REFERENDUM: CREPE NEL PD… BETTOLLINI: “ANDRO’ A VOTARE E VOTERO’ NO”

Domenica prossima si vota per il referendum sulle trivellazioni. Al di là del quesito specifico, è anche una questione politica. Uno spartiacque tra chi invita la gente ad andare al mare e chi invece dive di andare a votare per difendere il mare. Ma anche per difendere un “diritto”, quello di esprimere un parere, di sancire con il voto la “volontà del popolo sovrano” rispetto a leggi fatte a misura di lobbies. Se Renzi ha espressamente fatto appello per l non voto, quindi per far fallire il Referendum, attraverso il mancato raggiungimento del quorum, anche nel Pd il clima non è del tutto univoco. Anche nel nostro territorio. Due giorni fa l’Unione comunale di Montepulciano ha diffuso un documento approvato all’unanimità, in cui si invitano gli iscritti e gli elettori ad andare a votare e a votare sì. Lo stesso sta facendo da giorni su facebook Fabio Pontefice dirigente umbro di stretta osservanza dalemiana. Idem l’orvietano Valentino Filippetti. e l’ex siondaco di Castiglione del Lago Fiorello Primi, già presidente del Borghi pù belli d’Italia. Per il voto si è espresso anche Fabio Di Meo ex leader dei civatiani senesi, rimasto nel Pd. Ma anche tra i renziani doc c’è chi dice che a votare ci andrà. Il vicesindaco reggente e candidato del Pd a Chiusi Juri Bettolini, in una intervista a L’Unità ha dichiarato che il 16 lui a votare ci andrà a voterà NO. Della giunta chiusina è il primo che prende posizione. Schierati per il voto e per il Sì, invece, Michele Trabalzini della Cgil Valdichiana e Mauro Moriconi responsabile per la zona Trasimeno, sempre della Cgil. Insomma il fronte si allarga. I Comitati referendari si apprestano all’ultima settimana di campagna elettorale. Il problema principale, naturalmente è il quorum. Quindi anche noi, invitiamo i lettori a recarsi alle urne. La nostra indicazione è per il SI’ all’abrogazione della norma che consente alle compagnie petrolifere di poter continuare le trivellazioni fino alla fine della durata del giacimento e non invece fino alla scadenza della concessione. Ma è importante che vada a votare anche chi sostiene le ragioni del NO.
Rimango piacevolmente stupita dalla dichiarazione di voto di Bettollini (anche se personalmente sono per il SI’). Unica voce istituzionale che, peraltro, prende le distanze dall’invito all’astensione fatto da Renzi. Sarebbe interessante, però, capire le motivazioni di tale scelta, stimolando un confronto sul tema, dato che a Chiusi il Comitato Ferma Le Trivelle sta lavorando da settimane di fronte al totale disinteresse delle istituzioni.
Anche l’assessore chiusino Micheletti fa sapere che andrà a votare e voterà Sì. Lo stesso farà l’ex leader locale di Forza Italia Gaetano Gliatta…. Due buone notizie
Se posso esprimermi anche con un pizzico di malizia della quale chiedo scusa, e dal momento che credo non bisogna tralsciare il peso dell’immagine,il tutto credo che serva per rafforzare l’immagine dell’uomo che può benissimo prendere le distanze dal ”think tank” del proprio partito spandendo l’idea della differenziazione e dell’indipendenza da esso e nello stesso tempo fornire l’immagine dell’aderenza al contenuto di rispettoso delle istituzioni.Il problema si potrebbe vedere anche così) anche dal momento che oggi la gente tende ad informarsi poco e a seguire veline senza farsi tanti fronzoli mentali e perciò questa cosa serve.sarò patetico ed ingiusto nforse ma sono propenso più a crederea questo che ad altro, anche perchè
se credessi ad altro ci sarebbero tanti aspetti dai quali poter prendere le distanze.La visione è quella comunque cara ai petrolieri ed alla continuazione indisturbata dei loro profitti perchè mi sembra di capire che quello che se ne ricava dall’attività estrattiva è solo una minima parte di ciò che serve all’Italia. Ed allora la cosa vista sotto questo aspetto: ” prezzo da pagare in termini di inquinamento contrapposta a quanto ci entra in tasca come casse pubbliche”mi sembrerebbe che il problema nemmeno si ponga.Chi non guarda al futuro nelle proprie decisioni è destinato a non avere storia o se ne avrà, sarà una storia irta di difficoltà che si riversa sulle spalle della gente.Come del resto succede.Ed allora, votare è un dovere morale, è una posizione furbesca quella di non votare per non far raggiungere il quorum, che fra l’altro non tienen nemmeno conto delle esigenze sentite come vere e reali anche del fronte del No.ma come sempre di questi tempi il problema è apparire anzichè essere ed è una politica di chi si è rassegnato all’accettazione acritica di molti aspetti.E’ un referendum politico contro Renzi ? Ebbene, anch’io credo di si e che lo sia, ma osservo anche un altra cosa che gli ultimi 3 governi che si sono succeduti- lo domando ai lettori- hanno rispettato il volere della gente verso l’amministrazione dei beni pubblici come quello sull’Acqua ? La risposta è no!.Ed allora di fronte a ciò,basterebbe solo questo per andargli contro, non ci sono giustificazioni da portare ad esempio a chi si riempie la bocca di democrazia, perchè nella sua funzione si capisce molto bene di chi ha fatto gli interessi: se della gente oppure dele multinazionali dell’acqua.Purtroppo da qualnque parte la cosa si rigiri, la discriminante è sempre quella degli interessi che si privilegiano. La politica è sempre quella del modo di affettare la torta…..non fatevi mangiare il ….dalle mosche!!!
Al referendum i voti si contano. Meglio uno in più che uno in meno