I SINDACI RENZIANI E NON DI FRONTE ALLA POSSIBILE SCISSIONE DEL PD: CHE SUCCEDE NEI COMUNI?

Molti dei sindaci attualmente in carica, anche il Valdichiana, nel Trasimeno, neLl’Orvietano e dintorni, sono espressione del renzismo, più o meno spinto. Sono stati candidati ed eletti sull’onda di quel vento che non si ferma con le mani e che dal 2012 in poi ha soffiato forte. Fino a 4 dicembre scorso. Quando il voto al referendum sulla riforma costituzionale, cioè sull’impalcatura del renzismo, inteso come pensiero e come azione di governo, ha riportato tutti con i piedi per terra, ha fatto franare rovinosamente quell’impalcatura ed ha scoperchiato una pentola piena di vento e poco altro. Figure come quelle di Juri Bettollini di Chiusi, Riccardo Agnoletti di Sinalunga, Giacomo Grazi di Torrita, sono le punte avanzate, ma anche Fausto Scricciolo di Città della Pieve pur essendo meno organico ai “comitati Renzi” nel 2014 vinse le primarie e poi le elezioni grazie alla voglia di rottamazione delle vecchie nomenklature. Francesco Landi di Sarteano e Andrea Rossi di Montepulciano si sono allineati strada facendo al nuovo pensiero dominante. Maurizio Terzino di Fabro idem…
Pochi i sindaci dichiaratamente non renziani: Eva Barbanera, di Cetona e Valentino Filippetti di Parrano. Sergio Batino, sindaco di Castiglione del Lago è partito da altre posizioni. Più bersaniane, diciamo. E’ uno della vecchia guardia ex Pci-Pds-Ds… Ma non si è mai messo troppo di traverso rispetto al famoso vento di cui sopra e visto che il vento soffiava forte anche in riva al lago, anche lui piano piano ha cominciato a galleggiare senza schierarsi troppo, né da una parte né dall’altra.
Adesso però, con la battaglia congressuale nel Pd e la scissione che sembra quasi ineluttabile, sia che la faccia la minoranza, sia che la faccia lo stesso Renzi, il quadro a livello locale potrebbe complicarsi non poco. Già adesso alcuni sindaci possono vantare un consenso forte, ma un partito scarso alle spalle. Scarso nei numeri, nella forza organizzata e soprattutto nella proposta politica. Se il partito si dividerà, sarà ancora più debole. Certo, scindere il nulla, è operazione ardua, difficile anche per il più bravo dei matematici o degli alchimisti. Ma al Pd, dopo la fusione a freddo, potrebbe riuscire anche la scissione dell’antimateria…
E’ vero che finora l‘apporto politico del Pd ai suoi sindaci è stato pressoché irrisorio, che alcuni sindaci hanno ottenuto un consenso trasversale, pescando anche nell’ex elettorato della destra berlusconiniana a cui il renzismo tutto sommato non dispiace… ma se il Pd si divide (e i divorzi, anche quelli consensuali portano sempre strasichi dolorosi), salta anche l’ultimo palo dell’impalcatura cotruita negli ultimi 10 anni. I sindaci renziani o super renziani, che alle elezioni s sono presentati comunque come alfieri di una sinistra più moderna, più fattiva e più avanzata si ritroveranno di colpo sindaci centristi, post democristiani, alternativi alla sinistra. Digeriranno a cuor leggero una cosa del genere i Bettollini, i Grazi, gli Agnoletti o Fausto Scricciolo?
