PROGETTO ACEA: PARTE L’INCHIESTA PUBBLICA REGIONALE CHE DETERMINERA’ IL SI’ O IL NO. 4 SEDUTE TRA NOVEMBRE E GENNAIO, IL COMITATO SARA’ IL PRIMO SOGGETTO AD ESSERE ASCOLTATO

sabato 26th, ottobre 2019 / 12:53
PROGETTO ACEA: PARTE L’INCHIESTA PUBBLICA REGIONALE CHE DETERMINERA’ IL SI’ O IL NO. 4 SEDUTE TRA NOVEMBRE E GENNAIO, IL COMITATO SARA’ IL PRIMO SOGGETTO AD ESSERE ASCOLTATO
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IL SINDACO BETTOLLINI SPIEGA COME FUNZIONERA’ IL PROCEDIMENTO
CHIUSI – La vicenda del progetto Acea per l’area dell’ex centro carni nella zona industriale Le Biffe, si avvicina alla “stretta finale”. Tra non molto, diciamo tre mesi, si saprà se il progetto presentato dalla Multiutility romana potrà andare avanti oppure no. Il 31 ottobre si terrà una iniziativa pubblica, con due “esperti”, promossa dal Comitato Aria, che si oppone alla realizzazione dell’impianto. E sarà anche quella un tassello utile per saperne di più, ma quando parliamo di stretta finale non ci riferiamo all’iniziativa del 31, quanto alla “Inchiesta pubblica” ovvero alla fase di audizioni e confronti pubblici promossa dalla Regione Toscana, come previsto dalla legge. Sarà lì, in quella sede che i pro e i contro verranno messi sul tavolo e valutati. Ma come funzionerà l’inchiesta pubblica? con quali modalità si svolgerà, quanto durerà? Lo abbiamo chiesto al sindaco di Chiusi Bettollini, che nei giorni scorsi, sappiamo, si è premurato di chiedere alla Regione la massima trasparenza, il massimo coinvolgimento anche dei comitati contrari e che il tutto si svolga in forma pubblica e accessibile a tutti.
Ecco come ha risposto Bettollini:
Allora sindaco, quando partirà l’inchiesta pubblica?
In realtà è già partita. La giunta regionale ha stabilito la procedura di partecipazione mediante l’inchiesta pubblica ed ha nominato il presidente della commissione, che sarà il Dott. Alessandro Franchi esperto e garante per analizzare la possibilità di costruzione dell’insediamento industriale. La prima audizione è prevista per martedì 12 novembre. In quella sede saranno ascoltati, in forma assolutamente pubblica, i comitati o i loro tecnici. Seguono poi audizioni generali, sempre in forma pubblica, martedì 19 novembre e martedì 3 dicembre. Mentre giovedì 9 o venerdì 10 gennaio, in forma pubblica, avverrà l’audizione finale con la presentazione delle conclusioni della commissione garante della partecipazione. Quelle conclusioni saranno parte essenziale della decisione che intenderò assumere ovvero: se saranno confermati tutti gli aspetti positivi e non ci sarà alcun rischio per la salute pubblica, come oggi sembra risultare dai progetti presentati, il parere del sindaco sarà positivo. Un solo dubbio e il parere del sindaco sarà negativo.
Con quali modalità si svolgeranno le audizioni e i confronti? 
Il metodo è quello delle audizioni pubbliche con principale ascolto delle criticità espresse dal comitato. Ho preteso, infatti, che il comitato abbia tutto lo spazio possibile per dimostrare le proprie ragioni. Perché il vero confronto non si fa suscitando paura tra i cittadini, ma nella realtà delle risultanze dei dati che i tecnici, analizzando la tecnologia proposta da Acea, sapranno produrre. Le risultanze tecniche sono oggettive e non potranno essere messe in discussione o interpretate. Io, rappresentando un’istituzione mi devo basare sull’oggettività e mai, sottolineo mai,  sulla paura, anzi la paura e l’ignoranza la devo combattere con la concretezza delle risposte. Tutte le audizioni saranno registrate come previsto dalla legge. Così nessuno potrà raccontare il proprio film.
Dove avverranno i confronti?
I confronti avverranno presso la Sala San Francesco di Chiusi Città: ho dato la disponibilità non solo della sala, ma anche di tutta l’attrezzatura per svolgere il lavoro di approfondimento.
Il tutto dal 12 novembre al 10 gennaio, due mesi. Non c’è molto da aspettare…
Sì, le audizioni termineranno a gennaio con la lettura, ovviamente sempre in forma pubblica, delle risultanze finali condotte dalla Regione. Ti voglio precisare, che sono veramente contento di questa procedura perché non solo ci darà modo di dar spazio a chi oggi, anche per logiche meramente politiche si oppone all’opera, ma sopratutto finalmente il Comune e, quindi, il sindaco assume il ruolo di arbitro e non di fan di una decisione rispetto ad un’altra e, in quanto arbitro, pretendo che si giochi la partita sul piano della correttezza e della trasparenza; ascoltando per primi coloro che oggi diffondono paura. Voglio, infatti, che essi possano avere ogni strumento necessario e tutto il tempo a disposizione per sostenere le loro ragioni insieme ai loro tecnici. Il primo a voler essere sicuro sono, ovviamente, io e non loro. Proprio per questo noi saremo presenti ad ascoltare attentamente. La commissione, presieduta dal Dott. Franchi dovrà convincere in primis noi, solo in quel caso il progetto avrà un “go”.
Come verrannno rese note le conclusioni?
