RAVE PARTY ALL’ECOMOSTRO: 3.000 GIOVANI ALLA DIGA DI SAN PIERO IN VALDORCIA

RADICOFANI – Hanno scelto una location suggestiva. Spettrale. Un ecomostro. Sì, esattamente un ecomostro, uno dei tanti monumenti allo spreco di denaro pubblico. Una mega opera mai portata a compimento… Una incompiuta che è una ferita aperta in una zona patrimonio dell’umanità… Magari lo hanno scelto senza neanche saperlo. Ma sono lì a migliaia. Dicono 3 mila, da ieri (sabato) e ci rimarranno fino a lunedì mattina. Non per porre l’attenzione su quello scempio, ma per un rave party internazionale. Sono arrivati con tutti i mezzi, in auto, in camper, in moto, molti in taxi da Chiusi, dove erano sbarcati dal treno, senza la minima idea di fosse la diga di San Piero e nemmeno Radicofani, nel cui comune il luogo si trova.
La zona è “circondata” e sorvegliata dalle forze dell’ordine coordinate dalla questura di Siena. Ma con discrezione.E senza violenza. Solo qualche limitazione all’accesso a strade e campi privati… La maggior parte dei partecipanti è fatta di giovanissimi. Piuttosto tranquilli. Hanno i capelli rasta, sono vestiti come i rappers o i sans papier, qualcuno ha il cane, ma in tanti hanno il bancomat a portata di mano. Hanno voglia di “evadere” più che di “affossare il sistema”…
Un anno fa, un analogo appuntamento si tenne sempre in Valdorcia, non lontano dalla storica e pluricentenaria Quercia delle Checche che il giorno di ferragosto aveva subito una grave mutilazione… Seguirono polemiche per il lascito di immondizia del Rave. Questa volta, sarà lo stesso. Ci sarà chi protesterà, chi dirà che certi eventi non sono tollerabili in zone delicate come la Valdorcia…
Certo, viene da chiedersi come mai gli organizzatori scelgano luoghi del genere… lontano anche dalle stazioni ferroviarie e poco facilmente raggiungibili, ma viene anche da pensare che un rave party, per quanto “impattante” sia, non sarà mai paragonabile allo scempio di quella diga incompiuta costata centinaia di miliardi di vecchie lire e rimasta lì a futura memoria come simbolo di una stagione di sprechi mai finita… Peggio la diga, che il rave party, di sicuro… (con la speranza che il rave si svolga senza incidenti, senza eccessi, e non ci scappi il morto, come qualche volta purtroppo è capitato).
m.l.
Certo che il Rave Party non sarà comunque impattante come l’ecomostro di cui parli tu Marco.Dico questo perchè anche con una semplice riflessione di messa a confronto fra le cose, oggi i mass media tendono tutti a focalizzarsi su tali fenomeni sociali dimenticando VOLUTAMENTE quelli che appena ieri abbiamo sentito sbattuti più volte negli schermi TV di tutta italia e che instillano nella popolazione forme di pensiero che non ho nessun problema a definire DEVIATE, per le quali il danno di tre ore di sciopero per una assemblea sindacale all’immagine dell’Italia sia la fine del mondo,riparandosi poi nel discorso che ”nessuno vuole limitare l’espressione delle libertà sindacali”.”La misura è colma, ora basta” ha tuonato Franceschini! Ma non c’è nessuna voce che insorga dicendo a queste SIRENE INTERESSATE che hanno fatto sì che la situazione provocata soprattutto da loro abbia condott9o al fatto che Il Governo e gli italiani siano due cose ben distinte fra loro e che nulla hanno più in comune? No, non c’è nessuna voce che insorga al cospetto di simili discorsi! Se uno dovesse considerare gli impatti che si sono avuti nel tempo fra gli ecomostri, il suolo devastato che produce alluvioni,le terre dei fuochi, le eco-mafie e così via, tutto questo è dato per ormai ”cosa normale” che faccia parte costitutiva dell’italia e di quella che viene percepita come la sua concezione di nazione siffatta nella realtà europea, mentre sono le tre ore di chiusura del Colosseo per assemblea sindacale che fanno breccia nella mente delle persone comuni, ed i nostri governanti lo sanno bene come si recita la commedia, perchè questa è una vera e propria commedia.Sarebbe bastato rispondere a Franceschini che se il Governo tramite il ministero dei beni Culturali avesse accettato le turnazioni e non chiesto a coloro che sono preposti ai normaliservizi ed anche agli avvicendamenti,e non avesse pigiato la pompa premente sulle organizzazioni del lavoro,tutto questo non sarebbe avvenuto.
