GRANDI OPERE SOTTO INCHIESTA. ARRESTATO IL TITOLARE DELLA DITTA CHE STA LAVORANDO AL RESTYLING DELLA STAZIONE DI CHIUSI

CHIUSI – Mentre il premier Renzi e i suoi ministri parlano di grandi opere, le grandi opere finiscono ancora una volta sotto inchiesta. Due inchieste, per la precisione, che hanno fatto scattare le manette o misure cautelari per 21 persone.
Nel mirino degli inquirenti – Guardia di Finanza di Genova e Carabinieri di Roma – il terzo valico ferroviario Genova-Milano (alta velocità), il sesto macro-lotto della Salerno-Reggio Calabria e anche la realizzazione quasi ultimata del “People Mover” di Pisa, una cosa simile al minimetrò di Perugia per collegare la città all’aeroporto Galileo Galilei.
I capi di imputazione sono corruzione, tentata estorsione e associazione per delinquere. Ma si parla anche di utilizzo di materiali scadenti nel’esecuzione delle opere. Tra gli arrestati anche l’imprenditore Giandomenico Monorchio, figlio dell’ex ragioniere generale dello Stato, mentre Giuseppe Lunardi, figlio dell’ex ministro delle infrastrutture è indagato a piede libero. La “cupola” del sistema sarebbe composta, secondo gli inquirenti da Michele Longo ed Ettore Pagani, presidente e vicepresidente di Cociv, dell’ingegnere Giampaolo De Michelis e l’imprenditore Domenico Gallo.
In particolare, secondo quanto emerso dall’inchiesta, De Michelis e Gallo volevano mettere in piedi lo stesso sistema adottato per i lavori di realizzazione dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Per gli inquirenti, “i due avrebbero intimidito anche con metodo mafioso gli imprenditori per fare acquistare loro gli inerti dalle ditte da loro indicate”. E per ungere certi meccanismi, pagavano in mazzette, ma anche in… escort. Per la famosa storia che a volte tira più un pelo di…
Agli arresti anche un imprenditore di Orvieto e un suo familiare. Si tratta di Francesco Ceprini, 71 anni, titolare della Ceprini Costruzioni Srl, anch’egli coinvolto nell’indagine genovese. La ditta orvietana infatti è specializzata e da anni impegnata nei lavori relativi all’alta velocità ferroviaria. La Ceprini Costruzioni Srl è anche l’azienda appaltatrice che sta eseguendo i lavori di adeguamento della stazione ferroviaria di Chiusi. Primo lotto: innalzamento dei marciapiedi dei binari 2, 3, 4 e 5 e relative opere accessorie, per 1.900.000 euro, da eseguire in 440 giorni. Sono cominciati una decina di giorni fa.
Alla stazione di Chiusi i lavori procedono regolarmente. Gli operai sono al pezzo. L’opera non è sotto inchiesta, ma è chiaro che la notizia dell’arresto del patron dell’azienda e di un suo familiare (il direttore è dei lavori è Marco Ceprini), è una bella tegola che potrebbe avere ripercussioni sull’opera che è appena cominciata. I lavori già appaltati sono per un importo di circa 3 milioni e mezzo di euro, altrettanti sono da appaltare, ma già previsti e annunciati. Totale circa 7 milioni di investimento da parte di RFI, adeguamento di marciapiedi e binari e restyling di tutta la stazione, entro la fine del 2017. Il sindaco di Chiusi, Juri Bettolini, colto di sorpresa dalla notizia mentre era in Regione, si limita a dire: “mi auguro che la questione non incida negativamente sull’andamento dei lavori. Non ho elementi sufficienti per dare giudizi, fiducia nella magistratura”.
