CORBYN E GRAMSCI, DUE LEZIONCINE DA TENERE PRESENTI

Trovo particolarmente barbaro che la politica dibatta (soprattutto a sinistra) su un solo orizzonte: vincere o perdere, come se la società fosse una partita di calcio.
Basterebbe leggere una paginetta facile facile di Gramsci per capire che vincere è sì molto importante, ma quel che conta ancora di più è l’egemonia nella società.
Se vinci senza avere l’egemonia nella società, per esempio, puoi trovarti a cancellare il finanziamento pubblico ai partiti per togliere argomenti a Grillo o a convocare un referendum sulla Brexit per togliere argomenti a Farage.
Per questo motivo, Tony Blair è stato uno degli uomini più importanti al mondo degli ultimi 25 anni: ha vinto le elezioni più volte E ha costruito un’egemonia in tutta Europa sull’idea di sinistra.
Oggi l’Economist titola che l’8 giugno, con le elezioni inglesi e l’exploit di Corbyn, è finita per sempre l’era di Blair. Speriamo, aggiungo io, perché non è detto, ma in ogni caso quell’egemonia di Blair ha subito un colpo durissimo.
E questo è infinitamente più importante del nome del primo ministro inglese il giorno dopo le elezioni. Perché ce l’ho tanto con Blair? Ce l’ho con lui soprattutto per le propaggini del suo periodo d’oro. Esempio: il New Labour si è astenuto (invece di fare una battaglia fortissima) qualche anno fa su dei tagli pesantissimi alla sanità, al governo c’erano i Tories. L’Inghilterra è un paese che ha ricevuto condanne dall’ONU per violazione dei diritti umani in conseguenza dei tagli scellerati alla sanità. Questo sia un esempio per far capire che l’oro del 1997 dieci anni dopo già non luccicava più proprio per niente. Non è un caso che la Thatcher considerasse il New Labour un prodotto della propria egemonia: ironico il destino, le pagine di Gramsci sul lungo periodo sono state capite meglio dalla destra.
Davide Astolfi
Magari fosse così. I problemi sono di ben altro ordine e grado.
X Davide Astolfi.Sono d’accordo con quanto dice,ma non su tutto e cerco di spiegarmi.Uno dei più grandi ”fakes” dei tempi in cui viviamo e che si è cercato con successo di far passare nella mente di centinaia e centinaia di milioni di persone è il cosidetto ”crollo degli ideali”.Usato questo per far entrare nella coscenza che tanto sia inutile fare riferimento a ”vecchi schemi” che parlavano della ”lotta di classe” poichè tutto questo non funziona più. Tale modello è stato portato avanti e sorretto da coloro che evidentemente ne ricavavano vantaggio, sia politico, sia economico, sia perchè si predisponevano nel domani a rintuzzare qualsivoglia tentativo a dimostrare il contrario in tale campo di idee. Che i conti occorre farli con l’esistente sono d’accordo ed anche Gramsci l’ha insegnato tale fatto, non si possono fare i voli pindarici,ma per essere credibili occorre essere ancorati alla realtà. Il crollo degli ideali è succeduto parallelamente o quasi all’affermazione del Blayrismo del quale anche appunto come lei dice la Tatcher si vantava di essere stata l’apripista e Blayr una sua protuberanza.Oggi seguendo tale direzione cosa troviamo nel nostro cammino quando andiamo ad analizzare chi sia che comandi in Inghilterra,Francia, Italia,Germania, Ungheria, Romania, Paesi nordici come Norvegia e baltici? Risposta: il centro destra od addirittura la destra.Cosa vuol dire questo nei riguardi dell’egemonia? Che nel medio periodo analizzato, il governare da sinistra e sotto una etichetta di centro-sinistra ha permesso ai ceti guida di compiere le più aberranti e disumane operazioni militari e di occupazione del medio oriente e dell’africa sotto l’egida di governi di centro sinistra e le stesse riforme economiche restringendo la vita dei ceti non abbienti.Un risultato sul quale chi parla di egemonia ne dovrebbe riflettere.Lo stesso Trump si è imposto al ventre molle