CHIUSI, CORTONA E ORVIETO, BATTAGLIA COMUNE SUI TRENI DEI PENDOLARI. CHIESTO UN TAVOLO DI CONFRONTO A REGIONI, MINISTERO E RFI

sabato 10th, maggio 2025 / 10:07
CHIUSI, CORTONA E ORVIETO, BATTAGLIA COMUNE SUI TRENI DEI PENDOLARI. CHIESTO UN TAVOLO DI CONFRONTO A REGIONI, MINISTERO E RFI
0 Flares 0 Flares ×
CHIUSI – Quella dei pendolari contro i ritardi, i tagli, i declassamenti, le soppressioni e gli spostamenti dei treni con cui vanno a lavorare, a scuola o all’università è una guerra quotidiana. Mentre gran parte del dibattito dei politici e della stampa si concentra sulla questione alta velocità, stazione sì-stazione no, chi usa il treno tutti i giorni combatte in prima linea e spesso rimane in trincea, senza riuscire a partire o ad arrivare in orario. Disagi, incazzature, tempo sottratto alle famiglie, problemi coi datori di lavoro. Il caso dell’IC 598 spostato dalla Direttissima sulla linea lenta, con un aggravio di 45 minuti solo da Chiusi e Roma è diventato la goccia che fa traboccare il vaso. Ma non è l’unico e così come il sindaco di Chiusi Sonnini ha protestato per il 598, alcuni suoi colleghi umbri della tratta Orte-Foligno-Perugia hanno protestato per casi simili. E adesso è di ieri la notizia della richoiesta urgente di un tavolo di confronto con Ministero, Regioni e Rfi, avanzata congiuntamente dai sindaci di Chiusi, Cortona e Orvieto. Il primo di centro sinistra, gli altri due di centro destra.  Ecco il testo del documento inviato alla presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, all’assessore regionale ai Trasporti, Francesco De Rebotti, e al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e all’assessore regionale ai Trasporti, Stefano Baccelli, con il quale i sindaci dei 3 comuni posti sulla direttrice Firenze-Roma esprimono “preoccupazione per gli effetti delle modifiche alla circolazione ferroviaria dovuti ai lavori sulla rete che stanno creando disagi ai pendolari e un allungamento dei tempi di percorrenza da e per la Capitale”:
“Tale condizione di eccezionalità si sarebbe dovuta concludere nel marzo 2025, mentre risulta persistere ancora oggi e non si conosce neppure la data del previsto ritorno alla normalità. Circostanze che non possono che detare una crescente preoccupazione in quanto acquisisce fondatezza il timore, ormai peraltro diffuso, che non si tratti di modifiche dettate da cintingenza eccezionale, ma che si voglia invece consolidare come dato strutturale e, per così dire, fisiologico. In altre parole, vivo è il timore che vi sia una precisa volontà avallata, o comu que non adeguatamente contrastata dalle istituzioni affinché il traffico regionale, sovraregionale, ma anche, a ben vedere, talvolta Intercity, venga radicalmente escluso dalla fruizione della linea direttissima, riservata, nelle intenzioni, in via esclusica alle Frecce. Tale denegata ipotesi si tradurrebbe in un grave e ingiustificato detrimento a carico delle migliaia di cittadini che, a vario titolo (lavoro, studio, turismo) necessitano quotidianamente di raggiungere e di tornare da Roma e che vedrebbero allungarsi i tempi di percorrenza in maniera del tutto ingiustificata, di oltre mezz’ora. Sarebbe inaccettabile che tutto questo divenisse strutturale ed i convogli con Obbligo di Servizio Pubblico (OSP) fossero individuati quali vittime sacrificali di una sbnagliata e controproducente scelta tecnica di presunta ottimizzazione delle tracce orarie a solo vantaggio dell’alta velocità”. 
“Personalmente, avendo vissuto per tre anni l’esperienza del pendolare su Roma, so bene quanto sia difficile conciliare i tempi di viaggio con la vita familiare e lavorativa. È inaccettabile che nel giro di vent’anni i tempi di percorrenza per Roma e Firenze siano raddoppiati, invece che ridotti: una tendenza che va contro ogni principio di equità e sviluppo territoriale” aggiunge il prim cittadino di Chiusi Sonnini, il quale aggiunge: “In queste settimane abbiamo mantenuto un dialogo costante con la Regione Toscana, in particolare con l’Assessore Baccelli e la Consigliera Rosignoli, che ringraziamo per l’attenzione sempre dimostrata verso il tema dei trasporti regionali e intercity cosiddetti “minori”. E’ fondamentale il loro coinvolgimento, così come quello della Regione Umbria, per individuare risposte concrete e soluzioni efficaci da poter estendere anche a tutte le tematiche che riguardano i trasporti e le infrastrutture, temi sui quali da sempre ci stiamo battendo”.
Qualche giorno fa, l’assessore Baccelli e la consigliera Rosignoli erano a Chiusi per cercare di idividuare una soluzione all’annoso problema dei Tir in entrate e uscita dalla Lodovichi Spa (la fabbrica delle traversine ferroviarie) che attraversano il centro abitato dello Scalo e, sul lato umbro è dei giorni scorsi la notizia, riportata anche da questo giornale, dell’approvazoione di una mozione Pd al Consiglio regionale, che rilancia il collegamento rapido stradale Perugia-Chiusi, definito “corridoio strategico” anche in funzione dello scalo ferroviario chiusino che potrebbe ritrovare sia l’alta velocità, persa nel 2023, che un ruolo per il trasporto merci, in ottica interregionale umbro-toscana.
0 Flares Twitter 0 Facebook 0 Google+ 0 Email -- LinkedIn 0 Pin It Share 0 0 Flares ×
Mail YouTube