IL SINDACO DI TORRITA SCRIVE AI CITTADINI: “VOTATE SI’!”. MA LO PUO’ FARE?

TORRITA DI SIENA – Il Pd Toscano qualche mese fa aveva invitato tutti i suoi sindaci a spendersi in prima persona nella campagna referendaria, naturalmente a favore del Sì alla riforma costituzionale. L’appello fu raccolto da circa 180 primi cittadini, solo una quindicina non aderirono. Tra questi la sindaca di Cetona Eva Barbanera. Quell’appello esortava i sindaci ad andare casa per casa, facendo valere il peso della funzione ricoperta. Sfruttandone tutta la visibilità, l’autorevolezza, l’ufficialità… In molti giudicarono (noi compresi) quel documento come una “forzatura” istituzionale, a vantaggio di una posizione politica, e – diciamolo pure – una violazione delle norme sulle campagne elettorali che “consigliano” i sindaci a non fare propaganda nelle sedi e con gli strumenti istituzionali. Il sindaco di Chiusi Bettollini fu costretto – anche in seguito ad un nostro articolo – a rimuovere una intervista per il Sì pubblicata incautamente sul sito del Comune… E’ di queste ore un’altra iniziativa “incauta” e a nostro parere in violazione delle norme. E’ una lettera che il primo cittadino di Torrita di Siena ha indirizzato ai suoi concittadini dai social media. Non sappiamo se l’abbia anche spedita per posta, il che sarebbe ancora più grave…
“Cari concittadini. Vi scrivo perché in vista del referendum del 4 dicembre ci tengo a condividere con voi alcune idee sul nostro futuro. Viviamo una fase complicata della storia del nostro territorio, del nostro Paese e del mondo. Una fase di crisi che porta tanta gente a perdere la fiducia nelle Istituzioni premiando scelte di cui poi molti si pentono. Come sta succedendo ai romani dopo le elezioni comunali o agli inglesi con la Brexit. In questa fase di crisi, abbiamo un solo modo per rispondere con maggiore attenzione alle esigenze crescenti dei cittadini: accelerare e non fermare il cambiamento. Non è restando fermi dove si è che si esce dalla crisi. Il 4 dicembre abbiamo la straordinaria opportunità di poter scegliere se lasciare le cose come stanno o continuare a dar vita al un cambiamento talmente forte da migliorare la vita quotidiana di tutti noi. Anche qui a Torrita di Siena. So bene che può esserci anche la tentazione di non andare a votare, ma la verità è che questo referendum deciderà un pezzo del nostro futuro e stavolta possiamo essere noi, e non la politica, a deciderlo da protagonisti.Chiunque ovviamente è libero di pensarla come vuole, ma io posso dirvi che da Sindaco ricevo continue richieste di intervento per risolvere problemi concreti e impellenti e l’impossibilità di dare risposte in tempi rapidi è spesso dovuta a regole e leggi che devono nascere o devono cambiare. Per questo motivo lasciare il Parlamento organizzato come è oggi, coi suoi tempi infiniti e con le continue conflittualità nelle competenze tra Stato e autonomie locali, non ci aiuterà.Ecco perché l’unica risposta possibile al referendum del 4 dicembre è Sì ed ecco perché il Sì può davvero aiutarci, anche qui a Torrita di Siena. Potrai farlo perché anche a Torrita di Siena servono risorse e grazie al Sì al referendum i comuni come il nostro avranno più soldi per fare quello che serve ai cittadini. Perché il Sì chiude il CNEL che spreca soldi dello Stato. Perché il Sì riduce le poltrone e azzera gli stipendi dei senatori. Perché il Sì finalmente elimina i costi delle province che verranno cancellate e riduce quelli delle Regioni. Insomma grazie al Sì anche qui potremo avere presto più servizi e opportunità. E allora diciamolo insieme questo Sì al cambiamento. Il 4 dicembre andiamo a votare e scegliamo un Sì forte e chiaro. Basta un Sì e saremo protagonisti di una scelta decisiva per il futuro di tutti. Insieme. A presto”. Firmato Giacomo Grazi. Che è il sindaco di Torrita di Siena. E siccome non ha specificato altre “qualifiche” come sindaco va inteso… Se uno è sindaco è sindaco.
