CHIUSI, IL NUOVO PALASPORT SI ALLONTANA: EMMA VILLAS SI SFILA DAL PROGETTO. IN CASO DI PROMOZIONE GIOCHERA’ A SIENA

DOCCIA FREDDA PER IL SINDACO E PER I TIFOSI…
CHIUSI – Oggi pomeriggio si riunisce il Consiglio Comunale. All’ordine del giorno ancora la questione nuovo Palasport. Si parla di adeguamento del progetto, rispetto a quello di massima già approvato a maggioranza. Scaramelli e la sua giunta cercheranno di ottenere il sì da parte della Primavera che ha contestato la procedura e l’incongruenza del progetto stesso con gli indirizzi del bando comunale. E l’ok di Cioncoloni, Barni e Bologni probabilmente ci sarà. Ma per la giunta potrebbe trattarsi di una vittoria di Pirro. Perché il progetto Palasport sembra destinato ad arenarsi prima del via. Almeno nella formula prevista fin qui. La società proponente Emma Villas (o meglio la ATI, associazione temporanea di Imprese tra Emma Villas Eventi Srl e Emma Villas Vitt Chiusi) non ha trovato finanziatori – la Bcc Valdichiana ha risposto no ala richiesta di mutuo, altre banche chiedono garanzie ulteriori rispetto a quelle fornite dal finanziamento del Comune (70 mila euro all’anno per 30 anni) – e quindi sembra decisa a sfilarsi dall’operazione e quindi a ritirare il proprio progetto.
Anzi il presidente Giammarco Bisogno ha già lasciato intendere che la Emma Villas, in caso di Promozione in serie A2, giocherà al palaEstra di Siena. Non solo le prime 4 o 5 partite, ma tutta la stagione 2015-2016. Questo perché il palasport a Chiusi non sarebbe comunque pronto prima del giugno 2016, ma anche perché la soluzione Siena appare più conveniente sotto molto punti di vista alla società.
Per una azienda che opera nel settore turistico e affitta ville, il “marchio Siena”, nome conosciuto e celebrato in tutto il mondo, offre certamente una visibilità e un valore aggiunto superiori a quello che può offrire Chiusi. Il niet della Bcc, le polemiche sollevate da una parte di opinione pubblica, rispetto all’operazione palasport a Chiusi, sembrano spingere in questa direzione. La Emma Villas non ha alcun interesse, né l’intenzione di ritrovarsi per nel tritacarne della polemica politica.
Bisogno ha già incontrato il sindaco di Siena Valentini e pure il presidente della Polisportiva Mens Sana che gestisce il PalaEstra ed entrambi pare si siano dichiarati entusiasti dell’ipotesi di ospitare il grande volley, adombrando pure la possibilità di lavorare per portare la squadra ancora più su, in A1, nel giro di qualche stagione. Siena ha perso il grande basket e il grande calcio, ha bisogno di rifarsi un’immagine anche nello sport e l’occasione Emma Villas con il grande volley pare piuttosto ghiotta. Manna dal cielo, insomma.
Certo, allo stesso Bisogno e al suo staff dispiacerà lasciare Chiusi, ma le società fanno i loro conti e i conti devono tornare.
Quindi al momento l’ipotesi nuovo palasport a Chiusi si allontana. E se anche il progetto aggiornato venisse approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale, se anche si trovasse una formula capace di ottenere il sì da Banca Valdichiana o di altre banche, verrebbe meno la ragione principale dell’operazione. Senza la Emma Villas e il volley di serie A, servirebbe ancora un nuovo palasport? E a cosa servirebbe?
Certo, una volta costruito il nuovo palasport, magari da parte del Comune, la Emma Villas potrebbe anche tornare a Chiusi. Ma se la città del Palio dovesse rispondere bene, con entusiasmo, alla prima stagione giocata al palaEstra, sarebbe quantomeno complicato e problematico, se non controproducente, per la società di Giammarco Bisogno tornare al paesello, in periferia.
E’ già successo quindi anni fa a Castiglione del Lago, quando la Pet Company Trasimeno Volley andò a giocare la A2 e poi la A1 a Perugia. La scelta successiva di trasferirsi in periferia, a San Giustino per risparmiare sul palasport, non ha funzionato e ora quella squadra non c’è più.