dell’America conservatrice quando Obama è stato costretto a rivelare insufficienti le sue politiche di welfare e tutto il mondo ha capito che dietro al partito Democratico americano ci siano state e ci permangano ancora le multinazionali a cui interessa solo ”succhiare” in casa di altri tanto detto papale papale. Allora per finire, io mi chiedo cosa sia l’egemonia e quanto pesi se Gramsci stesso la definì come un fenomeno di direzione essenzialmente culturale e morale,una ”valorizzazione del fatto culturale”,per cui si intende che le capacità egemoniche di un gruppo sociale sono una emanazione organica di necessità economiche.A parte che il problema dell’egemonia è strettamente legato a quello del ”blocco storico” e cioè al problema della trasformazione del gruppo subordinato in dominante.Dal punto di vista marxista diciamo che emerge il fatto che debba essere riconosciuto necessario che le classi subalterne riescano a relaizzare l’egemonia come direzione politica all’interno della società borghese.Se questo è sembrato iniziare a realizzarsi, in poche decadi tale processo è decaduto e la reazione è stata quella dell’uso di massa dei media dentro la società e comandati da chi la società reggeva(i vertici ecnomici).Quindi in uno stato attuale che vediamo intorno a noi credo che vi siano poche speranze da parte di un Corbyin o chi per lui di poter costituire un polo ed un punto di riferimento per tutta l’Europa per cambiare rotta a tale processo.Personalmente ho i miei riferimenti e le mie idee su tale quiestione, che se qualcosa dovrà cambiare sul serio, sarà purtroppo un conflitto fra Occidente e Terzo mondo ( Papa Francesco docet ) sia come guerra guerreggiata, sia come reazione al terrorismo, sia come lo stabilirsi di due poli contrapposti Occidente ed Asia ma non per l’affermazione degli ideali ma per la supremazia sul mondo attraverso un sormontarsi di etnie, di mercati, di stabilirsi del dominio su nuove fonti energetiche che servono alla sopravvivenza del vecchio mondo, dove gli ideali non hanno posto ma ha posto solo l’interesse ed il sistema basato sul denaro e sulla ricchezza.In pratica il degrado umano.E l’Italia ne è pienamente partecipe di questo processo, venga chi venga al suo governo.La sinistra ed il suo sedicente partito democristiano è su tale terreno da anni ormai e mistificano le carte per addomesticare le coscenze non curandosi degli effetti della politica intrapresa mentre nello stesso tempo fanno appello all’innalzamento dei livelli di vita delle masse subalterne, ma danno per scontatao che tutto il processo avvenga sotto il sistema economico capitalista. Ed allora-secondo me- non c’è spazio, poichè lo si capisce bene che un altro sistema non esiste ma che non lo si vuole nemmeno far esistere.Ed allora i poveri accettino le conseguenze del loro status,vivano inseguendo le speranze del cambiamento, ma le crisi e lo sviluppo le comandano governi proni a certi principi. Da lì non si sgarra, anzi ti fanno vedere che sia assurdo solo pensare ad una qualsiasi possibilità contraria che si andrebbe a realizzare progressivamente e non chiaramente tutta d’un balzo.La storia i balzi non li ha mai fatti, anzi ha usato spesso i balzi per riportare indietro la gente e gestirla con i bisogni.Anche con la guerra.E allora,come giustamente si dice nel Post, ma di quale sinistra si parla se le gente nella sua stragrande maggioranza è questo ? Che pensassero al Lars Rock Festival….almeno per qualche sera si divertono, accendono gli accendini e tracannano birra, vanno casa cotti e contententi.Cultura? Ma per favore……
