MACRO REGIONE TOSCANA-UMBRIA-MARCHE, ROSSI FISSA LA DATA AL 2020…

PERUGIA – Se ne parla da tempo. Alcune Regioni, come la Toscana, hanno commissionato e messo a punto appositi studi. L’Italia di mezzo sta piano piano prendendo forma e la riforma, anzi il ri-disegno delle regioni potrebbe avvenire prima di quanto si possa immaginare. Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, per esempio, ha individuato già una data possibile per la creazione di una “macro-regione” con Umbria e Marche. La data è il 2020, anno in cui si andrà al rinnovo dei consigli regionali eletti nel 2015. Rossi lo ha detto, nei giorni scorsi ad una iniziativa promossa dai sindacati Cgil-Cisl e Uil nella Sala dei Notari di Perugia. Iniziativa alla quale partecipavano anche la sua collega umbra Catiuscia Marini e l’assessore regionale delle Marche Manuela Bora. «L’idea è matura – ha detto Rossi – lo vedo parlando con la gente, che si sta rendendo conto che per competere a livello globale bisogna essere più grandi. Se vogliamo salvare le Regioni dobbiamo andare avanti spediti, come sta avvenendo».
Il Governatore toscano che nel 2020 potrebbe essere il nuovo segretario nazionale del Pd, essendosi già candidato a sfidare Renzi, non ha nascosto le grandi debolezze su strade e treni nell’asse Est- Ovest che a suo dire “va rafforzato per creare ricchezza». Poi sulla problematica degli eventi sismici e idrogeologici, Rossi ha mandato un messaggio al premier Matteo Renzi: «Auspicherei non solo un piano come ‘Casa Italia’ a cui pensa il governo, bensì un ministero della Prevenzione che spenda 10 miliardi l’anno per 10 anni».
“Come chiameremo h nuova macroregione?” si è chiesto gigioneggiando un po’. E si è anche dato una risposta: “Io propongo il modello francese, che ha sommato i nomi delle regioni accorpate. Farei Toscana-Umbria-Marche con la postilla che ognuno può cambiare l’ordine a suo piacimento”. L’dea non è granché, neanche molto originale, né “attrattiva”, anche se la parola Toscana è conosciuta in tutto il mondo e difficilmente la Toscana ci rinuncerà… Difficile quondi che la spunti qualcosa come “Italia di mezzo”, “Italia centrale”, Tuscia e via discorrendo…
La presidente dell’Umbria Marini, dal canto suo, ha sottolineato come le tre regioni abbiano molte cose in comune. “Lo diciamo chiaramente: qui abbiamo bilanci sani, coesione sociale e welfare e da qui vogliamo ragionare sui nostri punti di forza, come tessuto imprenditoriale, qualità produttiva, ambiente, turismo, cultura e patrimonio artistico, senza dimenticare di lavorare insieme per vincere le debolezze”.
Per la verità, c’è già in parlamento un Disegno di legge, da discutere entro il 2018, presentato da due esponenti del Pd (Ranucci e Morassut) che cambierebbe interamente la carta geografica dell’Italia, ma non prevede l’Italia di mezzo ipotizzata il 15 settembre a Perugia. la proposta Ranucci-Morassut infatti vedrebbe le 20 regioni diventare solo 12: la Regione Alpina comprendente la Valle d’Aosta, il Piemonte e la Liguria; la Lombardia, l’Emilia Romagna (comprendente anche la provincia di Pesaro), il Triveneto (Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino), la Regione Appenninica (Toscana, Umbria e provincia di Viterbo), l’Adriatica (Abruzzo, provincia Macerata, Ancona, Rieti, Ascoli e Isernia), la Regione di Roma Capitale, la Tirrenica (Campania e le province di Latina e Frosinone), il Levante (Puglia e le province di Matera e Campobasso), il Ponente (Calabria e provincia di Potenza), la Sicilia e la Sardegna. In questo caso la regione Marche verrebbe smembrata, come il Lazio, ma non verrebbe accorpata a Toscana e Umbria che aggregherebbero solo la provincia di Viterbo oltre i loro territori.