Per gli altri, quelli che se ne andranno dal Pd, se usciranno, non sarà facile dopo aver sostenuto e teorizzato la deriva politica e la mutazione genetica del Pd da partito di sinistra a partito delle banche e di Marchionne, andare a dire che adesso bisogna cambare strada, che bisogna tornare a parlare di lavoro e di socialismo (come dice Enrico Rossi). Non saranno molto credibili, dopo i disastri che hanno fatto a sinistra. Se Renzi ha scalato il Pd e se n’è impossessato, è perchè i Bersani, i Cuperlo, i D’Alema, i Veltroni & C. avevano esaurito tutto il credito. Che adesso tornino alla carica cercando di ridarsi una verniciatina di rosso, è quasi patetico. Anche se di un po’ di rosso ci sarebbe bisogno. E le posizioni di Corbyn in Gran Bretagna, di Hamon in Francia, di Sanders negli Usa, di Iglesias in Spagna sono lì a dimostrarlo. Se la predica però arriva dal pulpito sbagliato…
Detto questo, il problema per gli amministratori renziani rimane. E’ indubbio che per i giovani amministratori “del fare”, per i sostenitori di Matteo che governano i comuni del territorio, ritrovarsi democristiani, senza più nemmeno la scusa di doversi dichiarare di sinistra e con la prospettiva di alleanze con ciò che resta del berlusconismo, sarà un bel cambio di passo. Spiegarlo al popolo che li ha votati perchè prima votava Pci, sarà piuttosto complicato, anche se quel popolo ha dato a vedere che esso stesso ha cambiato pelle e “sentire”, come hanno fatto i dirigenti…
Il simbolo Pd sulla scheda elettorale conta poco dal punto di vista degli indirizzi politici, conta molto invece come richiamo elettorale. Finire la legislatura (per alcuni appena iniziata) con un partito alle spalle che non è più il Pd, ma una specie di Margherita dimezzata, senza più l’ala sinistra, non sarà, oggettivamente, la stessa cosa. E parliamo dei sindaci, ma anche degli assessori, dei consiglieri comunali… A Sarteano, per esempio Landi è a scadenza, si voterà a breve, in questo 2017: le fibrillazioni del Pd sullo sfondo potrebbero complicare il quadro. Per dire. Alla Regione Toscana, con Rossi in guerra con Renzi, la scissione potrebbe avere effetti dirompenti e inusitati. Non esclusa la fine anticipata della legislatura cominciata nel 2015…
Intanto notiamo che, a differenza del referendum costituziale, nel quale tutti si sono spesi nella campagna per il Sì, stavolta, sulla campagna congresuale e sulla possibile scissione stanno tutti più abbottonati. Anche Bettollini, che finora ha giocato da centravanti di sfondamento, dopo la polemica con il Governatore Rossi e l’invito a D’Alema “se vuoi andare vai” di qualche settimana fa, adesso non prende cappello e se ne sta cauto nel suo cantone, in attesa degli eventi. E l’impresione è che lui e i sui colleghi osservino quasi increduli ciò che sta succedendo nel Pd, che sentano franare ora dopo ora i sogni di egemonia del renzismo, che stiano insomma vivendo una situazione da fine stagione rovinosa. Come una squadra che ha sperato di vincere il campionato e si ritrova all’improvviso contestata dai tifosi, con lo spogliatoio lacerato, l’allenatore in odore di esonerato e con l’incubo della retrocessione davanti…
m.l.
