LO SCANDALO BANCA ETRURIA: AMICI, AMICI DEGLI AMICI, VECCHIE CONOSCENZE… E FREGATURE

Oggi Alberto Statera su La Repubblica analizza lo scandalo Banca Etruria con i soci e clienti “truffati” o indotti in tentazione e in errore con il miraggio di obbligazioni e azioni ad alto rendimento che invece erano ad altissimo rischio… Il giornalista parla dei 13 “ricchi ex amministratori e 5 ex sindaci revisori della banca aretina che probabilmente non restituiranno mai i 185 milioni che si sono auto-concessi con 198 posizioni di fido finite in sofferenza e in incaglio, settore che in banca curava Emanuele Boschi, fratello del superministro Maria Elena. Nè, visti i precedenti, restituiranno i 14 milioni riscossi in gettoni negli ultimi 5 anni“.
Insomma, secondo quanto riporta Statera, mentre i soci e clienti vedevano andare in fumo i propri risparmi, per i “cattivi consigli” dei funzionari della banca, i vertici della stessa si arricchivano…
L’articolo di Repubblica cita anche alcuni dei primi 20 clienti top che hanno ottenuto mutui sostanziosi, poi finiti in sofferenza, per oltre 200 milioni di euro: Francesco Bellavista Caltagirone e la sua Acqua Antica Pia Marcia, esposta con alcune controllate per circa 80 milioni, o la Sacci, esposta per 40 milioni, o la Finanziaria Italia Spa del gruppo Landi Eutelia (16 milioni), La Realizzazioni e Bonifiche del Gruppo Uno A Erre (per 10 milioni e mezzo) o l’Immobiliare Cardinal Grimaldi titolare di un mutuo di 11, 8 milioni a 40 anni, durata che non esiste sul mercato…
Ma anche la Privilege Yard Spa di Civitavecchia, che doveva costruire il panfilo più lussuoso al mondo (si diceva che fosse già stato opzionato da Bradd Pitt e Angelina Jolie) con un finanziamento da parte di un pool di banche capeggiato proprio dalla BPEL. Operazione poi non andata in porto perché la ditta è fallita per oltre 200 milioni… Nel consiglio di amministrazione figuravano Mario Masi, ex Direttiore Generale Rai, Giorgio Assumma ex Presidente della Siae. L’inaugurazione del cantiere fu “benedetta” dal Cardinal Bertone (quello dell’attico da 70 metri quadri). Guarda caso, proprio lui.
Tra gli sponsor dell’operazione anche una vecchia conoscenza chiusina, il “quasi cittadino onorario” e noto massone Giancarlo Elia Valori, che dove c’è qualcosa di poco chiaro è sempre presente. Compresa la Loggia P2 di Licio Gelli. Per fortuna di Chiusi quella cittadinanza onoraria concessa in tutta fretta nel 2013 si rivelò solo “virtuale”, tant’è che non figura negli atti ufficiali. Meglio così, di personaggi del genere (come scrivemmo all’epoca) meglio farne a meno. L’avranno capito, adesso Scaramelli, Bettollini, Fatighenti & compagnia?
“Del resto – scrive Statera su Repubblica – la Banca Etruria è da lustri teatro dello scontro e anche degli incontri d’interessi tra finanza massonica e finanza cattolica. Quasi tutte storie che vengono dalla notte dei tempi“. E la BPEL sia prima che dopo l’allargamento al Lazio è sempre stata un feudo democristiano. I fanfaniani ad Arezzo, gli andreottiani nel Lazio. Nel 2013 il presidente era Giuseppe Fornasari, ex deputato Dc. Aretino e fanfaniano Doc. Come Pierluigi Boschi, padre della ministra Maria Elena che alla domanda se preferisse ispirarsi a Fanfani o a Berlinguer non ebbe esitazione nel rispondere: Fanfani!
Tutto questo altro non è che l’ennesima cartina di tornasole che porta in evidenza l’intreccio tra politica, finanza, economia, massonerie e ambienti non lontani dalla sacrestie. E certi nomi ricorrenti, i partiti o le aree politiche coinvolte, dicono anche che l’intreccio è quasi inestricabile ormai ed è radicato, quasi endemico al sistema Italia. Un sistema in cui anche il renzismo c’è dentro fino al collo, come i suoi predecessori, altro che rottamazione!