Le due ipotesi sono sostanzialmente diverse. Ed è abbastanza strano visto che entrambe vengono o sono caldeggiate da esponenti del Pd. Uno studio approntato dall’IRPET l’istituto di ricerca della Regione Toscana quasi due anni fa, in questo quadro proponeva anche una aggregazione tra i comuni, non solo quelli sotto ai 5.000 abitanti. Per esempio, quello studio, prevede l’accorpamento nel Comune di Chiusi (il nome rimarrebbe quello) anche dei comuni di Cetona, San Casciano Bagni e.. Città della Pieve, che è in Umbria e non in Toscana. L’ex sindaco di Chiusi Scaramelli, ora consigliere regionale solo due mesi fa rilanciò l’ipotesi di accorpare Chiusi e Chianciano (con il sindaco di Chianciano che subito tirò il freno a mano); è noto che Torrita di Siena e Montepulciano hanno già avviato la “trattativa” per la fusione, così come Montalcino e San Giovanni d’Asso.
Insomma anche la geografia, non solo la storia, è in movimento, ma la linea sembra tutt’altro che univoca…
Certo Toscana-Umbria-MArche da mosaicare a discrezione delle regioni non è proprio un’idea vincente. Tutta da dimostrare anche questa forza del welfare e della coesione sociale sbandierati dalla Marini
Personalmente senza tanti commenti alle proposte dico solo che prima CI togliamo di mezzo questi governatori fusionisti e meglio riusciremo ad amministrare i nostri territori.
Come i movimenti all’interno della redistribuzione dei capitali e della ricchezza prodotta che fluisce sempre in maggiore quantità e sempre in un numero minore di mani, anche i disegni della divisione dei territori subiscono una accellerazione quando si tratta di averne un maggiore controllo per poter indirizzare la gente. Vengono a tale scopo istituiti -come si vede- dei veri e proipri studi che riguardano le possibilità di accorpare intere grandi aree a seconda della natura merceologica di ciò che si produce, del loro tessuto industriale, delle comunicazioni e non solo ma anche di omogeneità di cultura e di modo di vita, fregandosene delle caratteristiche e della storia dei territori e cioè di quelle condizioni riconosciute come diversità ed accettate per secoli che fanno cultura e che potrebbero anche fare reddito se usate intelligentemente.Ma non passa mai per la testa alla gente comune che tutto questo venga fatto per consentire,controllare, frammentare le possibilità di cambiamento? Vi diranno che sopravvive chi sa unirsi, come hanno detto delle banche, non tenendo però presente che a livello globale la finanza è sempre più interdipendente ed una ricerca del profitto per pochi gruppi può portare al detrimento per altri in un contesto che comunque è limitato per pur grande che possa essere..Cambiare faccia per non cambiare sostanza, per attaccarsi alle cose ed agli aspetti che vengono veicolati alla gente che beve tutto e che rimane impotente.Questa è la considerazione che ne esce in una situazione che è stata culturalmente accettata dalla gente e che servita a far saltare equilibri e ad imporne altri nuovi: si chiama globalizzazione l’allargamento ai nuovi mercati, la creazione di nuove grandi aree produttive che sottostanno a leggi fatte ad hoc ma sempre nella rigorosa forma del controllo sociale oltre ogni limite,e dal momento che la globalizzazione si è evocata, nessuno la ferma.Gli effetti e la sua logica si affermano ed indirizzano i nostri politici a prendere provvedimenti che loro stessi dicono che tendano ad eliminare le differenze economiche fra le classi sociali per un nuovo sviluppo, mentre si dimostra che è vero il contrario.Ed i primi colpi di piccone avverranno con la vittoria del SI al referendum sotto gli occhi di un paese che ritiene di poter sempre galleggiare senza sprofondare.Per capire a chi conviene basta vedere chi e come voti. Non c’è bisogno di tanti discorsi tecnici, giuridici, od altro.
