TRE PALAZZINE E UN CAPANNONE ALLE TORRI: ORA E’ VERAMENTE UNO SCEMPIO!
CASTIGLIONE DEL LAGO – A questo punto non ci sono altre parole. E’ un scempio. Una ferita inferta al territorio e uno sfregio ad un luogo simbolo, segnato dalla presenza di due monumenti storici (che insieme ne costituiscono uno unico) quali sono le torri Beccati questo e Beccati quest’altro, antica testimonianza del confine e delle guerre di confine medievali tra Umbria e Toscana. Tra le terre del Chiugi papalino e la repubblica di Siena, poi annessa al Granducato…
Se le tre palazzine sorte al posto di un podere diroccato potevano considerarsi come una ristrutturazione edilizia di quel rudere, il capannone che sta sorgendo adesso a ridosso delle stesse palazzine, proprio in faccia alla torre umbra, ha, senza ombra di dubbio un’impatto sull’ambiente molto diverso. Un parallelepipedo di prefabbricato in cemento lungo diverse decine di metri non può passare come semplice annesso delle tre costruzioni adiacenti, come un tempo era la tettoia per la copertura del fieno o la stalla dei maiali…
L’immagine delle due Torri, che, come abbiamo più volte sottolineato in articoli precedenti, sono un simbolo del territorio e in particolare di Chiusi, posto peraltro sul percorso turistico ciclo-pedonale detto Sentiero della Bonifica, ne risulta fortemente alterata e deturpata.
Rimaniamo dell’opinione che l’azienda florovivaistica Margheriti, che è una eccellenza a livello nazionale e internazionale nel settore, un intervento edilizio del genere avrebbe dovuto farlo da un’altra parte, in un luogo meno delicato, dove avrebbe avuto minore impatto. Ma ormai la frittata è fatta ed è una frittata gigantesca.
Ci stupisce la nonchalance con la quale l’ammistrazione comunale di Castiglione del Lago ha consentito un intervento edilizio di tali proporzioni. Ma ancora di più ci stupisce il silenzio delle opposizioni castiglionesi, dei comitati ambientalisti sorti in varie occasioni nella zona di Villastrada contro gli impianti a biomasse o su altre questioni. E ci lascia interdetti il silenzio reiterato e l’indifferenza dell’amministrazione comunale di Chiusi che per le biomasse minacciò addirittura di occupare il municipio castiglionese, così come il silenzio delle opposizioni presenti, passate e future della cittadina di Porsenna: dalla Primavera, alle destra, ai 5 Stelle. Lo stesso comitato che in questi giorni è impegnato nella campagna per il Sì al Referendum di domenica prossima non ha nulla da dire? Ha senso impegnarsi (giustamente) per difendere il mare dalle trivelle e non dire una parola su una “trivellazione” del proprio territorio come questa?
La ristrutturazione edilizia mediante demolizione e ricostruzione del vecchio podere diroccato esistente, ci sembra sia andata un po’ oltre. E se le tre palazzine potevano apparire come tre pugni nell’occhio, il capannone prefabbricato è un colpo da ko. Di quelli che il territorio lo mettono in ginocchio, a tappeto. Con buona pace dei discorsi sull’ambiente, sul turismo, sulla bellezza. E sulle aziende di eccellenza. Questa operazione, fatta appena di là del “confine”, sembra quasi uno sfregio per spregio. Una vendetta per quel no ricevuto dal Comune di Chiusi. Che però colpevolmente tace nei confronti dell’azienda e del Comune umbro contermine. Su questa vicenda, le forze politiche che si presenteranno alle elezioni chiusine del 5 giugno, hanno già perso, tutte, un ‘occasione. E non dicano che non lo sapevano, perché sono mesi che ne parliamo…
Lorenzoski non sai proprio che scrivere, non ti va bene mai niente!! Ci sono tanti scempi molto peggiori, prima di giudicare aspettiamo la fine dei lavori, non penso che il Margheriti sia un tipo da scempio! Poi tutto questo orrore dove sarà.., rimangono pure nascosti!! Per quanto riguarda l’amministrazione di Chiusi l’unica cosa che dovrà provar a fare è quella di convincere la ditta Paesaggistica Toscana a non trasferire nel comune di Castiglione del Lago pure la sede legale e partita IVA, quella sarebbe l’unica ed importante perdita!! Ps: la famiglia Margheriti ha acquistato pure la torre Umbra, quindi preparati ad un altro “scempio”..
