STORNI E PICCIONI FANNO DANNI, IL COMUNE DI MONTEPULCIANO LANCIA CAMPAGNA DI ABBATTIMENTI

MONTEPULCIANO – Piccioni e storni rappresentano un’autentica calamità per l’agricoltura: lo ha riconosciuto la Regione Toscana con una recente deliberazione della Giunta in cui sono anche individuati i territori dove i danni alle colture provocati da questi uccelli sono più ingenti.
Montepulciano rientra tra questi e il Comune ha quindi deciso di usufruire delle opportunità concesse per contrastare la proliferazione dei volatili dannivi. L’Amministrazione Comunale ha inviato una nota alle associazioni di categoria degli agricoltori e a quelle venatorie in cui, forte delle risultanze di precedenti incontri e colloqui, promuove la più ampia partecipazione di tutti i soggetti interessati ad una campagna di cosiddetti “prelievi in deroga”. Che, tradotto, significa che per un dato periodo, cioè da adesso al 14 dicembre si potrà sparare a storni e piccioni, seppure in maniera programmata e secondo precise modalità.
La deliberazione regionale consente infatti di abbattere piccioni e storni fino ad un massimo di venti capi complessivi giornalieri e cento per cacciatore per l’intero periodo, ovvero fino al 14 dicembre.
La nota illustra sinteticamente (ma in dettaglio) le modalità tecniche e burocratiche che ammettono gli abbattimenti il cui presupposto è rappresentato dall’accertamento, da parte della Regione Toscana, dei gravi danni procurati alle coltivazioni.
Premetto che non sono un animalista ma gli storni se non erro sono uccelli migratori i piccioni invece sono stanziali.Le conseguenze della presenza del passaggio degli storni , pur nella loro dimensione di numero senz’altro grande, ritengo che siano solo per le colture e certamente questo non è poco.Come esperienza personale abitando a Chiusi Scalo in un ultimo piano di un condominio, sono costretto ogni giorno dell’anno sia nella bella che nella cattiva stagione a ripulire le terrazze dalle defecazioni dei piccioni che a centinaia(letteralmente a centinaia) sono presenti nei tetti di tutti gli stabili di Chiusi. Abito in un ultimo piano e quindi dalle finestre posso agevolmente osservarne la predetta quantità nei tetti delle case sottostanti specialmente al mattino presto.Non ne sono certo ma credo che la legge e le disposizioni sia comunali sia sanitarie, sia di pubblica sicurezza impediscano di dare il veleno oppure di sparare ai piccioni.Fra l’altro credo che il grano avvelenato che una volta si dava ai topi sia un altra opportunità della quale oggi è manifesta l’inutilità.I piccioni che lo ingurgitano dopo poco lo rivomitano e quindi ne annullano in parte la nocività al loro organismo. Stanno male ma sopravvivono.Non credo che vi siano alternative a tale non proliferazione di piccioni se non quella di potergli sparare, ma il problema è del centro abitato e quindi è chiaro che non si possa fare.Nel tempo per liberarmene avevo pensato ad una ipotesi fantasiosa e singolare che una volta veniva usata per altri animali, ed era quella di poter lanciare con una fionda dei grani di granturco forati con dentro il carburo che ingurgitato al contatto con i liquidi digestivi avrebbe fatto deflagrare il piccione.una volta si usava per catturare fagiani, oche, ma erano tempi in cui dominava la fame e la guerra non faceva trovare cibo sufficiente a sfamare le famiglie ed allora la gente si adattava a tutto.L’unica cosa che forse farò prima di arrendermi è quella di mettere nelle terrazze un peluche di un gatto magari nero e visibile e di variarne la posizione al mattino ed alla sera per evitarne la presenza:pensiero da ultima spiaggia…..dopo questo la resa….ma se qualche animalista protestasse sarebbe da invitarlo a ripulire e disinfettare le terrazze, tutti i santi giorni.Forse cambierebbe idea, ma non è detto……
Carlo sei diabolico, il veleno, il carburo ecc. ecc. ma quando ti vengono questi pensieri? la mattina dopo una notte insonne? Capisco che i piccioni ti possono disturbare ma la reazione mi sembra decisamente sproporzionata. Qualcuno commenterà che con tutti i problemi che ci sono…….. sti provinciali di che parlano! Invece anche queste sono cose importanti. Vorrei informarti che gli storni sono migratori come tu dici ma da un po’ di anni una specie è diventata stanziale e arreca enormi danni ai raccolti soprattutto di frutta, olive e nei vigneti. Stanno diventando un problema serio. Come limitarli? A parte il fucile che la ragione accetta ma il cuore rifiuta, mi risulta che alcuni anni indietro sono state fatte delle campagne per la sterilizzazione soprattutto dei piccioni poi non ne ho sentito più parlare! Pensaci.
X Luana. Un buontempone per risponderti ti direbbe che spendere i soldi per i preservativi ai piccioni sarebbe un casino co sta crisi….ma coi tempi che corrono c’è anche caso che qualche giovane parlamentare- viste le menti- porti avanti l’idea…..scherzo naturalmente eh ? Le campagne di sterilizzazione si basano sul cibo che rende inerte le possibilità di proliferare ma detto questo non so nemmeno con quali risultati apprezzabili e non credo nemmeno che ci siano delle statistiche sulle quali ci si possa basare se si volesse percorrere tale strada. Fatto stà che mentre noi discutiamo sul come farli fuori loro ”trom….” alla faccia nostra, ed alla pillola del giorno dopo non ci pensano nemmeno……Scherzi a parte, credo che se si voglia affrontare il problema purtroppo l’unica arma sia quella del piombo.Altro non mi sembra che ci possa essere per limitare la loro invasività.Il fatto del carburo a cui avevo pensato e che ti ha destato stupore non sarebbe una ipotesi non praticabile ma richiede diverse condizioni che avrebbero anche conseguenze di altro genere oltre a quella di mettere in conto la sofferenza delle bestie.Agli storni si può sparare perchè la maggior parte vivono nei campi ma ai piccioni come si farebbe a sparargli dal momento che invadono i tetti delle case ? Non credo ci sia soluzione oltre a quella del piombo e magari davvero se funzionasse il fatto dell’infertilità, ma su questa ho i miei dubbi.Non vorrei un giorno alzarmi dal letto, andare in terrazza e trovarci un regalino di qualche kg.di mer…fatto da qualche vacca partorita da qualche piccione transgenico….da lì il famoso detto: ”meno male che le vacche non volano”….Prendiamola a ridere…..Ciao Luana.
Si potrà sparare solo in campagna naturalmente, ma… i piccioni a cui spareranno nei campi, poi non voleranno più sui tetti delle case. Ed è vero che anche gli storni sono ormai stanziali e di danni ne fanno. Certo però che si annuncia una carneficina, un vero e proprio “tiro al piccione” (e allo storno).E c’è da sperare che i piccioni abbattuti non finiscano in tavola, né tantomeno su quelle dei ristoranti. Non sono troppo salutari…