CHIUSI, AL POSTO DELLO STADIO UN NUOVO PALASPORT?
E FORSE ANCHE UNA PISCINA… LA EMMA VILLAS INTERESSATA ALL’OPERA. IL COMUNE HA FRETTA E DECIDE LE LINEE DI INDIRIZZO PER LA GESTIONE. LA PRIMAVERA VOTA A FAVORE…
Il Consiglio Comunale di venerdì scorso ha votato e approvato le linee di indirizzo per l’assetto e la gestione degli attuali e futuri spazi sportivi locali. Definitivamente accantonato il progetto nuovo stadio. Il calcio rimarrà al “Comunale” con l’impegno per la società che se ne assumerà la gestione a impiantare sul campo principale un manto in erba sintetica che consentirà un uso maggiore con minore manutenzione. Dimenticati tutti i problemi più volte sottolineati relativi alla “messa norma” dell’impianto e alla mancanza di spazi di servizio e posteggi. Evidentemente le cose cambiano. Sarà per il fatto che il pubblico ormai è poco e anche i posteggi ne servono meno?
Per realizzare il manto sintetico, il gestore del campo potrà accendere un mutuo e pagarlo con il contributo che il comune continuerà ad erogare (circa 15 mila euro l’anno). Rimarrà ad uso calcistico anche il secondo campo, quello di allenamento adiacente al primo. Abbandonata l’ipotesi di cementificazione prevista dal Piano Strutturale. Evidentemente non è più vero che “la situazione urbanistica del comparto ha già destinato l’area ad altro uso…” come invece il Comune aveva più volte ribadito. Quante cose si dicono… E come si fa presto a dimenticarsene se non fanno più comodo.
Per l’area di Pania, quella dello stadio incompiuto, fatta salva la destinazione sportiva, si andrà ad una soluzione simile a quella praticata per il Palasport di Poggio Gallina con la società Coopersport. Una sorta di cittadella dello sport realizzata da un soggetto privato, che però rimarrà di proprietà pubblica. Il soggetto privato si farà carico della costruzione e della gestione per 30 anni. Il Comune cederà le strutture già realizzate (tribune, spogliatoi, impianti elettrici e termici ecc., per un valore di circa 1 milione e 800 mila euro) e, dopo aver estinto il mutuo contratto per lo stadio, erogherà al gestore un contributo di circa 70 m ila euro l’anno, per 30 anni… In sostanza il Comune non spenderà più i 190 mila euro annui per il mutuo, ma solo 70 mila e si troverà ad avere una struttura sportiva comunque pubblica.
Ma di che struttura si parla? E chi sarebbe il soggetto interessato a costruirla e a gestirla? In Consiglio Comunale la cosa è rimasta sul vago. Di sicuro non sarà uno stadio per il calcio. E allora cosa? L’ipotesi più probabile, e accennata dal consigliere di minoranza Cioncoloni, è quella di un Palasport che inglobi la tribuna e gli spogliatoi già realizzati e consenta alla lanciatissima Emma Villas di puntare non solo alla serie B1, ma anche più in alto nel volley. Sarebbe infatti la società di Gian Marco Bisogno, il soggetto più fortemente interessato all’operazione. Accanto al palasport potrebbe venir fuori anche una piscina coperta. Cosa questa richiesta da parecchi cittadini nelle varie assemblee pubbliche di gennaio.
Insomma sul tappeto per ora c’è solo l’idea del Palasport bis, più grande, più moderno e più accessibile di quello di Poggio Gallina, ormai “stretto” per la stessa Emma Villas di B2. E a guardare con favore a questa ipotesi c’è anche la Coopersport che vedrebbe decongestionarsi il palasport attuale cn la possibilità di rispondere meglio alle varie società…
Le linee guida proposte dalla giunta sono state votate anche dalla Primavera che ha ritenuto la proposta migliore della propria (che prevedeva la conclusione dello stadio), non dalla consigliera Fiorini che ha ritenuto la questione ancora troppo fumosa e poco chiara. La Primavera dopo aver fatto buona parte della campagna elettorale del 2011 sullo scandalo dello Stadio, dopo aver affisso manifesti e indetto assemblee pubbliche per sottolineare quello spreco, adesso si è allineata ed è entrata praticamente in maggioranza. Almeno nella sua componente consiliare. Un autogol che toglie la giunta dagli impicci e l’aiuta a uscire dal pantano in cui si era cacciata da sola.
Sulla fattibilità del progetto palasport (ammesso che vada avanti), al di là dei costi che il gestore dovrebbe accollarsi, ci sono anche le perplessità legate ad esperienze simili di altre società del circondario che dopo aver fatto il salto verso il professionismo sono poi rovinosamente cadute o sono state costrette ad emigrare verso porti più sicuri: la Trasimeno Volley di Castiglione del Lago dovette trasferirsi a Perugia; Orvieto, Cortona, Selci sono andate in B2 o B1 e poi sono dovute tornare indietro ripartendo dalla C o dalla D… Perugia è andata prima a San Giustino poi ha dovuto “fondersi” con Città di Castello per mantenere la A1… E parliamo di realtà tutte più grandi di Chiusi.