Davide Astofi risponderà, se crede, per conto suo. Io mi limito a dire che non capisco questa manìa di tirare in ballo (in senso negativo )il il Lars Rock fest, che con Corbyn e Gramsci c’entra poco. Unico “aggancio” potrebbe essere il fatto che al Lars verranno due band inglesi, una che a suo tempo ha fatto “opposizione” alla Tatcher e una, di più recente costituzione, che propone canzoni che trattano temi molto cari a Corbyn (come il lavoro, la trasformazione del lavoro con la distruzione del welfare e con la globalizzazione e le provatizzazioni…). Ma è l’unico, Carlo. Non ce ne sono altri. Tutto il resto, mi sembra veramente polemica pretestuosa, fuori contesto e tirata sul tavolo con la pala… Lascia perdere gli accendini a vieni ad ascoltare i Public Service Broacdasting. O dopo il 9 luglio ascolta il loro nuovo disco… Poi ne riparliamo… Ti dico di più: insieme a Davide li intervisteremo per sapere anche cosa pensano di Corbyn. E magari anche di Gramsci. E del welfare in Inghilterra… Detto tra noi, intervistare Di Battista o Di Maio su questi argomenti mi sembrerebbe tempo perso…
@Carlo : sei ossessionato dal lars rock fest !!!! Ma via !! Ma che c’entra la Sinistra al Lars ???!!!! Il Lars rock fest non è una festa politico-partitica !!! Viene organizzata da gente di ogni credo politico, religioso e quanto altro ed è destinato a tutti quelli che al di la di come la pensano politicamente vogliono sentire musica, assistere a esibizioni di fumettisti, disegnatori e vignettisti e ciaonotipisti, vedere una mostra di foto, presentazione di libri, corsi yoga etc. Tutt’altra cosa e l’ispirazione artistica delle band che trae spunto da credi e vicende politiche che hanno animato la loro carriera musicale. E quelli che dici “almeno per qualche sera si divertono, accendono gli accendini e tracannano birra, vanno casa cotti e contententi” Ma via ma che è sta massificazione banale e semplicistica ! Se ci sono al lars rock fest queste persone sono in minima parte e che magari avrebbero bevuto anche in altri luoghi. Abbi rispetto per le tante persone che quella sera verranno senza vedere ombre sinistrorse o destrorse nella festa oppure con il solo scopo di bere e farsi e andare a letto cotti. Se vieni una birra te la offro io !!!!
Tutti e due(Marco e Giannetto) avete capito benissimo la sostanza a cui mi riferisco,e per favore non fate gli gnorri, poichè il mio scritto non vuole mettere in contrapposizione Gramsci con il Lars Rock che non c’entra un bel nulla direttamente, ma è solo un raffronto di come oggi la gente sorvoli i fatti valoriali di cui il post di Astolfi era portatore.Infatti è una risposta ad Astolfi, ma vedo che la mia risposta suscita risentimento quando penso e scrivo che una manifestazione secondo me di culturale non ha nulla,poichè la si vuol far passare per tale, ma ha solo un aspetto di divertimento, di ascolto di musica (tutte cose lecite ma che ho forse detto che non sia lecito?) , ma vedo che diventate suscettibili quando si finisce un discorso che riguarda la gente che oggi agisce come dissi pochi giorni fa riportando il titolo del libro-ma solo il titolo- al riguardo della ”gabbia dei criceti”. Non voglio e non è mia intenzione offendere nessuno,ma sinceramente non capisco le motivazioni profonde di come si possa considerare ”cultura” non l’ascoltare musica,ma quella partecipazione emotiva osannata ed innalzata all’ennesima potenza dai media ,ma Il discorso di Astolfi concerne anche questo aspetto o voi non ce lo vedete e vedete le cose separate ? Ma chiudiamola qui perchè si fa finta di non capirsi e forse alla fin fine io non credo che non ci si capisca….. Sempre ricollegandosi ad Astolfi ed al suo post ed a proposito di quanto dici tu Marco relativamente alla ” band che ha fatto opposizione alla Tatcher” , vedi quali sono i termini che usi e propaghi ? : ” La band che ha fatto opposizione alla Tatcher..” come se la Tatcher si fosse impensierita di una band che faceva e divulgava musica rock contro di lei….questo è il mondo formato dalle idee a cui sottostanno tutti e cioè la distorsione sistematica