TOSCANA, GIA’ SCRICCHIOLA L’ALLEANZA GIANI-RENZI. E A CHIUSI SCARAMELLI FA SAPERE CHE ITALIA VIVA E’ SUL MERCATO

CHIUSI – Il neogovernatore della Toscana Eugenio Giani è al lavoro per costruire la sua squadra di governo. Ma già spunta la prima grana. Matteo Renzi che a giugno a Chiusi dichiarò che il suo “pupillo” Stefano Scaramelli sarebbe stato la punta di diamante di Italia Viva, ma anche uno dei futuri assessori in caso di vittoria di Giani, ha già fatto un passo indietro. O di lato. All’ex premier non è piaciuta una dichiarazione dello stesso Giani (“a Renzi ho dato più di quanto ho ricevuto”) e così avrebbe deciso di ritirare i suoi dalla corsa ad un posto in giunta. Oppure è Giani che avrebbe deciso di tenere fuori Italia Viva, che ha raccolto e portato alla coalizione un misero 4,8%.
A Scaramelli resta la possibilità di fare il Presidente del Consiglio regionale, poltrona su cui era seduto Giani negli ultimi 5 anni. Ma anche questa ipotesi non è scontata. Scara dovrà battere la concorrenza di Cristina Giachi, attuale vicesindaco di Firenze. Sulla presidenza per Scaramelli, punterebbe anche Renzi che forse punta anche ad avere mani più libere, piuttosto che trovarsi coinvolto nel governo regionale.
In giunta dovrebbe invece trovare posto il senese Simone Bezzini che è stato eletto con 14 mila preferenze. La nomina di Bezzini assessore, con conseguenti dimissioni da consigliere (obbligatorie), consentirebbe di entrare in consiglio ad Elena Rosignoli, di Torrita di Siena, prima dei non eletti Pd senesi.
Una cosa è certa, per ammissione dello stesso Giani, in giunta entrerà un esponente di Sinistra Civica ed Ecologista, che ha preso meno voti di Italia Viva, ma può coprire in qualche misura le spalle a Giani sul versante della sinistra, non solo socialista, ma anche libertaria, laica e ambientalista. Probabile che tocchi a Serena Spinelli, capolista a Firenze. Evidentemente Giani teme di offrire un’immagine troppo centrista.
Tra gli altri nomi in ballo per un assessorato, l’ex capogruppo Pd Leonardo Marras (Grosseto), mentre non ci sarebbe Vincenzo Ceccarelli, assessore ai trasporti nell’ultima legislatura. Di Arezzo. Ma siamo ancora al totonomi. Si vedrà.
Per il quotidiano la Repubblica la rottura tra Italia Viva e Giani è conclamata. Il patto di ferro stretto prima delle elezioni tra Pd e Renzi sul nome di Giani, già scricchiola, prima ancora di cominciare.
E questa non è una buona notizia, per esempio, per quella parte del Pd chiusino, che in vista delle comunali del 2021, punta ad una riproposizione pari pari dell’alleanza delle regionali. Qualcuno l’ha proposto all’assemblea degli iscritti di lunedì scorso e altri la davano come “già fatta nei fatti”. O come la più facile e naturale delle soluzioni. Forse anche la più redditizia, visto che Italia Viva è l’unica forza che a Chiusi ha “vinto” alle elezioni regionali: 500 voti alla prima apparizione e successo personale di Stefano Scaramelli. L’ipotesi di una coalizione Pd-Italia Viva e socialisti, magari con Chiara Lanari candidato a sindaco e Agostinellli vice, che qualcuno ha ventilato come una possibile uscita dalla stagione Bettollini, senza troppi stravolgimenti, sembra già… superata dagli eventi.
Ieri sera, prima della diretta del Consiglio comunale di Chiusi, dagli schermi della Tv chiancianese NTI, Stefano Scaramelli in studio ha parlato con faccia e voce stizzita del totonomine di Giani con una filippica sugli equilibri tra città e province che nemmeno ai tempi di Gaspari e del manuale Cencelli, poi a precisa domanda sulle comunali di Chiusi, ha risposto che “Italia Viva ci sarà e dirà la sua”. Come e con chi non l’ha specificato. Per ora si è limitato a far sapere che Italia Viva è sul mercato, come Chiesa. E che è intenzionata a far pesare quel tesoretto di 500 voti. La domanda che sorge spontanea adesso è: chi offre di più?
m.l.
”Stai a vedere che gratta gratta, dallo stallino esce sempre il maiale”….questo diceva il povero e compianto ” Mottino” che abbiamo tutti conosciuto,quando voleva riportare i giuochi al punto di arrivo che coincideva con quello di partenza e con quanto lui voleva dimostrare. Ovvìa….,stai a vedere che alla fine si formano tutte quelle ”coincidenze” delle quali ho parlato nei miei precedenti interventi secondo le quali i pesci vengono pasturati e portati sul piatto della bilancia nemmeno tanto gradatamente ed il pescatore tira sù la bilancia ed i pesci si scoprono non più del vecchio partito a cui appartenevano quando erano in acqua ma ” vivi di Italia Viva”.Di manfrine siamo stati abituati tutti a vederle e non mi stupirei che anche stavolta il fritto venga buono con il ”pesce vivo di Italia viva”.Tre piccioni con una fava: Bettollini liberato dalle incombenze che nel proseguo si potrà far assalire dal dubblio sempre meno emblematico se sentirsi di Zingaretti oppure di Renzi,e qui per i malditesta non ci sarebbero dubbi perchè la cosa in prospettiva rende a questo punto molto più che con il PD se non altro per il realizzo della prossima candidatura fra pochi anni alle regionali con Italia Viva ma anche in possibile attesa di un coacervo di forze che vadano dal PD ad Italia Viva anche forse passando per una lista personale a lui stesso legata, con un plateale ritorno alla casa madre renziana e quindi anche ad ambire alla ricandidatura con grande soddisfazione di Lorenzoni e con Scaramelli che prepara il pasto di ”pesce fritto a Renzi”(gli elettori sconfortati dal PD che votano Italia Viva non più turandosi il naso ed il PD che può salvare la faccia mediando fra le istanze di Bettollini e delle sue aspettative insieme ai nomi della giunta dei suoi afficionados a cui piange tanto il cuore di sfiduciare un Bettollini ”perchè ha lavorato bene”.E vissero tutti quanti felici e contenti. A questo punto io credo che il PD si possa perfino permettere di perdere Chiusi in un prossimo futuro.Se ci fosse gente seria nel provinciale chiamerebbero i ”peones” della Giunta ognuno personalmente a restituire la tessera.Una volta si faceva così ma era la cosa migliore invece di destare uno spettacolo mortaccino ad attendere la soluzione dei giuochi,se non altro la cosa sarebbe senz’altro più concepibile ed apprezzabile per riferimento di chiarezza..Fantasia tutto questo allo stato puro ? Può darsi, ma non ci giurerei.
Intanto, a riprova della frattura, Italia Viva ha ritirato il suo appoggio al candidato del centro sinistra al comune di Cascina (il paese della Ceccardi) Betti perché questi ha fatto un accordo coi 5 stelle. È un messaggio cifrato indirizzato anche a Conte e Zingaretti?
L’alleanza scricchiola perché Giani ha visto i risultati elettorali e i sondaggi. Non conviene più.
Chi ha autorizzato Scaramelli a proporre Italia Viva come presenza di Chiesa? Mi sembra pacchiano e autoritario
In quale circostanza?