Ma, al di là degli aspetti politici, non secondari comunque, la vicenda dei soci e clienti indotti in errore (e in rovina) dalla BPEL e altri 3 istituti di credito emersa in questi giorni, con la frenesia del Governo nell’emettere il decreto salvabanche, così come era successo già con lo scandalo Monte dei Paschi. apre un nuovo fronte ed è un’altra mina nel rapporto di fiducia degli italiani verso gli istituti di credito. E una domanda serpeggia tra risparmiatori, correntisti e imprenditori: quante altre banche, grandi e piccole, hanno “mal consigliato” i propri clienti, inducendoli a comprare titoli tossici e carta straccia?
m.l.
La domanda finale che ti fai Marco pensi che possa avere una risposta ? Solo in presenza di fatti esplosivi il cittadino normale viene a sapere delle manovre che possono aver riguardato tale materia.Normalmente resta tutto sotto coperta perchè l’importante è il fatto che non debba serpeggiare sfiducia, perno centrale su cui si fonda tutto l’impianto…..e se talvolta succede che l’impianto crolla pazienza….siamo uomini e si può sbagliare….questa è la giustificazione che spesso si dà la politica quando ragiona su tali avvenimenti.E’ la legge dei soldi per la quale quando andiamo a scuola ci dicono che le banche svolgono l’attività intermediatrice del credito e cioè prendono in soldi da chi ce li ha e li danno a chi non ce li ha. Provate a pensare per un momento il contrario e nella normalita pensate un momento se fosse vera la cosa che prendessero i soldi da chi non ce li ha e li dessero a chi ce li ha. Forse la similitudine reale è quella che talvolta si avvicina a tale caso.Non ho nulla contro le banche perchè nel mondo così istituito il denaro è come merce, un bene alla stregua di ogni altro prodotto soggetto all’acquisto ed alla vendita.Solo che la natura di tale denaro è una natura intrinseca che potremmo definire ”pubblica” e non privata, ma qui si entra in altre strade che è meglio astenersi dal percorrerle e dal commentarle perchè ci possono portare lontano.Come la vendita di un prodotto in un mercato, specialmente in quello globale, il denaro, alla stregua di ogni altro bene scambiato e dato o ricevuto è soggetto anche a costituire il mezzo per il quale passa l’arricchimento o l’impoverimento di una quantità enorme di persone. Nel caso nostro preso in considerazione dal Post si dimostra come di fronte al profitto per rimpinguare o risanare i bilanci si possa aver messo in piedi una politica di vendita di aria fritta con la consapevolezza della possibile rovina di risparmiatori, i quali spinti all’acquisto dietro consiglio di ”esperti” si sono logicamente trovati di fronte all’oste al quale domandavano se il vino fosse stato buono.Ed allora per rispondere alla tua domanda Marco,pensi che di osti in quel modo non ce ne siano dappertutto ? Non dovrebbe essere così sono d’accordo,ma talvolta la legge del profitto è una questione di ” culo” : o ce l’hai o te lo fanno……
Visto che a nessuno piace rispondere e scrivere almeno due righe esprimendo il proprio parere su questo argomento del Post, posso azzardare un ulteriore commento ? Quando qualcuno dice-e lo dice da sempre- (alias Lorenzoni tanto per capirsi)- che la cittadinanza di Chiusi su tali questioni rimane rintanata perchè ha timore di esporsi sia nei confronti delle istituzioni sia dell’opinione pubblica,non mi sembra che tale ” fatto”possa essere aria fritta e passare inosservato.Tutto questo costituisce un atteggiamento preciso ed anche un modo di essere e di pensare.Lecito bens’intende vorrei vedere, ma secondo me indicativo di chi non piace” metterci la faccia” -tanto per usare una allocuzione verbale scaramelliana, esponendo le proprie idee. Chiedetevi il perchè e chiedetevi ancora del ”clima culturale” che vige da decenni in questa ”civile” cittadina…..pensate che sia solo provincialismo ? Quello esiste anche nella gente che vive in città e fa parte di una sfera più larga che oserei definire come culturale.Tutto questo è anche un ”costume culturale” della gente che abita questa civile cittadina ultimo lembo della provincia di Siena e forse anche la stessa provincia di Siena tutta,.dato che come ”cultura” non s’intende solo il saper ragionare su storia,geografia o letteratura.Dico così perchè a seguito dell’ammissione di Renzi e via via di seguito anche di Bettollini e del PD della Leopolda, sembra che il riconoscimento che la cultura debba essere al primo posto fra i motori trainanti del cambiamento
sia un fatto da intendersi come fattore primario, fino a portare il nostro premier a dire che per ogni spesa programmata accanto a quest’ultima ci deve essere la stessa spesa investita in cultura.
