CHIUSI, IL PD SI DA’ UNA ASSESTATA: SIMONA CARDAIOLI SEGRETARIA DELL’UNIONE COMUNALE. ELETTI I NUOVI ORGANISMI

CHUSI – Anche se i media non parlano d’altro e tutte le manifestazioni culturali, politiche, sportive sono sospese non si vive e non si muore solo di coronavirus. Ci sono anche altre notizie che meritano di essere riportate, anche a livello locale.
Per esempio, a Chiusi è una notizia, non di poco conto, quella che il Pd, partito di maggioranza in comune, dopo 3-4 mesi di “vacatio” dei vertici locali abbia trovato finalmente un nuovo assetto. Con nuovi organismi dirigenti.
Ci ha messo un bel po’ il Pd a trovare qualcuno disposto a fare il segretario di circolo e dell’Unione Comunale, dopo la diaspora dei Renziani che l’aveva decapitato, ma alla fine l’ha trovato. “Decapitato” è una parola grossa. E non è esatta. Diciamo che la diaspora renziana aveva fatto saltare la segreteria comunale e quella di alcuni circoli, che però di fatto erano già “vacanti” da tempo. Inesistenti su tutta la linea.
Adesso il partito di Zingaretti, che è risultato pure lui positivo al Coronavirus, si è rimesso in carreggiata. Ha eletto nuovi segretari e nuovi organismi, circolo per circolo, più una assemblea e una segreteria a livello comunale.
Bettollini, gli assessori Micheletti, Lanari, Marchini e il capogruppo Agostinelli hanno adesso le spalle un po’ più coperte di quanto non le hanno avuto nei mesi scorsi, anche durante la durissima vicenda Acea.
Forse il coronavirus che vede Chiusi sulla linea del fronte con 8 casi di contagio e più di 100 persone in quarantena, ha contribuito a stringere le fila. Ma adesso il Pd esiste. Si sa chi sono i dirigenti, si sa chi chiamare in caso di necessità di avere dei chiarimenti o delle spiegazioni. Finora non era così. Il Pd esisteva solo sulla carta.
Sindaco, assessori e capogruppo non avevano alcun esercito alle spalle se non qualche pattuglia di fedelissimi qua e là… Adesso c’è un referente comunale e, a caduta, referenti per ogni circolo. Nessuna altra forza politica locale ha una organizzazione del genere.
I nuovi organismi sono stati eletti una decina di giorni fa dopo una serie di assemblee degli iscritti e l’assemblea finale. Quindi con passaggi democratici e non per semplice cooptazione. O con votazione on line tra pochi intimi.
Il nuovo “number one” del Pd chiusino, come avevamo anticipato qualche settimana fa, è Simona Cardaioli. Che non è esattamente una new entry. Ma un graditissimo ritorno alla politica attiva dopo una vicenda personale difficile. Buona notizia. Che ne contiene altre due: 1) Simona Cardaioli è una donna e questo è un segnale non secondario; 2) non è mai stata renziana. E anche questo è significativo.
E’ una donna ancora giovane, che viene dai Ds. Cioè dalla componente di sinistra del Pd. Aveva già ricoperto il ruolo di segretaria del partito di maggioranza, prima della malattia che l’ha costretta ad abbandonare temporaneamente l’attività. Ma, va detto, non ha mai smesso di occuparsi né di politica, né di questioni sociali. Ha animato negli ultimi anni l’associazione delle donne operate al seno e non solo. Può apparire una signora gentile, quasi dimessa, al contrario, invece è una leonessa, che non molla un centimetro e non fa sconti a nessuno se c’è da combattere e mordere. Ha anche le idee chiare su cosa e come dovrà essere il Pd: “Il punto principale delle linee programmatiche è il passaggio da un partito dell’uomo solo al comando forgiato su Renzi a quello che deve ridare voce a tutti gli iscritti, riavvicinare chi si era allontanato e coinvolgere persone nuove. Il PD deve riappropriarsi di una sua identità che non si identifichi con l’amministrazione ma deve essere di confronto, controllo e pungolo. Il PD deve confrontarsi con la società, con le associazioni, con le altre realtà politiche di sinistra, deve aprirsi a tutti coloro che vogliano dare un contributo”.
Già questo primo punto programmatico si configura come una scommessa complessa, ma anche stimolante. “Aprirsi a tutti coloro che vogliano dare un contributo” significa un partito aperto, plurale, inclusivo… il contrario del classico ‘o con noi o contro di noi’. Il contrario della “vocazione maggioritaria” che è stata l’inizio della fine della sinistra in Italia, da Veltroni in poi…
La stessa Simona Cardaioli, pur tenendo a precisare (e fa bene) l’autonomia del partito rispetto all’Amministrazione comunale e gruppo consiliare (cosa che finora non c’è stata) sottolinea con soddisfazione “la coesione dei consiglieri e della giunta nel rimanere compatti nel PD, nessuno è passato ad Italia Viva che non deve essere il nostro avversario ma neanche una parte del PD”. E qui c’è un’altro punto programmatico. I renziani non sono nemici, ma nemmeno più una costola del Pd. Sono un altro partito. Stop.
