L’ASSEMBLEA NAZIONALE DEL PD VISTA DA DENTRO. RENZI CHIAMA ANCHE SCARAMELLI. PRIMO PASSO VERSO UNA CANDIDATURA AL PARLAMENTO?

TRA I DELEGATI SENESI A MILANO ANCHE PAMELA FATIGHENTI, GIACOMO GRAZI E FABIO DI MEO
Ieri per alcuni è stato il primo impatto con la politica vera, quella che conta. E forse anche il primo passo verso carriere folgoranti. Su facebook ce l’hanno raccontata quasi i diretta l’assemblea nazionale del Pd i giovani dirigenti arrivati a Milano dalla provincia di Siena. Elettrizzati si son fatti fotografare dietro a Renzi e Letta, a braccetto con Veltroni, un po’ incazzati (il sindaco cetonese Di Meo) per certe procedure un po’ approssimative come quella con cui è stato eletto Cuperlo presidente del partito. Cioè a fare un po’ da contrappeso al segretario eletto a furor di popolo Matteo Renzi.
Commenti entusiasti per il “nuovo che avanza” e anche per la serata sui navigli, luogo simbolo della movida milanese, quella un tempo sinistrorsa per lo meno… E anche da casa c’è chi applaude, chi fa i complimenti ai giovani leoni che son lì a rappresentare il cambiamento epocale. Un tripudio per la chiusina Pamela Fatighenti, il torritese Giacomo Grazi e per Srdan Sergio Kuzmanovic, che non è il centrocampista dell’Inter, ma uno dei giovani della Leopoldina, già leader della formazione primavera del Pd senese.
E il tifo addirittura si scatena quando, nel tardo pomeriggio arriva la notizia che anche il sindaco di Chiusi Stefano Scaramelli è stato “nominato” insieme ad altri 19 primi cittadini da Matteo Renzi, per entrare nella Direzione Nazionale del partito. Bene, bravo, avanti così, siete una squadra fortissimi… Neanche avesse (o avessero) vinto l’edizione 2013 di ‘Amici’. Il tono è quello. Nessuno o pochissimi i commenti di tenore anche lievemente critico, o solo del tipo “Già che ci siete ditegliene quattro a Letta & C.”.
Qualcuno arriva a definire la vittoria di Renzi alle primarie come una “svolta epocale”, il segnale del via al cambiamento dell’Italia, dimenticando che le primarie del 7 dicembre hanno eletto per ora solo il segretario del Pd… E che Renzi, il trionfatore, ancora non ha fatto niente e ha tutta la strada davanti. Per ora ha conquistato il Pd, questo sì. E ha portato molti dei suoi giovani leoni nell’assemblea nazionale del partito.
Per qualcuno, dicevamo, un premio all’impegno e alla fedeltà. Per qualcun altro sarà pure un trampolino per spiccare i volo verso lidi più importanti. Scaramelli, per esempio. Il sindaco di Chiusi è stato il primo, tra i sindaci senesi a investire su Matteo, a scommettere sul collega di Firenze, quando tutti stavano con Bersani, quando era più facile perdere che vincere (e infatti il primo round lo perse), quando schierarsi con Renzi significava scegliere la minoranza, l’opposizione interna… Ha scommesso e alla fine ha vinto. Ora è il leader riconosciuto e osannato da tutti i renziani senesi, che nel frattempo hanno fatto campagna acquisti anche in campo avverso e ora anche i sindaci son quasi tutti con lui, tranne Fabio Di Meo, di Cetona, ostinatamente civatiano… (con Pamela Fatighenti e Di Meo, anche Primapagina, ne suo piccolo può dire di essere rappresentata nel parlamentino del Pd, son infatti due collaboratori, uno storico e l’altra più recente e saltuaria). Ecco, per Scaramelli, non è escluso, anzi è probabile, che si aprano presto nuove strade. Quella che porta al Parlamento per esempio. Le voci di una sua possibile candidatura, sia che si voti nel 2014, sia che si voti nel 2015, aleggiano e cominciano a farsi insistenti. Chiusi si ritroverebbe così nella stessa situazione in cui si trovò quando Ceccobao fu chiamato a fare l’assessore in Regione nel 2010.