Cavolo, una bella sterzata, ma a parole…..almeno fin’ora, e…giù scrosci di applausi.! Per me la cultura è l’antidoto a non farsi passare sopra la testa le istanze partorite da chicchessia,partiti politici, movimenti o singole persone, incluso quelle che sgambettano per fare carriera,cosa questa molto comune da sempre non solo in questi anni.E cultura vuol dire anche parlare e confrontarsi ed assumere responsabilità delle proprie idee ed essere pronto anche a cambiarle quando si riconoscono fuorvianti a certi scopi di come si intende la vita,fare anche ”mea culpa” talvolta è più che altro cultura.Bene, forse apparira à un discorso pregnante di ingenuità il mio, ma auspicherei veramente dai vertici politici e da chi li rappresenta localmente ,che affrontare argomenti di questo tipo non rimanga materia sommersa, impraticabile oppure ritenuta praticabile solo per addetti ai lavori.Forse con il metro descritto del ” fare mea culpa” Chiusi potrebbe diventare la Sorbona e quanto in essa contenuto.
Non ci si può stupire Carlo dei silenzi della politica e dell’opinione pubblica. Nella “civilissima” Chiusi e non solo. Sono decenni che da queste parti il confronto politico è letteralmente scomparso. Alle poche iniziative partecipano sempre e solo quelli che le organizzano. Mai gli altri. E non da a desso che comandano i renziani. Succedeva anche prima , quando nel Pd comandavano altri o il Pd nemmeno c’era o si chiamava in un altro modo… I 5 Stelle vanno solo alle iniziative dei 5 stelle, quelli del Pd solo alle iniziative del Pd, la destra a quelle della destra (ammesso che le faccia). E questo accade anche in altri campi. Sia che si parli di etruschi, di pallone o di banche. La gente stenta a metterci la faccia anche quando si parla di inquinamento e casi di tumore sopra alla media. Meglio non sentirsele dire, certe cose, che rovinano la digestione…”E poi questa mica è la terra dei fuochi!”. Per anni questo giornale è stato il solo a livello locale, insieme a qualche blogger senese, a parlare dei buchi neri del Monte dei Paschi… Chi ci ha messo bocca? E più di recente abbiamo parlato delle fusioni tra le Bcc (fusioni, non scandali, operazioni di riassetto, non malversazioni) eppure nessuno della politica, della cosiddetta intellighenzia o società civile ha preso cappello sulla questione… Meglio parlarne sottovoce, al bar. Sul giornale meglio di no… Ma anche a livello nazionale le cose non vanno meglio: cosa dicono gli intellettuali della situazione interna e internazionale? Un tempo Vittorini, Pavese, poi Pasolini, Dario Fo, intervenivano, dicevano la loro anche sulla linea del partito… Oggi al massimo parlano Sgarbi e Scanzi. I socialnetwork dovrebbero aiutare gli interventi, le prese di posizione, il metterci la faccia… E infatti su facebook molti commentano, ma sono commenti da stadio: bravo, daje, forza, avanti così, oppure “maledetti sinistroidi!”, “buonisti del cazzo” e amenità del genere… Rarissime le argomentazioni nel merito, solo fideistica adesione, appoggio incondizionato ad un capo o denigrazione verbale di chi la pensa diversamente. E comunicati stampa istituzionali che nella migliore delle ipotesi sono pura propaganda a buon mercato, quasi mai informazione.