Ecco, la lettera è una chiara iniziativa di propaganda, nel caso specifico per il Sì, fatta da un sindaco, non come militante di un partito, ma come autorità comunale, tanto che nel finale fa addirittura intendere che votando sì arriveranno più risorse per il Comune di Torrita e per i servizi ai cittadini… Una cosa del genere è argomento da sindaco, da amministratore, non da militante di partito…
Una forzatura bella e buona. Una cosa che un sindaco, in quanto sindaco non dovrebbe fare. E a norma di legge non può fare. Uno scivolone politico e istituzionale. Qualche settimana fa, ad un incontro pubblico organizzato dal Pd con Bettollini a rappresentare il Comitato del Sì e il professor Volpi dell’Università di Perugia a rappresentare le ragioni del No, a Cetona, la sindaca cetonese Eva Barbanera non intervenne neanche nel dibattito, per non dare l’impressione di utilizzare la sua carica per orientare l’opinione dei cittadini e far pendere la bilancia da una parte o dall’altra. Un atteggiamento forse fin troppo guardingo, ma certamente più corretto, politicamente più onesto di quello del suo collega Grazi. E di tutti i i sindaci che in questi giorni manderanno lettere ai cittadini. C’è da scommettere che Grazi non sarà l’unico…
m.l.
Quando si dice che è una classe politica che non ha la minima idea delle regole e dell’etica delle istituzioni, non si fà vuota propaganda populista o qualunquista, si dice l’esatta verità.Se io abitassi a Torrita sarebbe anche il mio Sindaco, ma tutto questo lo possono fare perchè non c’è nessuno che sa rispondere a tono e che lo obblighi all’osservanza delle regole, perchè hanno a che fare con la gente che sono muri di gomma e che ritengono che il problema non sia questo.In tempi in cui erano le classi subalterne ad essere più autonome dalla cappa di piombo che questi che si dicono di sinistra hanno contribuito fortemente a portare, fra cui il sostegno ad un Presidente del Consiglio non eletto,che insieme agli ex missini di Alfano governando vuole cambiare un terzo della Costituzione, probabilmente non sanno o fanno finta di non capire il perchè dei No che vorrebbero evitare il fatto che un Governo non eletto cambi la Costituzione.Ho letto il discorso del Sindaco e vedo che si appella al fatto che potremmo cadere in ulteriore disgrazia se vincessero i NO, facendo leva sulla disperazione e sulla paura dei deboli.Questi se non li manda a casa la gente che li ha votati si arriverà al fatto che sono proprio loro(la gente) ad insorgere contro le Istituzioni.Credono che iniziare a tagliarne un pezzo e sostituendole con l’inconsistenza e con la confusione sveltisca i processi decisionali.Questo ha nel capo la gente ed è lei la prima responsabile del marasma e c’è il rischio che si esca ancora più a destra, con l’uomo forte buono per ogni stagione, ma sempre credendo che attui politiche di sinistra.Gli italiani hanno perso il pelo ma non il vizio, guidati da una schiera di gente che rappresenta chi li ha votati. E fanno bene a dir loro di votare SI.E’ quello che si meritano.
Mi pare che questi Sindaci siano piuttosto “distratti”.
Per fare chiarezza, questa è la Circolare del Ministero dell’Interno n. 42 / 2016
Divieto per le pubbliche amministrazioni di svolgere attività di comunicazione
Ai sensi dell’art. 9, comma 1, della legge 22 febbraio 2000, n. 28, a far data dalla convocazione dei comizi – cioè dal 28 settembre 2016, giorno di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto del Presidente della Repubblica – e fino alla conclusione delle operazioni di voto “è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di
quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni”.
Si precisa che l’espressione “pubbliche amministrazioni” deve essere intesa in senso istituzionale riguardando gli organi che rappresentano le singole amministrazioni e non con riferimento ai singoli soggetti titolari di cariche pubbliche, i quali possono compiere, da cittadini, attività di propaganda al di fuori dell’esercizio delle proprie funzioni istituzionali, sempre che, a tal fine, non vengano utilizzati mezzi, risorse, personale e strutture assegnati alle pubbliche amministrazioni per lo svolgimento delle loro competenze.