Lui, Scaramelli, per ora dice di no, dice di voler onorare il mandato di sindaco, ma è chiaro che di fronte ad una “chiamata” di Matteo, per accompagnarlo a Roma difficilmente potrebbe dire di no. Primo perché non si può dire di no ad un amico e Scaramelli e Renzi sono ormai amici, secondo perché certi treni passano una sola volta e se li perdi addio… Vedremo. Intanto, come a Firenze c’è chi chiede a Renzi di tornare a fare un po’ anche il sindaco, a Chiusi c’è già chi pensa al post Scaramelli ipotizzando un cambio della guardia all’interno della pattuglia renziana che governa il Comune e il Pd: Stefano a Roma, Juri Bettollini o Pamela Fatighenti in Comune. Sembra una pagina già scritta. I cittadini che vorrebbero una giunta un po’ meno incline all’autocelebrazione e più attenta ai problemi reali della città (dalla vicenda nichel, al declassamento della stazione, dalla viabilità, alla crisi economica) osservano e si chiedono cosa ci sia di vero in quella pagina. Anzi, se sia una cosa seria o solo un ritaglio di un vecchio “Topolino”.
Marco, la considerazione che tu fai forse un po’ sarcasticamente non la condivido molto in certe espressioni .Che vuol dire politicamente il fatto ” che non si possa dire di no ad un amico” ed il fatto che ”il treno passi solo una volta”?.Che vuol dire ? Io credo che un politico deve poter lavorare per i cittadini che lo hanno eletto e non per fare carriera e ciò che dici tu sarebbe proprio la concezione di interpretare la politica come carriera. Che vuol dire ”il treno passa solo una volta ?”.Il senso è quello ”di adesso o mai più”?. Poi non ci lamentiamo se la politica è questa soprattutto a sinistra che è quella che dovrebbe dare l’esempio di servire i cittadini e non per scopi di carriera personale. Ora o mai più ?.Non siamo mica al Casinò di Montecarlo che si punta sulla roulette ? il Sindaco non l’ho votato ma ho votato per La Primavera ed ho perso,ma ciononostante è il mio Sindaco comunque ed in tutti i casi ritengo che i cittadini che l’hanno votato si aspettino ciò che mi aspetto io, per vie magari diverse che talvolta possono discostarsi o talvolta essere più vicine od anche contrarie, ma io ritengo che debba finire il suo mandato, poi deciderà in tutta libertà ciò che dovrà o vorrà fare senza farsi tirare la volata da nessuno. Non è normale così? Oppure sono io che sbaglio e che interpreto male il senso di fare politica? Non passa mica l’ingaggiatore di soldati per la strada e che sul suo libro si inscrivano coloro che vogliano andare in guerra oppure a seconda di dove vogliano arrivare in quel momento ? Mi sembra che di una nuova concezione della politica sia quella che l’Italia abbia più bisogno,e che debba essere lontana da tali concezioni individualismi e carrierismi, diversamente si possono ricordare le parole di una canzone, quella che negli ani ’70 diceva che ”sui campi di sterminio Dio dio era morto e che…la politica era intesa solo per far carriera”. Se così fosse o cosi fosse interpretata sarebbe un grave errore di concezione e si.tornerebbe sempre al solito discorso che per partire si dipinge la realtà in un modo con una certa tipologia di discorsi, poi per arrivare ed in corso d’opera di mandato la realtà cambia e prende la forma di ciò che noi stessi abbiamo concorso a plasmare. Io credo che sia tutto questo che principalmente concorra a non rendere credibile la politica e sia fonte di crisi morale. Sono gli stessi politici e chi dà loro il consenso i responsabili di tutto questo nella misura in cui non distinguano più lo scopo per il quale sono stati eletti e mettano se stessi in prima linea nell’istanza della scalata sociale.E questo è il male dell’Italia, contrario all’etica politica ma anche a quella religiosa. Difatti tale popolo tale paese.Spero per Chiusi che non succeda per una seconda volta e se come tu dici nel Post, che abbia per il momento detto di no e che voglia mantenere il suo mandato di Sindaco mi sembra che non abbia fatto che il proprio normale dovere,rispettoso verso tutti i cittadini ed etico nei confronti dei princìpi della funzione che riveste.Chapeau !
Caro Carlo, quando parlo di treni che passano una sola volta, o di amici ai quali non si può dire di no, non espongo una mia convinzione. Nè una prospettiva che io condivido. Però è così che gira la politica. Chiusi e Scaramelli non fanno eccezione. E il fatto che dopo la chiamata del sindaco nella direzione nazionale del pd – ma anche prima a dire il vero – molti considerino la partenza per Roma di Scaramelli una cosa quasi scintata e ineluttabile e già circolino i nomi dei possibili successori, ne è la dimostrazione. Che ci piaccia o no. Da cronista ho cercato di cogliere questa aria che tira. Punto. E se Scaramelli oggi si schernisce e dice di no, che lui resterà a fare il sindaco fino alla fine del mandato, non vuol dire che poi questo avverrà. Non perchè Scaramelli sia un bugiardo, ma perchè sul treno che passa una sola volta, in politica, ci devi salire. E i più saluteranno festanti alla stazione…
Stasera sono uscito a fare due passi in una Chiusi gelata e deserta, e ho avuto la sgradevlissima sorpresa nel vedere il paese (almeno allo scalo) tappezzato di manifesti col faccione di Renzi con su scritto millesettecento volte e rotti grazie; non c’è nè il simbolo del pd nè firma alcuna (è regolare?) ma è facile intuirne l’origine.
