CHIUSI, ANCHE UNA PISCINA E UN CAMPO POLIVALENTE A FIANCO DEL NUOVO PALASPORT

CHIUSI – Secondo alcune indiscrezioni, confermate in qualche modo da alcunI commentI apparsi su facebook, il progetto per la costruzione del nuovo palasport in località Pania, presentato dalla Emma Villas e approvato dal Consiglio Comunale lunedì scorso (progetto di massima, non ancora esecutivo, naturalmente), sarà “aggiornato e integrato” con una piscina e un campo polivalente, di fronte alla porzione di tribuna già esistente, che rimarrà fuori dal palazzetto.
Insomma anche l’area non riutilizzata dovrebbe trovare una sua riconversione. L’integrazione sarebbe a totale carico della Emma Villas, senza ulteriori esborsi per il Comune che già ha destinato all’operazione 60 mila euro all’anno per 30 anni come contributo per la copertura del mutuo, 10.000 euro l’anno come contributo alle gestione della struttura, sempre per 30 anni (totale 2.100.000 euro), più 500 mila euro per la viabilità e i sottoservizi. Oltre alla concessione gratuita delle strutture già presenti.
I soldi destinati dal Comune dovrebbero essere sufficienti per la costruzione del palasport il cui costo è stimato intorno al milione e 600 mila euro, ma la società Emma Villas sta cercando partners e soprattutto una banca che conceda fiducia (e il mutuo), sperando che sia la Bcc Valdichiana per sottolineare il legame con il territorio.
Il “ritocco” al progetto, con la piscina e il campo polivalente – se confermato – andrebbe anche a sanare la lacuna e l’incongruenza, tra il progetto presentato e quanto previsto dal bando comunale, rilevata dalla Primavera in Consiglio. Motivo per cui la stessa Primavera ha votato contro nella seduta di lunedì. La società pallavolistica vuole evidentemente smussare gli angoli, allargare il consenso e rendere il palasport nuovo ancora più appetibile, anche per eventi nazionali e internazionali (tornei, campus estivi, stages di varie federazioni sportive), oltre che per tutta la cittadinanza.
Non è ben chiaro se la piscina sarà solo ed esclusivamente di tipo sportivo e non anche a scopo ricreativo, visto che l’area di Pania è a destinazione sportiva e non è che la gente si può mettersi a prendere il sole sulle tribune. Né che tipo di campo sarà realizzato. Però il fatto che si parli di “integrazione” del progetto e di altre strutture a fianco del palasport, riconduce all’idea di “cittadella dello sport”, ipotizzata dal bando del Comune, che come è noto fu votato anche dalla Primavera. Ne sapremo di più, quando sarà pronto il progetto esecutivo.
La Emma Villas, che fa conferenze stampa per ogni partita, farà sicuramente anche una conferenza stampa sul Palasport. Ma non sarebbe male se anche il Comune, che mette sul piatto circa 4 milioni di euro, volesse spiegare più dettagliatamente e compiutamente l’operazione alla stampa e ai cittadini.
Comune di Chiusi, Emma Villas Chiusi, GIAMMARCO BISOGNO, La Primavera di Chiusi, Stefano Scaramelli
Nel progetto presentato in Consiglio Comunale di ciò non c’era traccia.
Noi non crediamo alle voci ma solo alle carte però, se così fosse, perché non se ne è parlato in fase di approvazione?
Se l’eventualità è stata presa in considerazione successivamente significa allora che le nostre proteste avevano un significato e non erano campate in aria.
Scusa Giorgio, ma mi permetto di ricordarti, che in consiglio abbiamo approvato un’IDEA PROGETTUALE, non un progetto definitivo. Per essere chiari: non è stato approvato l’appalto per la costruzione del nuovo palazzetto dello sport. Il fatto che quell’idea, nell’iter progettuale si integri e si completi, anche tenendo conto dei vostri rilievi, lo trovo assolutamente positivo. Perchè la costruzione del nuovo palazzetto, è, come più volte hai sottolineato te nel tuo intervento, ben vista dal vostro gruppo.
Resta comunque da capire quanti soldi freschi ci mette la Emma Villas.
Perchè se con i soldi del comune ci si costruisce il palazzetto, la piscina, il campetto polivalente e qualche altra attrezzatura sportiva, la questione non si sposta di una virgola.
Tutto a spese nostre rimane.
