A CHIUSI, LA LISTA DI MINORANZA CHIUSI FUTURA DICE NO AL RIARMO. E’ LA PRIMA FORZA POLITICA AD USCIRE ALLO SCOPERTO
Questa vicenda del Re-Arm Europe, che poi sarebbe il riarmo dei singoli paesi dell’Unione, non dell’Europa unita che non esiste e non ha un esercito comune, ci sta consegnando un mondo alla rovescia. Con forze politiche, intellettuali, giornalisti storicamente pacifisti, o comumque non bellicisti, che adesso fanno a gara nel sostenere la necessità del riarmo, quoindi dellescalatione della spesa militare, con addirittura la riconversione delle fabbriche di lavatrici e automobili in industrie bellliche, con filosofi e scrittori che, ci spiegano come la guerra alla fine sia “l’igiene del mondo” e una cosa bella anche se fa male, perché increspa le acque stagnanti della palude e fa emergere lo spirito guerriero di società altrimenti imbolsite e rammollite da 80 anni di pace… Un mondo alla rovescia dove buona parte delle forze politice di sinistra che sono a favore del riarmo e parte della destra che invece è più timida e in molti casi anche contraria. Per esempio, a Chiusi, l’unico soggetto politico che ha espresso chiaramente e pubblicamente un NO al riarmo proposto da Ursula Von der Leyen al parlamento europeo, è stata la lista civica Chiusi Futura (civica ma alle elezioni appoggiata apertamente dai partiti di centro destra). Lo ha fatto con una mozione presentata al consiglio comunale. In questo caso ci sentiamo di stringere la mano a Lucia Lelli e Francesca Capuccini.
Il Pd traccheggia tra la partecipzione alla manifestazione indetta da Michele Serra per domani a Roma, i distinguo di Elly Schlein e il voto dei parlamentari europei diviso a metà tra favorevoli al Re-Arm Europe di Von der Leyen (10) e astenuti (11), ma non si esprime. Gli altri non pervenuti. Questo sul piano locale.
Sul piano nazionale uno degli astenuti Pd a Strasburgo, Cecilia Strada, figlia di Gino e Teresa Strada, due figure che alla pace e all’aiuto concreto, sul campo, alle popolazioni dei territori in guerra hanno dedicato la vita, con un post sui social ci spiega adesso che quell’astensione è sostanzialmente un no. E che il voto non riguardava esattamente il piano di riarmo. Scrive Cecilia Strada:
“Ieri il Parlamento NON votava il piano ReArmEu (e forse non lo voteremo mai, perché von der Leyen attiverà l’art. 122 per saltare il Parlamento, cosa che abbiamo condannato) né il Libro bianco sulla difesa (non è ancora stato presentato). Il Parlamento votava una risoluzione, non vincolante per la Commissione, sul futuro della politica di difesa. Conteneva alcune cose condivisibili e molte cose non condivisibili per niente. Nelle negoziazioni e con il lavoro sugli emendamenti abbiamo cercato di modificarla per renderla più pacifista possibile, non è bastato.
Si sapeva già che sarebbe passato a larghissima maggioranza, anche se tutti gli astenuti avessero votato contro. E allora abbiamo fatto diverse valutazioni, che includono anche i rapporti con i Socialisti e all’interno del partito.
Ricordando che schiacciare il pulsante bianco dell’astensione significa NON sostenere la risoluzione, che la risoluzione NON era per approvare il piano ReArmEu (citato in un passaggio come “il Parlamento dà il benvenuto al piano”, e su questo abbiamo votato CONTRO), il risultato dei discorsi e anche dei compromessi interni è che la maggioranza della delegazione del partito democratico ha scelto di NON sostenere la risoluzione
A me che la maggioranza della delegazione PD abbia convenuto di NON votare a favore sembra un risultato più importante della mia gratificazione personale nel votare contro il testo complessivo.
Andiamo avanti a lavorare: oggi per esempio c’è stata la prima riunione dell’intergruppo informale per la pace in cui noi, insieme alle colleghe e colleghi di The Left e Greens, elaboreremo iniziative e proposte per costruire politiche di pace. Spero che queste precisazioni siano utili per capire meglio cosa è successo e cosa no”.