e tranquilla dei concetti che avviene da parte dei media che propagano cose false e che diventano delle verità alle orecchie di chi le sente. E contro questo che io mi scaglio, non contro coloro che ascoltano la musica certamente, e come potrei ? Ed allora per favore non fate gli gnorri tutti e due che avete l’età della ragione anche voi da parecchio! Ho solo detto che quando si lavora per far rivestire di importanza cose ed aspetti e manifestazioni umane che importanza a quei livelli non ne hanno ci si riveste di una grande responsabilità nell’osannare in maniera immotivata tali manifestazioni,farne dei panegirici da mesi , dove è vero o no che la gente spesso perda anche le staffe? E questa mia reazione a tale status di cose sento che non è ben vista, ben vissuta, poichè tu dici che è come gettare queste cose sl tavolo con una pala e che sia pretestuoso dire quello che dico e nel modo in cui lo dico. Io penso che tutti debbono avere la libertà di esprimersi, ma come vedi alla fin fine o per motivi di mero interesse o per altri motivi che possono e si sente che riguardino aspetti personali e di impostazione generale si finisce per schierarsi contro chi contesta un fatto che secondo me è direttamente connesso anche al concetto di egemonia culturale che dicevamo prima. Dici che forse intervisterai la band inglese su Gramsci ? Cosa pensi che ti rispondano ? Al cimitero acattolico di Roma qualcosa si muove……..forse è proprio Gramsci che vuole uscire dalla tomba e che vorrebbe venire al Lars Rock festival per osservare e riflettere sui suoi vani sforzi per modificare il modo di pensare degli italiani….Ne avrebbe totale ragione, credo. Ma sai, alla fin fine e senza volersene, ad ognuno il suo….
La Tatcher si impensieriva e parecchio del rock o punk che riempiva le piazze contro di lei, tant’è che spesso mandava la polizia a sgomberare e finiva con le barricate… Chi l’ha detto, Carlo, che la gente sorvoli sui valori e sulle idee? Non tutta la gente. Quei ragazzi inglesi che suoneranno sabato al Lars Rock Fest, per esempio, non sorvolano un bel niente, anzi! E se la gente li va ad ascoltare stai sicuro che male non le fa… Poi che gli italiani siano un popolo poco incline a farsi domande, e più incline a piegarsi al pensiero dominante questo è scritto nella storia. Gli italiani sono stati tutti fascisti, poi tutti democristiani, poi ancora tutti berlusconiani e renziani. No, mi coreggo: parecchi, non tutti.
Ringrazio Carlo, che non ho il piacere di conoscere di persona, per il suo commento. Molto interessante, ma non ho capito le ultime tre righe: le ho trovate sprezzanti, maleducate e immotivate, almeno dal basso del mio scarso e poco egemone comprendonio.
Un saluto.
Sig.Astolfi, perchè giudica di carattere basso il suo comprendonio? Forse perchè il tono del mio intervento lo considera saccente? Non credo che lo sia od almeno non mi appare tale.Non sono un saccente se intervengo in una disputa politica o che ha per oggetto un dibattito di idee.Una persona che parla di ”egemonia gramsciana” come lei non credo che non consideri quanto ne possa derivare dalle risultanze che ho cercato di mettere in luce parlando anche di cose ”minori”, come un festival rock.Lo sà forse qual’è il punto,quello più vero e più materialmente che tocca la sensibilità dei nervi che alla fine poi risultano scoperti ?- me lo lasci dire in maniera un po’ sarcastica-: che oggi l’intolleranza a sentire che vengano ricordati i valori e la loro lontananza e dissonanza da tali tipi di manifestazioni provoca risentimento, come mi sembra che abbia provocato il mio intervento, dal momento che ben in tre mi hanno risposto,con contenuto apparentemente diverso fra loro,ma che alla fine è la tipica reazione di chi scavalca a piè pari i problemi – anche se badi bene- li cita come rilevanti.Il che spesso non fa che fornire un aspetto di equidistanza valoriale ai problemi o giù di lì,ma che è solo un aspetto, non la realtà.