CHIUSI, IL PD SI DA’ UNA ASSESTATA: SIMONA CARDAIOLI SEGRETARIA DELL’UNIONE COMUNALE. ELETTI I NUOVI ORGANISMI

sabato 07th, marzo 2020 / 16:45
CHIUSI, IL PD SI DA’ UNA ASSESTATA: SIMONA CARDAIOLI SEGRETARIA DELL’UNIONE COMUNALE. ELETTI I NUOVI ORGANISMI
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CHUSI –  Anche se i media non parlano d’altro e tutte le manifestazioni culturali, politiche, sportive sono sospese non si vive e non si muore solo di coronavirus. Ci sono anche altre notizie che meritano di essere riportate, anche a livello locale.

Per esempio, a Chiusi è una notizia, non di poco conto, quella che il Pd, partito di maggioranza in comune, dopo 3-4 mesi di “vacatio” dei vertici locali abbia trovato finalmente un nuovo assetto. Con nuovi organismi dirigenti.

Ci ha messo un bel po’ il Pd a trovare qualcuno disposto a fare il segretario di circolo e dell’Unione Comunale, dopo la diaspora dei Renziani che l’aveva decapitato, ma alla fine l’ha trovato. “Decapitato” è una parola grossa. E non è esatta. Diciamo che la diaspora renziana aveva fatto saltare la segreteria comunale e quella di alcuni circoli, che però di fatto erano già “vacanti” da tempo. Inesistenti su tutta la linea.

Adesso il partito di Zingaretti, che è risultato pure lui positivo al Coronavirus, si è rimesso in carreggiata. Ha eletto nuovi segretari e nuovi organismi, circolo per circolo, più una assemblea e una segreteria a livello comunale.

Bettollini, gli assessori Micheletti, Lanari, Marchini e il capogruppo Agostinelli hanno adesso le spalle un po’ più coperte di quanto non le hanno avuto nei mesi scorsi, anche durante la durissima vicenda Acea.

Forse il coronavirus che vede Chiusi sulla linea del fronte con 8 casi di contagio e più di 100 persone in quarantena, ha contribuito a stringere le fila. Ma adesso il Pd esiste. Si sa chi sono i dirigenti, si sa chi chiamare in caso di necessità di avere dei chiarimenti o delle spiegazioni. Finora non era così. Il Pd esisteva solo sulla carta.

Sindaco, assessori e capogruppo non avevano alcun esercito alle spalle se non qualche pattuglia di fedelissimi qua e là…  Adesso c’è un referente comunale e, a caduta, referenti per ogni circolo. Nessuna altra forza politica locale ha una organizzazione del genere.

I nuovi organismi sono stati eletti una decina di giorni fa dopo una serie di assemblee degli iscritti e l’assemblea finale. Quindi con passaggi democratici e non per semplice cooptazione. O con votazione on line tra pochi intimi.

Il nuovo “number one” del Pd chiusino, come avevamo anticipato qualche settimana fa, è Simona Cardaioli. Che non è esattamente una new entry. Ma un graditissimo ritorno alla politica attiva dopo una vicenda personale difficile. Buona notizia. Che ne contiene altre due: 1) Simona Cardaioli è una donna e questo è un segnale non secondario; 2) non è mai stata renziana. E anche questo è significativo.

E’ una donna ancora giovane, che viene dai Ds. Cioè dalla componente di sinistra del Pd. Aveva già ricoperto il ruolo di segretaria del partito di maggioranza, prima della malattia che l’ha costretta ad abbandonare temporaneamente l’attività. Ma, va detto, non ha mai smesso di occuparsi né di politica, né di questioni sociali. Ha animato negli ultimi anni l’associazione delle donne operate al seno e non solo. Può apparire una signora gentile, quasi dimessa, al contrario, invece è una leonessa, che non molla un centimetro e non fa sconti a nessuno se c’è da combattere e mordere. Ha anche le idee chiare su cosa e come dovrà essere il Pd:  “Il punto principale delle linee programmatiche è il passaggio da un partito dell’uomo solo al comando forgiato su Renzi a quello che deve ridare voce a tutti gli iscritti, riavvicinare chi si era allontanato e coinvolgere persone nuove. Il PD deve riappropriarsi di  una sua identità che non si identifichi con l’amministrazione ma deve essere di confronto, controllo e pungolo. Il PD deve confrontarsi con la società, con le associazioni, con le altre realtà politiche di sinistra, deve aprirsi a tutti coloro che vogliano dare un contributo”.

