CHIUSI, IL COMUNE METTE IN VENDITA UNA PIAZZA (URBANIZZATA E UTILIZZATA). LO PUO’ FARE?

CHIUSI – Il Comune di Chiusi non ha un bilancio talmente in rosso da far tremare i polsi. Almeno a quanto dicono gli amministratori, la situazione è assolutamente tranquilla… Ma forse ha ugualmente bisogno di soldi. Di “reperire risorse” come si dice in gergo burocratese. Non si spiega altrimenti la decisione di mettere in vendita addirittura una piazza.
La notizia l’ha data Paolo Scattoni su Chiusiblog ed è stata confermata da alcuni ex consiglieri di opposizione(ex per la nota vicenda delle dimissioni in massa della Primavera) e anche da esponenti della maggioranza e della giunta.
Nella seduta del 13 ottbre il Consiglio Comunale ha approvato il piano delle alienazioni, ovvero il documento che regola l’eventuale cessione di proprietà comunali e nello stesso giorno la giunta ha deliberato un bando “per l’alienazione di un appezzamento di terreno sito in Chiusi Scalo, loc. Fondovalle”. Bando pubblicato il 15 ottobre, con scadenza, per la presentazione delle offerte indicata nel 9 novembre.
“Appezzamento di terreno” si legge nel bando. Detto così sembra possa trattarsi di un campo incolto e inutilizzato. No, dai documenti si deduce invece che si tratta di una piazza vera e propria. Censita come tale, con precisa denominazione toponomastica, urbanizzata e adibita a precisi scopi di pubblica utilità: Piazza Arturo Toscanini. Capolinea degli autobus Tiemme, con tanto di pensilina e cartello, ma anche posteggio per camion e mezzi pesanti, appositamente segnalato e area di sosta per i circhi. La piazza è individuata anche come eventuale area di emergenza in caso di calamità…
Il bando non fa cenno a specifici interessi di privati su quell’area. Ma a chi può interessare quella piazza se non ad una delle aziende che si trovano nei pressi? E se è giusto che il Comune faccia il possibile per venire incontro a eventuali esigenze delle imprese, è giusto e normale mettere in vendita una piazza censita, urbanizzata e utilizzata?
Soprattutto: è possibile e regolare dal punto di vista normativo, una operazione del genere? Quella piazza non è “patrimonio disponibile”, ovvero non in uso per fini istituzionali e di pubblica utilità, ma patrimonio indisponibile, cioè in uso, appunto, per scopi di pubblica utilità.
Detto questo, si pongono anche altre domande: 1) dove verrà individuato il capolinea degli autobus, una volta alienata Piazza Toscanini? 2) e il posteggio per i camion? 3) dove verranno allocati i circhi che arriveranno a Chiusi? 4) è prevista un’altra area per le emergenze in caso di calamità, e dove?
Sinceramente quando abbiamo letto la notizia, pensavamo ad un errore, cioè pensavamo che il luogo posto in vendita con apposito bando, fosse un altro. Giorgio Cioncoloni, Fulvio Barni, Rita Fiorini e anche l’assessore Micheletti confermano invece che di Piazza Toscanini si tratta. Senza alcun dubbio.
Quindi l’operazione si configura come una “privatizzazione” di quella piazza, di un bene pubblico non in disuso. E senza che sia stata indicata una alternativa, nella stessa zona, per gli stessi scopi (capolinea bus, posteggio camion, area per circhi…).
Anche il complesso degli ex macelli comunali è stato “alienato” con apposito bando, ma quello non era utilizzato dal Comune. Piazza Toscanini sì.
Ora, un comune può anche decidere di vendere qualche gioiello di famiglia, per fare cassa, non è uno scandalo, se quei gioielli non servono. Ma mettere in vendita un oggetto che si usa tutti i giorni e ha una funzione importante, dà l’impressione di essere con l’acqua alla gola, come i tanti poveracci che vanno a impegnare l’argenteria nei ‘compro oro’…
Il Comune di Chiusi si trova in una situazione del genere?
E’ opportuno che il vicesindaco reggente spieghi bene la questione. E le motivazioni di quel bando. E chi ha il compito di controllare l’operato delle amministrazioni pubbliche, dica se l’operazione il Comune di Chiusi la può fare oppure no. Meglio sarebbe prima della scadenza del bando…
m.l.
Nelle foto: Piazza Arturo Toscanini, in loc. Le Biffe (bivio per zona industriale, Ponticelli-Fabro). In alto, il cartello con la denominazione della piazza; al centro, la pensilina con il segnale “capolinea autobus”. In basso, il segnale che indica il posteggio camion.
COMUNICATO STAMPA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE PERVENUTO IN REDAZIONE OGGI 21.10.2015, ORE 15,23:
Il Comune di Chiusi, dando seguito ad una delle ultime disposizioni votate in consiglio comunale, ha avviato un’asta pubblica per l’alienazione di un’area sita a Chiusi Scalo in località Fondovalle (piazzale Toscanini) a ridosso dell’area produttiva delle Biffe. La base d’asta del lotto è stata fissata in 350 mila euro.
