BETTOLLINI PRESENTA IL CANTIERE DEL PALASPORT. MA SCIVOLA SUL… REFERENDUM, USANDO IL SITO DEL COMUNE PER FARE PROPAGANDA AL SI’

CHIUSI – Il sindaco Juri Bettolini, lo abbiamo capito, se la cava abbastanza bene quando parla di opere, progetti, cantieri… Un po’ meno bene quando deve parlare di politica. Non perché non sappia quello che dice, ma perché talvolta “esagera”, deborda, esce dal seminato per troppa enfasi. E talvolta confonde anche i ruoli tra quello di amministratore e quello di dirigente di partito. Per esempio, sul sito del Comune, compare una intervista su carta intestata con tanto di stemma del Comune, in cui Bettollini fa sapere che lui voterà sì al referendum costituzionale. Nulla di scandaloso sulla presa di posizione, ma è una forzatura politica prenderla sul sito ufficiale del Comune, cioè utilizzare uno strumento istituzionale per fare propaganda di parte. Lo dice sempre Bettollini, che lui non è un politico e che ragiona e lavora “da tecnico”, ma non può far finta di non accorgersi della forzatura. Quella intervista riteniamo debba essere rimossa dal sito del Comune. Senza se e senza ma. Se non lo farà dimostrerà di avere una concezione distorta del proprio ruolo istituzionale. La pubblichi quell’intervista sul sito del Pd, se vuole. Lasci il Comune fuori dalla contesa referendaria. Avrà modo in altre sedi di esprimere la sua opinione e la sua intenzione di voto in vista del referendum, eviti di occupare indebitamente campi che devono rimanere neutri. La politica ha delle regole che non possono essere calpestate in virtù di quella che a tutti gli effetti diventa la legge del più forte. Forzando la mano, come in questo caso, Bettollini rischia pure di infangare la sua immagine di “uomo del fare” a cui tiene particolarmente. E rischia di rimangiarsi, per un errore politico, magari reiterato, anche i punti che sta mettendo in fila sul suo pallottoliere.
Per esempio, proprio questa mattina, con il rumore di sottofondo delle trivelle che hanno cominciato a lavorare lunedì scorso, è stato presentato alla stampa il progetto esecutivo per il nuovo palasport, proprio lì, in mezzo al cantiere che ha appena aperto i battenti. Si tratta di un’opera importante che va a chiudere definitivamente una questione annosa e largamente dibattuta, che pone fine – diciamolo – ad uno scandalo quale era ed è lo stadio incompiuto, recuperando i manufatti già realizzati come le tribune, gli spogliatoi, i bagni la centrale termica, i servizi, tutti perfettamente funzionanti e pronti all’uso. Come abbiamo già scritto il nuovo palasport a Pania (1 milione di euro di spesa utilizzando il residuo del mutuo acceso nel 2006 per lo stadio più 300 mila euro per la viabilità di accesso e una rotonda) servirà anche a liberare le palestre scolastiche attualmente utilizzate anche da alcune società sportive e decongestionare il palasport attuale di Poggio Gallina, oltre a dotare la città di una struttura capace di ospitare eventi sportivi professionali (serie A di basket, pallavolo e calcio a 5, per esempio), gare internazionali e anche eventi diversi come concerti o convegni. Previsto a questo scopo anche uno spazio all’aperto di fronte alla porzione di tribuna che non verrà coperta. E pure la possibilità, all’interno del palasport di realizzare in u secondo tempo una tribuna supplementare per portare la capienza dai 700 ai 1.000/1.300 posti.