(Lorenzoni per esempio).Cosa questa di carattere strumentale per lo meno.E tutti e tre guarda caso forse per motivi diversi fra loro ”fans” del Rock, ma mica è un problema esserlo fans del rock? Perchè come possono pensare i tre-compreso forse lei-sembrerebbe di sì e che per me sia un problema…… Io ho criticato l’impostazione di Lorenzoni che insiste nel dire e di innalzare al settimo cielo il BISOGNO che sembra divenire spasmodico a suo dire sulla presenza di tale tipo di manifestazione( ci insiste da qualche settimana affibbiandogli un grado di importanza che secondo me non ha).Avrà i suoi motivi che personalmente non m’interessano,ma sono solo i suoi. Ho solo criticato il suo modo di porre in evidenza una cosa che secondo me è inconsistente, anche sul fatto della stessa band che suonava contro la Tatcher.Secondo lei Sig.Astolfi dal momento che parla di ”egemonia” ritiene che il credere che quella funzione di una band musicale,fra l’altro nel contesto di tante altre, abbia spostato qualcosa nell’opinione pubblica affinchè la Tatcher abbia fatto valigie ed abbia passato l’incarico alla sua emanazione Blayr ? Ragioniamo su questo e non voglio nemmeno prendere in considerazione la risposra di Giannetto che dice ”Carlo lascia stare la destra e la sinistra” che non c’entrano nulla ( ma il suo amico di viaggio nel Rock ha sentenziato che da lì si sia passati alle barricate ed agli scontri e lascia intendere che siano stati anche questi-oltre a ben altro che c’è stato chiaramente- che abbiano contribuito a dare il ben servito alla Tatcher alla fine del mandato.In pratica gli scontri dei minatori o dei derelitti emarginati dalla lady di ferro sono stati sostenuti e foraggiati culturalmente e politicamente dal Rock di quella band e dalla loro emanazione dell’attività musicale o comunque abbiano contribuito a far schierare coscenze contro di essa…..Ha capito o no di cosa si parla? Si parla esattamente di una ”mistificazione della realtà” e purtroppo se lei prende la maggioranza dei media su tale tema,la maggioranza di questi scrive che la realtà sia quella di cui parla Lorenzoni.Ed allora siccome ” l’egemonia” politica e morale intesa come capacità di traino e conduzione sul piano delle idee e sul piano della pratica politica è ben altra cosa, perchè lei mi taccia di maleducato quando dico quello che ho espresso al riguardo del festival Rock? Ho forse parlato che debba essere abolito perchè abominevole e non pertinente per Chiusi ? Ho detto la realtà secondo me quale essa sia, e che è quella che a tale manifestazione partecipa gente che a mio avviso dell’egemonia gramsciana della quale lei parla lo sà dove se la mette ?….non voglio essere irriverente non verso Gramsci che merita ben altro, ma anche verso tutte persone degne che assistono agli spettacoli musicali senza eccedere ma anche senza pontificare gli avvenimenti.Una serata di divertimento e basta,ma per favore diamogli il valore che ha, non andiamo a pontificare che il Venerdì di Repubblica li abbia nominati e che adesso verranno anche a Chiusi come per dire che sia un grande successo della politica culturale fatta a Chiusi, perchè questo si legge fra le righe.Alle mie lunghe considerazioni nell’altra risposta fornita sono bastati 3 righi alla fine che definivano come non cultura tale manifestazione per scatenare un risentimento.tanto è bastato.Che considerazione ne trae Sig.Astolfi da questo fatto?A Giannetto rispondo ringraziandolo della birra che mi vorrebbe offrire ma purtroppo- e non bleffo- Lorenzoni lo sà che sono astemio….Ho cercato di fare solo il raffronto parlando della ”normalità” che avviene e che succede a quelle manifestazioni. Ci sono andato anch’io a qualche concerto rock forse anche