Caro Simone se le cose stessero come dici te anche voi avreste dovuto votare contro all’ “idea progettuale” perché non conforme ma apprezzabile e modificabile e non sbandierarla come grandissima operazione come avete fatto: verba volant registrazioni manent
Il voto della Primavera in Consiglio? quando si dice un… “voto utile”…
(se è servito ad “aggiornare” l’idea progettuale non del tutto congrua con il bando)…
Le cose stanno sicuramente come dico io: abbiamo approvato un’idea progettuale non un progetto con relativo appalto. Nelle tavole c’erano varie possibilità di integrazione e su questo ci siamo espressi.Sulla propaganda è inutile tornarci sopra: ognuno fa la sua, ma non mi sembra un’aspetto rilevante.
Caro Simone, sarà bene che guardiate quello che votate perché non è la prima volta che votate senza sapere che cosa. Allegata alla delibera c’era una chiara relazione tutta dedicata al palazzetto e che all’ultimo capoverso conteneva questa frase “successivamente la struttura e gli spazi circostanti potranno essere utilizzati per ulteriori attività”. Come vedi dice POTRANNO senza prendere nessun impegno. POTRANNO. DA CHI E CON QUALI FONDI. GLI STESSI O ALTRI IN PIU’. Si può approvare una cosa così vaga? Un sindaco rispettoso del consiglio comunale non avrebbe portato in consiglio un progetto così vago ma lo avrebbe perlomeno fatto integrare con maggiori chiarimenti prima di portarlo in consiglio. Ma tanto sa che tutto quello che porta voi lo votate.
Poi quando uno dice “le cose stanno sicuramente come dico io” è tutto un programma.
Giorgio, non era un progetto esecutivo, non era un appalto. Il momento delle garanzie sarà successivo, su questo io insisto. La vostra posizione è legittima, ma personalmente ho ritenuto di votare sì ad un’idea che proponeva una soluzione al problema Pania. Come dice il Lorenzoni: può darsi che è pesato più il vostro no che il mjo sì, ma sta di fatto che entrambe abbiamo determinato che su quell’area fosse necessario un intervento pubblico. La mia risposta ad Alessandro non voleva essere assolutamente arrogante, se lo sono stato, mi scuso.
Ma, porca miseria, come si fa a far capire a chi non vuol capire? Lo so che non era un progetto esecutivo ma in una relazione preliminare ci deve essere almeno l’elenco delle opere che si vogliono fare o no? Oppure basta dire per ora ci facciamo un palazzetto e poi vedremo? Ma che concezione avete dell’amministratore pubblico? Di uno che decide in base ai sentito dire o alle buone intenzioni? Ma in che mani siamo? DILETTANTI ALLO SBARAGLIO?
A me la mail dal comune col PDF di tutta la docomentazione relativa all’argomento Pania è arrivata a capo di sotto forse è per questo che non ho capito, allora ha “sicuramente ragione Simone” 🙂
Ma porca miseria, come si fa a far capire a chi non vuol capire? Perfetta conclusione della nostra discussione. Per fortuna sono in consiglio solo da pochi mesi, senno chissà che sarebbe potuto succedere.
Simone sinceramente e dico sinceramente ti faccio i complimenti perché almeno te ti esponi con commenti sui social cosa che nessun altro della maggioranza fa e credo che quello che fai te sia solo positivo l’importante è non avere rancori ma viverli in serenità
Indiscrezioni, idea progettuale da migliorare ed affinare, ma che è un film dove dobbiamo attendere la conclusione per sapere come finisce la storia?? Sono assolutamente contrario ad un metodo che interpreta l’amministrare la cosa pubblica con questa pressapocaggine. Si sta ragionando di far assumere al comune impegni economici rilevanti (2,5 mil di € sono circa il 20% del bilancio annuale) per cercare di porre rimedio ad una pura follia quale quella dello stadio del gabibbo, e non ci sarebbe nulla di certo? Tenuto conto che in realtà impegni sono stati assunti perchè il CC ha approvato l’assegnazione al miglior offerente della realizzazione del palazzetto, io preferisco pensare che le decisioni sono già state prese fuori e prima del CC e si sa benissimo quello che si farà e quello che non si farà. Senz’altro la democrazia ci rimette molto, ma per lo meno non ci prendiamo in giro.