Bettollini, nel presentare l’opera era visibilmente soddisfatto per una scommessa che ha voluto giocare e pare avviato a vincere. Ma non è stato enfatico e ha riconosciuto il lungo travaglio, scherzando pure sulle due “prime pietre” perse tra i rovi… Si può avere qualche dubbio su chi e come utilizzerà il nuovo palasport, su quale sarà la gestione, ma è evidente che quelle tribune, quegli spogliatoi attrezzati e funzionanti non potevano rimanere lì, in mezzo ad un campo pieno di erbacce, totalmente inutilizzati. Sarebbe stato uno scandalo sullo scandalo. Il palasport è una soluzione che può contribuire anche a riportare Chiusi ad una centralità territoriale che ultimamente ha perso… Crediamo che sia, alla fine dei conti, la soluzione più utile e meno costosa. Di sicuro la meno scandalosa. Quindi ok al palasport, con la speranza che i tempi di realizzazione previsti (maggio 2017) siano rispettati senza intoppi. Peccato invece per quel’intervista sul referendum sul sito del Comune. Quella il sindaco avrebbe dovuto proprio evitarla. In questo articolo avremmo potuto parlare solo del palasport. E invece parliamo anche dell’intervista e dell’uso improprio del sito istituzionale del Comune. Ci ha guadagnato o ci ha perso?
M.L.
L’intervista del sindaco per il Sì al referendum sul sito del comune, citata nell’articolo è stata rimossa. Avevamo ragione. E Bettollini si è evidentemente reso conto della inopportuna forzatura. Ascoltare e accogliere le critiche o i suggerimenti è buona norma. In questo caso il sindaco, dopo aver forzato la mano, ha ascoltato ed ha di fatto ammesso l’errore e la forzatura in tempi piuttosto rapidi.
Rapidi? Proprio non direi.
Dalla pubblicazione dell’articolo saranno passate due ore… Sono tempi lunghi? Prima qualcuno aveva protestato?
Già è vero, lui chiusiblog non lo legge, non se ne giova. Se avesse fatto uno sforzo avrebbe anticipato di qualche giorno.
Lo scandalo dello stadio di Pania non potrà mai essere chiuso, tantomeno dalla costruzione di una struttura che se non proprio inutile si porta dietro, fin dalla sua progettazione, dubbi sull’utilizzo reale e sulla gestione.
Lo sport a Chiusi, e chi vive da vicino la vita delle diverse società lo sa bene, ha problemi enormi, economici innanzitutto e anche di carenza di spazi. i soldi sputtanati in località pania, per quello che doveva essere il nuovo stadio, o quelli per esempio gettati al vento lo scorso anno per l’inutile rifacimento del parquet al palazzetto dello sport, sono soldi che dovevano avere tutt’altro destino. Purtroppo l’arroganza e le gestioni personalistiche di chi ci amministra hanno fatto in modo di trovarci in questa situazione, e adesso magari dovremmo anche applaudire per il nuovo palasport.
X Luca. E’ vero quanto dici e le gestioni personalistiche vengono procurate quando alla base non c’è più nessuno nè che decida nè che controlli. Solo yes men, ma la colpa-se colpa si può chiamare- non è delle persone preposte alle funzioni, è colpa della cultura che esiste dentro tali persone, perchè sia nella passata legislatura sia in quella presente nessuno che abbia alzato il ditino per dire ” a me non sembra tanto opportuno fare così…” tutti allineati e coperti.La prima discrasia nasce da questo, ma continua anche perchè la materia dell’educazione civica che si studiava a scuola è stata messa nel dimenticatoio e queste cose quando si manifestano appaiono normali mentre normali non sono, anzi, il contrario.Ed allora c’è da chiedersi se anche la gente laureata che sta attorno e che dovrebbe anche controllare, anche in nome del mandato che ricopre,a cosa serve, quando si inciampa in una cosa del genere e che riguarda anche l’etica del governo di una città?
Ma era meglio lasciar deperirece andare in malora tutto ciò che era stato costruito per lo stadio ed è perfettamente ancora utilizzabile (cioe’ 1 milione e 800 mila euro già spesi)?
