CHIUSI LA PRIMAVERA ABBANDONA IL CAMPO. PER PROTESTA. DIMISSIONI IN BLOCCO DI TUTTI I CONSIGLIERI

CHIUSI – L’avevano annunciato dopo il cambio di vicesindaco con il siluramento di Sonnini e la nomina del più fedele Bettollini da parte dell’ormai ex sindaco Scaramelli. E a pochi giorni di distanza la decisione irrevocabile è stata presa. Da qui alle prossime elezioni, La Primavera non parteciperà più alle sedute del Consiglio Comunale. Non è un ritiro dei consiglieri sull’Aventino, come avvenne dopo la controversa concessione della cittadinanza onoraria al Cav. Valori, è un abbandono del campo. Per mancato rispetto delle regole del gioco. I tre consiglieri della Primavera Cioncoloni, Barni e Bologni hanno infatto presentato le loro dimissioni dal Consiglio. E così faranno tutti gli altri non eletti della lista che potrebbero subentrare e cioè Rita Storelli, Luca Scaramelli, Tommaso Provvedi, Andrea Benicchi, Agnese Mangiabene, Gianluca Lorenzoni, Luciano Fiorani, Simonetta Bardini, Carla Biscottini e Cecilia Lucenti.
Per il neo vicesindaco, futuro “reggente” Bettollini (salvo decisioni diverse da parte del Prefetto), l’avventura da sindaco in pectore comincia male. Comincia in salita. E d’ora in avanti dovrà lavorare in solitaria. Al massimo con il no della sola consigliera Rita Fiorini che però potrebbe anche seguire le orme della Primavera. Per la maggioranza di centro sinistra non è un colpo ai fianchi, piuttosto duro. Una cosa del genere non era mai successa a Chiusi. Cose del genere succedono di solito nei “paesi di mafia”. Laddove insomma non sussistono più le condizioni di agibilità democratica. Certo, anche in assenza delle opposizioni o della maggioranza di esse (la primavera conta 3 consiglieri sui 4 di minoranza) Bettolini il Pd e gli striminziti cespugli che gli stanno attorno possono andare avanti e governare lo stesso. Ma l’immagine di un Consiglio Comunale e di una città senza opposizioni, o meglio con le opposizioni ritiratesi dal campionato, non è una bella immagine. E non è un bel viatico nemmeno per il sindaco Stefano Scaramelli all’avvio della sua esperienza in Regione.
Lo stesso Bettollini, non molto tempo fa aveva definito la giunta Scaramelli “la migliore giunta che abbia governato Chiusi” e le opposizioni consiliari “le migliori opposizioni”. Adesso le opposizioni hanno deciso di lasciarlo solo. Per protesta. Non per stanchezza. Con la richiesta al Prefetto di nominare un commissario ad acta e non dare l’incarico della reggenza al vicesindaco. E’ un gesto politicamente forte. Il più duro e “antagonista” che la Primavera abbia fatto in questi 4 anni. Vedremo se sarà anche il preludio ad una campagna elettorale altrettanto dura e alla riproposizione di una lista alternativa alle elezioni. Presto per dirlo, ma il segnale è forte e chiaro. Ed è una cannonata ad alzo zero sulla gestione Scaramelli e sui silenzi della maggioranza.
Ecco di seguito il comunicato diffuco oggi da La Primavera:
I rappresentanti della lista civica “La Primavera di Chiusi” non parteciperanno più alle riunioni del consiglio comunale.
Questa mattina Fulvio Barni, Alessandro Bologni e Giorgio Cioncoloni hanno presentato le proprie dimissioni con l’accordo di tutti i candidati non eletti che rinunceranno ad eventuali richieste di sostituzione.
Questa vuole essere una forte denuncia rivolta ai cittadini nella speranza che aprano gli occhi nei riguardi dell’ascesa di una classe politica “barbara”, senza nessuna base culturale, affamata solo di potere, senza nessun rispetto delle istituzioni che rappresenta né delle persone che la circondano. Pseudo-politici che per raggiungere i propri scopi non guardano in faccia a nessuno, mettendo sotto i piedi sia chi li ha appoggiati, quando non serve più, sia chi cerca di contrastarli democraticamente, senza nessuna considerazione dei cittadini che questi rappresentano.
Negli ultimi dieci anni si sono impossessati del comune di Chiusi e ne hanno fatto una loro proprietà utilizzandolo come trampolino di lancio per carriere personali che niente hanno avuto a che vedere con l’interesse pubblico.
Prima il sindaco Ceccobao, poi il sindaco Scaramelli hanno governato preoccupandosi soprattutto di ottenere la massima visibilità personale per aprirsi la strada della carriera politica utilizzando, oltretutto, l’ufficio stampa del comune per far apparire il loro operato come risolutivo per lo sviluppo della città che invece è andata sempre più degradando, sia economicamente che socialmente.
Basta leggere tutti i comunicati stampa emessi in questi anni o tutte le pagine del periodico “Chiusi Informa”, dove appare in primo piano prevalentemente la figura del sindaco, per rendersi conto di questo uso improprio e personale delle risorse pubbliche.
Entrambi hanno abbandonato prima del termine il loro incarico per andare a ricoprire ruoli superiori, tradendo così la fiducia dei cittadini che li avevano eletti per governare Chiusi.