Naturalmente il fatto che sulle opere pubbliche, soprattutto sulle più sostanziose, si scatenino appetiti e malversazioni non è una novità in Italia. E’ praticamente la norma, purtroppo. Ma questo non vuol dire che le opere pubbliche, se utili, necessarie o in qualche caso indispensabili, non si debbano fare. Il problema è evitare quelle inutili ed evitare che si scatenino gli appetiti e le malversazioni… Cosa che in questo paese sembra una mission impossible…
m.l.
il malaffare si raduna tutto qui. Ma siamo proprio i più coglioni?
Che il “malaffare” sia all’origine dei grandi, medi e piccoli appalti è cosa nota. Anzi è il costume italiano. Ma non si pensi che tutti quelli arrestati o ai domiciliari o semplicemente indagati siano gente senza scrupolo che si dedicano al malaffare. Molti di loro, di solito “Dirigenti”, si ritrovano “in disgrazia” per una questione di “responsabilità” indiretta e per incomprensione delle deleghe ricevute nei cantieri. In parole povere “carne da macello” a loro insaputa. (Ovviamente non mi riferisco in particolare al caso della Ditta che lavora nello Scalo Ferroviario)
E le imprese spesso sono anche “taglieggiate”, obbligate a pagare tangenti per assicurarsi gli appalti e poter lavorare. Questo non le assolve, certo. Ma va tenuto presente. E in ogni caso, come è scritto nell’articolo, i lavori alla stazione di Chiusi non sono sotto inchiesta. L’inchiesta riguarda altre opere…
Certo un bel restyling era quello che ci voleva…un paio di milioni di euro ben spesi…ora ci saranno i pedanti a farci notare che i capitoli di spesa sono diversi e che non si possono mischiare, che pubblico e privato vanno distinti, che bisogna fare investimenti eccetera eccetera (come sei noi non sapessimo che invece e spesso sono artifici fintamente oggettivi per politiche vergognose di cui , francamente, non se ne può più).
Stanno davvero scherzando col fuoco. Certo l’italiano non è il francese – non funziona granché bene come “diavolina” – ma se continuano a sfregare, forse delle scintille prima o poi si manifesteranno…di sicuro la legna è bella secca, anzi seccata
All’insopportabilità paesana di molti anche amici e conoscenti che m’incontrano per strada e che sbuffano e spesso con risolino sarcastico criticano(anche giustamente)la lunghezza dei miei interventi quando parlo di ”sistema” e di ” natura di paese” faccio notare che una cosa è la prolissità, un altra la sostanza valoriale.Ed allora se ogni volta bisogna ritornare sui soliti aspetti, io penso anche che se la gente continua così ad essere amorfa, menefreghista, lontana dalla politica e soprattutto a pensare che tanto non si cambia,e soprattutto ad accettare quello che le viene imboccato, si raggiunge ciò che dice Miccichè, e cioè che la legna alla fine è secca e quando è secca basta poco per appiccare l’incendio.Spesso però è lo stesso incendio che viene evocato affinchè arrivino i pompieri.Un esempio? ”Se vincesse il NO al referendum non succede nulla,ma si stà fermi per 20 anni …”.Queste sono le minacce sottili per le quali la gente continui ancora a dar credito a questa classe dirigente che ad ogni piè sospinto fa la morale….:”sì è vero, ma non sono tutti così” ci dicono…..parecchi senza capire che il sistema è marcio e non si rattoppa, parecchi invece vorrebbero continuare a validarlo perchè pensano di ricavarne vantaggio in qualche modo, per loro stessi e per le loro famiglie allargate, perchè le ”famiglie allargate” ci sono ed il comune denominatore che le unisce sono fondamentalmente gli interessi.Allora di cosa ci meravigliamo se l’Italia è questa ed anche se tutto questo è una parte di quel marciume che inquina anche la parte sana della mela, sapendo che non esiste il suo contrario? Ormai alla fine le persone dovrebbero averlo capito da chi siamo governati e se non lo capiscono o fanno finta è anche laloro la responsabilità.Le cose alla fine non sono scisse.Per rispondere a Marco sul caso che si riporta nel Post della Stazione FS ,vorrei specificare che se per caso la Magistratura (e mi auguro di no e che non risultino implicazioni con le altre aziende derivate e che i lavori possano continuare normalmente perchè trattasi di interesse pubblico) imponesse uno stop ai lavori, non vorrei che alla fin fine nell’opinione pubblica si formasse l’idea che la colpa sia della Magistratura. Non c’è da scherzarci, perchè il livello d’involuzione del pensiero della gente spesso produce anche questo.Tutto questo sta a significare che il sistema mafioso è dentro di noi, pervade le nostre idee, si sostituisce allo Stato e la gente alla fine approda all’idea che ci sia troppa burocrazia, troppe leggi che impediscono il realizzarsi dei compiti dello Stato.Ne deriva l’utilità di ”una persona sola al comando” ed in questo tempo si stanno mettendo a mollo le barbe per consentire la presa delle radici a tutto questo.In un bailame tale,non ci vuole nulla a far pendere dall’altra parte le sorti future dello Stato al suono che occorra snellirlo con le leggi e farlo funzionare più speditamente.Consapevolmente od inconsapevolmente si aggrappano a tutto.Non bisogna consentirglielo perchè questi non sono ”liberatori” ma occupanti.