Matteo Renzi, Regione Toscana, Scissione Pd, sindaci
Vedi, mi ritorna in mente il tuo discorso sul confronto della politica.E ritieni giusto di confrontarti con questi per dare-tu credi- un impulso alla collettività sulle materie della cultura e dello sviluppo ? Con gente che stà anche in disparte ed è pronta a saltare in groppa al primo cavallo che passa? Non te lo devo insegnare io nè voglio fare il duro e puro,cosa questa che non mi compete, ma mi sbaglio o i parlamentari che adesso sono per la maggior parte della corrente renziana prima erano bersaniani e sono passati in una notte senza batter ciglio-nota la cosa- applaudendo nella schiera dei renziani e del renzismo? Allora, caro Marco, ti vuoi confrontare con questi su cosa ? Ma che vadino con Berlusconi poichè se vorranno reggere le loro sorti-le loro e non le sorti della gente-il loro avvenire è questo.Ringrazino il compagno Veltroni che in una visuale tutta di colore democristiano che non ha nulla a spartire con il berlinguerismo e con berlinguer( perchè i momenti erano altri) ha pensato di coagulare l’anima ex PCI con la DC.Certe cose non si fanno in venti anni, ci vuole molto di più. E la loro apoteosi è servita solamente a far mantenere con l’ossigeno sociale gli squali del regime, quelli della prima e della seconda repubblica, quelli storici tanto per dirsela tutta.Che non sono mai morti, mentre il popolo esultante sprofondava e si avverriva-voce del verbo ”avverrire”- contro le nuove posizioni magari imperfette e sconclusionate ma che avevano la volontà di ribaltare questo regime, come quella dei 5 stelle.Adesso è il loro principale nemico perchè chiaramente questi di cui si parla non hanno mai temuto per le sorti d’Italia ma hanno temuto e temono per loro.Ora che si propina forse la scissione fanno tutti i preoccupati ed insieme a questi ci metto i Bersaniani, gli Speranza, i D’Alema, gente che porta uguale responsabilità verso il crollo della sinistra se non ancora più grande del renzismo, che fino a prova contraria quest’ultimo la sua funzione l’ha avuta che è stata quella di rompere le ossa alla sinistra, ma c’è da meravigliarsi per questo ? Io credo di no, c’è da meravigliarsi per quelle schiere che tu dicevi e che hanno seguito e pensato con la testa di altri invece che con la loro. Questo significa che hanno accettato acriticamente da sinistra quello che è successo, mentre altri loro comprimari identici a loro( vedi SEL per esempio) avendo paura di essere emarginati sono diventati condivisori della corrente renziana( Vedi Migliore)anche nei piccoli paesi, si sono subito accodati fregandosene della vergogna e della dignità intellettuale che una volta contraddistingueva la sinistra da tutti gli altri.E’ uno spettacolo deprimente e vedi Marco, in fondo le cose della vita sono poche, non sono tanto complesse che le si possano inquadrare con contorsionismi verbali, sofismi od altro, basterebbe il buon senso, ma tale generazione che tu hai nominato è sprovvista di quella cultura politica che invece ci sarebbe voluta, perchè quanto è stato costruito nella societa fino a 30 anni or sono è frutto di quella cultura politica, che chiaramente non può e non deve essere inamovibile sennò si va all’indietro, ma dovrebbe essere elaborata ed applicata a seconda dell’attualità e del contesto dove ci si trova e dove abbiamo tutti procurato di produrla.Questo non è avvenuto ed è spuntata fuori gente che è stata posta a guida che ha saputo solo scalare per fatti individuali o servendosi di amici degli amici messi lì per primeggiare e consentire il tutto ,ma non per lo scopo di costruire.Questi caro Marco, al punto in cui siamo tutti, a me NEMMENO SE MI FIRMASSERO CENTO CAMBIALI DA 1 EURO OGNUNA MI CI CONFRONTEREI PERCHE’ SAPREI CHE NON LE ONOREREBBERO ANCHE SE DI 1 EURO L’UNA,e tu ancora rivoghi e rimesti sul fatto del confronto perchè la politica è confronto?