Le conclusioni saranno rese note, dalla commissione regionale, in forma pubblica nell’ultima seduta prevista per gennaio. Personalmente non smanio per giungere velocemente ad una conclusione, preferisco avere tutto il tempo per riflettere attentamente su ogni aspetto. Consideriamo sempre che il nostro fine è quello di giungere a un concreto e vero miglioramento dell’area attuale ovvero: abbiamo già prescritto che solamente per cominciare la valutazione del progetto occorre che esso contenga la demolizione e sostituzione con tecnologie avanzate dell’attuale impianto esistente di ex Bioecologia in modo da eliminare tutte le attuali emissioni odorose e non. Il progetto dovrà inoltre contenere la bonifica di tutta l’area ex centro carni inquinata da nichel, le opere di urbanizzazione necessarie esterne alla proprietà del centro carni per la messa in sicurezza idraulica e stradale e il miglioramento ambientale di tutta l’area attualmente fortemente degradata. Quindi: anche nell’ipotesi che i dati analizzati dai tecnici siano tutti positivi e con positivi si intende che non ci sia nessun tipo di ripercussione per la salute, senza la previsione di tutte le opere di miglioramento il progetto non potrà essere ritenuto approvabile. Così si ragiona di fronte ad un investimento che può portare un beneficio sia di carattere economico, con 40 milioni di investimento ed oltre 30 posti di lavoro, sia di carattere ambientale ripristinando correttamente un’area posta alla porta di ingresso della città e da anni abbandonata e dimenticata.
Ci saranno sopralluoghi e verifiche sull’area?
Credo di si, ma comunque richiederò che siano effettuati per avere piena consapevolezza soprattutto della situazione attuale, che è il vero motivo di preoccupazione. Caro direttore,  quello che a me preoccupa davvero è lasciare nelle condizioni attuali un’area che già oggi tratta, con un impianto vecchio e obsoleto, 99 mila tonnellate di rifiuti pericolosi. Se il progetto di Acea corrisponde ai principi di tutela ambientale e di salute pubblica, quell’area sarà indiscutibilmente migliorata  e sarò  felice che domani, anche chi oggi per varie ragioni mi avversa, potrebbe beneficiare di quel miglioramento. Amministrare significa volere il bene dei nostri cittadini anche quando i processi possono risultare complessi e difficili. Il bene comune è punto di riferimento in ogni azione dell’amministrazione comunale.
Chi decide chi convocare e in che modo avverranno le convocazioni?
La commissione regionale, presieduta dal Dott. Alessandro Franchi, conformemente ai dispositivi della legge regionale dispone la pubblicità delle sedute, la convocazione degli aventi titolo e la pubblicazione dei risultati. Il tutto in forma pubblica, registrata e consultabile. Fino a che tutta la procedura di partecipazione non sarà conclusa e fin quando non avrò letto le conclusioni l’amministrazione che rappresento non prenderà alcuna decisione né tantomeno una posizione ideologica da fan.
Chi è il referente responsabile del procedimento?
La giunta regionale e, quindi, il Presidente Enrico Rossi. Poi il presidente dell’inchiesta pubblica, dott. Franchi, nominato ai sensi dell’art. 53 comma 2 della L.R. 10/2010, tenuto conto del curriculum presentato, dell’esperienza professionale maturata e della verificata autorevolezza in campo ambientale dello stesso.
Tu e l’amministrazione parteciperete attivamente all’inchiesta pubblica, dunque…
Si, certo, e invito anche te e tutta la stampa a seguire i confronti, che – ripeto –  saranno tutti pubblici. I tuoi articoli, e altri, sono stati importanti in questi mesi, perché hanno dato informazioni e creato dibattito. Ma il dibattito va sfrondato da posizioni strumentali e dalle fake news, cioè dalle bugìe… e serve anche il coraggio di agire in conseguenza alle convinzioni. Faccio un esempio: che la facciamo a fare la raccolta differenziata, se poi abbiamo paura di trattare la frazione organica? D’altra parte i rifiuti che produciamo come la frazione organica o i fanghi di depurazione, dove li portiamo, nel giardino di casa di coloro che non vogliono l’impianto Acea? O li mandiamo a Fabro, via Chianetta, come hai scritto qualche volta tu? Come ho detto prima non è detto che il progetto Acea vada bene e vada in porto, io e l’amministrazione non abbiamo ancora detto sì, ma dire no a prescindere senza porsi il problema di come smaltire almeno i nostri fanghi, mi sembra un modo poco corretto e poco lungimirante di ragionare…
Se mandiamo i nostri figli all’università a studiare nuove tecnologie che abbiano a cura sempre la sostenibilità ambientale e l’impatto zero nei territori perché poi dobbiamo avere paura di ciò che i nostri figli apprendono dallo studio? Il progetto Acea è validato da tre Università. Ma onestamente non so se l’impianto si farà; la commissione regionale e il suo presidente Franchi dovranno essere in grado di convincermi che sia tutto come progettato e che non creerà problemi. Qualcuno ha paura del fatto che il progetto Acea si basa su una tecnologia ancora sperimentale, ecco, il mio approccio non sarà mai, nella vita, di chiusura mentale e di paura verso l’innovazione tecnologica e la sperimentazione. Innovazione si coniuga con sviluppo, crescita, occupazione, ricchezza; non possiamo a priori cestinare un’opportunità, va analizzata attentamente e va compreso se porta un beneficio, altrimenti si rispedisce tutto al mittente. Spero, che queste quattro sedute pubbliche possano almeno favorire un momento di crescita e che chi si oppone, da più di 30 anni alle varie amministrazioni che si sono succedute, possa fermarsi, ascoltare, portare contributi e poi riprendere la sua ostinata ostilità verso il “potere” comunale nel 2021. Ti aspetto lì, noi ci saremo senza paura e con la coscienza a posto di quelli che hanno sempre operato per il bene della nostra comunità.
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