CHIUSI, IL COMUNE FA LA FESTA AGLI ALBERI

CHIUSI SCALO – Un tempo nelle scuole si celebrava, ogni anno, la “Festa degli alberi”. Si faceva anche quando la sensibilità ambientale e l’ecologismo erano minori rispetto ad oggi. In molte scuole si celebra ancora. Anche a Chiusi. Dove il Comune invece la festa la fa, ma “agli” alberi. Non sappiamo se la cosa sia stata decisa dopo i giorni di grande vento di inizio marzo, o per quale altro motivo. Fatto sta che nei giardini pubblici di Chiusi Scalo, nei giorni scorsi sono stati tagliati diversi alberi. Una quindicina per l’esattezza. Pini e cipressi tutti “adulti” e a giudicare dai “pedoni” rimasti piantati sul terreno nessuno in condizioni di precarietà strutturale. Forse solo uno poteva avere problemi di stabilità. Si tratta di alberi che avevano 50 anni circa, si trovavano sul percorso che dalla base sale sulla collinetta e forse servivano anche a evitare smottamenti.
Una vera e propria decimazione, quella operata dal Comune. E ora quei “pedoni” alti 50 cm da terra, sembrano tombe di un cimitero. Le foto parlano da sole. Era proprio necessario un taglio così drastico e massiccio?
Ce lo spieghino il sindaco, la giunta e i tecnici che l’hanno autorizzato.
L’episodio ci offre l’occasione per segnalare lo stato di scarsa cura, se non proprio di degrado, in cui versa l’intera area dei giardini pubblici, che sono il più importante polmone verde della città: erba alta, cartacce, bottiglie di plastica ovunque, recinzione di sicurezza sulla sommità della collinetta divelta e piena di falle.Vialetti sommersi dai rovi, gabinetti sporchi, illuminazione non funzionante in alcune zone… Uno spazio del genere, peraltro frequentato, sopratutto adesso che si avvicina la bella stagione, avrebbe bisogno di una maggiore manutenzione. Difficile chiedere ai cittadini di non sporcare se chi deve curare il parco, lo lascia andare i malora… I giardini pubblici sono uno spazio di tutti. Sono patrimonio di tutti. Così come sono adesso sembrano invece una terra di nessuno. E non si può attendere o sperare che arrivi la Festa de l’Unità per vederli puliti, curati e non in abbandono. E in ogni caso quegli alberi tagliati fanno impressione. E gridano vendetta.