IL NUOVO PALASPORT TORNA IN CONSIGLIO COMUNALE. MA A INTERROGARE BETTOLLINI E’ LA SUA MAGGIORANZA

CHIUSI – La questione del costruendo Palasport in località Pania approda di nuovo in Consiglio Comunale. Se ne parlerà nella prossima seduta, venerdì 28 ottobre alle ore 18,00. Si tratta di una seduta convocata appositamente, visto che è l’unico punto all’ordine del giorno oltre le tradizionali “comunicazioni del sindaco”. Se i 5 Stelle sono intervenuti sui social, con una nota che definisce il palasport “tendone da circo” e “struttura energivora” piena di falle progettuali, a portare la questione in Consiglio comunale non è però il gruppo pentastellato e nemmeno l’altra forza di minoranza (Possiamo), ma il gruppo di maggioranza Pd-Psi.
Se ne parlerà infatti a seguito di una interrogazione presentata dal capogruppo Gianluca Annulli che, da quanto si legge nel testo dell’interrogazione, sostiene e condivide la decisione di cambiare il progetto da stadio a Palasport e vede nella costruenda struttura un fattore importante per dare risposte alle esigenze sportive e per recuperare le risorse già investite, ma chiede trasparenza e chiarezza sugli aspetti progettuali. Questo per “evitare polemiche politiche tese a creare mal informazione e malcontento”.
Insomma anche la maggioranza vuole vederci chiaro e soprattutto non vuole prestare il fianco agli attacchi delle minoranze. L’interrogazione chiede risposta scritta alla Giunta “sulle caratteristiche tecniche del progetto architettonico, strutturale e impiantistico, con particolare riferimento ai sistemi di tamponatura progettati e alla copertura”; chiede inoltre “l’iter approvativo del progetto e comunicazione stampa ufficiale emessa”; gli “aspetti dimensionali e gestionali e la vita nominale della struttura”.
Si tratta di domande pertinenti. Che sono, in buona parte le stesse che ha posto questa testata e alla fine sono anche le stesse poste dai 5 Stelle. Il sindaco Bettollini avrà l’opportunità di rispondere punto per punto, nel merito. E forse l’interrogazione del gruppo di maggioranza ha proprio questo intento: dare modo a Bettollini di rispondere e chiarire, senza esporlo al fuoco nemico. Anzi, anticipando il fuoco delle truppe avverse, che nella circostanza si son fatte fregare sul tempo. Chiaro che l’interrogazione di Annulli è concordata con la giunta, ma la politica si fa anche così. Bettollini ha accettato di giocare, ma si è insomma portato il pallone da casa.
Come Primapagina avevamo invitato e sollecitato i 5 Stelle, dopo la loro presa di posizione, a presentare una interrogazione per “obbligare” Bettollini a dare delle risposte ufficiali che alla stampa avrebbe anche potuto non dare. I 5 Stelle non l’hanno fatto. Lo ha fatto la maggioranza. Per noi va bene lo stesso. Basta che la questione venga chiarita.
Vedremo se le risposte che Bettollini fornirà saranno sufficienti ed esaustive, se chiariranno tutti gli aspetti dubbi o controversi rispetto alle “tamponature delle pareti”, rispetto ai sistemi di riscaldamento e ricambio d’aria, rispetto all’acustica e ad eventuali accorgimenti per renderla adatta anche ad eventi non sportivi. Il Gruppo di maggioranza chiede lumi anche sugli “aspetti gestionali” sui quali finora la giunta ha sempre glissato, rimandando ogni ragionamento sul tema a quando il Palasport sarà costruito. Se c’è qualche certezza in più anche su questo aspetto, bene a sapersi.
m.l.
Questo articolo non solo è la conferma di quanto affermato ultimamente da più persone sul cambio di linea di un giornale tradizionalmente di opposizione, persone tra l’altro di orientamenti politici molto diversi tra loro, ma è anche la dimostrazione di un modo scorretto di “informare” i cittadini.