I tifosi di Chiusi che in questi mesi si sono appassionati, hanno caldeggiato e coltivato il sogno di vedere Chiusi in serie A dovranno mettersi l’anima in pace e riporre i sogni di gloria nel cassetto. Se vorranno seguire la Emma Villas dovranno farlo a Siena. Per Chiusi che poteva sperare in un’occasione di visibilità nazionale e anche in un po’ di “indotto” almeno per alberghi e ristoranti, la situazione che si profila ha il sapore della sconfitta. Dell’occasione persa. E non certo perché qualcuno ha espresso dubbi, perplessità e critiche sull’operazione. Sono altri i no che pesano e altre le ragioni che hanno determinato quei no: non crediamo che sia stata la cifra a frenare Banca Valdichiana, quanto se mai le garanzie di continuità di orientamento nell’amministrazione comunale. Scaramelli se ne va e in 30 anni la guida del comune cambierà 6 volte. Troppe.
Per il sindaco Scaramelli che sperava di costruire sul nuovo palasport la sua campagna elettorale per la Regione, è una doccia fredda. Praticamente gelata.
La scelta della società è comprensibile e, dal suo punto di vista non fa una piega. La possibilità che la squadra di Chiusi finisse per giocare a Siena da queste colonne l’avevamo adombrata già dopo la vittoria del campionato di B2… Semplicemente per una questione di numeri, che Chiusi non ha e non può garantire. Né adesso, né tra due, 5 o 10 anni. E’ la realtà delle cose.
Si tratterà di vedere se questa decisione, ancora ufficiosa, ma praticamente certa, avrà conseguenze sull’atteggiamento dei tifosi, comprensibilmente delusi e feriti nell’orgoglio di campanile, e di conseguenza sul rendimento della squadra. Lo vedremo già nella prossima partita, in casa, contro Segrate. Anche perché, sia il nuovo palasport come il trasferimento a Siena sono legati alla promozione in A2, e quella ancora non è sicura, c’è da conquistarla sul campo. Il punticino di vantaggio su Mondovì non è di per sé garanzia di sicurezza sufficiente.
M.L.
Bruno Valentini, Emma Villas Chiusi, GIAMMARCO BISOGNO, Giorgio Cioncoloni, Stefano Scaramelli
Scusa, Marco, ma non credo che sia una vittoria della giunta ottenere il sì della Primavera, piuttosto una vittoria della Primavera che ha visto riconosciute le sue ragioni per le quali aveva votato contro il precedente progetto. Non era mai successo nella storia che la maggioranza fosse ritornata in consiglio comunale per smentire una propria decisione e dare ragione all’opposizione.
Questo per precisione di cronaca.
La politica ora ha fatto il suo dovere e lo ha fatto rispettando le regole.
Ora gli altri protagonisti di questa vicenda facciano la loro parte.
Certo se l’Emma Villas se ne andasse da Chiusi sarebbe una sconfitta e un dispiacere per tutti.
Concordo. L’ho definita una “vittoria di Pirro”, infatti. Ed è vero che è una vittoria della primavera che ha dimostrato così di aver ragione. Resta il fatto che al momento il progetto Palasport sembra tutt’altro che pronto a partire… E senza il grande volley targato Emma Villas il palasport servirebbe a ben poco.
Certo Marco che gran parte di ciò che è scritto nell’articolo corrisponde alla realtà delle cose. Ci sono però alcune considerazioni che non mi trovano d’accordo: innanzitutto la soluzione Siena sarebbe una soluzione di necessità ma non credo che la città potrà mai entusiasmarsi per uno sport che lì non ha tradizioni. E’ vero al Palaestra non arrivano più per l’eurolega il Real Madrid, il Barcellona o il Maccabi, ma la grande tradizione della pallacanestro, e l’interesse che si porta dietro, non moriranno mai e te lo posso assicurare dopo essere stato quest’anno a vedere la serie b, molti spettatori in meno certo, ma dentro al palasport si respira lo stesso entusiasmo, e se le cose andranno come devono andare l’anno prossimo la Mensana giocherà comunque in A2. Visto anche l’entusiasmo e la passione con cui Giammarco Bisogno vive “l’avventura” della Emma Villas, credo che al di la dei suoi legittimi interessi commerciali sarebbe comunque il primo ad essere dispiaciuto a dover “emigrare” a Siena. La questione secondo me ha un peccato originale, la Emma Villas è l’ultima speranza che l’amministrazione comunale ha per poter porre rimedio all’enorme errore compiuto con lo stadio del Gabibbo, per questo il sindachino è partito a spron battuto presentando la questione come fosse già risolta, si pensi all’annuncio di due settimane fa con cui proclamava che entro due mesi doveva partire il cantiere. Ora che i fatti stanno andando in altra direzione credo sarebbe necessario discutere su tutte le soluzioni alternative, se ci sono, per far in modo che la Emma Villas possa rimanere a Chiusi, perchè secondo me non è detto che a Chiusi “non ci siano i numeri” per poter continuare ad avere qui un campionato importante come quello che probabilmente verrà disputato l’anno prossimo e non è detto che ci si debba rassegnare per forza alla mentalità che tanto a Chiusi non c’è la possibilità di fare niente. In sostanza, quando la squadra di calcio fu promossa in serie d, la prima cosa che venne in mente fu quella di costruire uno stadio da 3000 posti, si è visto come è andata a finire, mi domando senza sognare dietro a mega progetti, si può per esempio pensare di rendere idoneo il palazzetto che c’è già?, si può pensare ad altre soluzioni meno costose rispetto a ciò che richiederebbe la riconversione dell’area di Pania?
