PIU’ BUS PER NOTTOLA. MA PERCHE’ NON IL TRENO? UNA BATTAGLIA DA FARE

UNA “NAVETTA” DA CHIUSI E SINALUNGA PER MONTEPULCIANO STAZIONE, POTREBBE ESSERE LA SOLUZIONE PER UN COLLEGAMENTO RAPIDO, SICURO , A BASSO IMPATTO E A BASSO COSTO…
CHIUSI — Più autobus per l’ospedale di Nottola. Anche nei giorni festivi. Le navette partiranno dalla Stazione di Chiusi e dall’ospedale di Nottola per poi fare tappa a Chianciano Terme, Sant’Albino e Montepulciano (le fermate delle varie tappe saranno quelle dei giorni feriali.
Il servizio aggiuntivo avrà un costo di 12 mila euro suddiviso in parti uguali tra i 3 comuni: 4 mila euro ciascuno. Ovviamente oltre che al collegamento con Nottola le nuove navette rappresenteranno un’opportunità anche turistica perché faciliteranno gli spostamenti nelle tre città molto impegnate, in questo periodo, nell’organizzazione di eventi per le festività natalizie.
“In veste di amministratori di una città – dichiarano i sindaci di Chianciano e Montepulciano Andrea Marchetti e Andrea Rossi e il vicesindaco reggente di Chiusi Bettollini– abbiamo l’onere e l’onore di occuparci delle esigenze delle nostre comunità in termini di vicinanza ai servizi sanitari. Per questo è importante garantire i migliori servizi possibili e in questo senso, ancor più in un momento nel quale le risorse sono sempre minori. Garantire il trasporto verso Nottola anche nei giorni festivi significa aumentare la qualità della vita dei nostri cittadini che in questo modo sentiranno il proprio ospedale più vicino. Un ringraziamento è doveroso all’azienda Tiemme che si è dimostrata sensibile ad una esigenza molto sentita da parte dei cittadini. Crediamo che per uno sviluppo armonioso del nostro territorio politiche di area, come questa presentata in conferenza stampa, siano veramente la carta vincente da giocare.“
Le navette festive saranno attive fino a Maggio 2016 dopodichè l’orario e le corse torneranno nella modalità standard. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito web www.tiemmespa.it, oppure chiamare il servizio telefonico Info Mobilità all’800- 922.984 da telefono fisso oppure all’199-168.182 da cellulare.
Una buona notizia per i cittadini che dovranno recarsi all’ospedale di Nottola. Ma oltre ai pullman, per collegare meglio l’ospedale con tutto il territorio, ci sarebbe un’altra possibilità, più volte proposta da Primapagina (ma anche da altri soggetti: la Cgil, per esempio) e mai presa fino ad ora in considerazione dalle amministrazioni e dalle aziende di trasporto. Eppure sarebbe una soluzione praticabile da subito, a costo limitato e ad impatto ambientale zero. O quasi. Si tratta della proposta di trasformare, in alcune ore del giorno due tratti della linea Ferroviaria Chiusi-Siena in una sorta di metropolitana di superficie, con treni navetta proprio per l’ospedale di Nottola. Da Chiusi a Montepulciano Stazione e viceversa e da Sinalunga a Montepulciano stazione e viceversa. Due tratte percorribili entrambe nell’arco di 15 minuti al massimo, più altri 5 (al massimo) per raggiungere con un bus navetta l’ospedale dalla stazione. Soprattutto in inverno, con le strade spesso ghiacciate e con la nebbia, frequente in Valdichiana, il treno potrebbe rappresentare il mezzo più comodo, rapido e sicuro per collegare il territorio al presidio ospedaliero. E potrebbe essere utilizzato dai dipendenti della Asl, ma anche da chi deve sottoporsi a visite ed esami e da chi deve recarsi a Nottola per assistere un ricoverato… In una recente intervista a Primapagina il vicesindaco reggente di Chiusi Bettollini si è detto favorevole a questa ipotesi e a impegnarsi in questa battaglia. I sindaci di Chianciano e Montepulciano sono d’accordo? E i sindaci di Cetona, San Casciano o Torrita sono pronti a sostenerla, visto che ne trarrebbero indubbi vantaggi pure i loro paesi. La Cgil ha intenzione di rilanciare quella che fu anche una sua proposta una decina di anni fa, poco dopo l’apertura dell’ospedale di Nottola?
