21 MARZO: “LA BOMBA” SBARCA A MILANO, DOVE GLI ANNI DI PIOMBO FECERO DAVVERO MORTI, FERITI E DISPERSI

lunedì 17th, marzo 2025 / 12:17
21 MARZO: “LA BOMBA” SBARCA A MILANO, DOVE GLI ANNI DI PIOMBO FECERO DAVVERO MORTI, FERITI E DISPERSI
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E CONTINUA ANCHE IL TOUR DE “LO STRANIERO” AL NORD: 1O APRILE A PREGNANA MILANESE, 11 A SAN VITTORE OLONA

CHIUSI – Quando, 4 mesi fa presentammo il reading “La bomba” alla Casa del Popolo di Moiano, cioè nel luogo del delitto, proprio lì nel luogo che fu teatro di quell’episodio terroristico che proiettò il territorio della Valdichiana e del Trasimeno nel vortice degli anni di piombo, non pensavamo certo di portarlo molto in giro, quello spettacolo. Era infatti stato pensato e scritto per ricordare, sul posto,  i 50 anni dal fatto, entro il 2024. Ci siamo riusciti per un soffio: la serata a Moiano si tenne il 29 novembre. Poi c’è stata la replica a Chiusi il 24 gennaio, perché Chiusi è vicina a Moiano e molti ce lo avevano chiesto. Pensavamo finisse lì, insomma. Mai avremmo pensato di portare “La Bomba” fuori da questo territorio. Meno che mai in una grande città, dove gli anni di piombo hanno fatto davvero morti, feriti e dispersi. A decine.

Invece venerdì 21 marzo, alle ore 21,00, “La Bomba” sarà in scena a Milano, presso l’Auditorium della Federazione Provinciale del partito della Rifondazione Comunista, in via Vallarsa 2. Parteciperano ala serata Luca Massari, segretario del circolo Prc Perucchini-Tiberio e Roberto Giudici, detto “Cantù”, testimone diretto di alcuni dei fatti narrati nel testo, come gli omicidi Varalli, Ramelli, Zibecchi del 1975.

In qualche modo, portare La Bomba a Milano è davvero portare il reading in un altro luogo del delitto, come a Moiano. Ci sarà anche una replica, a ancora a Milano, il 3 aprile. Questa volta presso una struttura ANPI, in via Modica 8, sempre alle ore 21. E in questo caso la serata servirà anche per una raccolta fondi a favore della Palestina. Prevista la partecipazione di Stefania Cappelletti, ANPI Barona Milano; Valter Boscarello, Memoria Antifascista; Khader Tamini, presidente della comunità palestinese in Lombardia.

Nelle due repliche milanesi insieme al narratore Alessandro Lanzani, non ci sarà il chitarrista Igor Abbas, ma Dario Perini. Ci auguriamo che lo spettacolo piaccia, ovviamente, ma soprattutto che serva da occasione per ricordare un periodo esaltante e terribile al tempo stesso della nostra storia recente e per fare in qualche modo i conti con la stagione degli anni di piombo. Cosa che in molti in questo Paese non hanno fatto e voluto fare.

Intanto avvicinandosi il 25 aprile e l’80esimo della Liberazione di Milano e del nord italia, torna in scena al nord anche “Lo Straniero. Il Polacco deve morire”, il reading, sempre con Lanzani e Perini sulla vicenda dolorosa e controversa di Joseph Klucine, soldato della Wermacht, disertore, poi partigiano finito malissimo, sulle pendici del Monte Cetona. Il 10 aprile Lo straniero sarà a Pregnana Milanese, l’11 a San Vittore Olona. Un tour che praticamente da un anno a questa parte non si è mai fermato.

Sia La Bomba che Lo Straniero raccontano storie precise, una degli anni ’70-80 e una del 1944, avvenute in un territorio preciso, nell’Italia di mezzo, tra la Toscana e l’Umbria, ma entrambe raccontano anche l’assurdità e la ferocia della guerra, della violenza come metodo di lotta. Sono storie peraltro simili ad altre avvenute altrove. E sono riflessioni a voce alta sulla nostra storia, sulle passioni, le illusioni, gli errori di chi si è trovato per scelta o per caso in mezzo alla tempesta. A noi che le abbiamo prodotte come reading teatrali fa piacere che possano trovare rappresentazione anche fuori dal territorio “di competenza”. Significa che non sono solo storie locali e hanno un senso universale. La memoria collettiva del resto cos’è se non la somma di tanti tasselli diversi, di fatti avvenuti in lughi diversi?

m.l.

 

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