Bene, ma Cecilia Strada però dimentica di dire che se la maggioranza (11 deputati) si sono astenuti, di fatto votando no alla risoluzione, quasi altrettanti (10) del Pd hanno invece votato a favore. E questo ha scatenato pure una resa dei conti all’interno del Pd, con Elly Schlein sulla graticola anche come segretaria.
Non a caso Luigi Zanda, già capogruppo parlamentare del Pd, ma in precedenza strettissimo collaboratore di Cossiga (presidente della Repubblica, ministro degli Esteri e dell’Interno e anche “capo” di Gladio, una struttura parallela e segreta della Nato in Italia che aveva come scopo principale quello di evitarte l’ingresso dei comunisti nell’area di governo) ha detto senza peli sulla lingua, nel salotto di Lilli Gruber, che Elly, con queste posizioni, non potrà mai fare il premier in Italia.
Quindi anche al netto della buona fede dei parlamentari europei Pd che si sono astenuti e dei dettagli tecnici sul voto, che non si conoscevano, le sue precisazioni Cecilia Strada dovrebbe rivolgerle non solo a chi in queste ore ha criticato lei e il Pd, ma a tutti quelli (giornalisti, conduttori televisivi, analisti di geopolitica, politici e intellettuali) che a reti unificate h24 ci stanno dicendo che il parlamento Europeo ha deciso e votato un piano di riarmo da 800 miliardi di euro e che il riarmo è cosa buona e giusta perché è l’unica forma di deterrenza possibile e anche una necessità perché l’Europa occidentale potrebbe essere attaccata come l’Ucraina. Se, come afferma Cecilia Strada, in realtà non si è votato il Piano, che cosa ci stanno raccontando i media mainstream?
C’è un’altra cosa che non torna nella narrazione dei grandi media nazionali. Non c’è stata da due giorni a questa parte trasmissione o talk show che non abbia parlato della spaccatura interna al Pd. Che certo fa notizia. Ma c’è stata molta meno enfasi nel raccontare il voto contrario dei deputati della Lega. Cioè di una componente non irrilevante del governo nazionale, del partito del vicepremier Salvini.
Alla fine dei conti il Pd in Italia conta, ma è all’opposizione. La Lega è una delle tre gambe dell’esecutivo e della maggioranza che sostiene Giorgia Meloni. Perché il voto contrario dei leghisti e la “spaccatura” del centro destra fa meno scalpore della divisione che si è verificata tra i 21 deputati Pd? Strano no?
Parlavamo all’inizio di mondo alla rovescia. Di certo quello di oggi è un mondo molto cambiato rispetto a qualche decennio fa. A di là delle sottigliezze tecnico-parlamentari precisate dall’on. Cecilia Strada, il solo fatto che nel Parlamento Europeo si parlasse di Riarmo, negli anni ’70-80 avrebbe scatenato proteste di piazza da Londra a Berlino, da Parigi a Lisbona, da Roma e Milano a Madrid, da Stoccolma a Copenhagen. All’est meno, perchè da quelle parti era più difficile protestare. Non te lo facevano fare. Sarebbero scesi in piazza gli universitari, gli studenti dei licei, gli operai metalmeccanici che avrebbero certamente contestato ogni ipotesi di riconvesione bellica delle loro fabbriche. Si sarebbero schierati contro il riarmo scrittori, cineasti, artisti di ogni genere. Musicisti e cantanti avrebbero composto canzoni, come fecero negli anni ’60 e ’70 Bob Dylan, John Lennon, Leonard Cohen, Steve Winwood, ma anche Sergio Endrigo, De Andrè, Gaber, De Gregori e perfino Morandi… Oggi niente di tutto di questo. Studenti scomparsi dalla scena. Le Sardine tornate nelle loro scatolette, i ragazzi della generazione Greta Thunberg attentissimi a come si ricicla la carta stagnola e l’umido, non riescono a spiccicare parola sul rischio di un conflitto nucleare. Mai così vicino dai tempi delle prime canzoni di Bob Dylan. Nelle piazze europee c’è un silenzio che fa paura. Come è possibile che sentire politici che parlano di guerra come fosse la finale della Champions, sentire commentatori Tv che fanno il conto delle testate nucleari in mano ai vari paesi, non faccia un briciolo di paura a chi poi in guerra ci dovrebbe andare con la divisa addosso? sono i ventenni quelli che il governo ucraino per esempio sta reclutando a forza per mandarli al fronte…
Domani a Roma ci sarà la manifestazione promossa da Michele Serra. Che è per una Europa di pace “ma anche” per il riarmo necessario. Sulla carta un ibrido informe, ambiguo. Vedremo se in piazza sarà diverso, se prevarranno gli slogan di pace e contro il riarmo o quelli per la realpolitik di lorsignori che ci vogliono convincere che la guerra è bella e fa pure bene alla salute e all’economia.