Ci sarebbe una terza ipotesi da dover considerare e che mi sembrerebbe la più giusta, la più corretta, soprattutto se messa di fronte ai cittadini di Chiusi che si vedono ancora frugare le tasche per completare un opera diversa da quella che era stata progettata.E’ una ipotesi che oserei definire giustizialista, ma di fronte ad uno spreco di
soldi pubblici e di fronte alle necessità più incombenti mi dici perchè non si trova mai il responsabile di tutto questo e non gli si fa pagare facendolo frugare in tasca, sia esso uno o più, od i vertici di chi ha deciso questo. Fino a che non si attua tale procedura, i responsabili investiti dalla gente, non pagheranno mai ed assisteremmoa nuovi continui sprechi, in barba a quanto ci si sarebbe potuto fare con quei soldi, anche verso le classi meno abbienti e non solo questo. Troppo drastica la faccenda ? Vedresti che allora prima di decidere cosa fare, dove fare e quando fare ci penserebbero non una ma tre volte.Stessa
cosa con quanto succederebbe a Roma con le Olimpiadi che però mi sembra abbiano preso un altra direzione, fra le lacrime degli apparati che sopra ci avrebbero dovuto mangiare.Fino che nella capoccia della gente non entrerà che esistono delle priorità, soprattutto in periodi di vacche magre,tutte queste sceneggiate di sconforto come quelle viste a Roma dagli organi del CONI continueranno e continuerà anche la sarabanda dei partiti con i quali il veicolo del grasso affluisce verso le loro casse, direttamente, o con mazzzette o con modelli evasivi….fare le morali come fanno verso altri è uno di quegli elementi per i quali non si accorgono che a lungo andare la zappa se la danno sui piedi, ma l’aspetto tragicocomico e dolente è quello che anche prima di darsela, sui piedi ce la prendiamo noi….la zappa s’intende, perchè in genere i cittadini se la prendono da un altra parte.Fin’ora è stato così, ma c’è chi dice che finirà.Io credo che prima che finisca finiscono i cittadini…..,ma dipende sempre da loro….
Carlo, in questo caso siamo di fronte ad una scelta sbagliata in partenza fatta per motivi propagandistici più che sportivi (quella dello stadio faronico). Poi alla scelta di cambiare strada decidendo di abbandonare lo stadio per fare un palasport. Anche questa scelta fatta con approssimazione (un bando sbagliato e impercorrible). Infine all’ennesima conversione di rotta, con la decisione di fare il palasport in proprio, come Comune, utilizzando il residuo del mutuo acceso per lo stadio e non spendibile altrimenti. Politicamente si può parlare di scandalo e di errori reiterati.Dal punto di vista formale ed economico invece credo che la soluzione finale sia la meno costosa e forse la più utile, stanti le condizioni date (manufatti già costruiti, impianti funzionanti, necessità di spazi per le attività sportive, palasport attuale congestionato). In più se ci metti la possibilità di dotare la città di una struttura capace di ospitare eventi sportivi e non solo sportivi di livello nazionale, forse quel milione e 300 mila euro di residuo del mutuo oltre allo stanziamento già previsto dalla Provincia e Fondazione Mps per la viabilità di accesso non è poi speso così male. A questo punto, forse, più che cercare i colpevoli (senza per questo tacere sulle scelte sbagliate) credo che sarebbe opportuno cominciare a porsi il problema di come farlo funzionare il nuovo palasport. Non credi? Quella che proponi tu non è una terza soluzione, ma una battaglia di chiarezza, al massimo. Nel senso che non mi pare risolverebbe il problema dell’uso improprio delle palestre scolastiche per attività sportive esterne, del congestionamento del palasport attuale, della messa a frutto degli impianti realizzati e costati 1.800 mila euro..
