CHIUSI – In provincia di Siena non c’è stata nessuna irregolarità nel tesseramento, si sono affrettati a dichiarare il segretario provinciale el Pd Guicciardini e altri dirigenti e ‘garanti’ della varie assemblee congressuali. Dopo che si era sparsa la voce, ripresa pure dal Corriere della Sera, di tessere last minute e partecipanti al voto che non sapevano nemmeno pronunciare il nome dei candidati, anche in quella che era la provincia più rossa d’Italia… Una bufala, hanno definito la notizia data dal Corriere. Poi compare questa esternazione su facebook: “Qualche giorno fa ho partecipato al congresso del Pd nel circolo d Chiusi Città, dove sono da sempre iscritto. Era da qualche mese che non partecipavo alla vita del circolo e ho subito notato quello che da più parti si diceva sulle regole congressuali: iscritti last-minute che si presentano solo per votare, facendo attenzione a far veloci ad uscire dal seggio e che non mettono neanche il naso nel saloncino dove si svolge il dibattito”… L’autore non è un militante qualsiasi, uno dei soliti delusi e scoglionati che popolano la sinistra. L’autore è nientepopodimenoché l’ex sindaco ed ex assessore regionale Luca Ceccobao, ex potente ora un po’ in disgrazia politicamente parlando, che anche a Chiusi si è ritrovato in minoranza, sconfitto, quasi umiliato. Anche lui parla di “gonfiatina” delle tessere e di pratiche non proprio limpide. Ma non accusa nessuno di aver imbrogliato le carte. Quello è un pretesto per sferrare un attacco senza precedenti alla maggioranza renziana e in particolare a chi la capeggia, cioè all’attuale sindaco Scaramelli e Bettollini su tutti.Lo aveva detto, per la verità, al congresso di Chiusi città che d’ora in avanti sarebbe stata guerra aperta. E la prima mossa non si è fatta attendere. Ceccobao, nella sua esternazione parla di “figure nuove: i percettori di contributi sociali, un gruppo di dipendenti comunali e certe figure classiche, quelli che c’hanno sempre da chiedere qualcosa alla politica, una volta per se stessi, l’altra per la moglie o per il figlio. Tutti sempre pronti ad un cenno d’intesa col renziano di turno che fa la spola da fuori a dentro” . “Qui – afferma – con 50, forse 60 tessere, ben distribuite nei vari circoli, si è ‘scalato’ un partito… Quindi, con abile mossa una minoranza che si è fatta corrente, ha preso il Pd di Chiusi”. Ceccobao confessa di non capacitarsi di come molti “siano passati da Bersani a Renzi nello spazio di un pomeriggio senza spiegarne le ragioni politiche…”” Siamo probabilmente anche nel rispetto delle regole congressuali, ma non stiamo rispettando le regole di una politica corretta e giusta e si inoculano bacilli pericolosi dentro un organismo debole che non potrà far durare a lungo questa situazione: gruppetti portatori d’interessi circoscritti e personali; conflitti d’interesse sopportati con un’alzata di spalle; assenza assoluta di qualsiasi dibattito che possa portare crescita e rinnovamento vero, che viene invece solo declamato per coprire un vuoto di idee e di azione politica ed amministrativa, quest’ultima ormai intesa come un ostacolo (forse voleva dire trampolino?) alla scalata personale verso un posto al sole”, scrive Ceccobao concludendo così: “dopo queste osservazioni, torno dalla mia famigliola a guardare la puntata odierna di Peppa Pig, maiali simpatici e di cartone. Per il domani deciderò cosa fare. Una cosa è chiara: i prepotenti non mi sono mai piaciuti”.E Scaramelli, ancora su facebook replica immediatamente così: “anche a noi non sono mai piaciute le persone prepotenti, ma soprattutto non ci sono mai piaciute le persone false ed arroganti che cercano di portare avanti solo i propri interessi e le proprie infinite ambizioni”.