Intanto sul piano della guerra vera, che si sta combattendo in Ucraina, la solita narrazione mainstream ci ha parlato per due giorni delle tregua di 30 giorni indicata come primo passo da Trump e accettata subito da Zelensky, con il retro pensiero che Putin non avrebbe accettato, e che dunque è giusto ritenere la Russia un interlocutore inaffidabile di cui è meglio aver paura. Quindi giusto anche riarmarsi per fronteggiare la minaccia. La realtà invece è che Putin non ha detto di no alla tregua. Ha solo chiesto garanzie che sia preludio ad una pace duratura e premessa alla soluzione dei problemi che hanno causato la crisi. Si è detto anche pronto a sedersi al tavolo con Trump. Vuole anche garanzie sulla gestione della tregua sul campo, lungo i 2000 km di confine (lui usa la parola “contatto”) dove si combatte, per evitare che il cessate il fuoco sia solo un escamotage per dare tempo all’Ucraina di riorganizzarsi e ricevere altre forniture di armi.
In sostanza la palla Putin l’ha rimandata nel campo avverso, spiazzando tutti coloro che già si fregavano le mani per un suo “niet” che avrebbe ovviamente giustificato la corsa al riarmo dei paesi europei.
Fa specie sentire l’autocrate Putin, che non è certo uno stinco di santo, usare toni più pacati, più diplomatici, e diciamolo pure più sensati dei democratici leaders europei e anche di quella specie di elefante dentro una cristalleria che è Donald Trump. Non è facile fidarsi sulla parola quando hai di fronte un autocrate, ma di personaggi come Ursula von der Leyen, Starmer, Macron, come Giorgia Meloni, e anche come Mario Draghi o Cristine Lagarde noi che siamo poveri cristi ci possiamo fidare?
Marco Lorenzoni
Nella foto i dem Cecilia Strada (al centro) con Camilla Laureti e Alessandro Zan
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Assolutamente no, per il semplice fatto che è davanti a tutti lo spettacolo di come siamo arrivati a questi punti.No, non ci possiamo fidare ! Il fronte delle destre europee secondo me e’ pari pari come valutazione valoriale e politica a quello del centro dei popolari europei poichè quest’ultimo ha gettato la maschera di fronte al comportamento degli Stati Uniti,mostrando il proprio storico ed etico assoggettamento agli USA che non viene nemmeno smentito anche quando Trump ha assunto la sua politica protezionistica e sconclusionata verso l’Europa e verso il mondo.Stà serpeggiando la paura che per adesso è indirizzata contro l’autocrate Putin, ma la paura fa sempre breccia ed il popolino-ben sanno le forze soprattutto di centro- obbedisce alla pancia ed alla paura.il rifiuto netto di analizzare gli avvenimenti che hanno cercato di spigare sia Travaglio, sia Santoro sia altri alla rete La 7, fanno fatica a passare nella società proprio per l’azione subdola presente da tanto tempo nella cultura degli italiani ed in quella parte prettamente berlusconiana e socialista-socialdemocratica tipica di una aristocrazia politica tedesca al Parlamento Europeo che è andata a braccetto con la CDU fno a quando alla CDU conveniva e che poi quando è arrivato lo spauracchio dell’AFD le distanze si sono subito accorciate….