Di “nascosto” non vedo niente, a dire il vero. Il tutto mi pare abbastanza evidente e impattante. Soprattutto il capannone… Quanto agli altri scempi, anche peggiori, come primapagina abbiamo parlato di tutti. Molto spesso per primi o da soli… E proprio perché la ditta in questione è la Margheriti, che sa come trattare il vere e il paesaggio, la cosa appare decisamente più inquietante e meno giustificabile…
Non capisco nemmeno il silenzio di chi deve tutelare il paesaggio. Ricordo che ai tempi della Skilab di Ponticelli qualcuno protesto’ per l’impatto paesaggistico ma alla fine quel megacapannone che doveva ridare forza all’economia locale.sigh !!!venne costruito e li e’, anche se l’economia locale non ne giovo’ minimamente ,anzi!! Comunque vicino non c’e’ nulla di paragonabile alle due torri. Qui’ invece e’ uno scempio paesaggistico e di tutela delle belle arti e nessuno dice niente. Pazzesco!!!
Il comitato referendario di Chiusi, al di là di quello che definisci giustamente uno scempio, ritiene che il complesso in costruzione sia il risultato di decenni di politica miope sul territorio da parte di tutti i comuni della zona, ed in particolare della mancanza di volontà di guardare al territorio al di fuori dei confini politici dei singoli comuni. Al tempo della polemica sull’impianto a biomasse vicino alle Coste, in occasione di un incontro pubblico, l’ex sindaco scaramelli, fece un intervento più che da amministratore, da ultras, in mezzo al pubblico, tanto per non perdere mai occasione di farsi un po’ di propaganda, dimenticando magari che all’interno del suo territorio esistevano già situazioni altrettanto gravi tipo quella del nichel per esempio e che le questioni tra comuni confinanti andrebbero discusse tra amministratori. L’origine dei problemi è sempre la stessa, l’improvvisazione, la mancanza di un progetto organico, di qualsiasi settore si tratti, in questo caso la mancanza di coordinamento tra i vari comuni è all’origine dello scempio di cui stiamo parlando. Il comitato referendario di Chiusi, attento a tutte le questioni che riguardano il territorio, non esaurirà la sua funzione con la consultazione di domenica 17 Aprile, per la quale auspica grande partecipazione al voto da parte dei cittadini, innanzitutto per la difesa di un istituto altamente democratico quale è il referendum, ma continuerà la propria azione strutturandosi in maniera stabile e allargando la propria azione anche al di fuori delle questioni ambientali.
IL COMITATO REFERENDARIO CHIUSI
Su questo argomento non posso che ribadire quanto ho scritto su chiusiblog.it
http://www.chiusiblog.it/?p=31124
Per ritrovare un sentire comune sul paesaggio occorre fare uno sforzo su quanto abbiamo dimenticato e quanto possiamo recuperare dalla conoscenza comune. Recentemente, per il lavoro che faccio, quello di ricercatore, ho ripreso un esperimento sul comune di Scansano:
http://paesaggiopartecipato.uniroma1.it/index.php/Fase_3
Se ci sono persone disponibili a lavorare posso mettere a disposizione le mie conoscenze tecniche per un esperimento .
[…] la discussione sull’intervento alle Torri. Di nuovo di fornte alla denuncia di Marco Lorenzoni “Tre palazzine e un capannone alle torri: ora è veramente uno scempio!”, nei commenti c’è […]
Purtroppo dire che uno scempio è poco. Chi ha dato i permessi ha sbagliato in partenza, ce ne vuole di coraggio a far finta che sia tutto normale. Premettendo questo, ci sono tanti stili per distinguere una nuova sede aziendale, questo stile proprio non lo capisco. Ripongo fiducia, come fa il signor Francesco, sulle sorti della torre umbra, sperando che non faccia la fine di una notevole villa con torretta, una specie di castelluccio (penso dell’800) nei terreni aziendali, in quel di Porto – frazione del comune di Castiglione del Lago, ormai con il tetto caduto e forse anche qualche solaio, dopo otto anni e più di abbandono totale, peccato.