Si fa, pertanto, affidamento sui doveri di equilibrio e di correttezza degli amministratori in carica, nella scelta delle modalità di eventuali messaggi di propaganda referendaria.
X Agnese Mangiabene.”Distratti” non è l’aggettivo esatto, è altro quello esatto.La mia domanda è questa: E’ possibile che la legge non fissi una sanzione a chi viola detta norma e che tutto sia lasciato alle spallucciate della gente ed alla dimenticanza di chi li elegge ? Se magari si rivolge la stessa domanda che ho fatto a qualcuno di coloro che l’hanno eletto, c’è anche caso di sentirsi rispondere ”ma perchè il problema dov’è ?”. Quindi quando dico che il problema non è tanto nei destinatari dei consensi che vengono eletti, il problema è nella gente che li vota, che rispetto a quella di 30 anni fa adesso naviga nell’alto Medio Evo.Ed è chiaro come il sole il motivo per il quale invitino a votare e votino SI.
Carlo, non è solo un problema di gente. A Torrita ci sono le opposizioni. Che ci stanno a fare?
“Distratti” è volutamente un eufemismo. In ogni caso ritengo opportuno un esposto al Prefetto.
A quello che giustamente precisa Agnese va aggiunta la “percezione” che è un elemento giuridicamente oggettivo, almeno quanto “il come senso del pudore”.
Se un cittadino, nel vederlo, esclama: “Ecco il Sindaco”, in quel momento costui non è un comune cittadino ma è percepito come Sindaco. Se Renzi si presenta in una riunione pubblica nemmeno in un’assemblea del PD il primo pensiero dei partecipanti sarebbe “Ecco il Segretario”. Così come il Presidente della Repubblica non è mai un cittadino normale nemmeno quando è in visita privata.
Si Carlo, è inutile pensare a sanzioni; qui si tratta di una cultura di fondo e di una sensibilità istituzionale che noi non abbiamo, essendo rimasti a quella tribale; molto spesso cittadini e opposizioni comprese (a loro volta quasi sempre Minoranze piuttosto che Opposizioni).
Cossiga picconatore una volta dichiarò in un’intervista più o meno questo: “Ma vi rendete conto, io dico e faccio cose che in un Paese normale mi avrebbero già portato all’impeachment.. lo faccio per provocare una reazione ma questi non reagiscono e me lo fanno fare…”
E’ vero, per la maggior parte delle persone “il problema non sussiste”. Perché non c’è percezione della gravità di una violazione delle norme e forzatura dei ruoli istituzionali. Ma… sia nel caso dell’intervista di Bettollini sul sito del Comune, sia in questo caso, è stata primapagina, cioè un organo di stampa, a porre il problema non le “minoranze”, non la politica. E anche questo è un brutto segno… Se sono ‘distratti’ i sindaci, che dimenticano o ignorano certe norme, altrettanto distratte mi pare siano le opposizioni che glielo fanno fare… Nel caso specifico, a Torrita, in consiglio siedono 3 consiglieri di una lista civica e uno dei 5 Stelle…
Non sono d’accordo che il problema principale non sia quello della gente; è la gente che li ha votati ed il problema principale è se voti una persona che non è all’altezza del proprio compito istituzionale.Questo è in primis. Io per esempio non l’avrei votato, e se tu marco dici che è Primapagina che ha evocato questo e non le opposizioni, tu da giornalista sei a diretto contatto con le fonti ed hai una subitanea conoscenza di quello che avviene.Poi certo che devono essere le opposizioni a rintuzzare i comportamenti non corretti, e spesso anche loro ”dormono come bachi”.Cioò che dice Miccichè è vero e l’ho sottolineato anch’io nella mie innumerevoli volte che ho parlato di gente”.E’ un costume etico-morale della gente che quando entra in cabina e fa il segno di croce sul proprio partyito pensa che abbia fatto tutto e la sua funzione di controllo si esaurisca con quell’azione. E’ profondamente sbagliato tale atteggiamento, da alto medioevo, da gente di un paese di Pulcinella.Ed i risultati li vediamo intorno a noi.