Comunuque venedo a noi ed ai fatti locali credo che tu abbia fatto bene ad annoverare il lavoro che hanno fatto i rappresentanti di Chiusi Futura alle quali credo per mio parerte ci sarebbe da fare un monumento tenendo conto che non hanno fatto mai politica diretta e che sono alla loro prima esperienza,se pensiamo contro cosa si sono battute da sempre da quando siedono in Consiglio Comunale ed alla quantità di lavoro che hanno compiuto come interrogazioni e mozioni.C’è sul loro conto da dire anche che l’hanno fatto per cercare di sensibilizzare una Chiusi inerte e sprofondata nell’abulia ed il loro lavoro,adesso che sono da sole, ha riassommato anche se non in tutte le specificità delle azioni politiche anche di coloro che nel consiglio sono forze mancanti perchè non più rappresentate come 5 stelle e socialisti. Un area che comprende politicamente anche gli scontenti verso la conduzione della maggioranza.C’è da chiedersi relmente a cosa sia servito e serva il loro lavoro ? Il problema è sempre quello che ho sempre detto dalle righe del tuo giormale perchè non è facile sentire voci fuori dal coro da parte dei cittadini che per decenni hanno sentito la solita campana e la politica con la P maiuscola che a Chiusi non c’è mai stata poichè ha sempre rincorso istanze decise da altri in altre sedi e proveniente anche da fuori- e di questo me ne darai atto spero – è scivolata verso il basso,lasciando spazio a quelle forze che io ho sempre valutato senza aver timore di sbagliare-di centro-centro destra,come i renziani il cui apice ha brillato anche a Chiusi e ce li ricordiamo i plausi della gente comune a cui sembrava che finalmente le sinistre avessero assunto una irresistibile marcia da guerra verso la priorità di un governo nazionale e che poi il tutto sia caduto nella polvere.Ricordo a tutti anche acoloro che memoria ce ne hanno di meno quale sia stato lo sfociare politico verso draghi e da dove provenisse…. Allora, se abbiamo raggiunto – parlo almeno per me che in questo caso non credo che sia sospettable di partigianeria verso la destra-per quanto ho sempre scritto e per quel poco che mi conoscono i chiusini di come da sempre- sia per provenienza sia per condivisione politica l’abbia da sempre pensata – e se ho deciso di dare la mia fiducia ad una formazione come Chiusi Futura ed interpretata da me come una struttura politica ”promisqua” dove dentro vi sono persone il cui pensiero politico va da destra, al centro, alla sinistra(scartando come sinistra quella del PD poichè ameno a me appare semprepiù democristianizzato ) credo che tale scelta che si riflette nell’assumere rappresentatività in Chiusi possa rappresentare -con tutti i dovuti limiti certamente- una ventata di aria fresca per questa cittadina dimenticata da Dio e dagli uomini. E siccome la politica è un mezzo tale che risente e che produce continuità in ogni cosa che tocca, spero che nel tempo questo sforzo che è genuino e del quale sono stato solo spettatore esterno e simpatizzante, possa portare all’uscita da un immobilismo storico a cui Chiusi soggiace in primis per l’inerzia e sottocultura politica di buona parte dei suoi cittadini accoppiata anche alle manifestazioni che vediamo intorno di tentativi invalsi da anni e con successo di accumulo e di reclutamento di natura clientelare messi in atto da un arco di forze che appunto hanno come riferimento un centro fortemente struttrato mascherato da sinistra nelle emissioni di fatti ed attività che contano sempre meno nella politica concreta ma sempre di più nella forza di attrazione della sottocultura specie quella politica.Tutto questo di cui parlo ha definitvamente contribuito a distruiggere un paese mentre forze larvate e sottotraccia hanno oparato per rinforzare la loro posizione che parte dall’economico per arrivare ad avvolgere sapientemente la mente dei cittadini ed a renderla dipendente da strutture eternamente presenti che a seconda dei tempi hanno veramente dominato le menti (parlo lo si comprende bene anche delle forze religiose e delle loro istituzioni). Io mi sono opposto a tutto questo nei miei pensieri e nelle mie relazioni anche