I dettagli e le modalità andrebbero discusse, naturalmente, con RFI e Trenitalia, e pure con la regione Toscana cui fa capo il Trasporto Pubblico Locale. Ma visto che la linea c’è e le stazioni pure, non sembra un progetto impraticabile… Ovvio, che anche il treno, come i pullman, anche se pensato soprattutto in funzione dell’ospedale, potrebbe avere anche valenza turistica, magari collegando la “navetta metropolitana” con il sistema di turismo dolce e l’utilizzo delle piste ciclabili: quella della Bonifica, per esempio, accessibile da Chiusi, da Torrita, da Sinalunga e da Montepulciano.
La vogliamo fare tutti insieme (amministratori, sindacati, stampa, associazioni turistiche, Asl ecc.) questa battaglia?
Noi ci stiamo.
Sì, anche perchè va bene mettere le navette durante i festivi per il periodo natalizio ma dopo? A partire da maggio che si fa? Se bisogna andare all’ospedale di Domenica o in un altro giorno festivo, si rimanda? Vada per il treno ma come servizio garantito tutto l’anno non a singhiozzi
Non conoscendo il problema che si pose a suo tempo chiedo un chiarimento che possa riguardare i costi e non tanto le opportunità logistiche, tenuto conto del costo rappresentato dal treno e dal suo impiego sommato poi a quello dell’autolinea Bus dalla stazione di Montepulciano all’Ospedale di Nottola (perchè mi sembra se non erro-ma può darsi che mi sbagli-)che la stazione ferroviaria più vicina al nosocomio sia quella di Montepulciano Stazione. Si pensa invece che dal punto di vista dei costi sia più conveniente usare il treno+ Autobus che una semplice linea di autobus ceh parta da Chiusi per Chianciano e per monepulciano ed arrivi a Nottola oppure il doppio impiego specificato prima? Ripeto, forse sono io che non m’intendo di costi ma quando si parla di questi si parla di costo del personale ferroviario,ammortamento delle vetture e del materiale rotabile e tutti i costi derivati delle segnalazioni in linea compreso il loro ammortamento.In più occorrerebbe sommarci il costo del Bus da Montepulciano Stazione e relativo personale,carburante fino a Nottola,andata e ritorno.sarà un conto della serva il mio ma dal lato dell’economicità dal momento che viviamo in un momento di restringimento della spesa.non mi sembra tanto conveniente.Io credo che esaminare il problema solo dal lato della convenienza è solo un aspetto, occorrerebbe vedere quale sia quantativamente la fruizione del servizio da parte del pubblico, non tanto per dire se il costo fosse rimborsato poichè è un pubblico servizio, ma la cosa comunque così come è stata lanciata mi sembra un po’ campata in aria.Lo sò da me che tutto non si misura con i soldi ma credo che si debba ragionare anche dal punto di vista della non dispersione di soldi pubblici. In pratica dioco solo questo : mi appare più conveniente il trasporto con l’autobus e chi si vuol recare a fare il percorso della val di chiana in bicicletta lo faccia appunto con la bicicletta.L’autobus mi appare la condizione migliore che soddisfi le esigenze dei paesi dove transita.Poi mi posso sbagliare od aver fatton una valutazione parziale del problema, ben’inteso….