Sì Carlo, “basta vedere come vota”… ma questo è un Paese in cui ormai vota solo il 50% degli aventi diritto e governa il 30% di quel 50%…
Si certo ma se non interessa alla gente quanto dici allora i nostri sono tutti discorsi inutili e lo sò da me perchè mi ci metto io per primo a dire che sono discorsi inutili, anche se dentro sento il bisogno di farli e renderli in qualche modo espliciti..Ecco perchè dopo anni di diatribe e di politica distorta, chi ha governato soprattutto negli ultimi 25 anni ha una grande responsabilità su quanto dici e come si vede non cerca di farsi da parte e le inventa bigie.Si vede e si capisce bene da come si pone in relazione alle novità, perchè fondamentalmente ha paura di perdere il potere che ha da sempre gestito e che oggi è diventato un ” uno unico” attaccato alla sua pelle, poichè prima avrebbe voluto cambiare il mondo e la società, visto che non c’è riuscito perchè chi aveva di fronte sapeva bene dove andare a parare, si è uniformato e fa funzionare la società peggio di come funzionava prima.Ed anche non capendo che se i problemi non si risolvono non si va da nessuna parte.Non mi stancherò mai di ripeterlo che hanno vissuto più di 10 anni di antiberlusconismo ed ora vivranno altri 10 forse di anti 5 Stelle, ma sono sempre loro , identificabili con un contenuto etico-culturale che è quello del popolo italiano e cioè che non casualmente è stato governato per 60 anni da un partito che lo sappiamo tutti come si chiamava e come si chiama anche se oggi ha cambiato nome: Democrazia Cristiana.Ecco perchè io dico sempre che tale popolo tali governanti e l’equazione torna, e non credo più oggi a quanto si diceva negli anni 70 che nel paese c’era un ”blocco d’ordine” ed era cosa vera questa, per il quale la gente doveva lottare contro l’egemonia della classe politica sostenuta e formata culturalmente innanzitutto dai preti.Si, loro ritengo che abbiano una grande responsabilità nella formazione delle coscenze e se sono sopravvissuti più di 2 millenni al crollo di imperi qualche ragione credo che ci sia.Non ci credo più oggi a 70 anni di età agli usurpatori del potere che governano contro la gente perchè è la gente che assorbendo la cultura politica e l’ignoranza politica di chi ha profuso a piene mani questo tipo si ”sviluppo-sottosviluppo”interessato,
contrassegna lei stessa come vuole che sia governata.Le percentuali -come tu dici- si assottigliano e di molto ? Avranno motivi in più per riflettere sul sistema che li governa e che chiamano democrazia.Ti ricordo il detto che è una verità allora: in questo sistema basato sul possesso della ricchezza, chi ha è libero, chi non ha non è libero.Ne vuoi di più di ragioni per cambiare strada e per non essere più fottuto ? E’ questo che la gente non capisce, perchè è costretta a vivere alla giornata e nella quotidianità, ma non fa mai i bilanci su questo e fa l’interesse di chi la società la guida.Altro che democrazia ! Il mondo purtroppo non ha vissuto mai di democrazia piena, in nessuna occasione, tantomeno i popoli che noi abbiamo assoggettato per ripartire le loro ricchezze all’interno di noi stessi, svilupparci e chiamarla democrazia la nostra (ma non è per tutti, affatto) ed avere consenso politico necessario a regnare sul mondo intero.
Personalmente e più che altro politicamente sono contro tale status,anche se come tutti ci sono nato, ci vivo e usufruisco anche degli aspetti di questa democrazia imperfetta, ma non per questo devo prendere parte al massacro che ha esercitato,esercita ed ancora si predispone ad esercitarlo sul paese stesso e sul mondo tale sistema.E non dò senz’altro il mio consenso a chi lo dirige.
Forse non è che alla gente non interessa… è che la gente (il 50% della gente) non si sente più rappresentata da quelli che si presentano alle elezioni. Nemmeno da chi si presenta come forza “alternativa” o antagonista o comunque “diversa” da quelle di maggioranza… E anche questo qualcosa vorrà dire… E vuol dire che per il 50% dell’elettorato non è credibile il Pd, ma non sono credibili neanche gli altri che si oppongono al Pd. Da destra, da sinistra o “né da destra e né da sinistra”…Chi non vota ha sempre torto? Forse sì. O anche no.
Per me chi non vota ha sempre torto, a cominciare anche da quelli che si dicono schifati da tutti. Fanno finta o non sanno che l’espressione del voto alle classi subalterne è costata nella storia recente lutti, lacrime e sangue.Chi non fa capire a chi ci governa dice la propria posizione rispetto ai problemi è comunque un cittadino di serie B.ed è di serie B anche perchè non rispetta ciò che è costato tutto nquesto a chi è venuto prima di noi. Molti aspetti di questo problema riflettono posuizioni di comodo o di chi dice agli altri di non aver votato. Io ho sempre votato, qualche volta mi sono pentito di aver votatoo in un certo modo.Anche perchè se non voto sò bene che comunque c’è sempre qualcuno che del mio non voto se ne avvale.Il voto lo ritengo comunque una manifestazione delle proprie idee, e chi non vota o lo fa per ignavia o mperchè pensa che gliene torna comodo.e le percentuali che tu richiami del non voto non fanno altro che contrassegnare secondo me il livello di sottocultura politica che in Italia si è raggiunto. ma non solo in Italia.