Anche stavolta ci hanno messo la faccia (di Renzi) ma non la firma.
Ma quello che più mi ha sgradevomente colpito è che nel manifesto, in basso a destra, ben visibile, ci fosse la “Peppa Pig”.
Per chi non cogliesse la facile, oltrechè infantile e inopportuna allusione, ricordo che quel personaggio dei cartoni fu evocato da Ceccobao in un suo commento su facebook.
Gli autori di questa bella pensata, chiunque essi siano, hanno voluto dimostrare, a quelli che ancora non l’avessero capito, che i Ruzzi rappresentano l’orizzonte ultimo del loro insignificante bagaglio politico.
Non sto a sprecar altre parole, con gli autori di questa alzata di ingegno, per spiegargli cos’è che non va in quel manifesto. Sarebbe inutile.
E’ agli altri, quelli che hanno ancora un briciolo di cervello funzionante, che vorrei chiedere: è con questi analfabeti politici che bisognerebbe ragionare su come “cambiare verso all’italia”?
Vero, il manifesto di ringrazia mento dei renziani chiusini (a meno che, non essendo firmato, lo abbia fatto affiggere qualcun altro a loro insaputa,ma mi pare improbabile, anche se la politica è piena di cose “all’insaputa”) è autocelebrativo e dimostra un orizzonte culturale piuttosto limitato. Però il problema, Luciano, è che pochissimi – basta parlarne con un po’ di gente, per strada o al bar per rendersene conto – hanno colto il riferimento ad una recente polemica di Ceccobao, leggendolo come una piccola vendetta, verso l’ex sindaco, sconfitto dal voto delle primarie. In sostanza verso gli avversari interni. Ma il bello è che tutti conocono Peppa Pig. E tutti quelli con cui ho parlato hanno letto quella frase come un liberatorio “e adesso che abbiamo vinto possiamo anche riposarci “. Questo è il quadro. Ovvero una nuova puntata della Leopoldina di Qui, Quo, Qua. O di Peppa Pig. La differenza è poca…
Marco quella che dici è la realtà lo sò bene, ma non mi dire che sia corrispondente ai propositi iniziali di un partito la cui etica si possa reputare di sinistra perchè un tantino c’è qualcosa che non mi quadra se si dà per scontato ( e tu mi sembra che nel tuo discorso lo dia quasi per scontato)che i comportamenti che poi ne conseguono siano questi.Allora come vedi da ciò che dici tu stesso viene fuori che alla fin fine si debba constatare che la maggior parte della gente si assoggetta ed accetta dicendo che :”il giusto non sarebbe questo, ma siccome funziona così ed il mondo va così occorre assoggettarsi a tale idea e che quindi tale cosa diventa da non molto etica a cosa normalmente etica”.Qui ritengo che ci sia una frattura bella e buona di natura etica, politica e comportamen- tale.Comunque sia è bene che sia la persona stessa che decida per se tenendo presente se stessa e gli altri della comunità che ha detto di voler rappresentare. I vasssalli,valvassini e valvassori di cui si circonda la politica-questa politica fatta in tal modo-e che dici te danno quasi per scontato quello che intendono è bene che quando parlano di degrado politico dell’Italia si ricordino di posizionare gli specchi su di loro,perchè in prima fila del degrado ci sono loro.Non ho la pretesa di insegnare nulla a nessuno ed è bene che la persona in questione decida senza che altri di qualunque genere siano,gli tirino la volata,prima cosa perchè non ha bisogno e seconda perchè è inutile mettergli in bocca prima che si verifichino parole e fatti che lui stesso ha già definito come irreali,almeno per il momento.Non voglio fare ”il puro” ad ogni costo, ma crederei che per i tempi che corrono una svolta di qualità serva alla politica, cosa che mi appare purtroppo sempre più lontana.Dovrebbe intervenire la base di quel partito e capire che la rigenerazione passa per questa natura di comportamenti,ma se la base è quella che dici e che anch’io penso,che cosi sia, allora caro Marco i forconi sono le avanguardie purtroppo.
