STRISCIA, LO STADIO E LE ALTRE EMERGENZE: DOVE HA SBAGLIATO E STA SBAGLIANDO SCARAMELLI

di Marco Lorenzoni
CHIUSI – Come era ovvio, il servizio di Striscia la notizia sullo scandalo dello stadio incompiuto ha fatto un certo clamore, ma non ha aggiunto nulla a ciò che si sapeva già e che in più occasioni era stato portato all’attenzione dell’opinione pubblica. Solo Primapagina ha pubblicato sull’argomento diversi articoli, gli ultimi a luglio e settembre 2013. Si parlava delle “incompiute” dell’indignazione che non c’è. O meglio non c’era. Ora un po’ di più ce n’è. Potenza della televisione. Eppure quegli articoli di primapagina non erano passati inosservati. Entrambi erano stati letti da più di 1.500 persone. Possibile che quelle persone fossero tutte “forestiere” e non chiusine? Difficile. Anche se molti sembra che abbiano scoperto la cosa solo adesso, dopo il servizietto di Striscia. Meno male che Striscia c’è. Verrebbe da dire. Naturalmente anche l’Amministrazione che prima non aveva replicato, né preso cappello sull’argomento, dopo il blitz di Mingo ha subito fatto sapere di essere pronta ad aprire una larga consultazione cittadina sul futuro dello Stadio e anche sulla opportunità o meno di portarlo a termine, adombrando anche la possibilità di una qualche riconversione. Magari in una pista per Go-Kart. Questa è la linea, adesso. Ma perché non l’hanno aperta prima la consultazione? Ci voleva Striscia? I giovani amministratori, sempre molto attenti alla comunicazione, in questo frangente hanno tentato di mettere una toppa che è peggio del buco, arrampicandosi su uno specchio scivoloso. Molto scivoloso. Soprattutto per Stefano Scaramelli che quando fu decisa la costruzione dello Stadio, quando è stata posta la prima pietra e anche la seconda, quando è stato acceso il mutuo era assessore e non risulta che fosse contrario o che abbia in qualche modo espresso perplessità.
Ora, diciamo pure che non è andata malissimo a Scaramelli & C. perché Striscia si è limitata a parlare dello Stadio, che in fin dei conti non è l’incompiuta più clamorosa, né lo scandalo peggiore. Figuriamoci se Mingo avesse acceso riflettori dell’ammiraglia Mediaset anche sul Centro Merci fantasma, sulla contaminazione da nichel della falda di Fondovalle, sul depuratore delle Torri tenuto per anni in abbandono, poi rimesso in funzione dopo una “giornalata” (sempre di Primapagina, nel settembre 2012) e inaugurato nell’autunno scorso, ma funzionante solo in minima parte perché la gran parte del territorio non è ancora allacciato…
Qualche mese fa, quando l’impianto fu inaugurato, su queste colonne si dava atto a Scaramelli di aver portato a compimento una delle incompiute dello scandalo. Non era esattamente così, ma era comunque un passo avanti importante. Saremmo stati ben lieti di dare atto al sindaco di Chiusi del “compimento” di altre incompiute. O di altri passi avanti sulle questioni prima citate. Purtroppo invece la giunta è apparsa in altre faccende affaccendata e quelle questioni sono rimaste tutte lì. Come lo Stadio.
E al di là di ciò che accadrà d’ora in avanti, quindi anche al di là dell’eventuale discussione ampia e pubblica su che fare dello stadio, Scaramelli e i suoi assessori hanno sbagliato tattica e strategia. Hanno sbagliato ad attendere che arrivasse Striscia la Notizia, evitando di attivarsi dopo e sollecitazioni arrivate dalla stampa locale e non solo. Del Centro Merci e della contaminazione da Nichel si è occupato anche il Consiglio Comunale, ma le risposte sono state solo interlocutorie. Ci vorrà il Gabibbo o Le Iene, o magari una troupe di Report o Presa diretta per affrontare in maniera seria la questione nichel e quella del centro merci? O per allacciare anche Chiusi Scalo al depuratore?
Tra l’altro Stefano Scaramelli, che in alcune situazioni di emergenza si è mosso bene, non è più solo “il giovane sindaco di Chiusi” (così come Matteo Renzi non è più solo il sindaco di Firenze). Scaramelli è membro della direzione nazionale del Pd. Ogni scivolone, ogni “omissione”, ogni “distrazione” da problemi seri, nella sua funzione di sindaco finisce per pesare anche sul vertice del partito di cui è autorevole dirigente. Insomma un qualsiasi osservatore, qualsiasi cronista è autorizzato a pensare che la posizione di Scaramelli sia la posizione del Pd, al massimo livello.
