ACQUA PUBBLICA: PD E GOVERNO TRADISCONO L’ESITO DEL REFERENDUM 2011 E “RIAPRONO” AI PRIVATI

ROMA – Vi ricordate il referendum del 2011 per la ripubblicizzazione dell’acqua? 27 milioni di italiani dissero di sì.
Anche Matteo Renzi, all’epoca solo sindaco di Firenze annunciò il suo sì, nella consultazione popolare. E propose addirittura che l Comune di Firenze riacquistasse una quota pari al 40% di Publiacqua, la società che gestisce il servizio idrico cittadino. Ora che è presidente del consiglio ha cambiato idea. Lui e il Pd. Il Governo ha dato parere favorevole ad un emendamento Pd che stralcia 2 articoli dalla proposta di legge del M5s. Proprio quelli che avrebbero consentito l’applicazione dell’esito del referendum. Un vero colpo di mano, a maggioranza, in Commissione Ambiente della Camera. Adesso la gestione del servizio idrico non dovrà essere obbligatoriamente pubblica, ma solo “in via prioritaria”.
Pd e governo, in barba al parere degli italiani, stravolge il risultato del referendum e riconsegna il bene pubblico principale a chi vuole lucrarci sopra.Restando in vigore la possibilità per i privati di entrare nella gestione del servizio. Salvati quindi i profitti e le mire delle aziende private e delle multinazionali che da anni sono entrate nel business dell’acqua erogata dagli acquedotti (nella realtà della Valdichiana senese e aretina furono i francesi della Lyonnaise des Eaux ad entrare nella gestione del ciclo idrico, era il 1999).
Indignati i 5 Stelle, ma anche i deputati di Sinistra Italiana e Sel: “Il Pd ha tradito la volontà popolare”. Per Renzi l’ennesimo testa coda rispetto a posizioni precedentemente assunte. E ancora una accelerazione verso posizioni sempre più subalterne alle lobby e sempre meno orientate alla salvaguardia dei diritti dei cittadini e dei beni comuni. Un’altra sterzata a destra insomma. Eppure il Pd, dopo un iniziale scetticismo, aveva cavalcato la battaglia dei comitati invitando gli elettori a votare sì al referendum di 5 anni fa. Fece manifestazioni e concerti a favore del Sì… E in prima fila, ad esporsi anche in Tv, non c’erano solo alcuni che poi se ne sono andati come Civati, ma pure Orfini e la Serracchiani…Cos’è che ha fatto cambiare idea al partito di maggioranza? Non solo l’obbedienza… anche la coerenza non è più una virtù”.
Nelle foto: la campagna referendaria del 2011
e ancora la minoranza di sinistra si pone il problema di restare dentro il pd o meno. Come si comporteranno quando imporranno loro di votare decreti che vanno in questa direzione? veramente la passione per la poltroncina supera anche il semplice senso del pudore!
Certo che è una vergogna ma si continua a ragionare su parametri che non hanno più alcun valore nella realtà. Non è questione di “passione per la poltroncina” è semplicemente una questione di soldi. Questi si stanno arricchendo con la politica e di fronte a stipendi da decine di migliaia di euro al mese ancora pensate che si pongano il problema di essere di destra o di sinistra. Una valutazione seria è quella di vedere la loro denuncia dei redditi: sono più ricchi o più poveri dopo essere entrati in politica?
La politica per questa gente significa farsi ville, barche, conti in banca sostanziosi e voi li giudicate se sono più o meno di sinistra?
I parlamentari 5Stelle che sono usciti, o sono stati cacciati dal Movimento, la prima cosa che hanno fatto è riprendersi lo stipendio intero. TUTTI!
Poi hanno scelto in quale gruppo accasarsi, ma a stipendio pieno.
Se non si elimina questa anomalia che genera corruzione e trasformismo non ha senso parlare di alcuna questione.
Ma pensate davvero che Scaramelli, Ceccobao o qualsiasi altro sindachetto avrebbero lasciato il loro incarico per andare a guadagnare di meno?
Non è questione di destra o di sinistra, per 20.000 euro al mese sai quante figuracce si possono sopportare.
Come dicevano dal barbiere, con i soldi i culi si trovano.
Sì, è vero, si stanno arricchendo con la politica ed evidentemente a molti non basta nemmeno lo stipendio, lauto, garantito dal Parlamento o dalla Regione, vogliono assicurarsi anche le prebende da parte delle aziende che con le loro scelte faranno profitti… E quella di garantire profitti ai privati, lucrando sui beni comuni è senza dubbio una scelta di destra… Piuttosto chiara ed evidente, anche. Quanto agli arricchimenti ecco qualche cifra:
https://www.primapaginachiusi.it/2016/03/regione-toscana-ecco-quanto-guadagnano-scaramelli-bezzini-mica-poco/
ciò vuol dire che un consigliere regionale della Toscana, al termine dei 5 anni si porta a casa più 780 mila euro…e se son lordi son comunque parecchi
Ma possiamo pensare che una persona che vede aumentare di quattro o cinque volte il proprio reddito mensile (se non di più) continui a vedere il mondo con gli stessi occhi?
” E’ difficile far capire una cosa ad una persona il cui stipendio dipende dalla capacità di non capirla” (Upton Sinclair).
hanno capito benissimo…
Lo sò, appunto ….