Una tal cosa-anche se limitata ad un paese come Torrita, in Francia per esempio non sarebbe mai successa.Dietro la Francia c’è lo Stato e lo stato è di tutti, in Italia no, lo Stato è di chi lo occupa, e dopo le elezioni si scatena sempre la corsa a mettersi in fila per entrare nell’anticamera del sovrano.Certe disfunzioni rappresentano una sottocultura di cui oggi ci si dovrebbe vergognare.Ma la spiegazione di questo c’è e non è evanescente.Ma il discorso è lungo e dovrei imparare ad essere meno prolisso….ed è quel discorso caro Marco che si riferiva nei miei interventi alla CULTURA POLITICA che questi non hanno mai avuto,invece di presiedere ai ” tavoli della cultura”.Questi il sistema iniquo non lo cambiano se ancora tu pensassi che lo facciano proprio perchè di questo sono i fautori ed i conservatori.Oggi sulla Nazione organo come si sà ”indipendente” c’è un titolo di Renzi che parla del SI come voto antisistema.Non c’è limite a nulla…….
Carlo, se il problema è la gente… non è un problema risolvibile. Perché non si può abolire la gente. Il problema invece, a mio avviso, è la politica che non è più rappresentativa, non è più credibile, né quella delle “forze di maggioranza”, né quella che si propone come alternativa ad esse… Soprattutto questo è il problema, amico mio, e cioè che l’alternativa non esiste, non è sufficientemente credibile. E non è credibile non perché la gente è cattiva o assuefatta, ma perché l’alternativa non mette in campo idee, progetti e azioni in grado di ottenere consenso e ribaltare la situazione. Agnese parla di esposto al Prefetto, nel caso della lettera di Grazi… E chi lo dovrebbe fare l’esposto, se non le opposizioni torritesi per prime? Perché non lo hanno ancora fatto? Per un motivo semplice: perché sono “minoranze” magari astiose, ma non opposizioni vere e politicamente pesano zero… Servono opposizioni come quelle torritesi (per dire)? Chiaro che con opposizioni così i Grazi di turno fanno il cazzo che gli pare da qui all’eternità. Naturalmente il problema non si esaurisce a Torrita di Siena…
Sei tu che non ti accorgi che stai facendo un discorso qualunquista, ed anche estremista, che lascia il tempo che trova invece. In questo caso, perchè siccome alla ” gente” non si può demandare il cambiamento( ed invece così non dovrebbe essere perchè nel 2016 dovrebbe prendere coscenza che verso di lei-parlo della ” gente” comune che gli si stia sparando con il cannone- senza dubbio stà anche alle opposizioni fare opposizione su questo ma soprattutto sta alla stessa gente, che non può più essere considerata un branco di animali, un gregge, alla quale gente va chiesto di ragionare col proprio di cervello. Per poter metterla in condizione di fare questo è un lavoro lungo che dobbiamo affrontare, fatto anche di tappe intermedie, e non sperare che chi comandi attualmente la ” gente” faccia il lavoro contrario ai propri interessi.La gente è guidata dalle decisioni economiche, di coloro che hanno il polso della situazione, che decidono di investire o non investire, di creare ricchezza e che non lasciano ad altri di essere sostituiti, perchè di tale loro posizione di preminenza ne approfittano e non vogliono cambiare, ed usano tutto purchè la condizione loro non cambi, anche le menzogne. E’ per questo che le opposizioni-deficitarie senz’altro di cultura valoriale-si sono dimenticate esse stesse cosa voglia dire fare opposizione.In tale situazione ci navigano liberamente coloro che hanno in mente la conservazione del potere, fino al punto di consentire l’esercizio del potere ai loro delegati, senza la maggior parte delle volte che questi se ne accorgano o ne siano coscenti, non perchè siano cretini, ma perchè non abita in loro la CULTURA POLITICA, che è la base di ogni cosa, che fa distinguere il rozzo uomo dal ”cittadino”.E’ un discorso troppo difficile questo a capirsi ed a giustificarlo? Che forse non sono chiare come le strutture politiche che governano la nostra regione lavorino per non far sovvertire tale stato di cose perchè ritengono-in parte sbagliando ma in parte serrando le fila del loro potere-di continuare a far penetrare nell’opinione pubblica che questo sia il solo mezzo possibile per governare, in nome