Come già detto e scritto in precedenza, la decisione di realizzare un nuovo palasport in luogo dello stadio dello scandalo (era uno stadio anche prima di Striscia la Notizia e noi lo avevamo scritto più volte) recuperando le strutture già costruite o quantomeno il recuperabile, è stata presa al momento dell’approvazione del Bando. Già da allora era chiaro anche l’impegno del Comune (70 mila euro all’anno per 30 anni). Magari non erano indicati i 500 mila per la viabilità, ma quella spesa sarebbe stata necessaria anche per lo stadio… Che ci sia stata un po’ di approssimazione nell’approvazione dell’unica proposta pervenuta lo dimostra anche il fatto che la ditta proponente ha subito annunciato una integrazione al progetto, per colmare le differenze rispetto al bando stesso… Non so se la decisione è stata presa fuori dal palazzo comunale, so che il Consiglio Comunale ha ratificato, a maggioranza, una decisione già presa un anno fa dallo stesso Consiglio Comunale, con il voto favorevole anche della Primavera. Il problema, a mio avviso, è capre se il Comune, che si è impegnato per un tempo lungo e una cifra considerevole, ha valutato tutti i pro e i contro, tutte le possibili situazioni che potrebbero verificarsi qualora il soggetto gestore aggiudicatario dovesse per qualunque motivo abbandonare il campo, ritirarsi, cedere ad altri… Nello sport son cose che succedono e sono successe spesso, anche in realtà più consistenti di Chiusi…La Emma Villas ha fatto vedere in questi 2 anni una grande capacità organizzativa e gestionale, ma se dovesse stancarsi, o lasciare il volley, o più semplicemente dovesse retrocedere in categorie dove non è più necessario un palasport da 2000 posti, (cosa che nessuno si augura ma che può accadere) che ne sarebbe del palasport di Pania, chi lo gestirebbe? Anche questo, credo, il Comune dovrebbe spiegare… Magari con argomenti solidi e convincenti, che al momento non abbiamo ancora ascoltato.
Caro Marco, mi sembra che ancora non ci sia chiarezza, provo a farla:
Nel consiglio di marzo il consiglio comunale, con il voto anche della primavera,ha dato degli indirizzi alla giunta per redigere il bando approvando lo stanziamento di 70.000,00 € in parte in conto gestione ed in parte in conto investimento. Il bando è stato redatto dalla Giunta e non è stato votato dal consiglio comunale. I consiglieri comunali sono venuti a conoscenza del bando quando pubblicato all’albo pretorio. Il bando non ha rispettato le indicazioni del consiglio comunale quindi la proposta della EmmaVillas, consona al bando redatto dalla Giunta, non è stata votata dalla primavera perché non rispettava gli indirizzi del consiglio comunale.
Quindi la primavera ha approvato la proposta di emettere un bando e lo stanziamento di 70 mila euro in 30 anni, non il bando così come è stato emesso, né il progetto Emma Villas, perché non conforme… Giusto puntualizzare, ma non è che la questione si sposti di molto. A questo punto, credo che il nodo sia spiegare bene il progetto e tutte le implicazioni che esso si porta appresso,da chi mette i soldi, a chi dovrebbe gestire la struttura, e per farne cosa, nel caso malaugurato che la Emma Villas desse forfait dopo un po’ di tempo, magari perché l’onda del volley si esaurisce…Ripeto, nessuno se lo augura, ma può accadere e sarà bene prevedere anche qualche paracadute…
E appunto è questa la pressapocaggine del Comune, che a distanza di un anno dall’approvazione della proposta di bando, ancora non sia stato in grado di mettere a punto un quadro chiaro della domanda di sport che esprime questo paese (in termini di ore settimanali richieste) e quale sarà l’offerta (sempre in ore settimanali) che ci sarà con il nuovo palazzetto, se questo rapporto merita un spesa complessiva di oltre 150.000 €/anno, ( e stò tralasciando il costo annuale del mutuo che è servito per pagare lo stadio del Gabibbo). Sono contrario per due motivi: il primo è perchè questa è la fotocopia della vicenda dello stadio. (allora fummo in pochissimi a dire, anche con iniziative pubbliche, che era una baggianata tra l’irrisione della maggioranza). Il secondo è perchè io ritengo che un nuovo palazzetto (nell’attuale congiuntura e per le strutture già presenti) se deve essere costruito lo debba essere con soldi privati, come lo fu per il palazzetto della Coopersport. Ci tengo anche a precisare un’ultima cosa: essere contro questa ennesima intrapresa non significa essere contro EmmaVillas per la quale anzi nutro apprezzamento non solo e non tanto per i risultati che ha ottenuto e sta ottenendo quanto per l’attività di formazione giovanile che svolge e sulla quale, per un’esperienza diretta che stò facendo tramite mio figlio di assoluto valore prima di tutto educativo. Ciò non di meno ribadisco che costruire a spese del Comune un nuovo Palazzetto serve solo a coprire lo scempio dello stadio del gabibbo.