Ma la colpa è sempre e solo di chi non vota o anche di partiti impresentabili che presentano candidati impresentabili? Votare turandosi il naso per il meno peggio è una buona prassi? Quando lo facevano i benpensanti con la DC anche te, come me, li criticavi… Ed è il sistema elettorale che sembra fatto apposta per indurre al non voto e per ridurre gli elettori…
Certo che li criticavo, ma il fatto di ”entrare in cabina turandosi il naso e votare DC” era sinonimo di una consapevolezza e di una lucidità che oltre quello c’era il pericolo della sinistra e del ricambio di potere o di spartirlo con chi gli si opponeva. Era quello che loro non volevano ed a votare ci andavano, e come se ci andavano….non erano mica grulli di non andarci, lo sapevano bene, e tanti scrupoli non se li facevano, anche turandosi il naso. Ho sempre presente un manifesto della SPES (l’agenzia di propaganda della DC)nel quale si vedeva un cosacco con il cappello e stella tipico dei soldati dell’Unione Sovietica con al posto del viso un teschio e con la scritta ”Vota o sarà il tuo padrone”, oppure, quello dei tre seggi elettorali con l’invito all’elettore che così diceva: ”Io voto, tu devi votare, perchè lui (Il comunista dipinto di rosso col mitra sotto braccio ed indicato da chi parlava) vota.Oggi, quelli che dissentono dai partiti perchè come dici te hanno dei candidati impresentabili a votare spesso non ci vanno perchè si dicono delusi dalla politica e quello che ne esce da tale comportamento è comunque ed in tutti i casi un favore a chi dicono che vorrebbero eliminare. Io a votare ci sono andato sempre perchè-come ho già detto- sò bene che tale esercizio di voto è costato un prezzo alto a chi è venuto prima di noi e credo di rispettare le intenzioni di chi ci ha preceduto, ma non è che vada a votare solo per questo, anche se eticamente credo basterebbe già questo.Ci vado perchè non sono fra quelli che crede che nulla possa cambiare qualunque cosa si faccia, forse perchè presentuosamente ho la visione che coloro che si dicono subalterni e che dovrebbero loro sì riuscire a cambiare le cose, e prima di adesso e guardandosi indietro, forse un po’ di decadi fa stavano peggio di oggi, e solo la loro lotta organizzata ha fatto avanzare la società e l’ha fatta cambiare, perchè non si deve dimenticare che negli ultimi due secoli è cambiata molto più che negli ultimi 1000 anni….Quindi per me il voto vale, eccome se vale…. Uno può interpretare che il proprio voto possa servire mentre non è vero che possa essere così, ma su questo ci si può sbagliare beninteso e si possa prendere lucciole per lanterne, ma comunque l’esercizio del voto io l’ho sempre interpretato come un diritto-dovere, da cui non mi dissocio. Chi si dissocia perchè dice che forse è meglio rimanere a casa od andare al mare come si sente dire sempre più spesso, lo dice perchè gli conviene o crede che gli convenga oppure appunto per ignavia. Sono fra questi quelli di oggi che non ci vanno perchè pensano che tanto non possa cambiare nulla, e sbagliano perchè diventano parte di quel sistema che vorrebbero cambiare, a cui si scagliano contro, ma quando è al dunque fanno gli interessi di tale sistema.per me sono cittadini di serie B, indipendentemente se dicono di pensarla a destra, centro, oppure a sinistra,perchè non riconoscono più i valori sebbene siano loro che si scaglino sempre più spesso contro la dissoluzione di tali valori, anzi sempre più spesso sono i primi loro a non rispettarli.E se sono questo vuol dire che il sistema dentro la loro capoccia li ha plagiati oppure che consapevolmente dicono bene e razzolano male.Io quindi posso sbagliare ma a votare ci sono sempre andato, ho detto che qualche volta ho anche sbagliato a mettere il segno di croce in qualche simbolo poichè credevo che potesse risolvere qualcosa, ma comunque di certo credo sempre che col voto di esprimere una mia