BRUXELLES E I NOSTRI POLITICI IN TRINCEA…

Il leader della Lega Matteo Salvini ha fatto la sua a farsi fotografare con il cellulare all’orecchio nei pressi dell’aeroporto di Bruxelles, la mattina degli attacchi terroristici. Era lì e si è salvato solo perché lo hanno trattenuto ed è arrivato in ritardo, ha scritto nei vari twit. E giù sulla rete si è scatenata – anche giustamente – la satira: con la foto di Salvini col cellulare davanti alla stazione di Bologna distrutta dalla bomba del 1980, davanti ai vietnamiti in fuga, davanti alle case distrutte dal terremoto in Umbria nel ’97, davanti alla massa che avanza nel “Quarto stato” di Pellizza da Volpedo, davanti ai migranti ammassati nel campo di Idomeni…
Non solo fotomontaggi, ma anche qualche insulto si è beccato “mister Ruspa”. Chi cerca trova ha scritto qualcuno sulla rete. Chi sfrutta ogni occasione per farsi pubblicità e magari passare quasi per vittima si merita di essere preso quantomeno un tantino per il culo. Anche se la situazione da cui ha preso spunto Salvini , non è certo di quelle che inducono alle risate. C’è da piangere, per i morti prima di tutto. Per la scarsa sicurezza delle nostre città, per i “disservizi, deviazioni, incapacità dei Servizi (quelli segreti, che evidentemente funzionano peggio del servizio rifiuti), ma anche per la pochezza di una classe politica che anche in situazioni tragiche non sa far di meglio che farsi un selfie…
E dopo Salvini ecco un’altra scienziata della politica italiana che prendendo a sua volta spunto dalla tragedia di Bruxelles, è andata nella capitale belga, ha lasciato una valigia incustodita per circa 6 minuti in una stradina deserta e l’ha filmata per tutti e 6 i minuti, senza che nessuno facesse niente, per poi postare il video su You tube e dire che Bruxelles è tutto meno che una città controllata e militarizzata, che la sbandierata rete di sicurezza è una rete piena di falle: “Per terra ci sono ovunque sacchi della spazzatura ammassati, che potrebbero potenzialmente nascondere ordigni disseminati per le vie. Zero militari. Come se non fosse successo niente. Bruxelles cuore indifferente dell’Europa senz’anima”. Il personaggio in questione è Tiziana Ciprini, deputata umbra del Movimento 5 Stelle, 40 anni, capelli biondi e trucco pesantuccio. Anche in questo caso la reazione sui social non si è fatta attendere.
il consigliere di minoranza al Comune di Perugia, Tommaso Bori, scrive: “Dall’Umbria crescono le esportazioni di vino, olio, cachemire e dementi (lautamente retribuiti per dimostrarlo)”. “Ringrazi che non sono arrivati i militari, avrebbero potuto arrestarla per procurato allarme” ha scritto un altro commentatore. E poi un altro ancora: “Un bagaglio abbandonato in una via deserta solo un terrorista idiota ce lo piazzerebbe” e via di questo passo. A decine.
In effetti l’iniziativa delle deputata grillina, stile Striscia la Notizia lascia quantomeno perplessi. Ci voleva la Ciprini per far capire che in Belgio polizia e Servizi non sono propriamente un esempio di efficienza?
Anche lei, insomma come Salvini non ha resistito alla tentazione del selfie, o del filmatino… “Test di sicurezza” lo ha definito. Bene, quando finirà il mandato parlamentare potrà farsi assumere al ROS, come agente segreto… Magari dovrà cambiare il look e alleggerire il trucco, se no la scoprono subito…
Chi non tiene niente da fare….
Mano male che l’occidente è difeso dalla Ciprini ….
Perché meravigliarsi di simili comportamenti? Eleggi queste persone con le primarie e votazioni elettorali o ancor peggio con la “rete”…hai di questi risultati se non peggio. I rappresentanti politici che siano dilettanti o professionisti devono dimostrare sul campo “prima” e “dopo” il loro sano interesse al bene comune. Tutto il resto è cronaca per i social… e un vaffa seppellirà anche loro.