Una volta lo era,ma oggi di quello che è stato fatto si è persa memoria e con la memoria la ragione.Ma ci comprendo tutti dentro a quel partito anche ed ancorpiù la sinistra.Chi la pensava ed immaginava in maniera diversa è uscito ancor prima dei tiri della fune di Civati anche se la faccia non l’ha salvata nemmeno lui, figuriamoci i vari pezzettini di SEL, che hanno venduto fettine di….per gli scranni pensando di decidere qualcosa e di esserci dentro al frullatore per determinare cosa poi se non la loro asfittica presenza, acritica politicamente ed asfaltata dal padrone loro ? ” Gentina” Marco,e quando ti ripeto” con questi nemmeno il caffè” dico la verità mia, forse non tua visto che gli vuoi lasciare sempre la porta aperta. Al limite preferisco i veri DC almeno quelli lo sò che genere di animali sono, questi non hanno nulla, nemmeno la dignità di fare l’autocritica ed occorre anche stare attenti bene che se la facessero non sia falsa affinche possano rimanere in sella.Il loro posto è in quell’area ”grigia” dei programmi sociali inspirati al ” facciamo ”, alle sparate mediatiche sui risultati delle loro riforme rovinose, e del mantenimento dello status quo.Passano per sinistra ma sono tutto il contrario.Ecco la maggior fonte dell’esistenza del populismo sia della Lega sia dei 5 Stelle, sono loro i populisti veri a cui il populismo si nè inspirato ed ha preso forma e peso.
E l’80% dell’Italia purtroppo oggi è questa.Tu hai usato un termine:”torre d’avorio” e non mi va giù e non mi va giù perchè la mia critica è quella non di asserrargliarmi in posizioni che salvaguardino la mia coscenza perchè non ho bisogno di untare qualcuno stando al riparo dalla pioggia, ma nelle mie limitate facoltà ritengo che ci sia anche il fatto di contribuire a spostare certe tipologie di pensieri, altro non sò fare anche se lo faccio in maniera grossolana.Non devo nulla a nessuno e non ho obblighi verso nessuno e tanti che mi conoscono-compreso te che sai da quale storia vengo-forse ritieni che io possa essere una specie di voltagabbana(forse è esagerata la dizione)o forse un idealista illuso.Molti credono di essere più realisti del re ma sbagliano. Mi puoi dire tutto, ma non quello, io le mie idee non le ho cambiate nè le ho mercificate e mi ritengo libero di parlarne anche dalle colonne del tuo giornale. Il tuo merito-e lo riconosco- nei confronti di altri che gestiscono blog è quello di pubblicare tutto quello che arriva.Altri non lo fanno ma non è il caso d’insistere perchè è fiato sprecato a questo punto.Credo che in futuro sui temi che ho detto ne vedremo delle belle, in qualsiasi salsa. Io sarei auspicherei l’epurazione di tutto( parlo di dentro a quel partito), sia della destra, sia della sinistra, sia del centro, perchè hanno finito col ricreare una nuova DC in altre forme e salse ma la sostanza quella è, e li ritengo-tutti nessuno escluso- grandi compartecipi della rovina dell’Italia.Ecco come fa il capitalismo a far formare la reazione che si prospetta e che verrà e potrà durare su tutto e su tutti.Ed io allora riguardo al caffè e ad altre bevande da consumare insieme con questa gente me ne guardo bene e me ne guardo bene anche da coloro che ritengono che anche dal confronto davanti ad una tazza di caffè possa uscire qualcosa di nuovo e di inedito.La spiegazione-semmai non fosse stata chiara- del perchè loro usino il confronto è una sola: a loro preme reggere, e in tale politica non trascurano nulla, anche le alleanze come facevano nella prima e seconda repubblica, non hanno inventato nulla di nuovo.Dietro di loro c’è la invisibile e visibile presenza dell’oltre tevere, quella cultura, che tu erroneamente mi hai affibbiato dicendo che la mia posizione ”sia religione”. E tu-che non sei mai stato religioso- dici di essere lontano da quello e chiaramente si capirebbe che tu fossi per la prassi e per il confronto materiale delle idee.Pensi che le idee di coloro che sono dietro-perchè ci sono vivi, presenti vegeti ed operano, e che hanno prodotto alla fine quello che abbiamo visto non siano di coloro che sono sopravvissuti per 2000 anni al crollo di imperi ? A Marco, nessuno è stato ripreso dalla piena eh ? E se sono sopravvissuti la ragione c’è, ed è quella che la mente degli umani l’hanno condizionata al punto che quella possa ragionare ed accettare acriticamente tutte le condizioni a prò loro.Sono io che con loro non ho nulla a che spartire, tu coscientemente od incoscientemente non lo sò.Scusa lo sfogo.
