DAVANTI AL GIP LA ZARINA LORENZETTI NEGA OGNI ADDEBITO

E ANCHE L’ATTUALE GOVERNATRICE UMBRA MARINI TEMEVA DI ESSERE INTERCETTATA…
FIRENZE – Come previsto, l’ex presidente della Regione Umbria e ormai anche ex presidente di Italferr Maria Rita Lorenzetti si è presentata ieri davanti al gip e ai pm fiorentini che le hanno comminato i domiciliari per l’inchiesta sulla Tav a Firenze. Come aveva annunciato, la “zarina” umbra non si è sottratta alle domane, ha risposto ai magistrati, ma ha negato ogni addebito.
“Agivamo solo per il bene di Italfer, nessuna squadra criminale”, secondo la versione della Lorenzetti. Ma “una squadra coesa che lavorava e si dava molto da fare per la riuscita del progetto. E naturalmente per rimuovere anche gli eventuali intoppi, come la questione delle terre di scavo che si voleva far passare per semplici inerti invece che rifiuti speciali.. Ha negato di aver agito per procurare vantaggi a Nodavia, il principale contractor dell’opera e ha definito le telefonate ai vari ministeri, che per la Procura sono “pressioni” come “semplice interessamento” per le autorizzazioni necessarie a non fermare il cantiere.
I legali dell’ex governatrice dell’Umbria hanno chiesto la revoca degli arresti domiciliari per il venire meno delle esigenze cautelari. Il gip di Firenze potrebbe decidere già oggi sul da farsi.
Intanto, dopo l’intercettazione telefonica resa nota ieri da alcuni quotidiani sulla raccomandazione da parte della stessa Lorenzetti a favore di uno studente, per un esame all’Università di Perugia (cosa che la dice lunga sul ‘sistema’, sull’uso delle posizioni di potere) è emersa, sempre dalle intercettazioni, anche un’altra circostanza piuttosto inquietante: l’attuale presidente della regione Umbria Catiuscia Marini confessò un anno fa alla Lorenzetti il timore di essere intercettata… Anzi, che entrambe fossero intercettate. E la Zarina ne parlò con la senatrice Finocchiaro…