NUOVO PRESIDENTE (DI DESTRA) A ESTRA SPA. SCARAMELLI E FATIGHENTI SPARANO A ZERO

FIRENZE – Stefano Scaramelli torna a tuonare contro la “casta senese” (quella del suo partito) e contro gli inciuci trasversali dei suoi con altre cordate, magari di parte avversa.
“Basta con gli #elefanti della #politica e con i politicanti di mestiere. Su Siena ed Arezzo già avete commesso troppi errori nel passato. Adesso non vi concederemo di rovinarci il nostro #futuro. Il peggio di un pezzo di sinistra senese unita con l’ambizione della destra aretina più spregiudicata, (con la copertura di due sindaci di capoluogo), unite forse solo da interessi ‘massonici’, vorrebbe farci credere che il futuro dei servizi energetici e delle multiutility verrà lasciato a chi ha già distrutto la storia di Mps o Banca Etruria? Anche no, grazie. Non vi lasceremo rovinare o speculare sull’ultima cosa buona che i nostri nonni hanno costruito nel territorio, cioè su Estra Spa. I servizi energia luce e calore e la loro gestione devono coincidere con gli interessi dei cittadini e dei comuni tutti e le nomine, cari amici, non le si fanno più nei caminetti ma alla luce del sole. #anchebasta.”
Così scrive Scaramelli su facebook. E l’oggetto dell’invettiva è la nomina avvenuta ieri del nuovo presidente di ESTRA SPA la multiutility gas e luce e energie rinnovabili, nella persona di Francesco Macrì, manager con esperienza nel settore, ma anche politico ed ex amministratore comunale ad Arezzo in quota Fratelli d’Italia.
Il consigliere regionale Pd ed ex sindaco di Chiusi spara a zero sui sindaci di Arezzo e Siena (il senese Valentini è uno dei suoi bersagli preferiti) e sul consociativismo tra “il peggio di un pezzo di sinistra senese e la destra più spregiudicata”, dice basta agli “elefanti della politica” e ai “politicanti di mestiere”, dimenticando forse di essere ormai un po’ elefantino pure lui e che tra i politicanti di mestiere ci sono anche i suoi amici e sodali della amministrazione locale chiusina, sindaco e assessori, tutti a tempo pieno… Ma si sa, Scaramelli è sempre un po’ estemporaneo nelle sue esternazioni. E quando spara, spara, senza guardare troppo per il sottile. Scrive Scaramelli che le nomine si fanno alla luce del sole e non più nei “caminetti”… e anche qui sorvola su come siano stati nominati i vertici di Intesa, per esempio, la società pubblica che detiene il 28% del capitale di Estra Spa. La segretaria del Pd di Chiusi, Pamela Fatighenti non ricandidata alle elezioni comunali è stata ripagata con la nomina a vicepresidente di Intesa, per dire. Oppure non è stata ricandidata proprio per consentirle di diventare vicepresidente di Intesa, incarico meglio retribuito. Ora anche Pamela Fatighenti sembra essere sulla lunghezza d’onda di Scaramelli. Anzi aggiunge nuovi elementi di dissenso, compresa una valutazione sulla “compatibilità” della nomina di Macrì:
“Intesa spa – scrive Fatighenti – è chiamato ad esprimere il voto per l’elezione del Presidente di Estra tramite delega data dal cda di Intesa al proprio Presidente. Quello che è successo lunedì mi lascia basita visto che nessuno aveva dato esplicito mandato al Presidente sul voto. Personalmente -continua – ho manifestato apertamente il mio dissenso alla convalida del nominativo di Macrì in sede di cda. Anche perché risultava necessario e indispensabile vista l’importanza dell’argomento un coinvolgimento dell’Assemblea dei soci di Intesa, cosa che non è avvenuta. Le questioni sollevate, relative ad una presunta incompatibilità del ruolo di Presidente, esigevano una valutazione più approfondita anche di carattere legale, che puntualmente ho richiesto di fronte allo stesso consiglio. Visti i tempi ristrettissimi, avevo chiesto un aggiornamento sulla questione prima della data stabilita per l’assemblea di ieri, ribadendo le mie perplessità anche per iscritto. Alle mie richieste non è stato dato ascolto e tantomeno seguito. Solo a giochi fatti ho appreso la notizia della nomina che quindi è avvenuta di propria iniziativa. Questo è un modo di gestire una società che non mi rappresenta e non mi appartiene. Per questo chiedo a chi di competenza di fare luce al più presto sull’accaduto e sulla validità di quanto è stato ratificato.”