Per il resto ad affiancare Simona Cardaioli nella segreteria comunale saranno gli altri 5 segretari di circolo: Carlo Vincenzo Gaudiano per lo Scalo; Roberto Damiani per Chiusi Città; Fiorella Fanciuli per Montevenere, Irene Vannuccini per Montallese e Ernesto Avenia per Macciano. Più Enzo Bittoni, nominato tesoriere.
Nell’assemblea comunale anche alcune vecchie conoscenze della politica locale, dai tempi del Pci e della Dc, da Fausto Bardini a Claudio Del Re, da Paolo Giglioni a Gianluca Sonnini, da Alessandro Marchi ad Alfio Culicchi… Ma ci sono anche facce nuove. Gli stessi segretari Gaudiano, Vannuccini, Avenia sono poco noti, ma piuttosto motivati… Ovviamente dell’assemblea fanno parte anche il sindaco, i tre assessori e il capogruppo, come i consiglieri Cottini, Vannuccini, Masci…
Significativo il “recupero” dell’ex vicesindaco Sonnini, figura che si era un po’ persa dopo la “defenestrazione” del 2015 e che può invece dare un contributo importante al partito e alla città.
Sarà questo gruppo dirigente, con alcuni innesti che verranno più avanti, a gestire la prossima campagna elettorale per le comunali 2021.
Come abbiamo detto, molte sono le facce nuove. Vedremo se saranno in grado di dire la propria, di marcare una presenza più significativa di chi li ha preceduti (i renziani messi a capo dei circoli da Scaramelli che però non si sono mai visti né sentiti… vedi Pamela Fatichenti, Francesco Cimarelli, Fabio Montebove o Davide Canini) o se si dimostreranno altrettante meteore senza arte né parte. Di alcuni non si conosce niente. Neanche il timbro della voce. Ma le occasioni per uscire allo scoperto non mancheranno. Intanto c’è l’emergenza coronavirus da fronteggiare e anche su questo il Pd potrebbe dire qualcosa. Poi ci sono le questioni locali e quelle nazionali e internazionali, dal bilancio comunale alla Siria, alle primarie Usa…
Adesso che è tornato ad esistere e ad avere degli organismi legittimi il Pd chiusino faccia le sue mosse.
m.l.
Nella foto: Simona Cardaioli (a destra), nuova segretaria del Pd di Chiusi
Nell’articolo definisci una buona notizia il fatto che la nuova segretaria non abbia un passato da renziana, a me fa senz’altro piacere, ma per te Lorenzoni non doveva essere un grande problema se anche fosse stata ex rebziana visto che sei un grande sostenitore del nostro Sindaco, notoriamente ex renziano di ferro, o per lui il passato non vale?
Anche il sindaco ha preso le distanze da Renzi, dal renzismo, da Scaramelli. Lo ha fatto sulla politica in generale e anche su alcune questioni amministrative locali. Ne ho scritto abbondantemente. Se mi è capitaro di sostenere Bettollini è anche per queste prese di distanze. Personalmente ritengo che qualsiasi ragionamento di sinistra e a sinistra non possa oggi prescindere dal Pd. E a livello locale da Bettollini.. questo non vuol dire essere d’accordo su tutto, ma credo che le novità e i piccoli passi debbano essere tenuti in considerazione.
Ho detto un’altra cosa: al di là del presente, ritieni positivo il fatto che in passato la neo segretaria non sia stata rebziana mentre sostieni un sindaco che in passato lo è stato fortemente, spero di essermi spiegato meglio.
Sul concetto di sinistra ci sarebbe poi da dibattere, basta vedere ciò che succede in questi giorni, ore di inutili dirette facebook, funzionali solo ad alimentare la sensazione di emergenza.