X Marco.La nostra discussione è su due piani diversi, e mentre la tua tiene conto del danno attuale inferto alla macchina e ne tiene conto in maniera che oserei classificare ”evasiva” delle responsabilità, perchè percorri una strada che vede portare la macchina dal carroziere affinchè ripari il danno inferto alla macchina, io mi preoccupo dell’assicurazione, e cioè dei soldi che sono stati spesi e non più rimborsabili per come era stato strutturato e progettato lo stadio. In questo mio tener conto di quanto asserisco c’è anche compreso il ”rende rationem” perchè a nessuno è concesso di giuocare con soldi pubblici e spenderli male(male nel senso che non sia stato raggiunto ciò che era stato deciso antecedentemente), quindi io penso che delle responsabilità su questo ci siano e non è giusto di fronte all’opinione pubblica ed alla sostanza della cosa(quindi spesa pubbica) che queste vengano evitate da un discorso che per forza-se non vogliamo gettare alle ortiche quanto fatto- debba essere inventato un rattoppo. Il discorso che faccio è fatto proprio per un criterio di giustizia ed io cittadino il problema me lo pongo, perchè chi ho votato(non io personalmente beninteso) non è stato all’altezza della situazione ed ha inferto danni,senz’altro dei danni economici, minimo andando al difuori delle previsioni,sul rapporto spesa e risultato finale. O no? Quindi mi dovresti dire la ragione per la quale non dovrebbero essere ricercate le responsabilità di questa questione.Le responsabilità ci sono ed oltre ad essere politiche sono di danno inferto alla comunità, ne convieni oppure non ne convieni? Ed allora se ne convieni mi dovresti anche dire la ragione per la quale le responsabilità non siano solo quelle politiche delle quali al punto dove siamo io non mi scandalizzo,ma anche patrimoniali.Ed allora come si mette la questione? Me lo chiedo e lo chiedo a te ! Sennò mi sembra che sarebbe troppo comodo disporre di soldi pubblici, fare quello che si è fatto, poi nessuno paga ed oltretutto chiedere soldi ai cittadini per il carrozziere, od anche se non si chiedano,ricercare rattoppi che in tutti i casi non fanno raggiungere la destinazione iniziale di quanto deciso in preceden-
za.Tu dici-e giustamente- che a questo
punto la cosa migliore da fare è adattarsi alla realtà,e pragmaticamente anch’io sono di questa idea, ma allora ti chiedo perchè in Italia-e non solo a Chiusi- su queste cose non paga mai nessuno nè patrimonialmente nè politicamente? Patrimonialmente non paga nessuno -almeno fino ad oggi- tantomeno politicamente visto che il partito dal quale è venuta tale istanza è stato rieletto a condurre l’amministrazione chiusina con maggioranza quasi bulgara, come succede sempre ? Allora, il mio ragionamento riguarda sia gli uomini che hanno deciso tutto questo ma anche il ragionamento che deve essere politico per forza ed è quello fatto sulla gente e sul modo di essere della gente. Ecco, con questa gente ci si può permettere quasi tutto,tanto nulla succede, perchè le clap al seguito ci sono sempre, basta inaugurare qualche marciapiede con la fascia tricolore o qualche parco giuochi per bambini, oppure dire che Bettollini segna punti sul pallottoliere sui marciapiedi dell’alta velocità( cosa che tu hai detto e che non solo io ti ho contestato nel modo di come l’hai presentata)perchè la gente legge e pensa di essere in presenza di un meccanismo che in qualche modo,bene o male va avanti e faccia il possibile per tirare avanti, ma sul modo di come si tira avanti ci sarebbe da scrivere un romanzo…..ed al di là di questo,quello che mette tristezza è vedere i giovani allineati e coperti dire sempre signorsì, e mai una critica.Tutti abbiamo dei limiti e facciamo errori di ogni genere, anche la nostra generazione li ha fatti, ma questa che è stata investita dalla politica e che siede sugli scranni è la generazione intellettualmente più triste che abbia conosciuto e che mi fa pensare che il terzo mondo non sia solo in Africa.
Nei mesi precedenti le elezioni che poi portarono alla creazione della Lista Primavera (vinte poi da Scaramelli), in sede SEL si discusse di questo tema e tutti erano d’accordo che ormai non si poteva più tornare indietro perché troppo tardi benchè la scelta fosse giudicata errata. Capii poi che la posizione era eterodiretta e che invece, a quel tempo, si sarebbe ancora potuto rimodulare il tutto.