Carlo, quando parlo di confronto uitile, necessario e indispensabile sulle cose da fare a livello locale, non lo dico perché penso che il “renzismo” sia comunque accettabile o riconducibile ad un ambito politico più vicino alla sinistra. Lo dico perché questi amministratori abbiamo, questi sindaci, questi assessori. E con loro, bisogna fare i conti. Siccome hanno pure le spalle sempre meno coperte e sono sempre più “isolati” politicamente, senza più un partito vero a sostegno, credo che da un confronto serrato, possano scaturire anche dei risultati, nella direzione che io e te auspichiamo… In sostanza io faccio un ragionamento molto semplice, terra terra. E se vuoi anche utilitaristico. A 60 anni suonati non mi accontento più di dire solo “not in my name”, preferirei segnare qualche punticino nel pallottoliere. Tutto qui… Tu sei liberissimo di pensare che il confronto non serva, e che sia più utile aspettare la catarsi che arriverà con la vittoria elettorale dei 5 Stelle, che mi sembra tu evochi come l’unico possibile “esercito della salvezza”. A me l’esercito della salvezza non è stato mai simpatico, che ci posso fare?
Nemmeno a me è stato simpatico l’esercito della salvezza,ma il tuo ragionamento a me sembra tagliato un po’ con l’accetta e svela delle propensioni al suo interno con le quali tu dicendo che la realtà è questa ed è con questa che bisogna fare i conti,se da un punto di vista analitico dici una cosa vera che approvo, dall’altro punto di vista la mia analisi ritiene che occorrerebbe tener conto anche di tutti quei meccanismi reattivi che si instaurerebbero nella gente se la situazione cominciasse a cambiare e la gente stessa vedesse dei risultati.Cosa che fin’ora chi ha comandato senza nessun ostacolo interno ha fatto(tienilo presente questo).Non è poco se mi permetti, ma siccome siamo nel campo del futuribile, a me oggi è già sufficiente che questo nuovo impulso con tutte le contraddizioni che indubbiamente contiene, possa muovere qualcosa di preciso, perchè la gente è stufa delle parole, chiede concretezza e chiede soprattutto che la macchina pubblica non sia più istituita a pannaggio dei privati e dei grandi privati come per esempio lo sono le grandi aziende multinazionali fornitrici di servizi(luce, gas, acqua,rifiuti ecc ecc)ma non è solo questo perchè ci sono anche le riforme mai fatte o fatte a traverso che hanno impedito che la gente oggi stesse meglio di ieri.E’ questa classe politica che si è fatta corrompere e che ancora insiste per voler regnare dicendo che cambierà tutto e che non ha cambiato nulla da anni e che anzi insiste sulla giustezza della direzione del renzismo. L’altra che non è renziana ma che non è da meno, è quella che ha stabilito la direzione di marcia verso le privatizzazioni che adesso ci sorbettiamo.Quindi la presa del palazzo d’inverno come credi che io possa auspicare e che ritieni possa venir fuori dai miei discorsi non esiste, non ci sarà e sarebbe inconsistente ed utopico forse anche pensarlo, ma un accostamento progressivo che porti politicamente la gente a pensare che se non hai un ricambio forte e deciso, scevro dalle incrostazioni del potere politico esistente(la sua natura lo sappiamo bene quale sia)non si procede verso nulla e chi vuole cambiare con la forza delle idee e soprattutto DEI FATTI , viene ricacciato indietro.Quello si che è stato autoritario, ma oggi nel marasma lo stato autoritario c’è già, operante di fatto, perchè gli organi dello stato sono occupati per la politica di chi comanda(vedi le TV di stato ed i giornali maggiori).Un altra cosa volevo dirti: fatti la domanda del perchè tu dici che questi amministratori siano semprepiù isolati politicamente.L’hai detto poc’anzi.Se avessero