X Luca Scaramelli. Non vorrei entrare nel dibattito anche perchè le problematiche della guida del PD a Chiusi non sono pasta che può essere vicina o aderente a ciò che penso che possa essere condivisibile di quel partito, ma la mia osservazione è quella che hai fatto te e come vedi siamo ai punti che normalmente si parla e si tenta di ricucire perfettamente agli occhi di chi legge le differenze ed alla fine agli occhi della gente è come se non ci fossero state.Uno che da Renziano di ferro passa a Zingarettiano con l’aiuto mediatico, secondo te può parlare di rappresentare una sinistra od una idea di sinistra ? Si, è vero, cambiare si può,e talvolta è anche un segno di intelligenza politica, ma con i tempi che corrono oggi dove vediamo che siamo avvezzi a vedere di tutto ,spesso all’intelligenza politica si sostituisce l’opportunismo politico che è ben altra cosa.E spesso tutto questo porta anche a non aprirsi al mondo esterno, perchè di aperture ce ne sarebbe proprio bisogno.L’ultima opportunità sprecata che si è rilevata è stata quella della relazione con Acea ed il suo così nominato ”valorizzatore”….Ciò che non mi torna di tutta questa faccenda non sono tanto i limiti,le visioni e gli errori dell’Amm.ne Comunale che sono stati compiuti proprio per insufficienza politica di base, ma il fatto che nonostante tutto da parte del circolo mediatico che ne stà intorno ancora si insista a farci passare per fessi, tutti quanti.E allora, ma quale sinistra? Diamo il significato alle parole per favore! Tutti sbagliamo perchè errare è umano ma una volta riconosciuto, possiamo riportare la macchina pubblica e soprattutto quella politica sulla retta via senza esistazione alcuna, senza inciuci,ed in tal caso la politica non è l’arte della mediazione,qui non c’è nulla da mediare, c’è solo da prendere atto che politicamente la sinistra in questo paese nominato Chiusi è scesa talmente di livello che chi le dà il proprio consenso glielo dà solo esclusivamente per consuetudine per quanto riguarda i più, gli altri sono coloro che pensano in qualche modo di collocarsi in un area dalla quale sperano di risolvere i loro problemi.Il degrado è questo,non il muro che cade o la fogna che non riceve la pioggia.Ma non è più il tempo delle consuetudini perchè con tutto quello che la sinistra ha intorno e che è stata ridotta un ”ecce homo”- colpa soprattutto dei suoi sostenitori-rialzare le sorti di Chiusi sarà ancora più difficile se non si cambia decisamente e se non si capisce che l’unica via sia il contare sulle proprie forze.E’ per questo che tutta la sinistra nel suo complesso con quello di cui è stata penetrata non vuole parlare più di ideologia poichè lo considera un retaggio del passato.La politica la fanno le persone di certo ma le persone debbono avere una base ideologica prima ancora di quella politica, una base valoriale riconoscibile e corroborata con gli altri che sono all’intorno.Senza di questo affonderemo come stiamo affondando e dico su tale punto che c’è da riflettere sulle origini e le vicissitudini di questo partito e soprattutto da chi si sia fatto penetrare e perchè.Troppo difficile ? La ”fuffa” mediatica(in pratica il nulla mediatico)cosparso in ogni occasione che si presenta e si presentava ad indorare quelli che si pensa siano i bocconcini dorati dell’Amm.ne che leggiamo in Chiusi Informa servono solo alla fine ad aumentare il senso di risentimento della gente perchè si capisce bene che sono flashate strumentali in un panorama dove anche se certe cose vengono realizzate, la luce che il pubblico percepisce alla fine giuoca l’effetto contrario, e difatti l’iter elettorale di quel partito qui a Chiusi parla, e nonostante tutto ancora ci si schiera a difesa.Vedi Luca, a proposito del degrado della politica che fà logicamente indignare ogni italiano,non è la politica in quanto tale e della quale non si può fare a meno,bisognerebbe ricordarsi le parole di Sandro Pertini che a mio avviso è stato il più grande Presidente della Repubblica Italiana; Sandro Pertini ebbe a dire” Non esiste una moralità pubblica ed una moralità privata.E chi si appropria della politica per guadagnare poltrone o pebende,non è un politico, è un affarista,un disonesto”.Ecco,lo spettacolo che dà sempre più adito alla gente a pensare in tale direzione nel nostro paese purtroppo è questo.E dovrebbe essere la sinistra come idealità, come etica di cui si è fatta portatrice nel passato a porre un argine e a dover spingere la gente a cambiare, ma il meccanismo dove è entrata la stà fagocitando mentre c’è ancora chi parla di sinistra.Senza una nuova rifondazione generale di tale sinistra che possa combattere il sistema dove si genera ciò che diceva Sandro Pertini, siamo destinati a soccombere e ritornare al medio evo e forse il ”Coronavirus” è lo scalino che porta ai sotterranei del palazzo.Ed i sotterranei per loro configurazione sono sempre molto bui. Gli avversari della sinistra vera lo sanno e non hanno mai cambiato posizione ideologica,spesso l’hanno mascherata con partiti che appaiono più onnicomprensivi, più democratici,più critici ma nello stesso tempo remano per la defenestrazione definitiva di tale rimasuglio.Ma questi fanno ed hanno sempre fatto il loro interesse,storicamente ed anche attualmente.E’ tale sinistra che non ha fatto il proprio di interesse perchè è stata occupata dagli uomini che ci sono, ed andati a contare votati da gente che nella propria totalità non ha capito quello che stavano facendo.E allora se è vero che in sostanza sia successo questo,ancora si insiste su coloro che hanno procurato debiti ? Perchè questo mi sembra che si tenti alla fine di fare.