Quindi: giusto ora prenderne atto e cercare di fare il meglio che si può; sbagliato abituarsi a quello che è l’ennesimo e delittuoso spreco di risorse pubbliche. Non si può sempre farle grosse e poi dire: pazienza ma ora però guardiamo avanti.
Se qualcuno cercasse di capire il perchè della crescita prima e della costante tenuta del Movimento 5 Stelle, deve solo capire questa elementare dinamica. Se si volesse sgonfiare i 5 Stelle basterebbe solo governare meglio…..ma questi signori vivono solo il presente e delle conseguenze future poco gli importa
La mia domanda, già espressa, è una sola: stante la situazione data e le decisioni prese (non da me, ma da chi governa e decide) c’era una possibile soluzione diversa? Le responsibilità pregresse restano, e saranno valutate e giudicate in sede di elezioni. Vale però ricordare le ultime elezioni le ha vinte Bettollini, non i podemos o i 5s…
La mia domanda, già espressa, è una sola: stante la situazione data e le decisioni prese (non da me, ma da chi governa e decide) c’era una possibile soluzione diversa? Le responsibilità pregresse restano, e saranno valutate e giudicate in sede di elezioni. Vale però ricordare le ultime elezioni le ha vinte Bettollini, non i podemos o i 5s… Noi, caro Paolo, siamo tra quelli che hanno perso.
D’accordo ma bisogna vigilare…una ciliegia tira l’altra….e così anche le minchiate:)
Appunto, è quanto asserisco anch’io che la gente e chi la governa è come un cane che si morde la coda, l’una ha eletto l’altro e si va avanti così.Si vede che la gente è contenta così e non se ne cura di farsi tante domande che facciamo noi che critichiamo.Però dovrebbero rispondere alla domanda se per loro va bene che si buttino via soldi di tutti e sapendo che con quei soldi ci si poteva risolvere altri veri problemi insoluti di Chiusi e non votarli univocamente allo sport. Si può pensare come si voglia ma tale domanda è ineludibile.Ecco perchè è la gente che quando entra in cabina mette la firma sul proprio futuro, ed un altro suo limite è quello che dopo aver fatto quel segno di croce sul simbolo, la maggior parte crede che il suo compito finisca lì. Tanti errori provengono da tale idea. La delega che si dà deve vedere la partecipazione ;senza di questa ciò che ne esce è quello che vediamo e di cui ci lamentiamo, perchè la classe politica oggi ha subìto una involuzione e non ama nè essere controllata, nè essere corretta, nè la partecipazione.E’ divenuta un soggetto autonomo, staccato dalla gente e si nutre della sua assuefazione alle avversità che lei stessa procura.Se non si inverte questa tendenza ogni discorso è inutile, ma l’inversione deve venire dalla gente che deve pensare che il cambiamento sia necessario e diretto a beneficiare soprattutto chi resta ai margini.Non mi sembra che la tendenza del partito che ci governa sia osservante di questo obiettivo.