della gente ,ma contro di essa nella realtà delle cose? In pratica sono loro i gestori del capitalismo e che hanno accettato tale modello, e che lo fanno funzionare per fargli parare i colpi che la responsabilità di questo produce. Non ci sono alternative? Bene, ok, occorre crearle, avendo la consapevolezza che ci vuole tempo, ma essendo vigili quando certi principi vengano disattesi.L’interesse pubblico non può permettersi che avvenga il contrario di tutto questo, e cioè quello che sta avvenendo adesso.E’ la gente che non si accorge di tutto questo e che quasi sempre paga un prezzo spropositato alla propria inconsapevolezza, guardando al domani perchè gli viene detto che il domani sarà migliore dell’oggi. Tu mi dirai : ”ma ritorni sempre con la solfa ”dei massimi sistemi”? Certamente ti dico io, se non cambi quelli e se la gente non li cambia, pensi che il guidatore possa essere tanto illuminato da farti condurre l’autobus a te perchè vuoi far passare l’autobus da un altra strada?Quindi come vedi è la COSCENZA POLITICA ABBINATA ALLA CULTURA POLITICA CHE LA GENTE NON HA, PER CUI RESTA SUBALTERNA AL FATTO DI NON POTER CREARE ALTERNATIVE, CHE NON VENGONO CERTO PERCHE’ TU TI ALZI AL MATTINO E POSSA SCEGLIERE SE PRENDERE IL THE’ OD IL CAFFE’ A TUA LIBERA SCELTA, MA AVVENGONO PERCHE’ TU TI ALIMENTI CON ALTRI PRODOTTI,CHE NON SONO QUELLI CHE NON VUOLE IL SISTEMA DOVE SEI IMMERSO.SE VUOI CAMBIARE NON HAI SCELTA.Credi che le rivoluzioni del passato come siano avvenute, col chiedere ”permesso”?.Tutto questo che vediamo oggi, è rovinoso più che altro per la gente, che non respira più un aria democratica, che la induce a prostituirsi, a vendersi verso il sistema, ad alienarsi rinunciando a credere che si possa cambiare. E su questo ci specula il potere, e la gente diventa serva del potere. Questo a parole grosse ed altamente semplificate succede. Il punto è se genuinamente tu il potere che ci comanda lo voglia cambiare o lo voglia mantenere, stando attento a non farti fottere sia dal potere sia da quelle che si possono raffigurare come scorciatoie, per non cadere nell’estremismo dove ti vorrebbero cacciare.Ma non mi dire che oggi chi ci governa abbia dato prova di se governanando per cambiare sennò mi racconti una favola.
Ed allora contrariamente a quanto dice chi governa che dice che il SI pone fine al sistema di potere che ha comandato l’italia fin’ora, io ho le ragioni-credo dalla mia parte- per votare NO,. se non altro anche perchè una legge fatta da un governo eletto da nessuno e che ha la maggioranza in base alle alleanze che ha fatto,compreso uno che si chiama Verdini(ma non è che quelli del PD non lo sappiano, lo sanno eccome….ma ci passano sopra…ecco che ritornaIL PROBLEMA DELLA CULTURA POLITICA), non può in maniera assoluta arrogarsi il diritto di cambiare la Costituzione, che va cambiata ma con il consenso di tutti o della stragrande maggioranza degli italiani. Questo sarebbe anche la sola ragione per votare NO. E certo che sbandierano la paura, ma la paura sarebbe per loro se i NO vincessero.E’ che questi e chi stà dietro di loro sanno bene come funzioni il cervello umano.E’ la gente che non lo sà e crede di saperlo….questa è la povertà vera, che nulla c’entra con i soldi in banca…..
scusa Carlo, ma secondo te che l’ho scritto a fare l’articolo sulla lettera di Grazi? Per informare la gente di cui parli, per far capire che qualcuno sta barando, sta utilizzando impropriamente un ruolo istituzionale per fare propaganda di parte e che questo non solo è improprio, ma è pure vietato… Ma più che scriverlo (e sono stato l’unico finora, purtroppo) che posso fare? Posso votare No, e infatti lo farò. Ma oltre questo non ho altri strumenti. Però se le opposizioni preposte al “controllo” dell’attività degli amministratori stanno in silenzio su una vicenda come questa, consentimi di pensare che non siano una grande alternativa… E non capisco perché tu faccia le bucce a me e non ai consiglieri di opposizione, compresi quelli a 5 stelle che ti sono cari, o agli altri giornali che della cosa non hanno neanche parlato…Come si suol dire io il mio l’ho fatto. Altri non so…
Si prosegue con la strada del rappresentare non una collettivita’ ma una parte .