governato bene non lo sarebbero , oppure mi sbaglio? Limpida la cosa no? Ed allora se ci sono delle forze che mettono in risalto i loro limiti, le loro ruberie, il loro vendersi al sistema dei soldi (ma dico bugie oppure anche tu sei di quelli che dici,tanto arrrivati a comandare sono tutti uguali ? Quello sarebbe populismo…).No Marco, non sono tutti uguali e se c’è chi possa dare un esempio che non siano tutti uguali io credo che vada sostenuto e non attaccarlo come vengono attaccati, anche da te )Se gli altri avessero governato bene i risultati si sarebbero visti, invece sono diventati una casta lontana dal popolo e lontana dagli interessi della gente,che come parco buoi li applaude e li ha applauditi fin’ora, perchè hanno assunto il nome di sinistra ben sapendo tutti-coloro che lo assumevano- che di sinistra dentro avevano poco o nulla, ed è negli ATTI che si vedono certe cose sennò si fa come dici tu e si sconfina nella RELIGIONE, che ti fa peccare ma ti assolve e lascia la porta aperta affinchè tu possa peccare un altra volta e ripetutamente salvarti, senza curarti della tua educazione e della tua potenzialità del modo tuo personale di pensare e che invece ti riduce ad un automa, per farti permeabile ad altri interessi che sono quelli di sempre, dei quali peraltro fruisce anche l’establishment religioso.Invece la gente deve capire che la politica è una cosa seria non è un mestiere che si possa usare per farsi delle carriere personali. Sui 5 Stelle si potrà dire tutto ma questo no, ed ancora di no sul fatto che nella loro storia si siano intascati i soldi.Ed allora, dal momento che nessuno è perfetto e che tutti sono perfettibili tranne coloro che di volta in volta sono usciti da quella porta e da quella porta sono rientrati per poi uscirne un altra volta e programmando di rientrare sotto altre spoglie,è bene che rispetto a tale problema tutto italiano, ognuno si prenda le proprie responsabilità e non è questione di rinserragliarsi nelle torri d’avorio e da lì sputare sentenze, questi non hanno le possibilità di governare perchè nella loro storia degli ultimi 2 decenni hanno combinato solo guasti.Poche sono state le cose positive, ampiamente riassorbite e neutralizzate dal sistema. Chiediti in conseguenza di quello che ho detto, allora di chi hanno fatto gli interessi, ma chieditelo espressamente e nominali e fallo dalle righe del tuo giornale, perchè se le parole che hai detto ti restano in bocca e non le dici, si possono pensare mille cose(parlo soprattutto dei Post dal titolo ”rifiuti ed appalti,l’autorità nazionale anticorruzione presiedeuta da Cantone chiede il commissariamento di SEI Toscana”.Il PD non è mai stato da te nominato in detto articolo.(… Eh certo, si parlava di rifiuti e tu sei quello che si limita a registrare fatti di cronaca, non sei mica un giornale politico…) Ma ci prendiamo per fessi fra noi o per persone normali? Pensare e nominare il PD sarebbe un pensare ”politico” oppure dire la verità vera ed oggettiva .E’ una verità che porta male dirla in queste lande, è scomoda a qualcuno forse? A te le conclusioni su questo aspetto, dal momento che nessono sia ripreso dalla piena come dicono a Firenze.Per quale recondito motivo non lo si dice, non lo si nomina,forse per il fatto che si pensi che i fatti delle nomine siano staccati dalla politica ? Ci crederesti tu e basta se così fosse.E sò che non lo puoi pensare, quindi perchè avviene questo ?Sempre a te le conclusioni allora. Quindi è la gente che li deve mandare a casa o no’ Ma se alla gente non gli si dice il perchè la gente continua a votarli come ha fatto fin’ora, ed allora arrivano in superfice altri pensieri, che per me sono meno nobili.Se si fosse in uno stato autoritario a