A PROPOSITO DI QUEI RAGAZZI NERI DAVANTI AI SUPERMERCATI

CHIUSI – E’ sabato pomeriggio. Passo davanti al mio barbiere e questi mi chiama per chiedermi una cosa: “tu che fai il cronista, sai cosa è successo ieri sera davanti alla Coop? Dicono che una donna anziana sia stata aggredita e fatta cadere a terra da un malintenzionato. E’ dovuta intervenire l’ambulanza…”.
Rispondo che non so niente e che non ho visto nessuna notizia del genere sui giornali o siti web. Chiedo chi sarebbe stato l’aggressore. Risponde un cliente con il viso insaponato… “chi vuole che sia stato? uno di quei vagabondi che stazionano lì davanti ai carrelli e importunano la gente chiedendo soldi… Fanno sempre così, se non glieli dai ti menano…”
Faccio notare che non è vero. Che altre volte si erano diffuse notizie simili che poi si sono rivelate false… Qualche alterco, forse, ogni tanto, ma niente di più…
Un altro cliente allora rincara la dose: “ah, allora lei mi vorrebbe dire che è normale, che si possono tollerare certe presenze. Io dico che bisognerebbe rimandarli tutti a casa loro… Mi hanno detto che uno ha inseguito una signora fin sotto casa, importunandola finché questa non gli ha dato i soldi che chiedeva… ”
Domando se ha verificato la notizia. Se la signora ha sporto denuncia. Perché se non l’ha sporta, forse il dubbio che la cosa non sia del tutto vera o del tutto esatta viene…
Torna alla carica il primo cliente: “quindi quei neri possono stare tutto il giorno lì davanti al supermercato a importunare le persone! questa secondo lei sarebbe una situazione da paese civile! Io non solo li rimanderei tutti a casa, gli sparerei in bocca, così si leva lo scandalo!”
Sparare in bocca ad uno che chiede l’elemosina sarebbe invece da paese civile? Chiedo facendo notare che magari quei ragazzi vengono da paesi in guerra, o scappano da situazioni di miseria…
“Ne abbiamo tanta di miseria anche noi… prima gli italiani! poi se mai… “. E insiste: “lo sa cos’è che mi dispiace? che io ho votato Sì per far finire questo schifo… e la gente invece l’ha voluto mantenere!”. Ah ecco, questa mi mancava. Votando sì al referendum costituzionale, si mandavano a casa gli stranieri… Qualcuno deve avergliela detta, perché uno da solo non la può pensare una cosa del genere, neanche se ha il viso insaponato…
Mentre il cliente pronuncia la fatidica frase, entra un’altra persona. E’ un volontario della Pubblica Assistenza. In paese ci si conosce tutti. Il barbiere, prende la palla al balzo… “Oh, ecco, tu certamente saprai qualcosa… cosa è successo ieri davanti alla Coop? dicono di una donna aggredita e fatta cadere…”.
Il volontario, con tutta calma spiega: “sì ho sentito, ma non è stato aggredito nessuno. Una signora anziana, di 85 anni, uscendo dopo aver fatto la spesa, forse per il buio ha sbagliato a imboccare il percorso, è inciampata, forse per il peso delle borse, ed è scivolata nel fosso Montelungo, che in quel punto ha gli argini cementati e quindi è difficile risalire… Si è impaurita e si è fatta anche male, per questo è intervenuta l’ambulanza e c’è voluto un po’ di tempo per tirare la donna fuori dal canale, che era quasi asciutto… ”
Quindi, chiedo, non è stato uno dì quei ragazzi che stazionano lì davanti…
“No, assolutamente no… “, così risulta almeno.
Notizia fasulla anche stavolta. Come altre volte. Fango sparso a piene mani senza motivo, solo per razzismo strisciante. Spiegato il motivo della mancata notizia sui giornali. Non c’era alcuna notizia se non quella di una donna anziana caduta accidentalmente.
Ribaltata anche la sentenza sommaria pronunciata dai primi due clienti, più sicuri di qualsiasi pubblico ministero da film americano.
Quello che avrebbe voluto sparare in bocca ai migranti accusa il colpo, ma non si arrende… “anche se non è stato uno di quelli, loro lì non ci devono stare… Danno fastidio!”
Già, chiedere qualche spicciolo, magari in cambio di un aiuto a caricare la spesa in macchina, non è una cosa da paese civile.
Esportare democrazia con i bombardieri invece sì…
Fortuna che siamo un paese civile.
P.S. tra i clienti del barbiere c’era anche un noto giornalista di un prestigioso quotidiano nazionale. Non essendo del posto è rimasto in silenzio. Potrebbe non aver avuto una bella impressione del grado di civiltà di questa ridente e civile cittadina…
Marco Lorenzoni
chiusi, migranti, profughi
Caro marco la gente è confusa, è impaurita e quando lo è accolla le colpe sul più debole, sull’elemento destabilizzante. Su colui ritenuto, a torto a ragione, lo fonte di tutti i mali, solo perchè è l’elemento visibile. Chi come noi fa politica o comunque ci bazzica da molti anni, sa bene che il marcio il più delle volte cova sotto le ceneri. Rimane lì in silenzio e intanto scalda l’ambiente, Usa la disinformazione, a volte usa l’informazione a proprio favore, per propagandare ideologie che si sperava fossero estinte. Non le dice perà apertamente le mette in bocca a cittadini a cui ha instillato il seme della paura, della diffidenza. Suggerendo soluzioni facili, brutali e del tutto inutili, poerchè sa che ci sarà sempre qualcuno su cui scaricare le propria rabbia, le proprie frustrazioni. Magari semplicemente per tornaconto personale, perchè interessano una manciata di voti e si racimolano facilmetne fantasticando soluzioni inapplicabili semplicemente perchè non sono da paese civile. Ecco allora che 100.000 giovani emigrati diventano 100.000 rompiballe di cui si puà farne a meno, che il transfugo immigrato bisogna sparargli in bocca o la donna che subisce violenza in fondo se l’è cercata. Bada neppure io comprendo come sia possibile in un paese civile definire accoglienza il lasciare che questi ragazzi siano costretti a elemosinare davanti ai supermercati. Come non comprendo il sempre maggior numero di ragazzi che abbandonano gli studi per cause econimiche. Tuttavia la soluzione di “aiutarli a casa loro” è una soluzione paliativa, un voler nascondere la polvere sotto il tappeto. Perchè il cliente che lamentava con fastidio la presenza di questi immigrati dovrebbe ricordare che da quei paesi non si scappa solo dalla guerra ma anche da situazioni di sfruttamento, di mancanza di futuro. Che il gas con cui lui si scalda probabilmente arriva da uno di quei paese dove una gioranta di lavoro è pagata 2.70€ senza diritti e senza sicurezza sul lavoro. Che mentre lui si lamenta del fatto che il gas aumenta in qualche paese un giovane “non immigrato magari è morto sul lavoro senza che la vedova possa ottenere qualche rimborso. Oppure qualche padre di famiglia torna a casa con la schiena a pezzi dopo ore di lavoro sotto il sole d’africa o di qualche deserto del medio oriente. Sperando poi che in quella zona non scoppi qualche guerra per futili motivi e la casa ce l’abbia ancora. Ecco allora, se il cliente pensasse a tutto questo e a molte altre situzioni, forse, e dico forse, guarderebbe in maniera differente quel 1€ che viene chiesto.
Da quando Salvini ha scelto di fare la crisi di Governo non c’è più un ragazzo nero davanti ai supermercati sia di Avezzano che di Rieti.
Come mai ? Stai a vedere che UN PADANO ce li portava lui.