quando non abitavo a Chiusi. Ho sempre creduto nell’aspetto critico di ciò che ho sempre visto e sentito come battaglia delle idee.Scusate se poi ho finito per parlare di me in un post che parlava d’altro ma la presenza di questa intenzione di forza a cui ho creduto nel piccolo di questa chiamiamola ”battaglia paesana” fin’ora mi ha ripagato per una cosa soprattutto che è un fatto quasi definiamolo ”etereo”ma non per questo non forte ma presente e che è quello che la forza degli individui non vada mai perduta e quello che producono nella loro vita si somma nella continuità ed è anche quello che messo insieme a ciò che si produce materialmente dà impulso per cambiare il mondo e la società e si mischia e si confonde nella storia della gente.Ecco perchè chi si impegna direttamente in questa battaglia ha diritto etico a vedersi riconosciuto il valore del proprio lavoro. E se non è politica questa nei confronti di tutto il resto ditemi quale debba essere.Senz’altro non quella che ha portato la situazione del mondo e dell’italia fino ai punti in cui versa e che vediamo riflessa direttamente nelle scelte attuali del Parlamento Europeo delle quali aspettiamoci le conseguenze se daranno corso a tutto ciò che viene detto.Conseguenze di qualunque tipo,da quelle economiche, a quelle civili, a quelle di relazione fra gli individui, a quelle militari , che si rifletteranno inevitabilmente nella vita delle persone. Perdonatemi i personalismi che non sono mai belli,ma forse è sinonimo di sfogo e di quanto personalmente possa ”sentire”come la presenza di tutto questo intorno a noi.
Se vogliamo costruire un Europa Federale non possiamo non pensare ad una difesa comune del resto prevista anche dai preveggenti e “sognatori” di Ventotene. Questo per essere chiari.Si sta affossando per questa discussione tutto ciò che in realtà è importante cioè la costruzione di un Europa politica che prenda in grembo i valori di Ventotene: democrazia, stato sociale, accoglienza e libertà individuali. I valori provenienti da un lontano passato per costruire un nuovo Stato moderno e tutto questo è impossibile senza una comune forza di dissuasione. I guerrafondai sono quelli che aggrediscono ed invadono altri paesi o che li vogliono dividere e comprare negando in casa loro libertà e stato sociale. Questi si trovano al nostro Est ed al nostro Ovest.
Questo è quello che è emerso dai 50.000 in Piazza del Popolo e non dei populisti oggi 15 Marzo 2025 a Roma
Per Roberto Pacchieri.E’ un parere mio e non pretendo di essere davvero la bocca della verità.
Innanzitutto iniziamo a dire come sia iniziata questa guerra che ha visto l’invasione dell’Ucraina.Sbaglio a dire ciò che tutti sorvolano sul 2014 e cioè che la guerra civile già c’era ma c’era anche da prima di tale data?E’ lecito che io pensi quali siano le motivazioni del perchè si sorvolino tali fatti,che poi in fondo li sanno tutti ma ipocritamente non li portano mai sul piano delle discussioni ? Attenzione, con questo non dico affatto che abbia fatto bene Putin ad entrare con il suo esercito in un paese che non è il suo ma ce lo dimentichiamo che quei 15000 morti delle popolazioni russofone che sono stati uccisi dalle milizie naziste-SI dico NAZISTE-di Khiev ? Tutto questo non darebbe certo adito ad iniziare una invasione ed una guerra anche perchè quando esiste una guerra civile tale guerra esiste perchè dal di dentro ci sono interessi maggiori-come è il caso dell’Ucraina-che è diventata con Zelensky il bastone degli USA-moltopiù di Biden che dei repubblicani(che per me ho sempre detto che siano la stessa cosa, anzi che i maggiori guai li hanno prodotti i democratici con la loro subdola politica di finanziamento ad un paese con iniziali 20 miliardi di dollari agli arancionie poi tutto quello che ne è conseguito.Ce lo vogliamo chiedere ancora una volta quali siano le motivazioni che un paese di oltre atlantico finanzi 20 miliardi di dollari ad un paese distante 20 mila km per instaurarci un governo prono agli interessi propri ? E se non ci riesce tenta anche con un presidente preso dai telefilm in TV e messo a menar bastonate ad un altra nazione