E se la vicepresidente di Intesa rimane nel suo ambito (quello aziendale), pur dicendo – fuori dal comunicato – che “si tratta di un sistema incancrenito che va scardinato”, l’affondo di Scaramelli apre anche un altro fronte, quello delle logiche e dei comuni “interessi massonici” tra le cordate senese e aretina. Insomma l’inciucio tra “destra spregiudicata” e “peggiore sinistra” sarebbe avvenuto all’ombra di qualche loggia e dietro qualche grembiulino. Oltre che all’insaputa del Cda di Intesa e dello stesso Scaramelli che è ormai il più potente politico senese. E questo è abbastanza strano.
Del resto della possibile nomina di Macrì al posto del dimissionario Roberto Banchetti, negli ambienti vicini all’azienda si parlava da mesi. Non solo, ma i patti parasociali non scritti ma consolidati prevedevano e prevedono che la presidenza sia aretina e se nell’aretino la destra ha più forza che nel senese e in molti comuni più forza del Pd, è quasi normale che venga nominato un presidente di destra. Che poi la procedura seguita sia stata un po’ disinvolta e non concordata può essere vero. Come è vero che spesso sulla gestione delle municipalizzate e delle aziende pubbliche e di servizio ai Comuni si sia operato in un clima consociativo, con la maggioranza che fa la parte anche alla minoranza in cambio di un atteggiamento non ostile. Non è una novità. E’ praticamente la prassi.
Scaramelli usa toni forti, parole dure. Avrebbe pure ragione se non fosse che anche lui non si è sottratto a certe logiche anzi le ha più volte cavalcate senza troppe remore. Vedi Intesa. E’ probabile che la sua sparata non sia solo un’invettiva sul metodo, ma abbia anche altri scopi: quello, per esempio, di mettere in guardia o stoppare le velleità – soprattutto della cordata aretina – di quotare in borsa Estra Spa. Su questo Scara notoriamente non è d’accordo e annuncia battaglia.
m.l.
Toccategli tutto ma non le poltrone.
L’unico modo per battere la logica delle decisioni opache c’è soltanto la vera trasparenza, ma su questo i nostri politici non sono proprio campioni. C’è poi sempre la storia del bue e dell’asino.
“Basta con i politicanti di mestiere”. Giusto! Ma cosa c’è di diverso con le nomine di Fatighenti prima in LFI spa e poi in Intesa spa? Cosa c’è di diverso con la scalata di Scaramelli da assessore comunale a consigliere regionale? Quanto al riferimento alla massoneria, mi viene in mente soltanto una certa cittadinanza onoraria…
E’divertente osservare che come in un giuoco di parole guardando al titolo del Post che le cose,-forse applicando la fantasia- parevano essere come già predisposte…. come la ragione sociale del titolo a cui bisognava aggiungere una D….( Estra-Destra) e come se chi si sdegna fosse di sinistra…. E’ una battuta e come tale va considerata ma questo per evidenziare che i nostri politici che si risentono,non lo farebbero di certo se attraverso gli stessi metodi le decisione prese fossero state di loro gradimento. ….la sostanza è anche questa.Anche nel nostro piccolo paese le decisioni di uno degli ultimi Consigli Comunali fu quella che vide astenersi il Mov.Possiamo sul fatto dell’applicazione della Bucalossi perchè -così dissero- non c’era stato il tempo di leggere tutta la materia.Il Sindaco tale tempo non lo concesse ed esigette il voto ed il Movimento possiamo si astenne.Non è questa di certo materia raffrontabile a quanto detto prima poichè i luoghi,le regole e le ragioni sono diverse,si tratta di un altro certo di un altro pianeta, ma i metodi che usa questa politica siamo al punto che se aggradano, ricevono il consenso di parte , se gli tocchi qualcosa che loro pensano gli possa spettare e non la ottengono, s’incazzano.Poi chi li critica viene chiamato populista….ma non è così da adesso, è un costume tutto italiano e non si scopre nulla.Io credo che innanzitutto nelle cose ci vorrebbe di partire da un piano di umiltà.Ma la politica dei rampanti è tutto fuor che questo.L’umiltà gli serve quando se ne devono fare ghirlande e visibilità pubblica,specchietti per allodole insomma, ma nei fatti sono gli ultimi ad applicarla.Tutto questo non mi stupisce, ma mi stupisce chi dà loro il consenso sia espresso che tacito, perchè pensa che questi migliorino la situazione del nostro paese o che con loro il peggio non possa arrivare.Fra qualche mese saranno costretti a contarsi davanti allo slogan” O noi od il baratro” come successe con Monti, mentre la ”decrescita lenta” continua di sicuro.Chi sono i veri ” gufi ”, chi pensa così oppure loro ?