parecchi di loro qualcuno avrebbe fatto abbassare la cresta.Siamo invece in uno stato di pulcinella dove si dice e si fa tutto ed il contrario di tutto un minuto dopo.Non mi sembra di essere cieco o corto di visuale che dalla mia ” torre d’avorio come dici tu dove sono rinserragliato”, se auspico che con questi nemmeno il caffè.Se ci vuoi prendere il thè che è una bevanda più blanda invece che il caffè, accomodati.Ma sappi-e credo che tu lo sappia-che dentro a quel thè ci sono inevitabilmente- neanche messe da qualcuno- ma albergano allo stato ”naturale”delle goccioline che ti faranno accomunare a loro e ti faranno sostenere alla fine ciò che vogliono loro, perchè per quelli che dicevo prima al di là del Tevere la formazione delle menti è la prima cosa a cui tengono, e tanti torti non ce l’hanno,anzi hanno perfettamente ragione.Hanno costantemente il polso della situazione e quando vedono che gli stà mettendo il cammino in salita in pochissimo tempo variano apparentemente-mai sostanzialmente- le loro posizioni. Guarda la genesi per cui si è arrivati a Papa Francesco, che fa i discorsi che sembrano usciti da un testo di Carlo Marx e che un secondo dopo ti parla del diavolo.Ecco la forza per la quale sono sopravvissuti per 2000 anni al crollo di imperi. Marco, sennò si fa come quello sopra il Ponte di Calafuria…..ormai è vecchia la questione ed anche la barzelletta….E se io non desidero prenderci il caffè non lo desidero proprio perchè credo che nulla meritino,ma non lo dico da spocchioso,lo dico convintamente, sennò farei appunto come a Calafuria…ma dopo brucia….e ti dirò di più che se anche al loro congresso prevarranno i renziani sono fatti loro,lezione ulteriore per quelli di sinistra che dovrebbero aver avuto una formazione capace di leggere la strada che avevano imboccato e che non li ha portati da nessuna parte se non sopra il loro personale e sociale fallimento.Avrebbero sufficiente materia per pensare di quale ”azienda” hanno comperato le azioni.A tutto c’è una giustificazione,ma a chi si lagna ed invoca l’unità e l’interesse della stragrande maggioranza della gente a rimanere uniti,a questi punti dove è l’Italia,lo fa esclusivamente per se stesso e perchè pensa che gli ci scappi qualche prebenda o che quelle che può avere non vengano perse, perchè di cose utili all’italia ed alla povera gente io non le ho viste nessuna.E’ il si salvi chi può.Probabilmente assisteremo a masse di gente che si dolgono di tutto questo, avremo masse di gente che si scagliano l’una con l’altra rinfacciandosi le responsabilità e le responsabilità di aver ridotto l’italia a questi livelli.Se avessero avuto il senso critico e nella loro testa i valori -non settari ma di completezza di una analisi degna di tale nome-avrebbero capito che tale partito creato a tavolino era stato fatto per far passare nella società gli interessi di sempre, pensando che modificati ed edulcorati in quel modo sarebbero stati più accettabil(la mentalità di quello che ha ormai da anni ragionato da pieno democristiano, quello delle figurine panini a cui piacciono tanto i film, tanto per dirsela in altro modo) . E’ il sistema imperneato sul denaro che li rende non accettabili e finchè in maniera sociale non si risolverà tutto questo ogni riforma sarà inutile, perchè ” l’uovo in culo alla gallina”viene costantemente mangiato. Bastava questo e non altro, non ci voleva uno ”gnegnero speciale” per arrivarci, nemmeno per quelli che dicono che l’entità Europa è quella che ci dovrebbe salvare. Ci credo anchio che lo debba essere, ma non a questi livelli e non con tali procedure.Ma era ormai la pasta dei politici di quel partito e che vi erano impantanati a far produrre quanto è stato prodotto, questa era e non