Carlo, parlare di “partito”, di “base”, in riferimento al Pd mi pare esagerato. E’ un’altra cosa. E di sinistra, nei valori che propugnano, c’è poco… Parlano pure di “carità” tra i valori del Pd… Non si possono confondere i militanti del Pd di oggi con quyelli dei Ds e del Pci di ieri. Sono organismi geneticamente modificati. Può darsi pure che si rivelino migliori,di certo sono diversi e lontani. Certo, se l’alternativa è tra i forconi e Qui Quo Qua e le Giovani Marmotte, c’è poco da stare allegri. Ma questa è l’Italia di oggi. Chiusi è in Italia a pieno titolo. Si può non essere d’accordo quanto si vuole, si può provare a resistere… ma questo è… Ed è maledettamente complicato e difficile ragionare con gente che parla un’altra lingua… e ha buttato via pure il vocabolario…
Ed allora se non si accetta che vi siano teste quantomeno pensanti dentro quel partito (cosa che io non credo che non vi siano) accettiamo anche che siano degli OGM se dici che la base non esiste più e che sia improprio parlare di base.Vedo che quando serve però la base risponde o la chiamano a rispondere e risponde con 3 milioni di voti alle primarie per il Segretario. Allora chi vota il Segretario lo vota perchè ci crede e nello stesso tempo esprime dei valori. Se poi tali valori col passare del tempo si assottigliano fino a scomparire come il fumo nell’aria, saranno coloro che l’hanno votato ad essere chiamati a non aver più vuoti di memoria, visto che quando interessa loro i vuoti di memoria- e giustamente dico io – non ce l’hanno(vedi sistema Siena ed altro ).E’ che,caro Marco,volendo o no, l’italia è questa ed credo che a nulla valgano gli sforzi per riportarla sul binario diritto e la maggior parte della gente che con problemi di lavoro, crisi, occupazione, crescita del costo della vita ed altro è ridotta allo stremo e si attacca a tutto quello che gli passa davanti,adesso investendo in questo e domani in quello, senza capire che il sistema che lo genera andrebbe cambiato con una forte scossa che l’Italia non è in grado di dare.Io,resto della mia idea ed anche qui bisognerebbe essere scevri da prevenzioni ed io in questo caso non lo sono, ma non lo sono non perchè me ne venga qualcosa ma perchè ho assistito nel corso della mia vita come del resto tutti coloro che hanno la nostra fascia d’età a trasformazioni verso il peggio e non credo che dipendano dai Renzi o dai Montella qualunque, ma da un sistema che ha esaurito la sua spinta propulsiva ed adesso va all’indietro producendo guasti.Tali guasti è impossibile fermarli se non a prezzo di grossi sacrifici, ma questi li dovrebbero fare coloro che li hanno prodotti e che hanno dettato le agende dell’accettazione della vita sopra le reali necessità(il superfluo che diventa necessario e quindi è un fatto culturale alla base), e se il popolo ha creduto alle sirene è sempre alla fin fine addebitabile al popolo il fatto che non ci si organizzi più in modo da cambiare le cose in maniera profonda.Le cose credono di cambiarle individualmente o gli basta di avere posti e stipendi fissi quando non si comprende che la crisi è finita e che inizia la miseria, che certamente un Renzi qualsiasi non potrà limitare pur sbattendosi come dice di fare.Auguri signori, sarà l’eterna solfa ma è cosi : ogni popolo merita il governo che ha,ma sia chiaro che .dalla crisi si esce a destra e probabilmente è pronto già uno schieramento che va dal centro Destra al sedicente Centrosinistra.Chi ha il naso avvezzo a fiutare l’aria l’ha già fiutata ed è salito sul carro del vincitore, che si chiama nuova DC (le sigle non contano, conta il contenuto ed il genere di politica che si attua)Quei nasi avvezzi a quel fiuto sono già in moto.A loro i privilegi della spartizione dello Stato, aumenti di salari per far ripartire un po’ i consumi,alla gente, per dare l’illusione che qualcosa si muove e marcia verso una situazione alla tedesca (sinistra e destra unite)le briciole della tavola alla maggior parte della gente ed a loro stessi antipasto,primi, secondi ,contorni fino all’ammazzacaffè ed oltre.L’ho detto sarcasticamente anche un altra volta: Giovanbattista Vico non è morto e lotta insieme a noi.!(Si, proprio quello dei corsi e ricorsi ) e per non far sprofondare l’Italia stavolta chiamino la Peppa Pig,forse un cotechino gli tocca !