Botta e risposta al veleno. Frasi al vetriolo tra due esponenti dello stesso partito che per 8 anni sono stati anche in giunta insieme, uno sindaco e l’altro assessore. Da tempo Scaramelli ha dato segnali di smarcamento dall’ombra del suo predecessore. Sul centro merci fantasma, per esempio; sul depuratore delle Torri; sull’ex centro carni… Ma anche nei rapporti con la stampa, con la cittadinanza, con le associazioni. Nella scelta di schierarsi da subito con Renzi.
Ora è guerra aperta, e non solo per la diversa collocazione in chiave nazionale, con Renzi o contro Renzi. Una guerra che riguarda la leadership del partito a Chiusi. Leadership che Ceccobao ha perso e la cosa gli rode assai. Riguarda il controllo politico della macchina del consenso, cioè dei gruppi di pressione, di potere, delle rappresentanze sociali. Per anni Ceccobao ha fatto il monarca assoluto, il dalemino sprezzante su tutto e con tutti. Soprattutto con chi non gli faceva da claque…
Ora che ha perso molte battaglie e si ritrova isolato, solo, senza potere e senza incarichi di rilievo (anche se con un conto in banca certamente rinforzato dagli anni passati grazie alla politica alla Fondazione Mps e in Regione), si accorge che le cose non vanno, che la democrazia interna allo stesso Pd è un optional, che qualcuno usando suoi stessi metodi gli ha fatto le scarpe. E cosa fa Ceccobao? Grida allo scandalo. Sulle cose che dice, nella sua lunga esternazione a mezzo facebook, a proposito della deriva imboccata dalla politica e dal Pd, potremmo anche essere d’accordo, e più volte le abbiamo sollevate. Anche nel resoconto del congresso Pd di Chiusi Città citato da Ceccobao come paradigma di quella deriva. Però è il pulpito da cui viene la predica, che non convince. Perché le cose che Ceccobao dice adesso, non le ha mai dette prima, quando comandava lui. Un consiglio: resti a guardare Peppa Pig con la sua famigliola. A Chiusi proprio non se ne sentiva la mancanza…
m.l..
La democrazia è pianticella fragile. Forse all’ex Sindaco avrebbe fato comodo ora qualcuna di quelle piantine a suo tempo falciate via con troppa disinvoltura. Anche al neo Sindaco però farà comodo se……
Chi è causa del suo mal pianga se stesso…
Forse l’assenza di potere, l’impossibilità di continuare ad esercitare una “sovranità”, da troppi anni, sbandierata e imposta, anche minacciando querele e avanzando denunce, rende alcune persone ignoranti e corrotte, anche negli ideali. La calunnia, la zizzania, di cui la politica è campata, e di cui si è alimentata, che ha reso “celebri” e “importanti” alcuni piccoli personaggi, non deve trascinare questo Paese più in basso di quanto non sia già. La degenerazione in un popolino è l’ambizione di pochi e il male incurabile, da sempre, del genere umano, ma per fortuna non tutti gli uomini sono uguali. E le differenze esistono, nel bene e nel male, negarle sarebbe la prima delle disuguaglianze.
Molto ci sarebbe da dire su questa vicenda, due però sono le cose che mi vengono in mente immediatamente.
La prima è che non si sentirebbe certo la mancanza neppure del Sindaco attuale, le sue manovre di questi anni non le definirei certo di smarcatura da chi lo ha protetto per otto anni di amministrazione ma di puro riciclaggio e di salto sul carro del futuro vincitore.
La seconda è che le manovre che si sono svolte nelle settimane precedenti sono state messe in atto per accaparrarsi il nulla perchè, di fatto, il pd non esiste è un puro comitato elettorale, guardando anche ai nomi dei dirigenti eletti si vede bene come sia ormai soltanto il retrobottega dell’amministrazione comunale.
