CHIUSI, ANCHE RITA FIORINI SI AUTOSOSPENDE E LASCIA IL CONSIGLIO. E ADESSO COSA DECIDERA’ IL PREFETTO?

martedì 23rd, giugno 2015 / 17:42
CHIUSI, ANCHE RITA FIORINI SI AUTOSOSPENDE E LASCIA IL CONSIGLIO. E ADESSO COSA DECIDERA’ IL PREFETTO?
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CHIUSI – Dopo le dimissioni in blocco dei consiglieri della Primavera (e anche di tutti i candidati non eletti della stessa lista che potrebbero subentrare), anche la consigliera Rita Fiorini Vagnetti, eletta con una sua lista civica ma poi entrata nell’alveo di Forza Italia, ha deciso di autosospendersi e di non partecipare ai Consigli Comunali, in attesa di vedere cosa succederà. Autosospensione, non dimissioni. In questo caso la consigliera Fiorini si ritira nel suo Aventino in attesa degli eventi e della decisione del Prefetto. Tutto questo per le stesse identiche ragioni addotte dalla Primavera.  Quindi l’opposizione esce di scena, abbandona il terreno di gioco e il malcapitato Juri Bettollini, appena diventato vicesindaco e pronto ad assumere l’incarico di “reggente”, dovrà giocare la partita da solo. L’unica squadra in campo è rimasta la sua. E non si nemmeno quanto sia compatta, viste le tante attestazioni di stima e solidarietà ricevute da Gianluca Sonnini, dopo l’improvvisa e inattesa defenestrazione.  Ecco, di seguito, il testo della nota diffusa da Rita Fiorini Vagnetti:

“Ieri – ha precisato la consigliera Fiorini – ho comunicato al Prefetto di Siena la mia decisione di autosospendermi dall’incarico per le stesse motivazioni addotte dai consiglieri della lista “Primavera di Chiusi” per dare le loro dimissioni. Ho deciso di autosospendermi in attesa di  vedere cosa succede: pertanto non parteciperò ai consigli comunali e alle decisioni da prendere. Non so se la maggioranza possa andare avanti da sola senza opposizioni. Vediamo il Prefetto cosa deciderà”.

Qualcuno su facebook accusa la Primavera(e di conseguenza anche Rita Fiorini) di voler mettere in difficoltà la città e non solo la giunta. Come se tutto questo non fosse scaturito dalla decisione del sindaco Scaramelli di lasciare anzitempo il Comune per andare in Regione, così come aveva fatto nel 2010 anche Ceccobao. Brutto vizio quello di non rispettare il mandato chiesto e ottenuto dagli elettori, per fare un salto di carriera personale. Le istituzioni non sono un tram, verrebbe da dire. O sono un diventate un tram, anche un po’ scassato?

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