Per il momento, Massimo, questi ci governano, o fanno finta di fare l’opposizione, lautamente pagati. Per quanto mi riguarda hanno già dimostrato abbastanza, gli uni e gli altri..
Sono d’accordo con te Massimo Mercanti sul fatto che i politici devono dimostrare con la loro storia il loro interesse al bene comune, purtroppo i coglioni ci sono da tutte le parti, anzi diciamo che più che i coglioni ci sono i furbi,che normalmente aspettano il cavallo che passi per salirci sopra, ed i partiti tradizionali di questi sono pieni all’inverosimile.Detto questo ed esclusi personalmente i vari casi personali con comportamento esecrabile come quello a cui si riferisce il Post, io credo che al punto di dissoluzione a cui è arrivata la politica,tendenzialmente sia meglio gente che non l’abbia mai fatta, forze vive e fresche che hanno a cuore la situazione della gente, perchè tali forze sono quelle che vivono le contraddizioni che porta la politica più da vicino. Potranno essere tacciati di improvvisazione e di inaffidabilità,ma di fronte al panorama che si ha intorno io personalmente preferisco rimettere le mie istanze in uno che politica non l’abbia mai concepita per carriera, che vedere spettacoli attorno a me di ciò che è successo a Chiusi nelle due ultime tornate elettorali su chi sia convolato a giuste nozze con quel tipo di politica.Estremizzandolo il concetto è questo.Ci sono tanti partecipanti alle liste dei 5 stelle dei quali la politica non si è mai presa carico nè loro hanno fatto mai politica. Sono persone intelligenti, volitive e capaci.Come ce ne sono altre che magari non hanno un minimo sentore di come funzioni la politica e le istituzioni.Secondo me questa seconda categoria è in netta diminuzione al loro interno ed ultimamente la maturità a governare si vede dagli esempi di lotta con la quale certi comuni sono stati conquistati.E’ chiaro che l’avversario tenda a demonizzarli,ma spesso, anzi quasi sempre quell’avversario si dovrebbe guardare allo specchio e guardare a chi ha dentro le proprie file.Non parlo tanto di illustri sconosciuti figli del popolo ma dei loro rappresentanti in Parlamento Nazionale ed in quelli Regionali.E come tu dicevi, credi che la passione politica sia più presente in questi illustri sconosciuti o dentro a chi ha concepito la propria scalata sociale spandendo fumo in ogni direzione e raccogliendo voti ? Questi ultimi secondo me dovrebbero servire come esempio alla gente che vota proprio per preferirne altri.E si crede davvero che abbiano capacità superiori ai figli della gente comune che politica non l’hanno mai fatta e che spesso la vorrebbero fare evitando di fare gli
inciuci molto comuni ed inevitabili -lo si vede dappertutto-a chi sostiene gli altri partiti tradizionali ? Mi si dica il nome di uno di questi che abbia sottratto denaro alle casse pubbliche tanto per cambiare.Degli altri per i nomi non basterebbe in quaderno intero,anche se anche chiaramente in mezzo a loro c’è gente onesta. Personalmente non ho mai fatto la distinzione fra” tutti buoni oppure tutti cattivi” ma credo che pur essendoci i disonesti e gli idioti da tutte le parti,le possibilità siano minori per la presenza di questi dentro le liste composte da gente che spinge perchè la politica in Italia abbia il primato che le spetta.Una volta per me tutto questo era rappresentato da un partito, frantumatosi quello e sue istanze sono divenute preda di una quantità e natura diversa di uomini, parecchi dei quali accomunabili sotto il tendone del sapore dei soldi.Ed i risultati si vedono, e secondo me non sono difendibli, perche le parole rimangono parole, i fatti sono altri.
I coglioni rimangono coglioni. Anche se hanno il vestito nuovo
Non ho problemi a darti ragione ma bisognere stabilire i criteri per i quali uno sia reputato un coglione.Tutto lì, e non è poco.perchè potrebbe essere a
(continua ):…perchè potrebbe essere anche l’inverso.
Infatti. I coglioni siamo noi che li votiamo e li facciamo diventare parlamentari, mica loro. Loro sono piuttosto furbi.