per Carlo e Paolo, mi sembrava fosse chiaro, ma ribadisco: l’inchiesta e gli arresti non riguardano i lavori alla stazione di Chiusi, ma la ditta che li fa, per altre opere in altre parti d’Italia. Sulla stazione non c’è nessuna inchiesta in corso, al momento.
Marco ha me era molto chiaro sin dall’inizio, ma visto che il tuo titolo è “GRANDI OPERE SOTTO INCHIESTA. ARRESTATO IL TITOLARE DELLA DITTA CHE STA LAVORANDO AL RESTYLING DELLA STAZIONE DI CHIUSI” mi sono concentrato non sulle vicende della ditta che esegue i lavori – perchè appunto non riguardano i lavori di Chiusi -ma appunto…sui lavori di Chiusi e sul fatto che qualcuno abbia commissionato un Restyling così caro che temo inutile o comunque non necessario in queste proporzioni. Ricordati che non è molto che hanno cambiato tutti i cartelli e rifatto la sala d’aspetto (ai voglia ad aspettare i treni che hanno tolto o quelli che hanno percorrenze da lumaca)
Quanto alla corruzione, la tua chiosa mi pare francamente un po’ renziana e infatti, personalmente, concordo sia con Monti che con la Raggi che di Olimpiadi a Roma non ne hanno voluto sapere. Il tasso alcolico della Corruzione in Italia è ancora talmente alto che è palese che lo Stato non è in grado di fronteggiarlo…quando sarà sceso a livelli decenti ne riparleremo, altrimenti si rischia che almeno metà delle risorse economiche in ballo non vengano utilizzate a beneficio dei cittadini ma entrino nelle tasche sbagliate…
Il restyling riguarda soprattutto l’adeguamento dei marciapiedi agli standard previsti per i nuovi treni, comprese le frecce AV, il sottopasso, gli ascensori, le pensiline ai binari… Il rifacimento interno credo che sia la parte minore dell’appalto…E come ho già scritto in altre occasioni, i lavori in questione sono stati presentati come indispensabili e propedeutici, per poter ottenere delle nuove fermate sia Av che non Av… magari era solo una scusa, dopo i lavori non ci sarà più nemmeno la scusa. E ritengo anche che sarebbe effettivamente un delitto spendere 7 milioni di euro in una stazione pressoché in dismissione… Quindi diciamo che l’investimento potrebbe essere un segno buono… Poi, sugli importi, sulla congruità degli stessi e sulle tasche in cui finiranno i soldi, al momento non ho elementi per dare giudizi…Certo, l’arresto del titolare della ditta e di un suo familiare, anche se per altre vicende, fa drizzare le antenne…
A collegare i lavori alla stazione con la possibilità di fermata di treni dell’alta velocità c’è rimasta solo Primapagina, forse nemmeno il sindaco ci crede così tanto.