Alla gara possono partecipare sia persone fisiche che giuridiche che potranno presentare un’offerta, corredata dai documenti necessari e reperibili in Comune o anche attraverso il sito nella sezione Albo Pretorio, entro le ore 13 di lunedì 9 novembre. Affinché l’offerta sia ritenuta valida dovrà essere apposta la scritta “Gara per l’alienazione del terreno in loc. Fondovalle.”
Le offerte, arrivate in Comune, saranno aperte martedì 10 novembre alle ore 11 in sala del consiglio e il lotto sarà aggiudicato dall’offerta più vantaggiosa, il cui prezzo risulterà maggiore di quello fissato a base d’asta.
Trattasi di una proprietà pianeggiante, con forma geometrica irregolare/arrotondata, attualmente adibito a parcheggio pubblico avente pavimentazione in asfalto con accesso in via fondovalle. La proprietà risulta confinante per la maggior parte del perimetro con la viabilità pubblica o relativi spazi di pertinenza e con un fossato in parte non canalizzato; fa eccezione il lato sud delimitato da recinzione che divide la proprietà in oggetto dalla particella 1009 di altra ditta. Per quanto riguarda i collegamenti viari la proprietà è posta a pochi chilometri dal casello autostradale di Querce al pino (A1) autostrada del sole e nelle vicinanze della stazione ferroviaria di chiusi scalo. Nel PRG vigente la proprietà è classificata come area destinata ad opere di urbanizzazione-parcheggio pubblico disciplinato dall’art. 50 dell’NTA; mentre nel P.O. adottato con deliberazione del consiglio comunale numero 40 del 5 giugno 2015 è stato classificato con la sigla AT-ID-041 (in cartografia) – ATPUC-041 (nelle NTA) come area di trasformazione art 110-111-112 NTA
Per maggiori info e dettagli si prega di consultare il sito del comune all’indirizzo http://www.mapweb.it/chiusi/albo/albo_pretorio.php
A suo tempo avevo proposto che quell’area potesse essere destinata anche a parcheggio per bus turistici.
Gli autisti avrebbero potuto lasciare i turisti in centro storico, avrebbero poi potuto portare e parcheggiare i bus in quel sito. Lì vicino c’è un bar, dove avrebbero potuto rifocillarsi, e naturalmente la fermata dei bus urbani con i quali avrebbero potuto raggiungere i centri abitati di Chiusi Scalo o Chiusi centro. Non era il massimo per la sosta dei bus turistici ma almeno poteva parzialmente risolvere un grosso problema che esiste a Chiusi
Nella DETERMINAZIONE DELL’UFFICIO AFFARI GENERALI E ANAGRAFE, REGISTRO GENERALE N. 895 DELL’8.10.2015, N.111/2015 si legge che:
“Considerato che le previsioni del piano operativo adottato con la sopra indicata deliberazione prevedono al punto AT-ID-041 la possibilità di edificare sull’appezzamento di terreno sopra
descritto “un nuovo edificio a destinazione commerciale (media struttura di vendita). L’intervento è condizionato alla cessione gratuita all’Amministrazione Pubblica dell’area interessata
dall’intervento di mitigazione dal rischio idraulico BI01 Fosso Tarantello. L’intervento è da attuarsi mediante Progetto Unitario di Intervento la cui convenzione dovrà definire la cessione a titolo
gratuito alla Pubblica Amministrazione del parcheggio pubblico e dell’area a verde attrezzato oppure le modalità per il loro assoggettamento ad uso pubblico, oltre alla modalità per la cessione
gratuita dell’area per la mitigazione del rischio idraulico.
Prescrizioni e parametri di riferimento:
– Superficie territoriale 5.205 mq.
Superficie utile lorda max:
– Commerciale (media struttura di vendita): 1.100 mq. di SUL
Superfici a standard richiesti
Spazi pubblici realizzati a parchi e per il gioco e per lo sport: mq. 440”. Quindi è già svelato l’arcano: sulla piazza Arturo Toscanini verrà edificata una struttura commerciale di media grandezza. Non sembra difficilissimo intuire quale sarà. A parte le “contropartite” indicate nella determinazione sopra riportate, restano ancora senza risposta le domande poste dall’articolo: dove saranno spostati il capolinea dei bus e il posteggio per i camion, e dove verranno indirizzati i circhi che vorranno sostare a Chiusi? E inoltre: la procedura seguita, trattandosi di “patrimonio pubblico non disponibile” (nel senso che non è in disuso, ma in suo) è giusta e regolare?
Giustissimo dare la notizia visto che lor signori sbandierano ai quattro venti solo quello che gli fa comodo.
Trattasi di enorme cazzata e nemmeno loro hanno infatti avuto il coraggio di chiamare quel terreno per cosa è: una piazza con tanto di nome e di usi.
Quel luogo non era parte integrante del piano di protezione civile sistemato con tanto di attacchi acqua e luce?
E’ vero, come si dice, che piazza Toscanini sia la sola area in cui oggi sia possibile far atterrare un elicottero per i casi di emergenza?
Fa sorridere il comunicato stampa che è la semplice ripetizione della loro deliberazione.
Quanto al succo della faccenda vedremo come andrà a finire e se la vox populi si è sbagliata sul nome dell’acquirente e sulla destinazione dell’edificio che ci verrà costruito.