Ci si chiede se Chiusi coi suoi meno di 9.000 abitanti, e con un comprensorio dove il Volley non ha grandi tradizioni (eccetto Castiglione del Lago) potrà contare su un bacino di utenza tale da garantire gli spettatori che servono per affrontare la B1 e poi la serie A2 e magari anche la massima serie… Ci si chiede se con l’ingresso a pagamento e con una squadra che nelle categorie superiori potrebbe anche trovarsi non nelle primissime posizioni, il seguito sarebbe sempre lo stesso oppure no… Insomma ci si chiede se l’onda che ora è forte non debba essere presa con cautela, stando attenti a non farsi travolgere da troppo facili entusiasmi. E ci si chiede anche come supportare l’eventuale salto della Emma Villas verso il professionismo vero, con un movimento di base che non faccia perdere l’antica tradizione chiusina, e possa ampliare nel contempo il bacino di utenza, coinvolgendo magari alcuni paesi limitrofi…
La discussione in Consiglio ha palesato una certa fretta dell’amministrazione nel voler chiudere la questione e in questi casi, la fretta non è mai buona consigliera. Certo, così Scaramelli & C. toglierebbero di mezzo la patata bollente (e andata a male) dello stadio, farebbero un’operazione di immagine assecondando l’onda del Volley e alla fine risparmierebbero pure qualche decina di migliaia di euro… Ma anche nel 2003 lo stadio fu pensato e progettato per assecondare l’onda montante del calcio in serie D…
Tutto si può fare e se si riesce a non gettare a mare quel milione e 800 mila euro già speso per lo stadio rimasto a metà, e rendere l’opera produttiva, tanto meglio. Basta non fare le cose solo pensando al tornaconto in termini di propaganda. Perché quelle, come abbiamo visto, poi finiscono male…
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L’impegno dell’opposizione non credo debba essere quello di sforzarsi per tenere l’amministrazione comunale nel pantano, ma verificare la fattibilità di quella che potrebbe essere la soluzione migliore al problema nuovo stadio! Tutto dipenderà da una semplice questione: chi sta investendo fortemente sulla Emma Villas continuerà a farlo negli anni futuri? Il piano è quello di raggiungere le serie maggiori per rimanerci? Perché se questo scenario si verificasse la cosa non potrebbe che giovare alla nostra comunità in termini di immagine e in termini economici. Una forte società con sede a Chiusi potrebbe attirare investimenti, giovani sportivi dalle zone limitrofe, porterebbe un po’ di movimento in questa nostra stanca cittadina. Se invece il flusso di denaro dovesse arrestarsi ad un certo momento ci troveremmo comunque ad avere ad una struttura funzionale ed il modo di farla fruttare si troverebbe (convegni, concerti, spazio polifunzionale). Creare una struttura moderna in quella zona poi potrebbe anche costituire un incentivo, una spinta, per la valorizzazione dell’intera area circostante che a quel punto necessiterebbe di essere “bonificata”! Insomma… servono soldi, impegno e anni, ma sarebbe un bello scenario. La domanda che viene da porsi alla fine è questa: è ancora lecito sognare in grande in questa nostra nazione oppure dobbiamo accontentarci di limitare i danni collaterali? Preferiamo non rischiare di fare altre danni e stare fermi per non sbattere la testa o decidiamo di muoverci, di iniziare a correre? Ci piace il nostro piccolo paesino così come è o vorremmo qualcosa di più? Queste sono domande che tutto il consiglio comunale deve porsi… ma anche noi semplici cittadini dovremmo farlo! La prudenza è d’obbligo, ma troppa prudenza ci lascerà senza futuro!
Il problema è diverso Fabio. E’ che la scarsa prudenza e la rincorsa dell’onda montante ha portato in passato alle “cazzate” di cui stiamo pagando i conti, compreso il mega stadio rimasto incompiuto… Anche allora chi lo volle a tutti i costi “pensava in grande” e accusava chi osava criticare di fare del disfattismo e di voler tarpare le ali al futuro… Sempre bene avere memoria di ciò che è successo (perché ciò che è successo, non è successo per caso). Detto questo io non sono contrario per principio ad un eventuale nuovo Palasport al posto dello stadio. Tutt’altro. Però vorrei che si usasse tutta la cautela necessaria. Tra l’altro non è che questa cosa sarebbe un investimento privato (il palazzetto di Emma Villas o chi per essa), perché l’opera resterebbe pubblica e il Comune ci metterebbe sopra 2 milioni e 100 mila euro (70 mila all’anno per 30 anni) più quello che ha già realizzato, cioè un altro milione e 800 mila euro… Sarà bene o no ponderare la questione?
Se leggi bene il mio commento… scoprirai che siamo d’accordo!!
Gaetano Gliatta, esponente del Pdl chiusino commentando l’articolo su facebook scrive: “La piscina nel programma del PDL. Mi piace!”