Questo è il quadro e non mi pare che ci siano le condizioni e la voglia di uscirne. Ognuno continua a coltivare l’orticello suo, senza parlare ad altri, senza cercare altri, senza porsi alcun problema relazionale…E senza un’idea che sia una per modificare l’andazzo.
Oggi i laureati sono infinitamente di più rispetto a 40 anni fa, ma l’analfabetismo politico (e anche culturale, nel senso che gli hai dato tu) è dilagante. E generalizzato. E spesso anche chi commenta lo fa per punto preso, per esprimere una sua opinione, indipendentemente da ciò che legge e che vorrebbe commentare. Quello non l’ ha nemmeno letto… O se lo ha letto non lo ha capito. Ma che importa? Quel che conta è fare il tifo. E non esporsi più di tanto, che non si sa mai… Quindi mettiti pure l’anima in pace. Le prese di posizione che auspichi non arriveranno, come non sono arrivate fino ad ora.
Siamo rimasti io e te a rimbeccarci dicendo in fondo le stesse cose mi sembra.Io a Chiusi ci sono ritornato a vivere perchè avevo le mie radici e la casa dei miei genitori, tu ci sei sempre stato e conosci molte più cose di me.Forse agli occhi esterni appaiamo due patetici sia del passato che del presente e qualcuno ti ha anche definito con lettere anonime come un rottame in cerca di notorietà,proprio perchè hai spesso lavorato ” contro” a ragion veduta e con coraggio, dicendo cose che a parecchi anche a sinistra non piacevano affatto. a cominciare dagli anni 80 ad oggi,anche quando c’era il vecchio PCI. Secondo me tutto questo ti ha portato al centro dell’attenzione come un riferimento con il quale molti anche bastian contrari hanno dovuto giocoforza misuraisi.Oggi di tutto questo-come dici te- non c’è più nulla,c’è solo rimasta nella gente una grande pesantezza del vivere, un rendersi conto che chi parlava di grandi ideali perchè li aveva dentro è rimasto sempre se stesso, non abiurando come hanno fatto tanti,ciò che erano stati e che oggi per convenienza personale, familiare, economica ed anche timore di essere messi ai bordi o guardati storto,ma anche con istanze pulite alle quali hanno intimamente creduto,hanno accettato i nuovi andazzi,dando spazio o servendosi della nuova sottocultura mediatica,made in PD,mascherata da progressismo e dalle parole, mentre i fatti però compiuti in prassi politica corrente e nell’economia da parte di quel partito guida sono fatti concreti. Ed allora? Se il popolo italiano ha accettato inerte l’eliminazione progressiva di un grande partito di riferimento come era il PCI con i suoi lati positivi ed anche negativi,e non ha saputo sostituire ad esso nulla, perchè di nulla si parla, è chiaro che lasciando spazi aperti e permeabili,lì ci si è inserita la cultura di sempre,perchè quella di sempre è, non una nuova, e quella di sempre non è una cultura che libera le masse subalterne ma l’esatto contrario.Ed è quella che vediamo intorno a noi affermarsi ogni giorno, anche nei giovani, che pensano di militare in partiti della sinistra mentre consapevolmente taluni e inconsapevolmente altri fanno funzionare meglio il sistema che li limita.E’ per questo che a questi giovani dico che alla fine è venuto il momento di scegliere e di fare una scelta di campo,di rinunciare una volta alle proprie prerogative e peculiarità ed unirsi ad un movimento che adesso è ancora in embrione anche se lo danno come secondo partito dell’Italia, con tante e forse troppe negatività organizzative e d’impostazione, che ancora lo chiudono in un recinto, ma che invece ha anche tanta volontà di contare e di pesare.nella scena politica.Il tempo deciderà se questo si trasformerà in un altra cosa oppure rimarrà fermo e asfitticamente si estinguerà, con gran plauso di chi ne ha paura.Ha molto da imparare, ma per adesso dice cose più diritte che a mio parere e sentire sono dipiù di quelle ” storte”. Localmente intorno non c’è nulla,le liste civiche dopo l’esperienza della Primavera credo che non siano più praticabili sul terreno del cambiamento delle cose,ma può darsi-forse è merce lontana ancora dall’affermarsi- ma c’è sempre un inizio nelle cose ed io voglio sperare che la gente alla fine capisca che devono passare i Gava di Napoli che distribuivano la scarpa destra prima delle elezioni e se avessero vinto regalavano quella sinistra. Sono passati 60 anni ma l’economia e la storia ed il cervello della maggior parte della gente, una volta ricattato per fame- ed oggi è la stessa cosa in chiave moderna-,funzionano sempre nel medesimo modo. E menti sopraffine lo sanno,si travestono da liberatori e rottamatori,ma negli atti che
contano fanno funzionare più velocemente e speditamente le rotelle dello stesso sistema.Allora cosa dobbiamo sperare noi ? Me lo chiedo ed ognuno con le proprie storie personali rispetto a questi problemi, abbiamo sbagliato tutto? Sarò immodesto ed orbo da non vedere che invece il nuovo paventato è nuovo per davvero,ma non crederei.