Questo oramai sembra essere una costante del non essere alla altezza del ruolo che si ha.
Ma non vale solo per questo povero Sindaco,sicuramente circondato da amici interessati .
X Remo. Io non so come faccia lei a dire che sia circondato ”da amici interessati” o se ne ha il sentore di questo, e se questo corrisponda a verità, ma sta di fatto che ”il povero Sindaco come dice lei” è lui stesso in prima persona nel modo di come si è speso ad essere fuori linea rispetto all’istituzione che ricopre. Trenta anni fa per una cosa così si rischiavano le dimissioni oppure dico male o sono esagerato? Oggi questo non succede perchè è la gente che non ne domanda il conto, ed è quella gente che principalmente l’ha votato.Capito Sig.Remo dove siamo arrivati con l’involuzione e con l’abbeverarsi continuamente alla fonte da dove promanano i media che ci insegnano tutti i giorni come si debba vivere? Sono quelli che ci fanno la morale e ci raccontano-complessivamente- come dovremmo fare per uscire dal marasma in cui chi li ha usati(i media) ci hanno cacciato.Poi è chiaro che si continui a rappresentare solo una parte, e per fortuna dico anche,che non sono tutti e che c’è qualcuno che si discosta e si differenzia dal pensiero unico, perchè quello che ci vorrebbero imporre è il pensiero unico.E’ il pensiero che se non facciamo come ci dicono saranno le cose a cui andremo incontro a far si che si cada nel baratro.Ha capito l’uso del cervello degli altri come si trasferisce nel nostro ? Pensa davvero che l’uomo della strada abbia la necessaria cultura per opporsi? Ma se vediamo gente di cultura che mai avremmo dovuto vedere e dei quali nonostante tutto mi sono meravigliato che hanno preso parte per il SI e l’hanno dichiarato corampopulo tipo Benigni(dal quale detto fra noi mai mi sarei aspettata una cosa del genere)Dacia Maraini, Santoro, che ormai hanno vissuto una vita a sinistra o nel radicalismo, mi riuscirebbe difficile pensare che l’abbiano fatto per ”bisogno” ma di fronte al problema della fabbrica dei soldi,non si sa mai la gente come possa reagire, ed è una ulteriore lezione questa,che si debba tenere presente.Parimenti a questi ci sono anche liste di consiglieri regionali di tutti i partiti, anche dello stesso PD che votano NO. L’Italia spaccata in due, in un momento che è stato evocata una cosa di cui non c’era assoluto bisogno. Ma la politica quando si trova perdente di fronte alla gente le tenta di tutte, ed invece di rimettersi in discussione, chiama alle prove di forza, fottendosi delle conseguenze.Soprattutto coloro che parlano di unità e che poi governano con le destre, predisponendosi ad occupare le ”praterie sconfinate”che stanno alla loro destra.Ma sono gli uomini del sistema questi, mica quelli contro.Sono gli uomini che il sistema l’hanno oleato e fatto funzionare e quando hanno potuto odorare che si rivolgeva contro di loro hanno tentato di fare come si fa a poker: ”VEDO”.E certamente che non rappresentano tutti, per fortuna dico io, ma il rischio futuro che possano rappresentare tutti c’è ed esiste ed è molto reale.Ecco che con questo SI si preparano a scaldare gli strumenti per governare con il potere che il popolo non gli ha dato, perchè Remo-se lo ricordi- questo è il terzo governo non eletto.E’ il terzo governo che cerca di cambiare un terzo di Costituzione con un Parlamento eletto con una legge da carne pollina.Prima , quando c’era Berlusconi parlavano-loro eh?-che il popolo , la gente, potesse riprendersi il diritto di eleggere i propri rappresentanti, gridando che non dovevano più eleggere uomini nominati dalle segreterie dei partiti.Dico una fandonia quando dico così? Oggi, anche i loro elettori, la gente comune, ne ha sentito qualcuno di questi tuonare contro i nominati ? Allora, dico io, è da questi che alleati con Verdini che vogliamo far cambiare la Costituzione? Eh, certo le ragioni dicono di averle, ma è spruzzo di etere anche troppo evidente negli occhi della gente, e se la gente oggi ragiona come ragiona la televisione-cosa questa che è certezza- io vedo arrivare nubi di tempesta all’orizzonte.Prima se ne vanno e meglio è per gli italiani, e l’uso delle maggioranze silenziose, tanto care a loro, ricordano tanto i De Carolis degli anni 70.Vi ricordate di che partito era oppure ve lo devo dire io ? E’ quel partito tanto connaturato alla natura degli italiani,che prima delle elezioni nessuno avrebbe votato, ma che a dispetto di tutti invece prendeva sempre la maggioranza relativa e che per 70 anni ha governato nel bene o nel male l’italia.Rispetto a quello di adesso, era oro……ma oggi, nell’epoca ” dell’apparire e non essere” cambia solo il nome.La sostanza è sempre la stessa.Vorrebbero convincere che le cose sono cambiate ma è difficile convincere uno che non mangia da una settimana a farlo sentire sazio.