Sul centro merci (2 milioni e 685 mila euro spesi per ritrovarsi solo una strada che finisce nel nulla e per metà è chiusa e inutilizzabile) va bene cosi? Sulla contaminazione da nichel il “nulla di fatto” per scoprire le cause dell’inquinamento ed eliminarlo si configura come una omissione in atti di ufficio, visto che la questione è nota almeno dal 2008 ed è certificata non solo dal gestore di una azienda privata (il depuratore di Bioecologia Srl) ma anche da Arpat e dal Consiglio Comunale. E’ il “nulla di fatto” la posizione del Pd?
Altra considerazione: non è un bel vedere, per i poveri elettori del Pd e della coalizione di centro sinistra (ma in definitiva anche per i cittadini in genere), vedere e sentire Scaramelli e Ceccobao, il sindaco attuale e il suo predecessore, beccarsi come i capponi di Renzo, affibbiarsi le colpe l’un l’altro per le opere incompiute e i tanti soldi spesi senza costrutto… I due hanno governato insieme per 8 anni (non un giorno, 2.900 giorni), l’uno è stato la creatura e il delfino dell’altro e ora non perdono occasione per rinfacciarsi errori e malefatte a mezzo facebook e interviste radiofoniche…
Come Primapagina non abbiamo mancato di notare e sottolineare le azioni di discontinuità di Scaramelli rispetto a Ceccobao e ai suoi metodi, e anche rispetto al “sistema-Siena” che tanti guasti ha prodotto; abbiamo dato atto a Scaramelli di tenere un atteggiamento più aperto, disponibile, sereno con i cittadini e con la stampa, anche quella che gli fa le bucce. Pur avendo appoggiato una lista diversa da quella capeggiata da Scaramelli alle elezioni, tra i due preferiamo tutta la vita Scaramelli. Però gli scivoloni cominciano ad essere un po’ troppi: dalla cittadinanza onoraria ma non del tutto al cavalier Valori all’uscita stile Masaniello sulla questione dell’impianto a biogas alla Coste; dal Centro Merci (su cui aveva cominciato a squarciare la nebbia, poi però si è fermato), allo Stadio; dal depuratore alla contaminazione da nichel. Su tutte queste questioni abbiamo cercato di metterlo in guardia, di consigliarlo anche, invitandolo a prenderle di petto, a non far passare ulteriore tempo. Non vorremmo che a forza di parlare di vento che non si ferma con e mani, si sia abituato al nulla… E non vorremmo nemmeno ritrovarci a dar ragione a Ceccobao (già lui, in qualche modo ha dovuto dar ragione a noi e chissà quanto gli costò…).
Le opposizioni si sono fermate fin qui a commenti sarcastici. Avrebbero potuto, dopo la figuraccia in mondovisione dell’amministrazione chiamata in causa da Striscia per sperpero di denaro pubblico, chiedere addirittura le dimissioni del sindaco e della giunta. In altri tempi così sarebbe andata. La Primavera annuncia una prossima assemblea pubblica. Qualcuno chiede e propone di verificare cosa c’è sotto lo stadio in costruzione, evocando il sospetto che nell’area siano stati interrati illegalmente rifiuti pericolosi. Anche questa una storia già nota e più volte trattata da Primapagina e non solo, che l’allora sindaco Ceccobao volle stoppare sul nascere minacciando querele a destra e a manca… Chiarire le cause della contaminazione da nichel della falda forse potrebbe chiarire anche il sospetto di eventuali interramenti. Per questo è necessario che chi dovere si muova e alla svelta. Per chi di dovere intendiamo la magistratura, l’Arpat, il Comune, la Asl… Scaramelli, se non vuole fare la figura della giovane marmotta, non abbia paura e si attivi. Il vento che gli arriverà in faccia può essere più fastidioso di quello delle primarie trionfali, ma amministrare non è un pranzo di gala… Non sempre, almeno.
Così ha raccontato a chiusiblog, poco tempo fa, Simone Agostinelli la decisione di Ceccobao di imporre il suo successore contro la volontà di mezzo Pd: “…il progetto politico è chiaro e Stefano Scaramelli E’LA PERSONA GIUSTA per portare a termine questo progetto ; voi state sbagliando tutto”.
Oggi Ceccobao e Scaramelli pur continuando a militare nello stesso partito fanno finta di non conoscersi e se le danno di santa ragione.
Miserie della politica che ingigantiscono i mali di una città che non sembra più in grado di reagire e che sprofonda ogni giorno di più.
“sempre la confusion de le persone principio fu del mal de la cittade…
… Se tu riguardi Luni ed Orbisaglia come son ite e come se ne vanno di retro ad esse Chiusi e Sinigaglia… ” Non so a Luni, Urbisaglia e Senigallia, ma a Chiusi in 750 anni è cambiato poco…
La Primavera non ha aspettato, come gran parte dell’opinione pubblica, che arrivasse la televisione per indignarsi, senza bisogno del suggerimento di striscia la notizia e proprio a causa di tutte le questioni elencate nell’articolo, le dimissioni sono state chieste già qualche mese fa, non è stata presentata una formale mozione di sfiducia in consiglio comunale perché il regolamento non lo permette. In ogni caso per tutti quelli a cui era sfuggita la richiesta di dimissioni di qualche mese fa arriverà a brevissimo una replica.