basta guardarsi intorno, vedere la gente come pensa ed agisce e trarne poi le conseguenze.La gente ancora non ha capito che in questo sistema diventa preda di una trappola e quando se ne accorge è troppo tardi.Ma parecchia di questa gente è anche preda di sè stessa,perchè acriticamente accetta tutto,spera, magari s’incazza ma resta isolata e da sola subisce,e magari diventa anche reazionaria.E’ questo il rischio forte che corriamo tutti.Ma è possibile che dobbiamo stare alla finestra a guardare quello che succede sapendo che alla fine chi perde è la maggioranza della gente? Perchè prima non lo era così? Forse perchè aveva un riferimento forte davanti che era un partito che era riuscito parzialmente a trasformare la società ed a portarla ad un livello di democrazia senz’altro più elevato di quanto lo sia oggi.Ed allora ciò che c’è da fare è unirsi.Chi dirige ha paura solo di questo e rema per non farlo attuare.ecco perchè c’è bisogno del sostegno di tutti a queste nuove forze che hanno bisogno di essere aiutate e portate a livello di poter incidere.Solo così si trasforma un sistema, nella democrazia ma imponendo dal basso le istanze di cambiamento creando e facendo funzionare gli strumenti della democrazia, costati sangue e sacrifici, non scavalcandoli od eliminandone quelle condizioni per riprodurre il potere di sempre.Con tutti i mieri limiti, con tutte le mie visioni errate o forse troppo idealiste, ancora a quasi 70 anni di età mi sento di contribuire a questo. E’ una delle cose che mi fa essere vivo.Non mi aspetto nulla,ma ho questo bisogno.Ed è un bisogno che ritengo pulito.
Hai ragione e il tuo “bisogno” è un bisogno che credo abbiano in molti, ma non si esprime, non esce allo scoperto. E la tua riflessione – e ti ringrazio delle parole di stima – presuppone altre due domandine: chi e come può “unire” le persone deluse e incazzate e far emergere quel bisogno trasformandolo in azione politica? Questo è il punto, Carlo: Chi? come?