Eppure qualcuno che ha digiunato da una settimana e che si senta sazio ancora non si fa una grande fatica a trovarlo.Anche a sinistra o sedicente tale, perchè ricordiamocelo,non giochiamo sulle parole, questo è un governo non eletto, che è di centro sinistra, che si è alleata con la destra e che governa facendo cose di destra in molti campi dell’economia e del lavoro, ma che però assume la facciata di sinistra, che regala gli 80 euro aggiungendo ”che sono qualcosa” ma che ha varato il Job Act dicendo che era una buona cosa mentre adesso che sono terminati gli incentivi per le assunzioni, non dice agli industriali piccoli o grandi che non possano licenziare o mandare a casa le persone come invece stanno facendo, perchè hanno avuto mano libera.Coloro che credono di essere di sinistra nel PD sono in buona compagnia di questi.Ed allora, se è stato Renzi che ha rischiato il tutto per tutto, il sostenitore ed il fautore di tale scelta politica, il rischio lo ha percorso perchè sà bene che questa è l’ultima chanche (non tanto la sua ma di tale tipo di politica).Io-dal canto mio- farò che sia l’ultima.
patetico e contro la legge.. che dire di più! Questa forzatura nella speranza di cosa, una “medaglietta”?
Sindaci mai visti così attivi per un referendum, ma molto distratti come dicevate sopra. Populismo, spot paura…è l’ultima possibilità.. si sprecano e poi letterine, telefonate,elmetti, selfie… un’arrampicata per un posto nel futuro senato di Renzi?
X Fralatiri.io non lo sò se quello che dici sia vero o non vero, se vengano fatte telefonate, inviti a votare,attivismo da parte delle istituzioni in un senso o nell’altro(si badi bene )ma i più giovani non lo sanno o non sò se l’avranno letto, ma negli anni 50-60 il Comandante Achille Lauro a Napoli passava in rassegna nei Quartieri Spagnoli ed a Forcella,consegnava la scarpa destra in regalo e se avesse vinto il suo partito avrebbe consegnato la sinistra.Poi una cosa del genere successe anche con Gava….i destinatari dei regalini,non vi sbagliate ma sono sempre gli stessi, magari con macchina e telefonini ultima generazione in tasca, ma il principio quello è, e la cosa funziona sempre in quel modo…Quello che mi fa incazzare non è questo che è stato descritto,ma quello che è penetrato dentro le menti dei destinatari,perchè ancora c’è l’idea che questa sia la sinistra. Ed allora per molti motivi ho disdetto la porchetta,sperando di essere smentito..Il Dò ut Des lo inventarono i romani, quindi è cosa già vista.Poi è giusto che la gente si regoli da sola,ma il giochetto che è stato descritto in senso assoluto il sistema lo mette in atto.E stavolta, ancora di più il sistema è quello che governa.Hanno cambiato nome ma non si accorgono che sono stati risucchiati da quel meccanismo che per esserne esenti basterebbe solo un po’ di gnegnero ed una conoscenza critica delle cose.