Luca Scaramelli mi trova abbastanza d’accordo con la sostanza del suo articolo. Mi domando :con i tempi che corrono è da classificarsi ”smarcatura” rispondere alla stampa subito anche se Ceccobao non lo faceva mai ? Mi sembra che questa cosa sia di valore molto relativo mentre l’essenziale invece dovrebbe essere nei fatti e nelle cose che una amministrazione produce.Il primo fatto grosso è stata l’approvazione del Piano Strutturale: si può parlare di ”smarcatura” in questo caso ? Mi sembra invece sostanzialmente una continuazione della gestione pre-esistente fatta in un tono minore con una ripercorrenza di un solco ormai tracciato da anni,con un po’ di fumo di inaugurazioni dei marciapiedi,e comunque di cose non essenziali.Ogni persona nel proprio modo di amministrare avrà le proprie idee e la propria linea,ma da uomo della strada come sono non mi appare per le cose che ho potuto osservare che ci sia stata una differenza che parecchi sono portati a giudicare ”essenziale”.Mi sembra che vi continui ad essere fumo tanto ed arrosto poco.
E’ innegabile che Scaramelli si sia spesso smarcato da Ceccobao, su precise vicende (il centro merci quella più clamorosa, il depuratore delle Torri ecc.). Sul piano strutturale si è smarcato un po’ meno. Evidentemente in quel caso non poteva e Ceccobao in quella fase era ancora Ceccobao…
…secondo me-e mi ripeto sulla sostanza di quello che volevo dire- occorrerebbe farla finita di fare gli occhi alle pulci e portare ad esempio se per le ciglia delle pulci si è usato il rimmel od il kajal.Questo perchè sennò viene persa la misura delle cose,che sono quelle essenziali,come lo è stato il Piano Strutturale che poteva essere cambiato od almeno si sarebbe potuto dare il segno di un cambiamento.Invece sostanzialmente c’è stata l’accettazione piatta piatta di quello che si temeva e di cui parecchi non sembravano d’accordo, e questo si è notato sin dal primo momento che le posizioni sarebbero state in tal modo.Prima dell’accettazione,la messa in scena della strategica perplessità,qualche fuoco e fiamma,poi il nulla, e da lì l’accettazione.Allora a me cittadino del marciapiede che collega Chiusi Città è lo Scalo interessa molto relativamente perchè le altre-chiamiamole smarcature ?-evocate del Centro Merci o del depuratore sono la continuità di quello che era stato.Vale evocarle ? Evidentemente si,ma tutta l’operazione,dal momento che erano pre-esistenti da anni,e non è che non si fossero sapute tali condizioni,allora la cosa prende il colore ed il significato che quando ci si è resi conto che una corrente politica era prioritaria e vincente ci si è messi la maschera del drago e si sono sputate fiamme.Ma prima ? Perchè si parla di anni, non di qualche mese…ed allora le parole di Luca Scaramelli di salto sul carro del vincitore mi suonano corrette politicamente e non solo politicamente.Allora per favore non parliamo di ”smarcature” perchè smarcarsi a casa mia è un altra cosa.Sennò, sono occhi alle pulci….che non hanno valore alcuno.
La differenza tra Scaramelli e Ceccobao è che il primo, dopo i silenzi e le “accettazioni supine” del passato ha cominciato piano piano a smarcarsi e a dire e fare cose importanti (il depuratore lo ma messo in fuzione, l’altro se lo era addirittura dimenticato, sul centro merci ha “denunciato” lui il mancato esproprio dei terreni ecc…), mentre Ceccobao ora dice cose che sono esattamente il contrario di quello che ha detto e fatto per tutti gli 8 anni in cui è stato sindaco e i tre da assessore regionale. Scaramelli ogni tanto ascolta e prende nota. Ceccobao ascoltava qualcuno? Lui minacciava querele…
Caro Marco però otto anni in silenzio al fianco del Sindaco Ceccobao non è che si possono cancellare con qualche ritocco.
Certo, Luca che non si possono ignorare e passare sotto silenzio. Ma non si possono nemmeno ignorare eventuali cambi di marcia e di atteggiamento, solo perché negli 8 anni precedenti… E non si può ignorare nemmeno il fatto che Ceccobao faccia solo adesso la verginella. Sappiamo tutti che verginella non è (a tal proposito rimando all’articolo “nel Pd volano piatti” pubblicato in questo stesso sito, pagina opinioni…)