Codesto è un bel dilemma.Secondo me siamo ancora ai primordi negli stadi evolutivi di quanto ci sia intorno.Limitatamente a quello che mi è dato da vedere- e l’ho ridetto altre volte- con tanti carichi negativi che rispetto alla politica devono essere riassestati, l’unica forza presente è quella dei 5 Stelle. A mio avviso c’è un grosso ” MA ” che deve essere rimosso da parte loro ed è il fatto che sia per statuto sia per cambio di opinione, soffrono di una sindrome da splendido isolamento che tendono a far presente costantemente e che affiora ogni volta che ci parli.Io credo che sia una ”tattica” più che una forma mentis, almeno voglio sperare così, perchè se fosse ”una forma mentis” andrebbero incontro a cocenti sconfitte e finora quello che hanno guadagnato lo hanno guadagnato principalmente per vari motivi: opposizione su tematiche giuste, ed il rifiutarsi rispetto al PD di farsi attrarre, assorbire e farsi considerare alla fin fine uguali a loro, perchè la gente non farebbe più alcuna distinzione.Fin qui sono risultati vincenti ma l’Italia e non solo Chiusi è composta anche di altre forze con le quali ci si deve confrontare. Allora lo splendido isolamento potrebbe anche significare come appello alle altre forze nel senso che ” siete voi che dovete venire verso noi”.Senza fare fantapolitica, tale posizione potrebbe risultare vincente visto le condizioni del momento in cui si applica ed i problemi del territorio. In tutto questo lo sò bene che c’è una lettura che può risultare erronea sul giudizio che si ha degli altri e delle altre forze, perchè l’Italia è un coacervo di forze e di strutture(partiti, sindacati, associazioni che tenute insieme fanno il tessuto sociale e quindi l’equilibrio fra tali forze ha come risultato la democrazia. Questo detto in parole formali e povere.Sicuramente per loro questa immagine fa parte del passato e giudicano che quello che hanno potuto dare tali coacervi di forze ormai appartenga al passato a cominciare dalle volontà dei singoli cittadini i quali non partecipano più alla vita dei partiti, riunendosi e discutendo e facendo sintesi.Qui ci sarebbe da aprire un dibattito lungo un anno sulla democraticità delle decisioni assunte via Web ma dall’altra parte dello schieramento, in mezzo alle altre forze cosa c’è? Ci sono solo capi di partito, segreterie, capibastone ed un gregge che per fame corre dietro ad ogni partito e lo vota, dal momento che gli ideali non esistono più per il gregge al quale è stato venduto l’etere.Allora cosa rimane? Siccome l’italia non si governa da soli perchè sarebbe un fallimento per chi ci provasse, loro in questa fase ritengono che si debba affermare la stabilità delle loro avanzata al fine di poter imporre sia gli uomini, sia i mezzi, sia le risorse nelle direzioni che loro ritengono utili, accompagnate dalle riforme che vedano lo sfrondamento della natura assistenzialistica dei governi ( tipo vedi la lotta attuale del comune di Livorno che ha portato Nogarin a prendere le decisioni che ha preso) od aspetti legati alle retribuzioni dei manager di stato dove ancora ci sarebbe da affondare il coltello, e tanto altro ancora. Allora, è chiaro che formare un partito non è uno scherzo ma è il risultato di lotte,interne e diversità di condivisione dei problemi.Loro hanno creduto di evitare l’assemblearismo partitico rivolgendosi verso l’uso del web e filtrando le istanze dei militanti, dei simpatizzanti, di coloro che non necessariamente siano del Movimento ma che possono dire il loro parere sulle questioni. E’ una struttura più agile che ha dei limiti però riguardanti la stessa democrazia se non altro come concetto, ma questa forse è una impostazione più generazionale nostra con al quale siamo abituati a convivere e con la quale abbiamo vissuto nel passato.Ripeto, far funzionare un partito non è uno scherzo, soprattutto per il fatto che l’Italia non si governa da sola ma alleandosi.Questo è un tema che secondo me prima o poi va affrontato da loro perchè dovrebbero capire che soprattutto dalle vecchie impostazioni partitiche rimangono i rimasugli, i cespugli, le persone abituate ad avere la loro fettina di potere piccolo a grande e che soprattutto nei casi che vediamo intorno a noi è una lotta del piccolo potere( vedi PD locale ma anche SEL e PSI ) per il grande potere.Su questa linea anche a Chiusi abbiamo avuto esempi da almeno 10 anni….Tutto questo non fa che dividere un fronte che a parole si ripromette di raggiungere ” la felicità per i