“Poi chi li critica viene chiamato populista…”. Hai letto critiche (oltre questo articolo) a questa vicenda da qualche parte?
Quello che scrive Agnese Mangiabene è la foto esatta della situazione: quando sono loro a mettere in atto certi comportamenti va tutto bene, se sono altri e gli tolgono le poltrone apriti cielo.
A margine poi, ma tutti sti cancelletti nel testo…?
#e scrivere un po’ meglio in italiano no?
Luca, ma chi sono gli “altri”? a me pare che siano sempre loro… A meno che il Pd non sia uno e trino… Quanto ai cancelletti, oggi va di moda così. Se non metti l’ashtag sei fuori. Sei antico. Deve essere un segno di riconoscimento, come un tempo si portava l’Unità in tasca…
A te non ci pensavo nemmeno e per la verità facevo riferimento ai 5 Stelle che da tutti vengono definiti populisti, tutti nessuno escluso.E ti dico chiaramente che non se ne po’ più di tutto questo. Anche se hanno dentro tante discrasie e modi d’essere diversi, perfettibili, anche talvolta molto da sgrossare, ma sono attaccati da tutti. E dentro di me tale fatto -te l’ho già detto- continua ad essere un buon segno, nonostante Roma, nonostante Parma, nonostante la mail di Di Maio, e non solo per questo.Siamo al segnale dello spartiacque ed incominciano a prendere posizione ” chi sia per e chi sia contro”.Che segno è secondo te questo ? Non è forse la potenza di un sistema corrotto che fa delle persone un ostaggio e gli fa intravedere delle cose che non si realizzeranno mai ed il popolo bue abbocca ? Ed è chiaro che siano loro- in questo caso che tu riporti- che digrignino i denti assurgendo automaticamente, culturalmente, eticamente ai più grandi garanti di tale sistema.E’ un sistema che ci hanno raccondato vogliono cambiare, ma quanto ad effetti, non se ne vede nè l’inizio nè la fine.Quanto al fatto che tu dica ” se avessi letto altre critiche su tale vicenda da qualche altra parte” ti dico subito che non l’ho lette,pur non sapendo cosa succeda su Facebook poichè non ne sono iscritto, ma non per questo il tuo modo di affrontare le cose mi trova sempre daccordo, anzi ultimamente poco per la verità..riconosco che quando c’è da dire pane al pane e vino al vino nei confronti del PD non ti tiri indietro e l’hai fatto questo talvolta anche sul non fare sconti a Scaramelli,ma permettimi anche di dire che non sia poi tanto difficile questo, poichè la materia per criticare il PD si trova anche al supermercato.Gli si passa davanti e c’è solo da scegliere se toglierla dallo scaffale e metterla sul carrello oppure farla rimanere sullo scaffale.Parecchi, più di quanti s’immagini però,a sinistra si comportano come recita la seconda opzione.E nulla succede.
Carlo, rimaniamo su questa vicenda senza divagare, però… se no si perde la strada di casa…Io su fb ci “navigo” ma non ho letto ancora niente…Ma ci sono anche i giornali, i siti web, i blog…
La prepotenza,l’arroganza fatte persona ! Hanno agito così per 70 anni ! Ora che viene fatto a loro,quello che loro hanno fatto agli altri,si accorgono che questo sistema non va più bene ! Se ne dovevano accorgere prima invece di nominare tutti gli incapaci che hanno nominato,in primis al MPS ! Per tutti gli altri che hanno nominato non basterebbero 4 edizioni di Prima Pagina !Speriamo che veramente cambi il sistema e che le persone siano scelte per le capacità e non perchè asservite al colore !! Il sistema è lo stesso : io sono Sindaco,quindi padrone assoluto,se ti va bene è così,se non ti va bene è così ugualmente.Per gli eletti o i nominati deve essere un mandato,un servizio,non un regno !! Comunque torna sempre il proverbio : Chi troppo in alto va,cade sovente precipitevolissimevolmente !!!