Certo che costerebbe meno: Il treno c’è già, basta aggiustare gli orari… Come già scritto nell’articolo, la distanza sia da Chiusi che da Sinalunga è percorribile (e percorsa attualmente) in 12-15 minuti. La distanza dalla stazione all’Ospedale è di un km e mezzo circa, percorribile al massimo in 5 minuti… Usando il treno si decongestionerebbe la strada ex Statale 326, oggi piuttosto intasata e pericolosa per gli attraversamenti di centri abitati (Montallese, Acquaviva da un lato; Abbadia di Montepulciano, Torrita e Sinalunga dall’altro), tempestata di semafori e autovelox e pure piena di buche. Il treno insomma permetterebbe un collegamento più rapido, più sicuro, anche in caso di maltempo (ghiaccio, neve, temporali), e pur essendo treno diesel inquinerebbe comunque di meno rispetto alle automobili. Il servizio navetta dalla stazione di Montepulciano all’ospedale potrebbe garantire qualche posto di lavoro… Un servizio bus da Chiusi-Chianciano-Montepulciano e da Sinalunga-Torrita sarebbe più vantaggioso? Non credo proprio, né per rendersene conto… Da Chiusi o da Sinalunga arrivare a Nottola in meno di 20 minuti con un bus è pura utopia.Se poi si valuta anche il costo del biglietto…
Non ne sono così convinto ma può essere come dici te.Senz’altro il problema dell’inquinamento sarebbe ridimensionato e la strada un po’ decongestionata questo sì, ma quanta differenza di inquinamento ci può essere valutate le auto che passano ed il treno ?. Un po’ meno senz’altro e sono d’accordo ma il problema del decongestionamento della strada non mi sembra una cosa estremamente pesante anche se attraversa dei centri abitati.In pratica la mia analisi spicciola era incentrata solo sui costi e sulla loro utilità rispetto al problema generale. Se poi si dice che questo schema che tu riferisci possa creare qualche posto di lavoro in più sono d’accordo ma occorre pensare di non sconfinare nell’assistenzialismo puro, perchè sarebbe
un costo sopportato dalle casse pubbliche che già languono parecchio. In definitiva non mi apparirebbe questo che sia un problema risolvibile ripristinando un uso del treno sia come metodo sia dal punto di vista della risoluzione dell’impatto ambientale dato che la linea già esiste.Io credo che i costi possano essere molto superiori ad una alternativa dell’uso dell’autolinea.Una autolinea passa per i paesi che abbiamo detto e la gente non deve spostarsi dal proprio paese (Chiusi, Chianciano, Montepulciano) e quante stazioni di fermata autobus sono sulla strada? Parecchie mi sembra, anzi sia una mappa quasi capillare quella che possa tener conto di dove passi una strada..Mi sembra una cosa più comoda e fatta a minor costo. Il problema dei posti di lavoro e della loro creazione non possono essere risolti nei modi di come-tanto per fare un esempio che mi viene alla mente adesso che stò scrivendo-veniva fatta negli anni 60-70 la distribuzione del pane da parte del Molino Popolare del Trasimeno di Pucciarelli, dove c’era un camion che partiva carico di pane e venivano vendute e consegnate le pagnotte nei lontani casolari di campagna.Quanto veniva a costare una pagnotta di pane nel bilancio di quella cooperativa ? Infatti hanno chiuso e da parecchio tempo.Poi non voglio contrastare le idee perchè senz’altro la mia è una impostazione parziale che può non tener conto di tanti aspetti ma a lume di naso e rigor di logica mi sembrerebbe che sia un viatico per un uilteriore indebitamento in una economia dove tutto è contrassegnato da costi e ricavi.I problemi di Nottola credo che siano altri e che vadano inquadrati sull’organizazione del lavoro e sulla presenza del personale dal momento che stiamo assistendo in tutta italia a riparametrazioni ed all’uso del personale sanitario su cui grava sempre più la pressione degli organismi regionali e centrali.E’ sconvolgente che vi siano liste di attesa per certi esami rimandate alle calende greche.Il servizio pubblico è lì che non funziona.ma è sempre il solito problema italiano:la sanità costa fior di quattrini ed è il ”cespite” che assorbe più risorse.Se ti trovi in condizioni di fruirne e di avere prestazioni da interventi chirurgici il giorno dopo sei a casa,tranne ospedalizzazioni per casi di estrema gravità.E’ capitato a me, alla mia famiglia, a molti dei miei amici. Oltretutto se ti frughi le tasche e paghi il medico intramoenia hai una prestazione in tempi accettabilissimi e quindi esiste il problema dell’uso delle strumentazioni credo, o no?.Allora mi domando da quanto tempo esiste tale problema ? Ma perchè la gente vede le cose e protesta solo quando tali cose toccano da vicino le persone ed i singoli individui ? E’ un paese democratico questo? Me lo chiedo spesso.Scusa se ho divagato dal tema posto ma mi sembra che di fronte a tali tematiche quello del trasporto su strada ferrata+ autobus oppure solo su autobus sia del tutto inconsistente .Ormai credo che la politica si dedichi alla ricerca di aspetti di importanza secondaria e terziaria una volta che ha cancellato quelli di importanza primaria.E la cosa più incresciosa è quella che la gente subisce senza fare nulla, magari mugugnando, ma quando si va a votare si ” rioca” sempre lì con quella matita.E’ un problema della gente perchè credo che dopo tutto sia l’ora che si svegli e che veda intorno a se quanto le strutture pubbliche si siano incancrenite e non diano più i risultati di come li davano qualche decade or sono.Ma è responsabilità della gente, responsabilità totale, perchè ” tale gente tali politici” e la cosa non è disgiunta affatto.