Che cosa ci sarebbe di scorretto? Quale informazione non è corretta? E quale sarebbe il cambio di linea? Primapagina ha posto domande precise alla giunta sul palasport in costruzione (cosa che non hanno fatto le opposizioni), ha sollecitato una interrogazione consiliare ai 5 Stelle in modo da ottenere risposte ufficiali, dato che i 5 stelle qualche problema lo avevano posto (non domande) e adesso rileva che l’interrogazione l’ha presentata la maggioranza. Forse per anticipare e spiazzare le opposizioni e consentire a Bettollini di rispondere con maggiore tranquillità… Questo è. Ribadisco: dove sta la scorrettezza? E domando, Luca: come mai l’interrogazione non l’ha fatta Possiamo? Io nei tuoi panni la farei lo stesso. Così se venerdì 28 la discussione apparirà “pilotata”, la prossima volta Bettollini dovrà rispondere al fuoco vero e non a quello a salve… E’ evidente che l’interrogazione del gruppo Pd-Psi è pilotata e concordata con la Giunta, ma ciò è stato possibile solo perché le opposizioni non hanno preso loro l’iniziativa e non hanno costretto il sindaco a rispondere a domande magari più pressanti… Con il sistema elettorale vigente, le opposizioni in consiglio comunale possono solo “accedere agli atti”, proporre mozioni o “interrogare” per chiarire le questioni.Altro non possono fare.
Il sindaco al suo partito poteva rispondere anche nelle proprie sedi, se decide di convocare il consiglio comunale dovrebbe almeno mettere le opposizioni nelle condizioni di partecipare al dibattito. L’interrogazione non prevede dibattito, quindi sarà uno show del sindaco. Il consiglio comunale è stato convocato in fretta e furia per non permettere alle opposizioni di presentare interrogazioni, in ciò vi è quantomeno una forzatura nell’uso delle istituzioni.
Può essere, non so quale procedura sia stata seguita per convocare il consiglio e se ci sia stata una forzatura. Non sarebbe la prima volta che accade. In ogni caso anche il gruppo di maggioranza ha diritto di presentare interrogazioni in consiglio. Anzi se fosse una cosa vera e non pilotata sarebbe anche buon segno. Quante volte abbiamo tutti criticato – da sinistra – l’accondiscendenza e la scarsa o nulla autonomia del gruppo di maggioranza e del partito rispetto all’Amministrazione? dire che il sindaco avrebbe potuto rispondere al suo partito nelle sedi del partito è una cazzata e denota una considerazione approssimativa delle istituzioni e della politica. Se poi Bettollini ha fatto forzature si denuncino le forzature. Sulla questione palasport i 5 Stelle sono intervenuti una settimana fa, primapagina pure (18 ottobre), forse il tempo di fare un’interrogazione le opposizioni lo potevano trovare. Se non l’hanno fatta è perché hanno ritenuto, evidentemente, di non farla. Io come ho già scritto a Luca, consiglierei di farla ugualmente, indipendentemente dalla seduta del 28 ottobre…
Io dirò anche cazzate, ma convocare in fretta e furia un consiglio comunale con un solo punto all’ordine del giorno per di più un ‘interrogazione che non prevede un minimo dibattito mi sembra una forzatura.
Daria, la forzatura – se c’è- potete tranquillamente denunciarla come gruppo di minoranza, anche con iniziative clamorose nella medesima seduta del 28 p.v., ma ciò non esclude che dire “al Pd poteva rispondere nelle sedi di partito” sia una cazzata colossale. Si può se mai pensare che le domande poste dal gruppo di maggioranza siano addomesticate, pilotate, concordate preventivamente, ma Annulli & C. hanno tutto il diritto di farle… Diciamo che per non stare troppo a lungo sulla graticola, su questo argomento, il sindaco ha sfruttato il vuoto lasciato dalle opposizioni e ci si è infilato dentro. Con l’aiuto del suo gruppo consiliare. Ma questo è del tutto legittimo e fa parte del gioco. E le domande mi sembrano anche pertinenti, non del tutto “addomesticate” e sufficienti perché le risposte possano chiarire gli aspetti dubbi e controversi.
Facendo un ordine del giorno permetteva un dibattito minimamente condiviso. Il gruppo di maggioranza ha tutti i diritti di fare le interrogazioni , ma non è questo ciò che io trovavo anomalo. Mi sembrava di essere stata chiara, non ho nessuna pretesa di essere dalla parte del giusto e di avere la verità in tasca
Una forzatura no, ma una “furbata” sì.
La convocazione del consiglio comunale infatti blocca di fatto la presentazione di interrogazioni, interpellanze o mozioni che sicuramente sia i 5 Stelle che Possiamo stavano preparando.
Questo accade quando governare viene inteso come una gara a chi è più “furbo”, come una continua volontà di dimostrare la propria superiorità nei confronti degli altri senza pensare che forse anche gli altri sono lì perché qualche cittadino li ha votati.
In un sistema “normale” il sindaco dovrebbe chiamare in anticipo i capigruppo e avvisarli della volontà di convocare il consiglio comunale in modo da dare loro il tempo di compiere i loro atti se non addirittura, meglio ancora, concordare insieme a loro data e ora.