Però, Romano, anche lasciare andare in malora le strutture già costruite dello stadio e costate un milione e 700 mila euro circa, era uno scempio sullo scempio… E un bello spreco di risorse pubbliche. Personalmente ho sempre sostenuto la necessità che quelle tribune e il resto fossero in qualche modo “recuperate”, con il minimo della spesa, anche facendo un normalissimo campo di calcio tradizionale… Il Comune, con il bando di un anno fa, ha deciso per il palasport… Adesso c’è sul piatto una proposta per realizzarlo e per gestirlo… Credo che la cosa più utile sia chiedere al Comune che faccia bene i suoi conti, che si tuteli e preveda soluzioni nel caso (ripeto, malaugurato) in cui la Emma Villas desse forfait o l’onda lunga del volley perda la sua spinta propulsiva… Al punto in cui siamo, non mi sembra ci siano molte alternative. Anche sullo stadio io ero contrario e Primapagina ne fece una battaglia-tormentone, ma è servita a poco, lo cominciarono lo stesso… Forse, oggi, se è bene mettere in guardia il Comune dal fare gli stessi errori del passato, è altrettanto doveroso non fare, da parte di chi nutre dubbi sull’operazione, la stessa battaglia di testimonianza e chiedere invece che l’operazione non sia a perdere, o ad alto rischio, prevedendo scappatoie e soluzioni alternative in caso di bisogno. Perché ormai, sembra appurato che il palasport si farà…
ma scusa Marco, sulla base di quali elementi pUoi chiedere garanzie di questo genere a chi è il diretto responsabile di tutto questo? E che dalla vicenda dello stadio non hanno imparato nulla lo dimostra la pressapocaggine con cui hanno imbastito e gestito la nuova vicenda. Mi dispiace Marco, non si tratta di credere o meno, qui sono i fatti a parlare e per me quelli contano. Chi ha dimostrato di non avere le capacità non le acquista per miracolo. Non ci sono e basta. Lo dissi l’anno scorso e lo ripeto ora l’unica strada per limitare al minimo i danni e’ lasciar perdere, evitare di spendere altri soldi. che, sono d’accordo con te, non è un granché. Ma questo non dipende da noi. Esiste una sola ulteriore alternativa, quella che sia il privato (EmmaVillas o altri) a costruire con i suoi soldi perché solo così ci sarebbe la certezza di un investimento con una sua sostenibilità economica anche di lunga durata. Perché, e questa è un’altra certezza, se i soldi li mette il privato stai tranquillo che lui i suoi conti prima se li fa e bene, e se decide di investirli vuol dire che l’operazione “regge”. Viceversa se non trovi nessuno disposto a ciò allora vuol dire che l’operazione non regge…. Dopodiché arriva il pubblico che …tanto paga pantalone e magari mi ci fo anche una bella campagna elettorale per le regionali.
Vero, Romano. Anche io ho gli stessi timori che hai tu. E cioè che il Comune (ovvero la collettività) possa rimanere con il cerino in mano. Ma discutere adesso se è giusto o no fare il palasport o lasciar perdere il già fatto nello stadio incompiuto, mi sembra un tantino tardivo. Perché la scelta è già stata fatta. Io al momento dell’emissione del bando espressi le mie perplessità. Oggi a bando chiuso, con un progetto (sia pure di massima) approvato, siamo già in una fase successiva. Per questo ritengo che sarebbe opportuno chiedere al Comune di prevedere garanzie e possibili soluzioni nel caso che Emma Villas ad un certo punto dia forfait. Posso concordare con te che l’Amministrazione non ha dato finora prova di grande scaltrezza, né di lungimiranza, che è complicato chiedere soluzioni a chi ha prodotto il danno, ma allo stato delle cose, secondo me c’è poco altro da fare. Anche perché tra un anno, se non prima, l’amministrazione cambierà. Probabilmente cambierà il sindaco. E a maggior ragione mi sembra opportuno chiedere all’amministrazione e alle forze che la sostengono di non fare cazzate (tanto poi le gestirà qualcun altro) a lunga scadenza, di garantire la comunità su eventuali soluzioni gestionali alternative del palasport in caso di bisogno. Con la b minuscola.
Ah lo diceva anche il grande Voltaire: ” Il migliore dei mondi possibili!”
