CECCOBAO-SCARAMELLI, VELENO VIA FACEBOOK SU CONGRESSO PD E DERIVA DELLA POLITICA…

mercoledì 06th, novembre 2013 / 15:27
CECCOBAO-SCARAMELLI, VELENO VIA FACEBOOK  SU CONGRESSO PD E DERIVA DELLA POLITICA…
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CHIUSI – In provincia di Siena non c’è stata nessuna irregolarità nel tesseramento, si sono affrettati a dichiarare il segretario provinciale el Pd Guicciardini e altri dirigenti e ‘garanti’ della varie assemblee congressuali.  Dopo che si era sparsa la voce, ripresa pure dal Corriere della Sera, di tessere last minute e partecipanti al voto che non sapevano nemmeno pronunciare il nome dei candidati, anche in quella che era la provincia più rossa d’Italia… Una bufala, hanno definito la notizia data dal Corriere. Poi compare questa esternazione su facebook: “Qualche giorno fa ho partecipato al congresso del Pd nel circolo d Chiusi Città, dove sono da sempre iscritto. Era da qualche mese che non partecipavo alla vita del circolo e ho subito notato quello che da più parti si diceva sulle regole congressuali: iscritti last-minute che si presentano solo per votare, facendo attenzione a far veloci ad uscire dal seggio e che non mettono neanche il naso nel saloncino dove si svolge il dibattito”…  L’autore non è un militante qualsiasi, uno dei soliti delusi e scoglionati che popolano la sinistra. L’autore è nientepopodimenoché l’ex sindaco ed ex assessore regionale Luca Ceccobao, ex potente ora un po’ in disgrazia politicamente parlando, che anche a Chiusi si è ritrovato in minoranza, sconfitto, quasi umiliato. Anche lui parla di “gonfiatina” delle tessere e di pratiche non proprio limpide. Ma non accusa nessuno di aver imbrogliato le carte. Quello è un pretesto per sferrare un attacco senza precedenti alla maggioranza renziana e in particolare a chi la capeggia, cioè all’attuale sindaco Scaramelli e Bettollini su tutti.Lo aveva detto, per la verità, al congresso di Chiusi città che d’ora in avanti sarebbe stata guerra aperta. E la prima mossa non si è fatta attendere. Ceccobao, nella sua esternazione parla di “figure nuove: i percettori di contributi sociali, un gruppo di dipendenti comunali e certe figure classiche, quelli che c’hanno sempre da chiedere qualcosa alla politica, una volta per se stessi, l’altra per la moglie o per il figlio. Tutti sempre pronti ad un cenno d’intesa col renziano di turno che fa la spola da fuori a dentro” . “Qui – afferma – con 50, forse 60 tessere, ben distribuite nei vari circoli, si è ‘scalato’ un partito… Quindi, con abile mossa una minoranza che si è fatta corrente, ha preso il Pd di Chiusi”. Ceccobao confessa di non capacitarsi di come molti “siano passati da Bersani a Renzi nello spazio di un pomeriggio senza spiegarne le ragioni politiche…”” Siamo probabilmente anche nel rispetto delle regole congressuali, ma non stiamo rispettando le regole di una politica corretta e giusta e si inoculano bacilli pericolosi dentro un organismo debole che non potrà far durare a lungo questa situazione: gruppetti portatori d’interessi circoscritti e personali; conflitti d’interesse sopportati con un’alzata di spalle; assenza assoluta di qualsiasi dibattito che possa portare crescita e rinnovamento vero, che viene invece solo declamato per coprire un vuoto di idee e di azione politica ed amministrativa, quest’ultima ormai intesa come un ostacolo (forse voleva dire trampolino?) alla scalata personale verso un posto al sole”, scrive Ceccobao concludendo così: “dopo queste osservazioni, torno dalla mia famigliola a guardare la puntata odierna di Peppa Pig, maiali simpatici e di cartone. Per il domani deciderò cosa fare. Una cosa è chiara: i prepotenti non mi sono mai piaciuti”.E Scaramelli, ancora su facebook replica immediatamente così: “anche a noi non sono mai piaciute le persone prepotenti, ma soprattutto non ci sono mai piaciute le persone false ed arroganti che cercano di portare avanti solo i propri interessi e le proprie infinite ambizioni”. scara camicia 2

Botta e risposta al veleno. Frasi al vetriolo tra due esponenti dello stesso partito che per 8 anni sono stati anche in giunta insieme, uno sindaco e l’altro assessore.  Da tempo Scaramelli ha dato segnali di smarcamento dall’ombra del suo predecessore. Sul centro merci fantasma, per esempio; sul depuratore delle Torri; sull’ex centro carni… Ma anche nei rapporti con la stampa, con la cittadinanza, con le associazioni. Nella scelta di schierarsi da subito con Renzi.

Ora è guerra aperta, e non solo per la diversa collocazione in chiave nazionale, con Renzi o contro Renzi. Una guerra che riguarda la leadership del partito a Chiusi. Leadership  che Ceccobao ha perso e la cosa gli rode assai. Riguarda il controllo politico della macchina del consenso, cioè dei gruppi di pressione, di potere, delle rappresentanze sociali. Per anni Ceccobao ha fatto il monarca assoluto, il dalemino sprezzante su tutto e con tutti. Soprattutto con chi non gli faceva da claque…

Ora che ha perso molte battaglie e si ritrova isolato, solo, senza potere e senza incarichi di rilievo (anche se  con un conto in banca certamente rinforzato dagli anni passati grazie alla politica alla Fondazione Mps e in Regione), si accorge che le cose non vanno, che la democrazia interna allo stesso Pd è un optional, che qualcuno usando  suoi stessi metodi gli ha fatto le scarpe. E cosa fa Ceccobao?  Grida allo scandalo.  Sulle cose che dice, nella sua lunga esternazione a mezzo facebook, a proposito della deriva imboccata dalla politica e dal Pd, potremmo anche essere d’accordo, e più volte le abbiamo sollevate. Anche nel resoconto del congresso Pd di Chiusi Città citato da Ceccobao come paradigma di quella deriva. Però è il pulpito da cui viene la predica, che non convince. Perché le cose che Ceccobao dice adesso, non le ha mai dette prima, quando comandava lui.  Un consiglio: resti a guardare Peppa Pig con la sua famigliola. A Chiusi proprio non se ne sentiva la mancanza…

m.l..

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