che come tutte le superpotenze non tollera di certo che vengano messi missili puntati sul suo territorio, missili che non sono certo ucraini ma a stelle e strisce?Tu Robero dici che i guerrafondai sono da ogni parte indicando USA e Russia come tali ed allora mi dovresti spiegare perchè solo adesso il guerrafondaio sia Trump quando le decine di miliardi di dollari in armamenti a quel bastone che dava bastonate alla Russia veniva fatto direttamente da Biden, al quale sotto il proprio governo nessuno si azzardava a definirlo guerrafondaio, ci mancherebbe altro… ma era in europa il difensore della libertà? Mi sembra che ci siano molte cose che non tornino in tale logica ed oltretutto mi sembra anche che cio che tu lecitamente chiederesti nei riguardi dell’Europa quando dici le belle parole e ti richiami a Ventotene,ma pensi davvero che l’Europa adesso sia il difensore della libertà e di quelle motivazioni che tu nomini ? Io ci andrei un po’ più con cautela seppur certamente non paragonerei l’Europa nè alla democrazia(ma guarda che è sempre passata sin dal 1900 come democrazia quella americana) nè tanto meno la paragonerei alla Russia.Se ti può interessare io considero Putin il vertice di un potere mafioso che si regge su di un nazionalismo genuino del popolo russo e che sfrutta tale nazionalismo e certamente è una autocrazia.Una autocrazia con elementi al proprio interno che hanno messo le mano sulle ricchezze naturali della Russia e se ne sono appropriati, formando circoli e gruppi mafiosi.Purtuttavia in questa Europa che non esiste poichè l’unità a cui ti riferisci dopo 40 anni ha dimostrato con i fatti di essere un puro sogno, oggi guarda caso è scesa in piazza convinta che sia bene spendere 800 miliardi per armarsi ancora, ma lo fà sotto una pressione mediatica indirizzando verso l’orso cattivo che è ad est, tutta la sua opinione pubblica.Tutto questo ti dice nulla che si stà marciando verso un coinvolgimento dell’Europa contro la Russia e che nello stesso momento gli USA sembrano sottrarsi all’impegno difensivo dell’Europa salvo rientrarci se nel caso reputassero conveniente insieme all’Europa affibbiare un altro colpo alla Russia ed a questo momento di certo vedremo volare sopra le nostre teste i missili con le testate nucleari ? Prima si fa la propaganda per costituire una entità militare comune paventando cose che non succedono e che non sono successe ma predicendo il futuro e cioè che La Russia invada l’Europa poi si dice che tali spese siano da computare fuori bilancio per non gravare i certi popolari e tutti i cittadini. Non ti sembra che questa sia una situazione che ricordi sempre quella di ben due secoli or sono che le guerre in Occidente sono state fatte e condotte fra stati occidentali a causa di invocare un nemico e che fra l’altro gli Americani sono stati sempre maestri nella storia a crearlo ed a diffondere tale idea.Noi siamo sati storicamente prima ancora che dipendenti loro e dai loro piani Marshall dei dipendenti dal loro concetto di libertà, quello che psicologicamente ha fatto sempre breccia nei cervelli acritici occidentali.Credi forse che nella seconda guerra mondiale che tutti dicono che sono stati i nostri liberatori – ed è cosa vera questa- perchè hanno mandato i loro soldati a morire in Europa lo abbiano fatto per un senso etico a loro connaturato oppure lo abbiano fatto per abbattere il nazifascismo ed ostacolare il socialcomunismo e per salvaguardare i loro interessi sulla dominazione del mondo ? Guarda caso a tale domanda rispondono tutti con un altra domanda che è dal dopoguerra che viene fatta in maniera sibillina: ”ma a te dove ti piacerebbe vivere ?”