No, Carlo, con quei soldi non ci potevi fare altro. Potevi spenderli SOLO per finire lo stadio o per un impianto sportivo al posto dello stadio. E in ogni caso questa vicenda non è che che non sia stata dibattuta sia in Consiglio Comunale che in varie iniziative pubbliche. In altri casi le decisioni sono state molto meno discusse. La domanda che poni te (non si potevano spendere quei soldi per fare altre cose?) andava posta ai tempi in cui fu deciso lo Stadio, cioè ai tempi di Ceccobaoe in molti la ponemmo all’epoca, in tutti i modi. Ma passò la linea Ceccobao, non la nostra. Quando Scaramelli decise di fare il bando per il palasport, al posto dello stadio, facemmo notare che quel bando era “fasullo”, come poi si è dimostrato (le opere realizzate non erano state collaudate e non erano state prese in carico dal Comune, cosa avvenuta solo il 30 giugno 2015…). L’unica domanda possibile,al momento è: era meglio abbandonare del tutto il progetto, mandando in malora le strutture già realizzate (1.800 mila euro) e non spenderci più neanche un centesimo o è meglio spendere il residuo del mutuo per realizzare una struttura sportiva (ma non solo) che Chiusi non ha? Dal momento che il Comune ha deciso nel 2013 di abbandonare il progetto stadio e di fare il palasport, anche l’ipotesi di finire l’opera facendo un campo sportivo è fuorviante e inutile…
Senti Marco, io non m’intendo tecnicamente come funziona l’assegnazione di soldi pubblici ed è chiaro che quando una spesa è deliberata per una destinazione si deve fare per quella e non per altro, diversamente ci potrebbero essere anche delle responsabilità che potrebbero riguardare anche il penale ,ma allora se se poi risulta che tale destinazione sia un danno per i fondi pubblici a chi si chiede il danno ? Rispondimi a questa domanda senza andare a giustificare altre vie oppure a dire che a quel momento l’unica cosa da fare era ripiegare come è stato fatto per non gettare alle ortiche il tutto. Ti sembra una legislazione corretta questa ? E le persone che si trovano in mezzo a risolvere tale dilemma perchè non ne traggono un esempio di carattere politico e viene messa una pietra sopra e non si arriva a determinarne le responsabilità (parlo di quelle patrimoniali perchè di quelle politiche ce ne sono a josa in quel partito i cui esponenti hanno ” imposto” come tu dici- tali linee).A quel punto è chiaro che non si poteva fare diversamente-l’ho anche detto- per cercare di non gettare alle ortiche il bambino e l’acqua sporca nello stesso momento.Ed allora teniamoci il tutto, anzi che la gente si tenga il tutto. Io ormai come avrai capito non addosso più le responsabilità tanto alle singole persone ma alla gente che va ad eleggere le singole persone, perchè l’equazione torna sempre. tale gente tali politici.Ed è l’Italia tutta che funziona in questo modo e cambiare verso è sempre più difficile. Come vedi anche per il referendum ti trattano da scassinatore e da resistente al cambiamento se non voterai SI e ”si aprirà il burrone per altri 20 anni” ha detto il premier. Ed allora votino SI, si facciano cambiare più di un terzo degli articoli della Costituzione dalla DC di Renzi, da Verdini e da Alfano, perchè se arriverà lo stato autoritario in Italia l’avrà voluto una gran parte del popolo italiano. Come ai tempi di Mussolini, pari pari….Questo è il populismo, altro che Grillo and Co. Ha detto bene Micichè: il Mov. 5 stelle non sarebbe cresciuto in Italia, bastava governare meglio. E chi ha governato secondo te caro Marco ?
Ha governato il PD che in quattro e quattrotto si è trasformato in nuova DC, assieme agli arbusti dell’UDC e di Alfano, con transfughi di Berlusconi ed anche con quest’ ultimo che una buona forza ce l’ha messa anche lui ed i suoi prezzolati.Verdini con il suo movimento chieditelo il perchè ha assunto quella posizione ed a cosa è servita ed a cosa serva tutt’ora, o pensi che sia casuale ? Ed allora agli elettori del PD chiedo: ma vi siete resi conto o no che partito avete votato proprio voi che fate la morale ai 5 stelle ? Vi sembra che non siete responsabili di come sia proceduta l’Italia nelle ultimi anni quando sono stati messi in funzione tre governi non eletti dal popolo, ed il tutto ricade anche oggi sulle spalle di tutti ? C’è qualcosa che non va oppure è tutta colpa degli altri ? A Napoli in occasione del colera negli anni ’70 apparvero i manifesti con scritto :”è la Dc che infetta”, o forse non avete capito cosa sia tutto questo e pensate che oggi la cosa sia diversa perchè la DC non esiste più ? Quegli interessi di cui si circondava la DC quando si chiamava DC ci sono sempre, non si sono evaporati con l’evaporazione di quel partito. L’avete votata voi la DC perchè surrettiziamente le primarie farsa hanno suggellato quello di cui voi non ve ne siete accorti e c’è da dire che se è questa la verità oggettiva, tutto questo vi stava bene. A tutti voi, anche a coloro che poi si sono dissociati e che oggi fanno la morale del tipo Civati ed i Bersaniani ma anche di tanti altri.In questo quando Renzi critica la sinistra del suo partito parecchie ragioni indubbiamente ce l’ha, perchè spesso il rottamato non è migliore del rottamatore, ma si chieda anche lui come abbia preso il partito e di quali interessi sia portatore.Il rottamatore punta a sostituire nuove istanze e spinte-sempre correntizie e che facciano riferimento all’amministrazione della complessità per proprio conto a seconda di chi abbia dietro-, ed il rottamato che resiste per non perdere la poltrona e vede nel rottamatore il proprio nemico, ma che non pensa che il tutto nuoce all’Italia. Ecco siamo a questi punti, ma la responsabilità morale è di chi ha inventato a tavolino tale partito.E l’ha inventato perchè fondamentalmente dentro è un demo-catto-comunista.”Demo-catto” secondo il mio modo di vedere nulla c’entra con ” comunista”, sono due cose diverse che vengono fatte apparire parallele e suscettibili però di incontro, dove non si sà, ma che nella realtà producono i guasti che vediamo intorno.Ed allora chi non ha capito questo è bene che faccia i conti con se stesso.Gli esperimenti politico-sociali non si fanno a tavolino.Basta la storia a smentirli. Gli esperimenti nascono dai bisogni della gente,che si aggrega e che decide di percorrere certe politiche, giuste o sbagliate che siano.Ma perdere di vista gli interessi e poi dire che si perorano per i più deboli, si viene smentiti dalla realtà, ed è un fallimento totale che porta ancora a maggiore confusione. Ecco dove sono le responsabilità di quella che si è assunta la veste di sinistra senza esserlo, e che è divenuto lo strumento silenzioso giorno dopo giorno dello scardinamento a sinistra.Se non si capisce questa lezione non si va da nessuna parte.
Hai detto bene Marco,” in questo caso siamo di fronte ad una scelta sbagliata in partenza fatta per motivi propagandistici più che sportivi”, parole sante! Peccato che i chiusini (come il resto degli italiani) hanno la memoria corta e si fanno intortare troppo facilmente da favolosi progetti per nuove opere “indispensabili”, a sentir dire gli splendidi/splendenti candidati del PD. Chi si ricorda la campagna elettorale di Scaramelli? Che aveva tra le sue “chicche” la costruzione del nuovo stadio, la Primavera che, con tanto di manifesti affissi, mostrava le cifre e il debito che per i prossimi 20 anni sarebbe andato a pesare su tutti i chiusini e la liststa PD che rispondeva con il solito sarcasmo e spocchia, che le dichiarazioni del Primavera erano solo fuffa? Metterci una toppa, per carità, è sempre meglio che lasciare un rudere incompleto, ma… è possibile andare avanti in Italia con questo sistema che creare il niente, spendendo soldi che potrebbero essere incanalati in scelte più virtuose?
Mentre per la subdola propaganda per il SI sul sito istituzionale del comune di Chiusi (forse la giunta e il sindaco si sono scordati che una volta eletti, diventano i rappresentanti di tutti i cittadini e non solo di chi li ha votati) vi sebra tutto regolare? Le opposizioni dovrebbero fare voce grossa, se non denunciare il fatto come un abuso? Non penso sia una questione da prendere con leggerezza.
scusate gli errori di battitura!
2 ore dopo l’articolo di primapagina l’intervista del sindaco che faceva propaganda al sì è stata rimossa. Segno che il problema c’era. Se le opposizioni abbiano agito non è dato sapere. Ma non credo. Noi, come stampa, il NS dovere lo abbiamo fatto
X Fralatiri. Allora quello che sostengo da parecchio è giusto oppure no?
