CHIUSI, UOMO TROVATO MORTO ALLA STAZIONE

CHIUSI – Tragedia nella notte alla stazione di Chiusi. Un uomo ancora giovane, sulla trentina o poco più, è stato trovato morto intorno alle sei di questa mattina nell’atrio della stazione, tra la biglietteria e le poltroncine d’attesa. Probabilmente era uno dei senza fissa dimora che tutte le sere cercano riparo e un po’ di caldo nella stazione deserta. Sono almeno 3 o 4 le persone, non sempre le stesse, che ogni notte arrivano con qualche treno, si fermano e dormono in giacigli di fortuna nell’ampio locale illuminato e riscaldato.

Non danno fastidio e con l’arrivo dei primi treni tra le 5 e le 6 del mattino tolgono le tende… La Polfer vigila ma non li caccia. Con questo freddo e con la pioggia delle settimane passate per molte di quelle persone la stazione era l’unica soluzione possibile. Al giovane trovato senza vita, evidentemente, il caldo non è bastato.  Quando è arrivato il 118 non c’era più nulla da fare. Pare si tratti comunque di morte naturale, non di fatto violento: un malore fatale presumibilmente.

Il corpo senza vita è rimasto a terra coperto da un lenzuolo per più di un’ora, con  l’area circoscritta e interdetta ai passeggeri, attoniti. E’ successo di sabato, giorno in cui  passeggeri, soprattutto pendolari, sono molti meno dei giorni feriali, ma qualche decina ha comunque assistito ai momenti concitati degli inutili soccorsi.

Tra i commenti ispirati all’umana pietà e alla rabbia per una crisi che espelle dalla vita migliaia di persone, cacciandole ai margini della società, anche qualche punta di cinismo e di razzismo, tipo “in fin dei conti era solo un barbone… ce ne sono anche troppi in giro”… Come se fosse tutta colpa loro. E come se quel giovane fosse solo un barbone e non anche e soprattutto un uomo, una persona. Più sfortunata di altre. Nella “civilissima e democratica Chiusi”, commenti del genere non avremmo mai voluto sentirli. Invece, purtroppo…