L’ASSEMBLEA NAZIONALE DEL PD VISTA DA DENTRO. RENZI CHIAMA ANCHE SCARAMELLI. PRIMO PASSO VERSO UNA CANDIDATURA AL PARLAMENTO?

lunedì 16th, dicembre 2013 / 11:54
L’ASSEMBLEA NAZIONALE DEL PD VISTA DA DENTRO. RENZI CHIAMA ANCHE SCARAMELLI. PRIMO PASSO VERSO UNA CANDIDATURA AL PARLAMENTO?
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TRA I DELEGATI SENESI A MILANO ANCHE PAMELA FATIGHENTI, GIACOMO GRAZI  E FABIO DI MEO

Ieri per alcuni è stato il primo impatto con la politica vera, quella che conta. E forse anche il primo passo verso carriere folgoranti. Su facebook ce l’hanno raccontata quasi i diretta l’assemblea nazionale del Pd i giovani dirigenti arrivati a Milano dalla provincia di Siena. Elettrizzati si son fatti fotografare dietro a  Renzi e Letta, a braccetto con Veltroni, un po’ incazzati (il sindaco cetonese Di Meo) per certe procedure un po’ approssimative come quella con cui è stato eletto Cuperlo presidente del partito. Cioè a fare un po’ da contrappeso al segretario eletto a furor di popolo Matteo Renzi.

Commenti entusiasti per il “nuovo che avanza” e anche per la serata sui navigli, luogo simbolo della movida milanese, quella un tempo sinistrorsa per lo meno… E anche da casa c’è chi applaude, chi fa i complimenti ai giovani leoni che son lì a rappresentare il cambiamento epocale. Un tripudio per la chiusina Pamela Fatighenti, il torritese Giacomo Grazi e  per Srdan Sergio Kuzmanovic, che non è il centrocampista dell’Inter, ma uno dei giovani della Leopoldina, già leader della formazione primavera del Pd senese.  PAMELA FATIGHENTI 4

E il tifo addirittura si scatena quando, nel tardo pomeriggio arriva la notizia che anche il sindaco di Chiusi Stefano Scaramelli è stato “nominato” insieme ad altri 19 primi cittadini da Matteo Renzi, per entrare nella Direzione Nazionale del partito. Bene, bravo, avanti così, siete una squadra fortissimi…  Neanche avesse (o avessero) vinto l’edizione 2013 di ‘Amici’. Il tono è quello.  Nessuno o pochissimi i commenti di tenore anche lievemente critico, o solo del tipo “Già che ci siete ditegliene quattro a Letta & C.”.

Qualcuno arriva a definire la vittoria di Renzi alle primarie come una “svolta epocale”, il segnale del via al cambiamento dell’Italia, dimenticando che le primarie del 7 dicembre hanno eletto per ora solo il segretario del Pd… E che Renzi, il trionfatore, ancora non ha fatto niente e ha tutta la strada davanti. Per ora ha conquistato il Pd, questo sì. E ha portato molti dei suoi giovani leoni nell’assemblea nazionale del partito.

Per qualcuno, dicevamo, un premio all’impegno e alla fedeltà. Per qualcun altro sarà pure un trampolino per spiccare i volo verso lidi più importanti. Scaramelli, per esempio. Il sindaco di Chiusi è stato il primo, tra i sindaci senesi a investire su Matteo, a scommettere sul collega di Firenze, quando tutti stavano con Bersani, quando era più facile perdere che vincere (e infatti il primo round lo perse), quando schierarsi con Renzi significava scegliere la minoranza, l’opposizione interna… Ha scommesso e alla fine ha vinto. Ora è il leader riconosciuto e osannato da tutti i renziani senesi, che nel frattempo hanno fatto campagna acquisti anche in campo avverso e ora anche i sindaci son quasi tutti con lui, tranne Fabio Di Meo, di Cetona, ostinatamente civatiano… (con Pamela Fatighenti e Di Meo, anche Primapagina, ne suo piccolo può dire di essere rappresentata nel parlamentino del Pd, son infatti due collaboratori, uno storico e l’altra più recente e saltuaria). Ecco, per Scaramelli, non è escluso, anzi è probabile, che si aprano presto nuove strade. Quella che porta al Parlamento per esempio. Le voci di una sua possibile candidatura, sia che si voti nel 2014, sia che si voti nel 2015, aleggiano e cominciano a farsi insistenti. Chiusi si ritroverebbe così nella stessa situazione in cui si trovò quando Ceccobao fu chiamato a fare l’assessore in Regione nel 2010.  scara camicia 2

Lui, Scaramelli, per ora dice di no, dice di voler onorare il mandato di sindaco, ma è chiaro che di fronte ad una “chiamata” di Matteo, per accompagnarlo a Roma difficilmente potrebbe dire di no. Primo perché non si può dire di no ad un amico e Scaramelli e Renzi sono ormai amici, secondo perché certi treni passano una sola volta e se li perdi addio… Vedremo.  Intanto, come a Firenze c’è chi chiede a Renzi di tornare a fare un po’ anche il sindaco, a Chiusi c’è già chi pensa al post Scaramelli ipotizzando un cambio della guardia all’interno della pattuglia renziana  che governa il Comune e il Pd:  Stefano a Roma, Juri Bettollini o Pamela Fatighenti in Comune. Sembra una pagina già scritta. I cittadini che vorrebbero una giunta un po’ meno incline all’autocelebrazione e più attenta ai problemi reali della città (dalla vicenda nichel, al declassamento della stazione, dalla viabilità, alla crisi economica) osservano e si chiedono cosa ci sia di vero in quella pagina. Anzi, se sia una cosa seria o solo un ritaglio di un vecchio “Topolino”.

 

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