Vedi Niccolò,questi non sono quelli che hanno regnato per 60 anni, questi sono le protuberanze e la derivazione di quelli e con quelli non hanno nulla a che spartire, se non poco.L’essenza di questi è che governano una società fatta a misura di gente che ha creduto che impersonificassero la sinistra mentre il potere che hanno assunto è solo quello delle sole parole, slogan vuoti, mentre la società cambiava. Ed il perchè della loro comparsa è la ragione della quale sono stati votati da gente che si era illusa che potessero risolvere i problemi dell’Italia ed adesso si tocca con mano che sono come dici te.E’ una cosa diversa.Quelli che tu dici che hanno durato 60 anni in Italia probabilmente fai riferimento al sistema corrotto che per regnare aveva capito benissimo che doveva attrarre coloro che avevano meno qualità e non una coscenza civica e sociale nella loro orbita.La corruzione e l’abbandono delle idee si attua in una sola forma che è quella del far odorare soldi e facilità di carriera.Questo è stato fatto ed il risultato è stato ottenuto, comprendendo ed avviluppando anche la sinistra, oggi sedicehnte tale. E’ la nuova DC che regna con i consensi di una gente a cui -ricordati del motto di Amendola quando definì la natura del popolo italiano : ”Francia o Spagna purchè se magna.”.Non è forse questa la configurazione dell’Italia ed il costume politico che la guida ?Non ci sono più differenze fra destra e sinistra perchè sono questi hanno gioito all’abbandono degli ideali-cioè delle idee-non capendo che con tutto questo non facevano altro che fare spazio a questa gente che albergava anche a sinistra, in tutti i partiti, tutti, nessuno escluso, che si è servita del pragmatismo per indurre la gente a pensare che loro i problemi li avrebbero risolti uscendo al di fuori della palude.Ed allora oggi ce li ritroviamo sul groppone,impotenti per primi loro stessi a cambiare le cose, perchè lo sanno bene che questa Europa che hanno creato non è l’Europa dei popoli ma è l’Europa dei mercanti e delle banche, e così anche loro sguazzano nella palude.Punto. Ed allora dimmi te se non sia questo uno spaccato della società italiana,fatta di minuscoli e grandi pezzi di società, che oggi si alleano fra loro per un obiettivo comune senza distinzione di idee,filosofia ed etica di vita.Chi ne fa le spese più dirette è la gente comune, proprio quella gente che si fa accalappiare da quello che dicono.Oggi la lotta-dicono loro bada bene- è fra rottamatori e rottamati, dando il senso che pare e che interessa a loro su tale affermazione, ma io credo che la vera lotta sia fra chi resiste ed ha un ideale di politica pulita ed al servizio del paese ed altri che approfittano della posizione che hanno assunto per migliorare solo il loro status economico.Attenzione, spesso i due versanti possono essere vicini, ma le loro manovre per portare le teste nella loro arena dove si compie il loro giuoco è quello che hanno sempre usato.A loro delle condizioni dell’Italia glien’è fregato sempre poco, proprio per etica contenuta nel modo di come hanno fatto i loro passi.Questa dovrebbe e rappresentare una lezione per la gente ma purtroppo non basta.Forse basterà quando la gente sarà per davvero alla frutta ed allora spero che non varranno gli slogan di essere sopra all’abisso se non si fa come dicono loro.Non illudiamoci però, perchè questi pur di regnare non distegnano in nome dell’Italia di fare alleanze con coloro che impersonificavano come belzebù(Berlusconi) il quale tutto contento e soddisfatto ha capito che per salvare i suoi soldi e se stesso,ed il sistema mafioso che loro da tempo hanno sempre impostato per controllare il paese ,deve allearsi con loro, non hanno uscita.Ecco perchè sono due facce della stessa medaglia anche se fanno finta di essere contrari l’uno all’altro, dopo essere campati per dieci e più anni di antiberlusconismo.Per la gente comune queste sono cose che non vengono valutate, se ne dimenticano.la gente comune si fa irretire da mille condizioni, mille notizie ,magari si lagna di andare verso una china discendente ma non riesce ad arrivare al bandolo della matassa.Ecco perchè questi non sono altro che l’espressione politica del modo di pensare di questa gente.L’ho detto sempre: tale popolo tale governo.Non a caso l’Italia per 60 anni ha avuto il governo di tale colore, ed a nulla vale di fronte a tutto ciò che la democrazia Cristiana abbia consentito 60 anni di democrazia.Ma è la democrazia che ha instituito,retto ed oleato il modo economico del capitalismo per continuare a regnare, altro che per il benessere delle persone.Tanti dicono che ha controllato la diversità, a me sembra, guardando all’oggi che il risultato di tutto questo sia stato come una grossa piovra, i cui tentacoli hanno preso le persone e le abbiano asservite ad una logica,che e sempre la stessa. quella di reggere nel tempo, modificando l’estensione e la potenza dei tentacoli.Solo così si sopravvive.fino a che qualcosa di profondo dà il là per cambiare cose sostanziali.Voglio sperarlo.
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