un altra.Chi pensava diversamente si era già defilato da tempo immemorabile.Ed oggi da questi siamo stati guidati. Ecco perchè quello che tu chiami ”confronto” per me non ha il valore che tu ti sforzi di dare scomodando anche il concetto di politica-dicendo cose giuste in teoria- ma che oggi non hanno più alcun senso.E la scuola che ha fatto si che non avesse più senso è quella prodotta da loro. A casa Marco, questa è l’unica salvezza che c’è rimasta per l’italia, che vadino a casa.Ma sarà un problema perchè se vedranno la mala parata come credo che oggi la vedano, nel loro futuro c’è sempre un cavaliere….ed allora poi mi vengano a dire che non erano democratici cristiani travestiti,quelli che nelle poche sezioni rimaste nei nostri paesi hanno sposato subito l’unto dal Signore Matteo.Erano comunisti una volta od almeno dicevano di esserlo(credo più alla seconda ipotesi), i più accesi nelle sezioni, oggi vanno in processione con la candelina e cantano lodi al Padre Eterno.Prendicelo tu il caffè accomodante al ”confronto”con loro…il sottoscritto no, soprattutto nel nome della politica, checchè tu ne dica.
Errata corrige al terzo intervento 8° rigo: leggi ”non ha fatto” in luogo di ”ha fatto”. Scusate.
Più che dei sindaci renziani o presunti tali il problema credo si ponga per coloro che escono dal Pd. Il Pd rimane e Renzi ha buone possibilità per rivincerlo. Enrico Rossi che fa ? Rimane alla guida della Regione o si dimette ?
L’alienazione della politica è giunta in maniera devastante nel corpo sociale, al punto che una gran parte di coloro che hanno votato PD e che hanno portato la dote a Renzi pensando che cambiasse l’italia, adesso si chiedono cosa faranno coloro che dicono di far parte degli ”scissionisti”.Non è importante quindi quanto succede all’Italia-cosa che per chi ha governato-è stato sempre importante avere i consensi per usarli come voleva ed anche contro la maggior parte della gente(vedi Referendum).Una volta accortisi che il tempio incomincia a crollare e con esso quel po’ di sinistra messa con lo spry che impersonificava, adesso si chiedono se Renzi resterà e potrà vincere. Io spero che resti e che vinca, ma spero che tutto questo serva di lezione sul tempo che è stato perso dall’italia per venti lunghi anni prodotto da coloro che gli hanno fatto da stampella, non solo a Renzi ma anche quando avevano la maggioranza bersaniana.Quando il Titanic affonda l’orchestra continua a suonare….nel senso che ancora si tenta da parte di tutti, iscritti, votanti, simpatizzanti a non analizzare chi abbia beneficiato della fusione a freddo.E tutto questo può produrre un qualcosa di positivo se la politica rimane nella concezione che si ha in testa il modo ed il motore del confronto-scontro di interessi.Ma se rimane solo di confronto-scontro di parole,e cioè se vincerà quello o quell’altro, o i transfughi prenderanno le briciole come credo che questo possa essere un bene per l’Italia affinchè la sinistra possa capire in quale direzione sia andata in questi anni -per dirla alla Terzani-è un altro giro di giostra.E quando dopo molto tempo si scende dalla giostra si è ubriachi e gira il capo e la strada di casa si stenta a ritrovarla.Si può anche rischiare di imboccare al contrario il senso di marcia.Dico così perchè in una tipologia d’Italia com’è questa gli ”scissionisti” rischiano di fare il solletico a questo PD.Ormai credo che lo spartiacque sia sempre più marcato fra chi pensa che debbano andare a casa ed indire nuove elezioni e chi manovrerà per far trovare nuovamente l’Italia sull’orlo dell’abisso come fu con Monti, e giù ancora tagli e sforbiciate chiesteci dall’Europa.Ed allora la domanda è sempre quella ineludibile di chi si facciano gli interessi.