prima di lei ed anche prima di Giannetto non creda, ma guardando lo spettacolo oggi e soprattutto i motivi che animano la gente e come questa oggi sia culturalmente formata, le dico subito che a me intimamente non riesce avere quelle manifestazioni di seguire quello che vuole essere un ritmo,di accendere ad osanna gli accendini, di bere birra e di ondeggiare al ritmo della musica, eppure non mi ritengo fra coloro che in questi casi abbiano inveito contro il chiasso a Chiusi in tali occasioni e la musica ad alto volume, mai !! Chi vuol essere lieto sia,diceva qualcuno, liberi di farlo, ma liberi anche di essere criticati.Dal momento che mi è stato fatto notare che sono un maleducato, io rispondo che la maleducazione è quello stato di non rispetto dell’essenza e dell’idea degli altri quando invece si comportano ”urbanamente” e da persone civili,ma quando si vuol far passare questo di cui si parla per cultura sento che mi si prende in giro ed a modo mio reagisco.Ho solo cercato di definire quello ”status” di cui si parlava perchè chi crede alle idee veicolate da altri che riguardino la cultura e la concezione-nel caso- di quanto lei parla di cosa si debba intendere per egemonia,ingrandite con una lente del calibro di quella di Monte Palomar, si vedrà il fuscello ingrandito che appare una trave, ma non si vede il tronco.Ed è questa condizione che spesso fa approdare alla maleducazione, nel senso che fornisce secondo il mio punto di vista una cattiva educazione facendo forza su cose ed avvenimenti- leciti per carità- ma innalzandoli ad un livello di importanza che non possiedono, perchè finiscono per trasformare una realtà alla fine ad uso e consumo dei nemici del progresso e della sottocultura.E forse lei rimarrà colpito da quanto dico perchè intendo che quando le energie interiori dentro una persona vengono rimesse e si concentrano solo su un argomento innalzandolo ,si rischia uno status che è comune purtroppo a tanti giovani e non da oggi: l’alienazione.Ed oggi questa constatazione è piuttosto presente e più largamente diffusa non tanto nei ceti abbienti ma nei ceti subalterni.Al dilà di come individualmente si possa sentire e partecipare il rock, sarebbe sbagliata ed erronea la mia constatazione sulle fasce sociali che ne prendono parte a differenza di quelle abbienti ? Non ho problemi a considerare il rock come divertimento,anche di massa,ma tali constatazioni secondo me si dovrebbero fare, prima di dire che il rock abbia contribuito a cambiare volto alla politica di una nazione.Quello è divertimento, ma con la cultura c’enta poco.Questo volevo sottolineare, ma evidentemente sono un maleducato che getta sulla tavola argomenti pretestuosi con la pala chissà per quale senso di essere o ritenermi bastian contrario a prescindere. E’ il fatto che però non si prescinde mai dal dire quelle che siano cazzate e farle passare come cose vere che però contribuiscono anche queste a determinare il futuro delle persone.E’ il male dei nostri tempi sig.Astolfi e come vede lo dico senza riserve: in questo ” l’egemonia c’è ”, eccome se c’è e dà purtroppo i suoi frutti, stà solo a vedere da parte di chi e per cosa.La saluto.Vecchiume il mio ? Probabilmente lo è, ma se il nuovo sono quelli di cui dicevamo forse è meglio anche non intervistarli sui temi dell’egemonia e di Gramsci mi creda,sarebbe -chiaramente non per tutti- ma per parecchi tempo perso.
Carlo, c’è stato un tempo in cui la sinistra aveva ed esercitava una egemonia culturale anche e soprattutto perché aveva dalla sua il cinema, gli artisti, la musica… Le guerre finivano e i minatori vincevano battaglie anche per quello… Ma al di là di questo aspetto, continuo a ritenete dell tutto gratuito e fuori tema il tuo attacco al Lars Rock Fest in relazione all’articolo di Astolfi, che parla d’altro. La tua sembra quasi un’ossessione.