Realismo socialista… mi verrebbe da dire. Può piacere o no, ci si può fidare o no, ma la giunta comunale questa è, e con questa ti devi rapportare… Nel precedente commento ho usato il verbo “chiedere”. Forse è più opportuno “pretendere”, come cittadini, che sindaco e assesori non si facciano prendere dalla voglia di stupire e lasciare il segno, e facciano invece le cose con chiarezza e con tutte le cautele del caso. L’opposizione tra l’altro è lì per questo…
Più che realismo questa è demagogia socialista, che si illude che la realtà sia quella che si vorrebbe e non quella che è. Auguri Marco.
Demagogia non mi sembra il termine adatto. Né credo di poter essere accusato di fare “propaganda” per la giunta. Sono stato accusato (io e primapagina) per vent’anni e passa di essere sempre contro a prescindere, fuguriamoci… E spesso lo sono stato, non a prescindere, ma a ragion veduta o per convinzione, e il più delle volte in assoluta solitudine. Quindi caro Romano, rispedisco al mittente l’accusa di demagogia e dico solo che nel caso specifico si doveva protestare prima e che ora forse ha poco senso. Al massimo può servire a correggere il tiro, a colmare qualche lacuna o incongruenza, a costringere il Palazzo a fare le cose per bene e non ‘ad minchiam’… Personalmente, l’ho già scritto più volte, ero contrari allo stadio ma favorevole ad un recupero, in qualche modo, delle strutture realizzate per non gettare al macero quel milione e 700 mila euro spesi nella palude di Pania… Conosco abbastanza la situazione e sulla effettiva “produttività” , nel tempo,del nuovo palasport ho anch’io molte perplessità e qualche dubbio. Sulla piscina ancora di più (visto che chi ce l’ha non sa come far quadrare i conti). Ma al punto in cui siamo, con la scelta già fatta, credo che si possa solo vigilare e battersi (si diceva così un tempo), perché il Comune, con questa giunta e con le prossime, tuteli l’investimento e preveda tutte le garanzie e le possibili vie d’uscita (cioè di gestione) qualora il soggetto gestore venisse meno… Non mi pare che un ragionamento del genere, condivisibile o meno, possa essere considerato demagogico, accondiscendente o “servile”. E dico di più: credo che si dovrebbero prevedere garanzie e soluzioni, anche nel caso in cui dovessero cambiare non solo il sindaco e la giunta, ma anche la maggioranza e gli indirizzi del governo locale. Se alle prossime elezioni del 2016 invece del Pd vincono i 5 Stelle o una lista alternativa, che succede a Pania? si fa marcia indietro come ha fatto Scaramelli con lo stadio di Ceccobao?
Caro Marco, mi pare che siamo d’accordo sull’analisi ma non sui rimedi. E questo secondo me è già un buon risultato. Che l’operazione stadio sia stata una scelleratezza è pacifico. Che la nuova sia un’azzardo, altrettanto. Inoltre tutto il dibattito (su questo giornale, su Chiusiblog, su facebook ecc) che è seguito all’approvazione dell’offerta di EmmaVillas ha permesso di chiarire incontrovertibilmente che a pagare mettendoci i soldi è il Comune e non EmmaVillas e che la responsabilità di questa scelta è esclusivamente dell’Amministrazione e della maggioranza (La Primavera ha chiarito benissimo la sua posizione di estraneità a questa scelta distinguendo e motivando la posizione favorevole dell’anno scorso da quella contraria di quest’anno). E questi due aspetti, per come si era avviato il dibattito e la campagna pubblicitaria di sostegno, sono senz’altro il risultato più importante. Da oggi nessuno potrà dire: “… ma io non sapevo, io credevo, io pensavo …”.
Ripeto: ci dividiamo sui rimedi. Io li ritengo inesistenti o meglio peggiorativi (per sotterrare una scelleratezza se ne compie un’altra) tu invece ritieni che pur di dare un senso a quello che si è già speso vale la pena tentare. Beh su questo non credo che ci troveremo mai d’accordo. I soldi spesi non ce li ridarà nessuno a meno che non non si avvii una “Azione di Responsabilità” per il risarcimento dei danni nei confronti degli amministratori e dei tecnici che hanno preso quelle decisioni. All’estero questo è prassi, in Italia neppure eccezione. Beh penso che ci siamo detti tutto quello che c’era da dirsi e quindi per me la conversazione (piacevolissima e stimolante) finisce qui. Ciao e buon lavoro
Concordo su tutto. Buon lavoro anche a te