Già questo primo punto programmatico si configura come una scommessa complessa, ma anche stimolante. “Aprirsi a tutti coloro che vogliano dare un contributo” significa un partito aperto, plurale, inclusivo… il contrario del classico ‘o con noi o contro di noi’. Il contrario della “vocazione maggioritaria” che è stata l’inizio della fine della sinistra in Italia, da Veltroni in poi…

La stessa Simona Cardaioli, pur tenendo a precisare (e fa bene) l’autonomia del partito rispetto all’Amministrazione comunale e gruppo consiliare (cosa che finora non c’è stata) sottolinea con soddisfazione “la coesione dei consiglieri e della giunta nel rimanere compatti nel PD, nessuno è passato ad Italia Viva che non deve essere il nostro avversario ma neanche una parte del PD”. E qui c’è un’altro punto programmatico. I renziani non sono nemici, ma nemmeno più una costola del Pd. Sono un altro partito. Stop.

Per il resto ad affiancare Simona Cardaioli nella segreteria comunale saranno gli altri  5 segretari di circolo:  Carlo Vincenzo Gaudiano per lo Scalo; Roberto Damiani per Chiusi Città; Fiorella Fanciuli per Montevenere, Irene Vannuccini per Montallese e Ernesto Avenia per Macciano. Più Enzo Bittoni, nominato tesoriere.

Nell’assemblea comunale anche alcune vecchie conoscenze della politica locale, dai tempi del Pci e della Dc, da Fausto Bardini a Claudio Del Re, da Paolo Giglioni a Gianluca Sonnini, da Alessandro Marchi ad Alfio Culicchi… Ma ci sono anche facce nuove. Gli stessi segretari Gaudiano, Vannuccini, Avenia sono poco noti, ma piuttosto motivati… Ovviamente dell’assemblea fanno parte anche il sindaco, i tre assessori e il capogruppo, come i consiglieri Cottini, Vannuccini, Masci…

Significativo il “recupero” dell’ex vicesindaco Sonnini, figura che si era un po’ persa dopo la “defenestrazione” del 2015 e che può invece dare un contributo importante al partito e alla città.

Sarà questo gruppo dirigente, con alcuni innesti che verranno più avanti, a gestire la prossima campagna elettorale per le comunali 2021.

Come abbiamo detto, molte sono le facce nuove. Vedremo se saranno in grado di dire la propria, di marcare una presenza più significativa di chi li ha preceduti (i renziani messi a capo dei circoli da Scaramelli che però non si sono mai visti né sentiti… vedi Pamela Fatichenti, Francesco Cimarelli, Fabio Montebove o Davide Canini) o se si dimostreranno altrettante meteore senza arte né parte. Di alcuni non si conosce niente. Neanche il timbro della voce. Ma le occasioni per uscire allo scoperto non mancheranno. Intanto c’è l’emergenza coronavirus da fronteggiare e anche su questo il Pd potrebbe dire qualcosa. Poi ci sono le questioni locali e quelle nazionali e internazionali, dal bilancio comunale alla Siria, alle primarie Usa…

Adesso che è tornato ad esistere e ad avere degli organismi legittimi il Pd chiusino faccia le sue mosse.

m.l.

Nella foto: Simona Cardaioli (a destra), nuova segretaria del Pd di Chiusi

 

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