ma quale assistenzialismo? Di posti di lavoro penso se ne possano ipotizzare tre o 4 non di più. Non è certo questo il punto. E’ un problema di buon senso e di costi: oggi abbiamo un ospedale che è mal servito dal punto di vista della accessibilità (strade congestionate, piene di buche, di semafori, di attraversamenti a raso, che passan in mezzo ai centri abitati); all’epoca della costruzione dell’ospedale era stata ipotizzata anche una viabilità nuova che +è rimasta sulla carta. Il mio ragionamento parte da un presupposto: dato che c’è una linea ferroviaria con una stazione ad 1 km e mezzo dall’ospedale, e quella stazione è raggiungibile in 12-15 minuti sia da Chiusi che da Sinalunga, ovvero dai due poli opposti a sud e a nord, perché non usare il treno? Quanto costerebbe alla Ferrovie e al sistema del TPL (Trasporto Pubblico locale) aggiustare gli orari in modo che alcune corse nell’arco della giornata possano essere pensate proprio in funzione dell’ospedale, inteso come utenza, ma anche come operatori e dipendenti? Aggiustare gli orari non presuppone alcuna costruzione, alcun intervento strutturale dato che le stazioni esistono e il treno pure e già transita in quella tratta. Per la “navetta” dalla stazione all’ospedale basterebbero due-tre pulmini a 9 posti… Quanta gente parte da Chiusi e Sinalunga o vi deve passare per arrivare a Nottola? basterebbe fare questo calcolo per capire se l’operazione sarebbe conveniente oppure no. Quanto ai tempi di percorrenza, all’impatto ambientale e alla sicurezza (e anche la sicurezza ha un costo sociale molto alto) il treno vince 10 a zero sul bus e sulle automobili…
Fra l’altro se non vado errato il Consiglio Regionale sarà domani impegnato per il varo della legge sulla sanità regionale per evitare il referendum proposto con le firme di più di 50.000 cittadini.Una domanda mi sorge spontanea visto quanto abbiamo di fronte (il treno o l’autobus qui centrano nulla ….) ma il PD preferisce togliere di mezzo il referendum andando in tasca a come la pensino i cittadini
nella loro totalità che sarebbero chiamati a decidere sui tagli e sulle ristrutturazioni delle USL ? E’ una domanda questa che mi sorge spontanea visto che scalpita per liberarsi di tale minaccia ?
Dovrebbe far riflettere molti su come viene gestita la sanità e con quali criteri si affondi il coltello dei tagli alla spesa.Ma si ritorna al discorso sulla gente evidentemente….
questo però con la proposta del treno per Nottola c’entra veramente poco. E il problema dei trasporti da e per l’ospedale non è solo un problema sanitario, ma investe molti altri aspetti. Compresa la sicurezza delle strade e quella dei cittadini che abitano nei paesi attraversati dalle strade che portano a Nottola…E, secondo me anche la qualità della vita di quei cittadini, degli utenti e dei dipendenti dell’ospedale, che potendo andare a Nottola con il treno avrebbero più tempo per se stessi, per le loro famiglie, e perderebbero meno tempo per strada…
Si certo che c’entrano nulla il treno o l’autobus con il problema sanitario(l’ho anche scritto fra parentesi nel mio precedente intervento) ma ho voluto citare quello per ricordare ai lettori l’appuntamento sotto le finestre della Regione Toscana che poi abbiamo visto com’ è finito.In questo paese serve sempre ricordare, perchè la gente spesso si dimentica anche da dove viene, figuriamoci se non si dimentica dei problemi della collettività…. anzi spesso al sistema serve che la gente dimentichi…e questo è il veleno maggiore di tutti.
Ma quali sono gli orari dei bus che DAVVERO collegano chianciano terme a nottole? Ho atteso ore sotto la pensilina di fronte all’ospedale, ci sono gli orari da e per chianciano .