Nell’articolo si dà quasi per scontata la realizzazione di un nuovo palasport, non è così e probabilmente non sarà così, quello che ha fatto la Primavera è stato semplicemente chiedere la garanzia che non si costruisca sul campo in terra vicino all’attuale campo sportivo, di fatto ciò ha decretato il ribaltone della maggioranza relativamente ai propositi di edificazione e di cambiamento di destinazione di quell’area.
La battaglia fatta per il vecchio stadio, già dai tempi del comitato animato da molti componenti della Primavera, e contro il nuovo stadio è una battaglia vinta, che quello del mega nuovo stadio fosse un progetto fuori dal mondo è ampiamente dimostrato dai fatti e chi fosse a favore o contro quello scellerato progetto si sa benissimo.
No, luca non si dà per scontato niente. Si dice solo quella che è l’ipotesi in campo. Vero il discorso sul vecchio stadio e su quello da allenamento che non sarà cementificato. Quella è una battaglia vinta e la maggioranza ha cambiato opinione. Ma sul nuovo impianto sono state messe le premesse per riconvertire lo stadio incompiuto in qualcosa di diverso. E’ stato Cioncoloni a parlare di palasport… e la Emma Villas non ne fa mistero. Su questa vicenda è stata la Primavera a cambiare opinione. L’ha anche detto Cioncoloni: “la proposta della giunta è migliore della nostra”. Per questo ha votato a favore della proposta della maggioranza, a differenza della sig.ra Fiorini che ha votato contro.
Non capisco il senso di queste continue polemiche fatte, forse, per mancata conoscenza dei fatti che eppure in consiglio sono stati ben spiegati. Io ho parlato di palasport perché in comune sono arrivate, prima del consiglio comunale, due manifestazioni di intenti, una della Coopersport e una dell’Emma Villas, che si dichiaravano interessate alla gestione dell’area di Pania e al completamento degli impianti sportivi con un’indicazione di massima delle possibili realizzazioni. Quindi non si tratta di una mia idea ma di una chiara volontà espressa in forma pubblica e trasparente. Per quanto riguarda la proposta complessiva tra “Pania” e “Comunale” confermo che è migliore della nostra che era quella di continuare la costruzione dello stadio di Pania. Se venisse realizzata avremmo un completamento migliore e più razionale degli impianti sportivi a minore costo per l’amministrazione. Penso sia più utile riconoscere che qualcuno possa proporre qualcosa di meglio piuttosto che essere sempre contrari per partito preso. Per quanto riguarda la concretezza del progetto, motivo del voto contrario dell’altra lista di opposizione, è stato detto chiaramente che le eventuali proposte, come ho meglio specificato in un intervento che ho inviato a Prima Pagina, verranno riportate in approvazione in consiglio comunale e allora potremo valutarle e discuterle.
Chi ha detto che si tratta di una tua idea? Io ho scritto che in consiglio sei stato l’unico a parlare dell’ipotesi palasport… Ho anche precisato che la soc. Emma Villas non fa mistero del proprio interesse per l’area sportiva di Pania… Credo ci sia stato anche un sopralluogo con i tecnici del Comune ed esponenti di Coopersport (altro soggetto interessato, quanto pare). Quindi mi pare che tu, Giorgio, stia confermando quello che è scritto nell’articolo. E anche il cambiamento di opinione della Primavera, di fronte ad una proposta a suo dire migliore. Nell’artioolo peraltro non si danno giudizi di merito sulla proposta (o ipotesi) né si fanno polemiche di sorta, ma si dice solo come sono andate le cose in Consiglio e quali sono le ipotesi effettivamente sul tappeto, esortando i possibili attori della vicenda a usare tutte le cautele del caso, visto che si tratta comunque di un’opera pubblica che al Comune costerà, alla fine dei conti, circa 4 milioni di euro… Chiaro poi che ogni proposta andrà valutata nel merito nelle sedi opportune, consiglio comunale in primis. Rispetto all’assemblea pubblica organizzata due mesi fa dalla Primavera all’ex cinema Eden, mi pare che lo scenario attuale sia diverso e diversa sia la posizione che la Primavera ha assunto in Consiglio. Non è un’accusa. E’ una constatazione.
Dire che la Primavera, almeno nella sua componente consiliare, è entrata in maggioranza mi sembra un’accusa, per giunta abbastanza velenosa, più che una constatazione perché votare a favore di un provvedimento che si condivide non significa entrare in maggioranza. L’abbiamo fatto altre volte e altre volte lo faremo. Condivido in pieno quanto detto da Fabio Pifferi: “L’impegno dell’opposizione non credo debba essere quello di sforzarsi per tenere l’amministrazione comunale nel pantano, ma verificare la fattibilità di quella che potrebbe essere la soluzione migliore al problema nuovo stadio!” e aggiungo ancora una volta nell’interesse dei cittadini di Chiusi.
Concordo con te, e l’ho detto anche in consiglio comunale, che debbano essere usate tutte le cautele per non creare un rimedio peggiore del male.
A proposito della questione ho inviato anche un articolo con alcune considerazioni. Spero ti sia arrivato, altrimenti fammelo sapere che lo invio di nuovo.
Ricevuto e pubblicato. Grazie.