Vero, la primavera proprio sullo stadio fece anche un manifesto e buona parte della sua campagna elettorale, nel 2011. Tra opposizione e stampa di sollecitazioni a prendere di petto la questione ce ne skno state parecchie, prima di Striscia. In seguito agli articoli di primapagina si è ancbe aperto un certo dibattito sull’opportunità o meno di portare a termine l’opera. Insomma, volendo, qualcosa la stessa amministrazione poteve fare, invece ha aspettato… che arrivasse Mingo con le telecamere. E ora, come dicono nei telefilm americani, tutto è più difficile, perchè qualsiasi cosa dica può essere usta contro di lei… se non è un errore questo!
Ribadisco il concetto che è prettamente politico ma è determinante per le soluzioni sullo stadio e sulle conseguenze.
Scaramelli è stato assessore per due legislature durante le quali ha votato riguardo lo stadio; per quel che mi ricordi lui nella campagna elettorale era a favore del completamento dello stadio ma non ho filmati a riguardo. L’altro giorno nell’audiointervista ha esplicitamente detto che di questi tempi è un errore fare certe opere e ha parlato di resistenze all’interno del partito lasciando capire che lui era uno di loro.
Il punto è questo: O PRESENTA IL SUO VOTO CONTRARIO ALLA COSTRUZIONE DELLO STADIO E LE SUE DENUNCE ALL’INTERNO DELLA GIUNTA COMUNALE PER IL MANCATO PROSEGUIMENTO DEI LAVORI, O C’E’ DENTRO FINO AL COLLO. Punto. Questo è inopinabile fino a prova contraria, o no?
In giunta e in consiglio nessuno della maggioranza (che è la stessa oggi e all’epoca di Ceccobao) nessuno si è opposto e ha votato contro. Dagli atti questo risulta. E fino a qualche mese fa l’attuale amministrazione diceva che stava valutando l’opportunità di realizzare il campo di gioco in “sintetico”, soluzione più costosa nell’immediato che però farebbe risparmiare sulla manutenzione in futuro… Evidentemente non pensava di abbandonare il progetto stadio. Anche il Pd è sempre apparso compatto e convinto. E c’era in quel partito chi parlava dello stadio come “grande opportunità” anche in chiave economica e di sviluppo. Questo sei mesi fa, non nel 2003…
ho detto quello proprio perchè non sapevo degli atti vecchi… a questo punto c’è dentro fino al collo. In un paese normale il sindaco (che è anche nella direzione nazionale del PD) dovrebbe trarre delle conclusioni…. e sentire l’assessore Bettollini parlare di “VECCHI MODI DI FARE POLITICA”, criticando coloro che hanno chiamato striscia e non vergognandosi del comportamento della maggioranza da l’idea di chi ci governa….
L’amico Bettollini pensava l’avessi chiamata io. Magari per “trascinare” il giornale. Gli ho spiegato che non è così. Credo abbia capito. E’ che a forza di cambiare verso, il verso non lo trovano più… e ora il Pd dice di voler “aprire al dibattito sul nuovo stadio”. Al massimo può aprire “il” dibattito. Nessuno a Chiusi ne ha proposto uno. Ciò che è emerso fino ad ora è un scandalo, non un dibattito… E farlo adesso il dibattito serve a poco: ci sono delle tribune, i piloni e i fari per l’illuminazione, gli impianti elettrici, i bagni ecc… C’è un mutuo già stipulato che il comune ha cominciato a pagare… L’unico dubbio, fino a qualche mese fa era se farlo in erba o in “sintetico”, lo stadio… Aprire il dibattito adesso per l’amministrazione significa alzare bandiera bianca e dire “non siamo capaci di governare” e nemmeno di portare a termine opere già avviate (da loro stessi, non da altri). E, ripeto, lo stadio non è lo scandalo più clamoroso. Naturalmente tutto si può fare, anche ridiscutere il futuro dello stadio, basta però non raccontare bugie e non prendersi in giro e non sparare ipotesi tanto per fare e per prendere tempo… Tutto si può fare se si parte dai dati di fatto, dagli atti e dalle responsabilità di chi li ha prodotti.
La domanda semplice semplice che emerge dopo quasi tre anni di amministrazione Scaramelli è questa: sono in grado di governare questo paese?
Secondo me, no.
Poi su ogni singola questione si può discutere e valutare il grado di responsabilità ma il giudizio resta netto.