un bel pezzo… Comunque sia Giovagnola che Irene Ponti, che è anche segretaria comprensoriale per il Trasimeno e Corciano di Avs, si sono espressi a favore di una accelerata, perfettamente in linea su questo, con Stefania Proietti.
Negli ultimi giorni, il Comitato Opzione Zero, che si batte contro la Media Etruria e per l’ultilizzo e il potenziamento delle stazioni esistenti, ma anche per la Perugia-Chiusi come tassello fondmanetale a questo scopo, ha incontrato i sindaci di Chiusi e di Città della Pieve, e dagli incontri è scaturito un rinnovato interesse per il progetto Centro Intermodale Merci, avviato a costruzione dal Patto VATO e rimasto incompiuto dal 2010… Progetto che potrebbe vedere un nuovo impegno del Patto VATO recentemente rifinanziato e un coinvolgimento più ampio del comune di Città della Pieve, in quanto non solo la strada di accesso, ma anche l’area per eventuali piazzali e capannoni sarebbero in terra pievese., anche se a ridosso dell’area della stazione ferroviaria di Chiusi. Lì il confine è labile. Tra l’altro sia Perugia che Chiusi rientrano nel famloso Corridoio Europeo TENT che va praticamente da Palermo alla Scandinavia.
Ci auguriamo che anche altri candidati e altre forze politiche, sia del centro sinistra sia del centro destra, si pronuncino su questo tema che è fondamentale per il futuro di un territorio vasto e fino ad ora piuttosto bistrattato ed emarginato dai piani alti della politica e delle istituzioni.
La campagna elettorale umbra finirà il 18 novembre, quando si saprà chi andrà a govermnare la Regione. Ma un’altra scadenza rilevante si avvicina: il 2025 non sarà solo l’anno delle elezioni in Toscana, ma anche l’anno del Giubileo. Per un territorio che vanta i due Santi Patroni d’Italia (San Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena) una connessione – per quanto possibili nelle condizioni attuali – trovare delle connessioni tra Perugia e Siena via Chiusi potrebbe prefigurare scenari interessanti anche per il futuro…
Renato Casaioli e Marco Lorenzoni