E sostengo che la colpa e/o responsabilità sia della gente, ma detto questo vorrei ribadire che non è un concetto ”evanescente” nel senso che non sia di nessuno tale colpa, è la gente che è fatta così, e chi dirige lo sa bene…30 anni or sono ci sarebbero state le folle che urlavano nei Consiglio Comunali ma prima ancora nelle sezioni.
Oggi le sezioni sono chiuse, non esistono, la gente vota quello che gli viene proposto, ecco perchè spuntano i Renzi ed il codazzo di plagiati al seguito,che scrivono sulle vetrine dei comitati elettorali ” 15.000 volte grazie”.Esultano per la vittoria perchè a loro basta questo, forse perchè ritengono che un domani la loro situazione possa cambiare.Vivono di tale illusione, lasciamogliela vivere, ma sinceramente fanno un po’ di
tristezza come generazione, come minimo.Frittura, per dirla alla napoletana.
Se la gente è stronza come se ne esce? Per decenni la maggioranza ha votato Dc, poi ha cominciato a votare per Berlusconi (altri 20 anni), adesso la maggioranza (della metà degli elettori) vota Pd… e allora? siccome la gente non capisce – secondo te – che dovrebbe votare diversamente che si fa, si aboliscono le elezioni o aboliamo la gente? La democrazia è fatta così. E se si va per “acclamazione” è peggio, perché la folla tra Cristo e Barabba sceglie sempre Barabba…
No, non aboliamo nè elezioni nè aboliamo la gente, solo che così facendo si arriva ad un punto che nulla e nessuno è più credibile.Domanda: chi vince in questo stato di cose ? Risposta. lo stesso che voleva la gente da 60 anni a questa parte e che ha voluto Berlusconi per venti anni,cioè chi ? Il sitema con i suoi ingranaggi perversi che fanno battere le mano ai poveri non facendo veder loro che potrebbero fare un tantino diversamente e se non lo fanno è perchè sono preda dei media che li indirizzano sul come ragionare.A dimostrazione di questo, chi comanda adesso è pronto ad allearsi anche col diavolo pur di rimanere in sella e la gente gli batte le mano perchè pensa che sia un distributore di democrazia mentre non vede il sistema e non ragiona di essere preda dello stesso.la gente di queste cose non se ne cura.La gente sente solo le pulsioni della pancia ed il nostro è un sistema primordiale che indirizza a questo, e non è interesse di quelli che hanno guidato la società fin’ora di scavallare tale limite, perchè si sono organizzati per regnare e sopravvivere,mentre i poveri crepano.Questa è la realtà che le poche volte che viene mostrata si vede che entrano in giuoco le forze della conservazione che spingono a far accettare il meccanismo.Non da adesso la conservazione ha fatto asuumere alla sedicente sinistra il ruolo di far passare le leggi e le direttive per fottere i poveri, fottere il lavoro, distruggere le risorse.Se non gli riesce alla conservazione questo passaggio lo fa fare alla sinistra ed a chi ci casca in tale visione stabilita da loro.Ecco la realtà di oggi.Basterebbe sentire solo quello che dice Poletti, che se lo avesse detto 30 anni or sono sarebbe stato cacciato a furor di popolo.Oggi è un autorevole ministro del centro-sinistra.E se ai poveri va bene così perchè votano per loro, cosa facciamo quello che voleva fare il Repubblicano Goldwater che al tempo di Kennedy voleva sterilizzare i poveri per eliminarne la razza, oppure ci organizziamo per cambiare le cose? Ma i partiti a sinistra cosa facevano una volta? Mi sembra che cercavano di organizzarsi per cambiare, mentre adesso è il mondo che ha fatto cambiare la sinistra.
Ma se non capiamo questo la direzione di marcia c’è chi la dà ed è lì pronto ad approfittarne, sempre in nome della democrazia del voto.
Ci fu qualcuno, mi sembra Mark Twain che disse parlando della classe dirigente come espressione sia del potere politico sia di quello economico : se perdessero le elezioni non ce le farebbero fare ….