I contratti vanno rispettati e se non si rispettano la responsabilità è di chi ci guida non di coloro che sono chiamati all’osservanza dei rapporti di lavoro(impiegati ed operai).ma si sà che oggi preme che l’idea che la ragione della che colpa dell’Italia sia quella dell’esistenza dei sindacati…..Questa è la logica perversa a cui tutta la società nel suo insieme è sottoposta.Ed è un pezzo che in italia succede questo in ogni settore.La voce forte è sempre quella di coloro che causano i danni salvo poi scaricarli su chi non ha responsabilità, con le cortine fumogene rivolte all’opinione pubblica affinchè porti l’acqua dove loro vogliono.Non voglio difendere il Rave Party anche se per gusto personale non condivido nulla di ciò che si svolge all’interno e nelle modalità di come viene espletato e soprattutto del pensiero costitutivo di coloro che vi partecipano, ma rispetto la loro libertà di organizzarlo ed anche quella logicamente dei cittadini che hanno visto talvolta il territorio messo a soqquadro che reclama soldi pubblici,cioè di tutti per ripristinare le situazioni precedenti a tali meeting. Siamo alla farsa di un sistema che attribuisce tramite l’uso dei media quale sia il grado della velenosità sull’,importanza delle cose marginali e tiene celata l’importanza di quelle più pesanti e preminenti.Ma tutto questo lo fa perchè si verifichi una precisa condizione: quella di far pensare alla gente che i veri problemi siano quelli di qualche migliaio di ragazzi che decidono di radunarsi, sentire musica ed anche che al fatto che spesso si possano verificare eccessi all’interno delle loro manifestazioni. La cosa più importaqnte è non vedere la trave ma quella di vedere il fuscello.Mi chiedo solo fino a quando tale teoria e prassi possa essere vincente nella testa della gente. E’ di questo che avete letto che secondo me che il sistema ha timore e si attiva costantemente per far divergere,emettere fumo e dividere, spostando l’attenzione.Sarebbe ora che la gente anche adulta ed anche giovane su tali temi si svegliasse e chiedesse il conto quando ci si va a contare.Lo dico alle persone normali perchè tale prassi alla fine si riversa contro gli interessi dei più.Ed è proprio questo che preme perchè non siano messe in evidenza le cose importanti perchè è da quiesto che il sistema irrazionale trae la propria forza.E’ questo credo che si debba comprendere. Ma in tale percorso tale volontà trova ostacoli incredibili, che oltre ad essere culturali per prima cosa sono politici e farciti di interessi economici.Una volta si chiamavano con un nome” che era quello delle ”differenze di classe” e della loro resistenza ad essere via via abbattute. Oggi tale termini sono aborriti dalla politica:Bisognerebbe domandare ai sostenitori della NECESSARIA E BENVENUTA-per loro-PERDITA DI IDEALI, se le classi che dirigono non siano sempre le stesse e se abbiano o no cambiato faccia facendo rimanere inalterata la loro funzione di comando,Una domanda rivolta a tante anime pie che abbondano nella sedicente sinistra e che pensano che la democrazia nel mondo sia aumentata.Molto dDifficlmente e parlando per sommi capi sommi capi, in tale categoria credo che ci sia una via di mezzo che identifichi il livello dei cervelli : Plagiatori interessati con ogni mezzo e plagiati.
in quella zona , di una bellezza spaventosa non ci va nessuno turisticamente parlando in val d’orca ci vanno i giovani del Rave ?…. ottimo anche se in maniera non “marketing correct” è una forma di promozione affinché quelle bellezze siano frequentate anche da non rasta raga muffin.
Chiedo scusa ai lettori, ma una errata corrige è doverosa..Nel penultimo rigo leggi ” che NON ci sia una via di mezzo” in luogo che” ci sia una via di mezzo”.Grazie. Carlo Sacco.
non facciamo gli ipocriti: i free party sono (anche) atti di denuncia delle storture della società postindustriale e scelgono APPOSTA e con piena consapevolezza i gusci vuoti del Novecento per le loro azioni.
meglio così, allora…
Vengono spessissimo scelti,parlo degl organizzatori,posti del genere anche per dare un segnale politico,e rendere “meno sprecato” anche lo spreco e lo sperpero di denaro. Si chiamano taz,o temporary autonom zone,ed é una riappropriazione di spazi che la società abbandona,invece che riusare,sistemare etc,e quindi raro che siano in zone centrali. Cmq complimenti per la non faziosità contro questo tipo di feste,usate da sempre come spauracchio dai media.
l’atm chi l’ha portato??
visto che come dite c’era tutta gente col bancomat a portata di mano…
cosa sarebbe l’atm?
Vedi Carlo? i due commenti di Enza e Simone ci dicono come anche i giovanissimi dei Rave Party siano meno “imbevuti” di pensiero unico di quanto si pensi, di quanto siano meno banali di quanto di pensi, di quanto porzioni considerate a torto marginali, ma consistenti e diffuse di popolazione e di elettorato non siano disponibili a farsi rinchiudere nel recinto della società bempensante…E quanto anche sappiano distinguere tra chi li guarda con sospetto (e anche disprezzo) e chi invece, quantomeno, non si piega alla faziosità dilagante… Sono due commenti che personalmente apprezzo molto e che ci dicono che dietro quei capelli rasta, quei pantaloni larghi da rapper, quei tatuaggi ostentati, non c’è solo il bancomat rassicurante di papà, ma anche una coscienza civile e politica, non bene inquadrabile, ma certamente più robusta di quella di tanti politici e e amministratori locali in giacca e cravatta…