cittadini” ma negli atti produce il contrario. Queste sono le discrasie che abbiamo davanti, ma anche le cose più grandi, complesse e corpose hanno avuto un inizio e si sono corrette strada facendo con l’intelligenza politica delle persone.D’altra parte il panorama intorno non è dei più confortanti e se a livello nazionale tale movimento è in crescita come dicono i sondaggi( teniamo presente che hanno tutti contro a cominciare dai partiti tutti, nessuno escluso e dai mass media giornali e tv) e pare che sia oltre il 26% quando lo davano ormai per spacciato ed il PD si fregava le mano, adesso la cosa è un po’ diversa.In questa valle di lacrime percorrere una strada non battuta ha delle incognite,e c’era un detto popolare che diceva ”chi lascia la strada vecchia per la nuova sà ciò che perde ma non sà ciò che trova”.Vero, ma la strada vecchia ormai l’abbiamo vista che è meglio perderla, almeno visto il problema da sinistra. Loro non sono di sinistra ma molte loro iniziative e proposte le giudico di sinistra,come il reddito di cittadinanza per esempio.Quando la sedicente sinistra per governare si allea con la destra cosa vuoi che vengano a fare la lezione di morale a loro ? La risultante che ne esce è una nuova democrazia cristiana, cosa c’era da aspettarsi di diverso dai rottamatori ? Oltre questo tutti gli altri cespugli hanno già dimostrato di percorrere strade asfittiche dove un risultato al 6% è già un successo. Pensiamo di governare con quelli dopo le dimostrazioni anche avute nel nostro piccolo a Chiusi ? Avranno contro tutti ma io credo che in questa fase meritino un aiuto.soprattutto dall’altra parte dello schieramento dove non mi riesce vedere strade percorribili se non il ribattere sostanzialmente gli stessi sentieri sposando ed usando le correnti interne al PD che sono diventate dissenzienti da esso e che questo hanno il dente avvelenato. ma sono sempre loro, partoriti in quell’ospedale e che hanno accettato quel latte !!.Quindi secondo me per farla breve ” chi prima conviveva con la moglie ninfomane quando la sera rientrava a casa non entrava dalla porta perche ci batte le corna ….” perchè vuol dire che qualche patologia se non altro ideologica e non solo,addosso ce l’ha ed è incline politicamente alla mercificazione.”Sarebbe una bella famigliola….”. La politica dei duri e puri-non vorrei dare una immagine sbagliata di me stesso – non ha mai dato risultati, ma se non altro in questa fase può attrarre persone, anche un po’ diciamolo pure di tutte le risme politiche,ma con una caratteristica in comune: la ricerca ed il perorare l’ONESTA’ . In questa fase che l’Italia stà vivendo non è poco.Altro non vedo, se non i soliti noti riciclati e riciclandi. Credo che se un intesa fosse possibile su questo piano, qualche testa pensante
ancora ci potrebe essere in questo paese, ma si dovrebbe liberare dagli abiti, mettersi in costume e dovrebbe essere pronta a tuffarsi in una piscina dove l’acqua sia tanto sulfurea che gli porti via molte incrostazioni,ma la vedo dura…….
Questo dibattito mi piacerebbe farlo in pubblico, magari coi 5 stelle. E qualche altro. Così, tra me e te, non serve a niente. Possiamo parlarne per ore al telefono, in salotto o al bar davanti a una birra… Alla fine il risultato è sempre quello…
Che sia inutile farlo sule pagine del giornale on line non lo credo. un po’ di gente legge e magari può capire di più di cosa si parli. per il risultato poi forse qualche idea può anche cambiare. Anche a me piacerebbe farlo in pubblico con i 5 stelle e con altri perchè come ti ho detto,personalmente sono più le cose che condivido di loro( ma è una sensazione anche) che quelle che non condivido,almeno per adesso,ma io conto poco, anzi nulla.Comunque nulla ci impedisce di provare a coinvolgere la cittadinanza ed a 5 mesi dalle elezioni è bene che i motori si possano scaldare, vedere e far conoscere se quello che bolle in pentola sia reputato affidabile o meno da parte di tutte le forze.almeno per Chiusi la mia impostazione per adesso visto quello che c’è intorno è che si possa fare una unione di forze e se c’è una speranza di spuntarla secondo me si spunta solo uscendo dal cerchio di sempre.Diversamente Bettollini vince 6 a 2 o 6 a 3. Questo è poco ma sicuro ed è la forza di Bettollini.Volete altri 5 anni come questi passati ? Se li volete, ad ognuno la propria fettina di torta, rintanati e coperti. io dico che sarebbe da farlo questo incontro.Alla peggiore delle ipotesi tutto ritorna come è adesso.