In ogni caso il vero problema non è l’alta velocità ma treni che impiegano 2 ore e mezzo per andare a Roma.
Speriamo che i lavori servano almeno a recuperare qualche fermata in più de treni veloci “normali” (non Av)…E se anche fosse rimasta solo primapagina a sostenere che sono un’opportunità per poter prevedere qualche fermata Av, resto dell’idea che sia una battaglia da fare, per vari motivi: 1) Perché primapagina la faceva anche quando gli altri proponevano avveniristiche stazioni sopraelevate. 2) perché far fermare 2 coppie d treni Av a Chiusi, così’ come già avviene ad Arezzo, non è un’eresia (tanto più se è vero che vi volevano fare una stazione in linea); 3) perché migliorare la stazione e recuperarne centralità e naturalmente anche servizi è una delle poche strade percorribili per rilanciare Chiusi Scalo, Chiusi nel suo complesso e il territorio circostante.4) perché dopo che Rfi avrà speso 7 milioni di euro nella stazione di Chiusi sarà più difficile per Trenitalia continuare con una politica che di impoverimento dei servizi in questa zona… Mi meraviglio che anche tu, da esponente di una forza che si autodefinisce di sinistra, non colga questa opportunità. Primapagina, per esempio ha fatto negli anni varie proposte per migliorare i collegamenti ferroviari da e per Chiusi, compreso il ‘treno per Nottola’… Quale è la posizione di Possiamo? quella che i lavori in atto alla stazione sono solo uno spreco di denaro, che non serviranno a niente e che era meglio non farli? Personalmente preferirei che si mettesse alla testa del movimento per ottenere il miglioramento dei collegamenti e degli orari, le fermate Av ecc… E magari anche il treno per Nottola… Poi per quanto riguarda il “problema vero”, credo che l’arresto del titolare della ditta che sta eseguendo i lavori alla stazione non sia un problema da poco, anche se legato ad altre vicende. E’ un fatto che ci dice di stare in guardia, ci dice che gli appalti ferroviari sono soggetti a malversazioni. Ecco, anche su questo la sinistra dovrebbe drizzare le antenne, e cercare di capire, invece di fare battute ‘ad minchiam’…
Marco, io credo che la politica rispetto all’AV sia chiara, essendo essa la gallina dalle uova d’oro ed essendo il profitto l’unico fine di questa operazione. Fare l’AV non credo faccia parte di un piano di contestuale rivalutazione del trasporto non Alta Velocità.
Quella che andrebbe invece perseguita è una nuova accezione di Imprenditoria pubblica, che dovrebbe avere come fine il servizio ai cittadini gestito però con principi di buona amministrazione e con strumenti di ottimizzazione mutuati dal settore imprenditoriale privato.
Se una famiglia ha dei debiti – come li ha il nostro Stato – si cerca di spendere meno, di spendere meglio e di investire, semmai, in situazioni che possono aumentare il reddito evitando, magari, di comprare beni inutili. Non tutti gli investimenti sono uguali: alcuni sono “a perdere”, altri invece possono creare nuove opportunità di lavoro o migliori servizi che aiutano poi, indirettamente, a produrre di più e meglio. Io qualche dubbio che quei soldi investiti nel Restyling siano tutti necessari ce l’ho, incluso l’adeguamento delle banchine in tutte le forme previste.
Perchè non invitiamo nuovamente Ivan Cicconi, come si fece ai tempi della TAV. Io sono disponibile a fare la mia parte per coprire le spese sia che lo organizzi Primapagina o Possiamo o un altro soggetto. Nei Teatri d’Opera sono stati buttati tanti soldi con finte spese oggettive e irrinunciabili che erano irrinunciabili solo perché servivano a fare girare la solita ruota che tutti conosciamo.
https://www.primapaginachiusi.it/2016/10/chiusi-lavori-alla-stazione-il-treno-perso-dai-podemos/