Il fatto poi che i consiglieri di maggioranza chiedano spiegazioni su un progetto già approvato dalla giunta, e che quindi loro avrebbero dovuto conoscere nei dettagli, dimostra la strumentalità del fatto.
Se così non fosse sarebbe molto grave perché vorrebbe dire che neanche i consiglieri di maggioranza si erano resi conto dei difetti della progettazione, se difetti ci sono, fino a che le opposizioni non li hanno evidenziati e l’assurdo sarebbe che li verrebbero a conoscere proprio grazie al lavoro delle opposizioni che, se così fosse, ma spero di no, dovrebbero avere l’onestà intellettuale di ringraziare pubblicamente.
Mala tempora currunt.
Se fossimo un paese normale, una interrogazione del gruppo di maggioranza al sindaco, su un tema come questo, oggetto di puntualizzazioni, critiche e domande da parte delle minoranze e della stampa, verrebbe registrata come una presa di distanze, come un atto di autonomia politica, addirittura di “primato della politica” sulle logiche amministrative. Come un richiamo del partito al proprio sindaco a fare le cose per bene, a non vendere fumo. Tutto questo nessuno lo ha scritto. E non perché non siamo un paese normale. Ma perché sappiamo che non è così. La politica però passa anche da queste cose. Sappiamo che Bettollini, essendo abituato a cacciare i cinghiali, se vede un passaggio stretto, ma utile, un vuoto lasciato da altri, vi si infila… E la risposta non può essere sempre e solo una lamentazione sulle procedure forzate, sui tempi non concessi… Va bene denunciare le forzature, giusto farlo, per carità. Ma nel merito, nello specifico, resto dell’opinione che le opposizioni e in particolare i 5 Stelle che hanno lavorato sull’argomento, si son fatte fregare sul tempo, quando invece potevano imporre loro la discussione e la modalità per farla…
Visto che continui a non capire e continui con questa storia delle opposizioni che si sono fatte fregate provo a parlarti con parole facili facili così ci sono più probabilità che tu capisca, le opposizioni non appena venuta fuori la questione stavano lavorando non per quattro domandine pilotate ma studiando a fondo la questione per presentare un’interrogazione degna di questo nome, per stoppare ogni azione delle opposizioni è stato convocato, tra l’altro non rispettando neppure i 5 giorni di preavviso previsti dal regolamento un consiglio comunale che precedendo solo un’interrogazione di fatto impedisce alle opposizioni di aprire bocca e assistere semplicemente all’ennesimo show di amministrazione istruttori che non ne indovinato una. Questi sono i fatti il resto è dolosa mistificazione della realtà e questo è quanto doveva denunciare un organo di informazione che si ritiene tale invece di fare continuamente le pulci all’opposizione. Alle prossime elezioni c’è apre la possibilità di presentare la lista di primapagina e se i cittadini la votano fare l’opposizione come più aggrada.
Chiedo scusa per i numerosi errori dovuti alla tastiera nel precedente commento ma ho scritto in fretta dal telefono. Credo però che il senso generale sia comprensibile.
Allora Luca, se è come dici, e che l’operazione interrogazione Pd-Psi sia stata quantomeno concordata e pilotata c’è scritto nell’articolo, Possiamo avrebbe dovuto denunciare con clamore la forzatura e la violazione delle procedure, per far sapere a tutti cosa stava succedendo, appena ricevuta la convocazione del consiglio. Quanto all’interrogazione “degna di questo nome” Possiamo e i 5 Stelle possono sempre farla e costringere la giunta a ridiscuterne, anche dopo il 28… Quanto all’informazione e a Primapagina, l’ho già scritto, l’articolo è stato pubblicato prima di sapere da te e da Daria Lottarini delle “incongruenze” e forzature procedurali. Noi abbiamo ricevuto, come sempre, l’avviso della convocazione del consiglio e da parte del Pd-Psi il testo dell’interrogazione. Non potevamo sapere di tempi e procedure “saltate”. Resta il fatto che dalla conferenza stampa di presentazione del progetto al’apertura del cantiere sono passati 20 giorni esatti, dalla presa di posizione dei 5 stelle 7, come dal primo articolo di primapagina e 4 dal secondo… Capisco le difficoltà delle opposizioni a studiarsi le carte in poco tempo, ma una interrogazione, anche con 4 domande, ma non pilotate avrebbe consentito di fare chiarezza, avrebbe obbligato Bettollini & C. a rispondere e avrebbe evitato qualsiasi forzatura da parte della maggioranza… A volte la politica richiede una certa tempestività. No? (P.S. Carlo Luca, ne ho già sentita un’altra gridare al rischio “lista di primapagina”. Non so che fine abbia fatto. Era coi podemos, ora non so…)