MACCHINETTE AUTOVELOX E DISSUASORI: GUERRA A CHI “SGARRA”

IL SINDACO DI CASTIGLIONE DEL LAGO REPLICA ALLE POLEMICHE. IL SINDACO DI CHIUSI ANNUNCIA NUOVI “DOSSI”…
CASTIGLIONE DEL LAGO – Fino a poco tempo fa c’erano solo sulla Pievaiola, nel tratto che attraversa gli abitati di Tavernelle e Acquaiola (tracciato vecchio, non quello della nuova variante entrata in funzione quest’anno) e, in Valdichiana sulla S.R. 326, tra Torrita di Siena e Sinalunga. Da qualche settimana sono spuntate altre fatidiche e temutissime “macchinette” nelle strade dei comuni di Castiglione del Lago e Magione. E già c’è chi si lamenta per le multe comminate a mezzo autovelox. Alcuni cartelli ne segnalano la presenza, ma l’abitudine a superare i limiti di velocità è dura a morire.
E così, le “macchinette” fanno strage. Gli automobilisti “beccati” protestano e chiedono misure alternative come i dossi dissuasori… Qualcuno si è rivolto direttamete al sindaco castiglionese Sergio Batino perché riveda la decisione di installare gli autovelox e altri lo accusano di voler far cassa con le contravvenzioni, instaurando un “regime vessatorio” e “di polizia” nei confronti degli automobilisti..
Batino usa il social network facebook (ormai anche i sindaci si stanno convertendo a questa moda) per replicare:
“In merito alle polemiche sulle macchinette autovelox, tengo a precisare che:
Le strade interessate sono Provinciali e non si possono mettere dossi;
Tanti cittadini chiedono le macchinette ed esprimono soddisfazione dove sono state installate a seguito di assemblee pubbliche che si sono espresse favorevolmente;
La previsione di incasso delle multe in bilancio è rimasta la stessa degli anni precedenti alla installazione delle macchinette in questione;
le macchinette sono ‘tarate’ su una tolleranza, del 5% di tolleranza, per cui chi è stato multato perché procedeva ad una velocità di 56 o 57 kmh, andava effettivamente ad una velocità di 61 o 62;
le regole ed i limiti servono alla convivenza civile ed a diminuire la pericolosità ed è giusto ed etico rispettarli sempre”.
Il ragionamento non fa una piega. E non vale solo per Castiglione del Lago. O per l’Umbria.
A Chiusi per esempio è di due giorni fa l’annuncio del sindaco Scaramelli (sempre su facebook) della recente installazione di dossi dissuasori su alcune strade della frazione Macciano e dell’imminente installazione di altri dossi in altre strade pericolose, più volte oggetto di proteste e petizioni degli abitanti, a Chiusi Scalo.
Le “cunette artificiali” saranno poste in via Mazzini (quartiere le Biffe, in direzione Cetona) e in via Oslavia, all’altezza della Casina dell’acqua e all’altezza delle scuole elementari, dove il semaforo, evidentemente non basta a scoraggiare i patiti delle corse. In via Oslavia, che è anche la strada di acceso alla Coop e ad una zona artigianale-commerciale ed è una sorta di circonvallazione per entrare e uscire dal centro cittadino, il limite di velocità è di 30 km orari. Ma nessuno lo rispetta. Come in via Mazzini.
Per anni a Chiusi, ai cittadini che chiedevano dissuasori di velocità e misure di sicurezza su quelle due strade, spesso teatro di incidenti, gli amministratori hanno risposto – come Batino – che trattandosi di strade provinciali (anche se interne all’abitato) i dissuasori non si potevano mettere. Ora evidentemente lo scoglio è stato superato.
Quindi, cari automobilisti (noi compresi) occhio ai dossi e agli autovelox. Il rischio è beccare una multa salata con ritiro della patente e anche di sfasciare le sospensioni… Meglio fare attenzione e andare piano, rispettando i limiti scritti sui cartelli.