x Marco.Quando c’erano altri concerti come del resto ce ne sono stati in passato, come mai non ero così “ossessionato”? Non è’ che nel frattempo qualche cosa sia cambiata da parte di qualcuno? Per carità ognuno libero di pensare il contrario ci mancherebbe,Ma al riguardo delle sinistra che aveva la capacità di conduzione dela cultura sembra proprio che i confini a quei tempi erano molto netti fra chi lavorava per cambiare e chi resisteva al cambiamento.Oggi è tutto sfumato poiché con i panni della sinistra e dei suoi rappresentanti il partito reggente in Italia ed anche a Chiusi si chiama Pd,cioè partito democristiano.Quindi la veste dice di essere rose’ ma il contenuto che si afferma è il bianco.Ci credo che in tale contesto siano variati da ormai molto tempo i parametri nella testa della gente per i quali divenga importante un concerto Rock.E’quello e si vuole,al di là del fatto del divertimento lecito che possa portare,ma come vedi chi lo critica con fondamentalita’ riceve dissensi generali.Chi andava 40 anni fa a quei concerti spingeva una certa idea di mondo,oggi quale mondo spingono coloro che credono che quelle band odierne abbiano dato un contributo ad una idea diversa di mondo? Me lo chiedo e siccome il post come vedi sul quale ho risposto parlava di politica e di egemonia,come ben vedi sono bastati tre righi alla fine per prendersi del maleducato, dell’ossessinato,del precostituito.La foto è chiara oppure non di chi sia l’egemonia? Solo questo volevo mettere in evidenza,ma tanto poco non mi pare….le inconsistenti levate di scudi la dicono lunga su cosa alberghi nelle teste della gente.Questi per il sistema che dicono di combattere con le note delle loro chitarre sono una sicurezza, non un pensiero.Questo ho sempre affermato.Poi vi dovete mettere d’accordo anche fra voi quando dite cosa c’entri la politica.
Siccome l’egemonia l’abbiamo persa, ogni cosa che possa aiutare a riconquistarla, compreso un concerto rock (mica tutti, quelli del Lars sì perché propongono un certo tipo di musica) male non fa e demonizzarla o denigrarla fa solo il gioco del nemico… Che ha sempre detto che in fondo sono solo canzonette, sapendo benissimo che non è vero…
Quel “nemico” che dici tu queste cose le promuove,anzi se ne serve e guai se non ci fossero.Piu’ spesso serve da scarico dell’adrenalina, che se non si scaricasse probabilmente sarebbe un problema sociale in più’ non indifferente da fronteggiare sia sotto l’aspetto del controllo sociale sia sotto l’aspetto della sicurezza,sia sotto l’aspetto formativo delle coscienze.Ma si pensa davvero che il sistema così come è costituito s’interessi del benessere della gente? S’interessa solo per quegli aspetti che se non ci fossero gli potrebbero nuocere o rappresentare un problema.Del benessere della gente non glien’e’ mai fottuto nulla e la gente nella stragrande maggioranza reagisce in quel modo,coadiuvata dai media che pompano le necessità.Questa e’la sostanza diventata quasi impossibile ad essere cambiata.Ma e’cosi’ perché al sistema conviene che così sia,quindi io non mi scaglio contro il Rock e non ne sono “ossessionato”come dici tu,ma mi scagliò contro quelle ragioni che hai letto e contro quei comportamenti umani che ti farebbero vedere che sia solo musica e che tutto finisca li’ ed anche contro coloro che dicono che sia cultura finalizzata al cambiamento.Se fosse vera cultura di cambiamento il sistema invece di promuoverle certe manifestazioni le ostacolerebbe ed anche con forza, indipendentemente dagli scontri a cui tu fai riferimento dopo i concerti.Lo sanno bene che dopo lo sfogo nulla rimane sul piatto della bilancia che possa aiutare a farla pendere da una parte invece che dall’altra.Divertimento si, cultura per il cambiamento assolutamente no, in ogni forma e derivazione che possa assumere. Non prendiamoci per i fondelli perché l’ossessionato non sono io,perché se mi manca campo uguale, anzi forse anche un po’ meglio,ad altri visto le posizioni e quello che sostengono non lo so’.Per parecchi sembrerebbe quasi pane…..Una volta come conseguenza del taylorismo esisteva l’alienazione alla catena di montaggio,oggi nell’era post industriale e della globalizzazione sembra essere sparita solo la catena di montaggio,quell’altra condizione c’è sempre,anzi più si va avanti e più aumenta…………T’oh, o non si parlava di egemonia?