. Io risponderei in italia e con l’etica e la cultura italiana e se ci fosse qualcosa che ostacoli tale percorso sarei disposto a batterni per ottenerla, anche perchè sono convinto che la libertà non te la danno gli altri ma te la debba conquistare tu stesso.Solo allora sarai esente da ricadute all’indietro perchè avrai pagato materialmente col sangue dei tuoi figli la tua libertà se per la quale saresti disposto a morire. E se non si è imparata tale lezione della storia saremo sempre pronti a giustificare che valga l’esportazione della democrazia fatta anche con le armi.E su tale piano chi è che sia sempre stato pronto e l’abbia prodotta l’esportazione della democrazia basata sulle canne dei fucili ? La Russia con i venti milioni di morti ? la Cina ? Oppure qualche altro ? Ecco una considerazione della quale io non mi fido che sotto la ricerca della libertà in Europa e che mi sembrerebbe anche normale che avesse un proprio esercito che non ha, vedo invece che i leader delle nazioni più potenti che sono Inghilterra, Francia e Germania, almeno due di queste -Inghilterra e Francia- scalpitano e non vedono l’ora di mandare i loro soldati a far la guerra in Ucraina ed a continuare di inviare le armi ad una nazione fallita, e fallita anche prima dell’invasione russa, soprattutto perchè negli ultimi 20 anni è diventata il mezzo più conveniente per chi si trova al di là dell’atlantico per sfiancare il suo vicino e che per farlo ha ricevuto una pioggia di miliardi di dollari a cui oggi qualcuno le chiede il conto sbugiardando quell’europa che ci faceva vedere nei primi giorni della guerra che il popolo era tutto con Zelensky….ma secondo una mente normale è possibile che su 46 milioni di persone che abitavano l’Ucraina(oggi si dice che siano 10 milioni in meno ed è credibile )i media europei ed italiani non ci abbiano mai fatto vedere nessuno che si opponesse e che ancor oggi questa vera e propria bugia basata sulle visioni di ieri che ad ogni angolo di strada preparavano le molotov contro i tank russi fossero stati questi tutti eroi e nessuno era contro il governo Zelensky ? Allora con tutto questo non dico che Putin abbia ragione di aver fatto ciò che ha fatto e l’ho spiegato prima come lo consideri, ma se Putin è un autocrate lo è ugualmente anche Zelensky al quale noi mandiamo le nostre armi , prima su ordine di Biden che mandava anche le sue ed i suoi consiglieri militari e civili, ed oggi quelli che erano a Piazza del Popolo (fra l’altro 30 mila non 50 mila ma questo dice poco o nulla ) se si contano e li enumeriamo per partecipazione ai partiti politici in essere vedremo che di sinistra lì dentro ce n’era poca, e quella che c’era, politicamente era centro.Queste ripeto sono le mie valutazioni, valutazioni di un signor ”nessuno” ma credo comunque che in qualunque modo la si rigiri, la questione di contrapporre 800 miliardi di spesa in 4 anni per formare un esercito comune da parte di stati già armati fino ai denti e facenti parte già della Nato tutto questo sia un dato di fatto che vede la riduzione delle possibilità di finanziare la sanità, i territori, fatta gridando al lupo al lupo quando semmai a guardar bene chi sia che abbia invaso i terreni altrui sono coloro che come ex ed attuali potenze coloniali abbiano nel recente passato fatto il bello e cattivo tempo nella politica internazionale e che anche oggi continua non con l’occupazione militare ma con quella economica, pronti anche a ricostruirere l’Uucraina una volta usciti dalla spirale della guerra.
Posso suggerire ai lettori di riascoltare il seguente link di Giulietto Chiesa celebre firma del giornalismo italiano ormai scomparso da qualche anno ? : https://instagram.com/reelDDliv8UIKf1/?igsh=MXN1bThobWdtcHUyeA==
Buon ascolto.
Assolutamente contro un esercito Europeo ! Ci sono già gli eserciti di ogni stato ! Qualcuno si illude di fare paura agli Stati Uniti o alla Russia ? I miliardi non si trovano mai, non si permettono certe cose ai governi nazionali, poi si pretende di farli indebitare per giocare alla guerra ? Macron e von der Layen smettano di pensare alle st…upidaggini e impieghino i soldi per cose più utili ! Sono sempre più convinto che,dietro a queste cose ci siano i soliti noti ! Vorremmo fare la guerra con le armi comprate e prodotte negli stati uniti ? Perché questo è ! Non funziona il : se vuoi la pace ,prepara la guerra…come dicevano gli ” inglesi ” ? ( Visto che il latino non va più di moda ! )
a proposito di manifestazioni e motti latini… https://www.primapaginachiusi.it/2025/03/le-due-piazze-di-roma-due-modi-di-intendere-la-pace-uno-chiaro-uno-troppo-blu/