Come se non bastasse il sindaco Scaramelli, dopo essere stato eletto consigliere regionale, e quindi in periodo di “decadenza” dalla carica, contro ogni etica politica, ha effettuato un rimpasto di giunta nominando vice sindaco l’assessore Bettolini, quasi a designarlo impropriamente suo successore, come ricompensa per l’aiuto datogli nella campagna elettorale, in modo che anche lui possa usufruire di questo eventuale anno di reggenza per propagandare la propria immagine.
I consiglieri comunali della lista “La Primavera di Chiusi” hanno sempre denunciato questi comportamenti e, nonostante l’ostracismo antidemocratico continuamente attuato nei loro confronti, hanno cercato di svolgere al meglio ed in maniera costruttiva il loro ruolo, nel rispetto del mandato ricevuto dai cittadini.
Adesso però vogliono dire “basta!” perché:
– ritengono che sia stato raggiunto il limite della decenza istituzionale;
– non intendono accettare questa appropriazione indebita degli incarichi pubblici;
– non hanno nessuna intenzione, con la loro presenza, di avallare le manovre di bassa lega che sono state messe in atto, contrarie a qualsiasi etica politica, e finalizzate esclusivamente a garantire rendite di potere personale;
– non intendono riconoscere l’operato amministrativo di un reggente, insediato all’ultimo momento dall’ex sindaco per fargli un favore personale, che non sia l’espressione del voto popolare, come prevede lo spirito della legge sull’elezione diretta del sindaco.
La carica di consigliere regionale, assunta dall’ex sindaco Scaramelli è, per legge, incompatibile con quella di sindaco e quindi lo stesso si deve dimettere o deve essere dichiarato decaduto con le conseguenze che l’atto comporta.
E’auspicabile, pertanto, che S.E. il Prefetto applichi l’art. 68, comma 4, del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267, che prevede la cessazione delle funzioni entro dieci giorni dalla data in cui è venuta a concretizzarsi la causa di incompatibilità, e, conseguentemente, l’art. 36 dello statuto del comune di Chiusi che prevede lo scioglimento del consiglio comunale per decadenza del sindaco la cui unica conseguenza non può essere che la successiva nomina di un commissario ad acta in quanto non può essere più assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi.
Scusate, ma non erano la compagine che rifletteva il detto ”Chiusi, il nuovo che avanza?”, Forse avevo capito male ? Quello però di cui in effetti non mi stupisco è il fatto della sottocultura politica del sistema del vassallaggio.Io credo che la si possa pensare in mille modi ma non è un fatto di destra, centro e o sinistra, ma ci vorrebbe solo un minimo di ciò che non esiste e che sono anni che non si vede : il rendersi conto che per governare è richiesta anche una dignità istituzionale-politica e perciò anche morale, che si dovrebbe perseguire.Ed allora quando ho sempre detto nei miei interminabili discorsi sul blog che la cultura non abita in questo paese ho detto la verità.Capibastone e servi della gleba, altro che vassalli, valvassini e valvassori…Questo è il livello di 30 anni di sottosviluppo, dove sono ingrassati i soliti noti in mezzo ad una crisi generale, dove il sistema di chi ha la borsa indirizza sul da farsi,dove esiste una pletora di gente che con senso civico zero batte le mano e consegna 1898 preferenze personali ed oltre 15.000 voti ricevendo un sentito grazie dai destinatari.Siamo al punto che col sistema il cui perno è il partito dell’ormai ex sindaco, Chiusi è diventata il participio passato del verbo chiudere,Ma grazie di che ?
forse la cultura è lei che non la conosce, e sarebbe bene che studiasse un po.
La misura era colma da un pezzo. Questo gesto può essere letto in molti modi ma è indiscutibilmente uno schiaffo alla città. E’ ora che si smetta di cullarsi su allori che non esistono. A forza di affidare la guida del paese ad arrivisti e incompetenti non si è fatto altro che far prosperare i soliti noti e penalizzare la gran parte della popolazione. Speriamo non sia troppo tardi per provare a rialzarsi.
non si smentiscono MAI
mi fate semplicemente ridere, siete come le prime donne una volta acciaccato il piede si sentono offese.L’invidia è una brutta malattia e penso che nella primavera ci stà molta, così non si va da nessuna parte.
Il sig, Scaramelli sarà anche ignorante , ma molto meno della primavera,almeno lui ha fatto molte cose,quando voi nulla solo critiche.
Sig.ra o sig.na Donatella, quanto alle sue due risposte fornite le dirò che non mi sono mai reputato persona colta, ma abbastanza equilibrata per poter giudicare la natura di una cultura politica. Guardando quella che promana dalla giunta che ha governato Chiusi sono d’accordo con lei,in tal senso ”la cultura a cui lei fa riferimento’ non abita in me.Ma ne sono orgoglioso.Chi si contenta gode dice il proverbio….cosa vuole siamo fatti così….ci vorrebbe ammazzare ? Me l’ero dimenticata…non male la battuta che ha fatto sull’invidia….
Si è eletti per dire la loro non per ritirarsi anche se in minoranza devono dire la propria opinione non starsene a casa cosi non si è nessuno.