Certo, Luca, la risposta di Siena ad un eventuale sbarco della Emma Villas e del Volley al palaEstra è tutta da verificare (per questo il 18 ci sarà un’amichevole di lusso, per “testare” e tastare il terreno). Ma non credo che per il palasport a Chiusi il problema sia quello dei soldi. La cifra indicata nel progetto Emma Villas non è esorbitante e non può far paura ad una banca, anche a una Bcc come la Valdichiana. I problemi, evidentemente sono altri. Senza dubbio la questione è stata impostata e gestita in modo frettoloso, approssimativo, propagandistico, ma il palasport a Pania resta l’unico modo per rispondere all’esigenza della Emma Villas (per giocare la serie A, ammesso che ci vada) e all’esigenza del comune e della città di mettere una toppa sullo scandalo dello stadio e recuperare quei manufatti costati più di quanto costerebbe il palasport nuovo… Non so se l’ipotesi di “adeguamento” dell’attuale palasport sia fattibile, se sia stata presa in considerazione e che tempi potrebbe avere. Di sicuro non brevissimi e la squadra dovrebbe giocare a Siena comunque tutta la stagione ventura o buona parte di essa. Dopo aver giocato al palaEstra, tornare a Poggio Gallina sarebbe problematico, credo..
Io invece penso sia proprio un problema di soldi o di garanzie a copertura del finanziamento richiesto.Non conosco le motivazioni di un eventuale rifiuto della BCC o di altri istituti di credito, ma sicuramente è una pratica complessa con attori diversi anche giuridicamente(banca-comune-società sportiva). certo sarebbe stato interessante un tavolo con tutte le componenti alla ricerca di una soluzione congiunta ma non credo sia accaduto.
giocare a siena potrebbe essere una soluzione temporanea (o definitiva) se ci fosse un progetto comune, cosa che attualmente non mi sembra di intravedere.Piu’ che i sogni stiamo perdendo possibilità di sviluppo economico sociale ed era un occasione unica.
La rinuncia, il passo indietro, di Emma Villas sul palasport è ora ufficiale. Il voto di ieri in Consiglio Comuale non ha sortito alcun effetto. Ecco il “laconico” comunicato del presidente Emma Villas Giammarco Bisogno che annuncia l’addio a progetto: “In merito alla realizzazione del nuovo Palasport, è con profondo rammarico che sono costretto a comunicare che non si sono configurate le condizioni economiche e finanziarie necessarie per poter realizzare l’opera nei tempi e nelle forme previste.
Per questo motivo, nella giornata odierna, abbiamo ufficializzato al Comune di Chiusi la nostra rinuncia alla realizzazione del progetto di completamento dell’area denominata Pania.
Ringrazio sentitamente i professionisti che hanno lavorato senza sosta per mettere in piedi il progetto, il Sindaco Scaramelli,
l’Amministrazione e l’intero Consiglio Comunale per l’opportunità concessaci e la piena collaborazione dimostrataci in ogni fase dell’operazione.
Mettiamo da subito il lavoro svolto, tra cui la progettazione,
a disposizione della città di Chiusi e dei soggetti che in futuro vorranno intraprendere questa strada, garantendo da parte nostra il massimo supporto affinché possa essere presto realizzata un’opera che riteniamo fondamentale e di straordinaria importanza per lo sviluppo di tutto il territorio e non solo di Chiusi.
Ai nostri tifosi chiedo comunque di continuare a sostenere con immutato entusiasmo e passione la squadra come hanno sempre fatto in questi splendidi anni, sia in casa che in trasferta, per raggiungere e conquistare tutti insieme gli obiettivi ed i traguardi che sarebbero storici per la nostra Società e per tutta la Città di Chiusi.
Giammarco Bisogno
Presidente Emma Villas Vitt Chiusi