opinione perchè influenzi e possa pesare su di un piatto della bilancia, e non sono di certo fra quelli che non vanno a votare perchè dicono che è meglio non andarci chè votare persone inqualificabili.Se li ritengo inqualificabili- in senso negativo s’intende- gli voto contro e contro il partito che li rappresenta.Questo è poco ma sicuro e se forse così facessero tutti, probabilmente qualche speranza in più di pesare per una fazione che le cose le vorrebbe cambiare avrebbe maggiore speranza di affermazione.Poi può darsi che così facendo faccia l’effetto contrario di ciò che avrei voluto raggiungere ma fin’ora per questo sistema io non ho mai votato, non ho mai votato a destra, non ho mai votato Democrazia Cristiana,figuriamoci oggi che questa nella carta non c’è più e che è stata sostituita dalla sedicente sinistra che per affermarsi ha dovuto cambiare nome riscuotendo le istanze elettorali di quella che una volta era la sinistra.Così è scomparsa la sinistra e si e affermato il sistema, che li ha in primo luogo fottuti a coloro che la sinistra votavano.Ma a votare io ci sono sempre andato e finchè non eliminano tale diritto, penso anche che con le nuove leggi che tentano di far passare non dandosi la zappa sui piedi ma dandola sui piedi di chi dia loro fastidio, io a votare ci andrò.Tranne se succedesse come nel 1924 che in parecchie parti d’Italia ti venivano a prendere a casa e ti portavano al seggio con la scheda già votata.Quelli avrebbero avuto ragione di non andare a votare, oggi non hanno nessuna ragione ed è un modo che usano perchè credono che così facendo rimangano lontani dalla politica. Sarebbe bene rammentare a costoro un vecchio detto che recitava :”… se tu non ti interessi di politica e pensi di non farla, la politica si interessa a te”.Oggi per esempio coloro che hanno 30 anni ed oltre, questo interessa sempre meno e o sono per
la maggior parte schierati o col sistema o impotenti ad organizzarsi per cambiare le cose davvero.Coloro che tu dici sono parte consapevole od inconsapevole del detrimento della nostra società,ma soprattutto perchè resi inerti dal potere che ne promana, dai media, e dalle concezioni che hanno plagiato e resa acritica la loro mente. Esiste anche il contrario certamente ,ma la tendenza generale è questa che ho detto.Ed è quella tendenza a non riconoscere più l’essenza delle cose.E’ la vittoria di chi avrebbe dovuto essere scalzato e che così facendo si rafforza.Ed io non dovrei andare a votare e forse potrei avere anche ragione di fare così ? Ma per piacere…e non dirmi per piacere che continuo a non capire….
ma ai tempi della Dc e del Pci si votava con un altro sistema… Son cambiati i tempi e i partiti, certo, ma anche il sistema elettorale. E quello non aiuta. Così come non aiuta avere un partito guidato da uno come Renzi e uno guidato a Grillo e da una Srl… Per fortuna che Berlusconi è ormai fuori gioco, se no si faceva tombola! P.S. personalmente io sono interessato alla politica, ma se si votasse dopodomani probabilmente starei a casa. Non per pigrizia ma proprio per non votare turandomi il naso…
Personalmente ognuno è libero di comportarsi come meglio crede ma non mi dire che uno con un governo del genere debba stare a casa perchè un Governo Renzi od un possibile Governo dei 5 Stelle non aiutino ad andare a votare.Chi la pensa a sinistra, se non aiutano dovrebbe essere l’occasione per votargli contro e quindi di andare a votare, semprechè non si riconosca che l’attuale Governo faccia cose di sinistra.Se si riconosce Renzi di sinistra,uno di sinistra dovrebbe votarlo, e chi meglio di lui ? Berlusconi poi non mi sembra tanto decotto. Ricordiamoci che il suo peso ce l’ha e vedrai che se vincesse il SI al Referendum,Renzi canterà vittoria per l’aiuto al voto fornito da Berlusconi; o sei anche te di quelli che crede che la maggior parte delle truppe del cavaliere votino NO ?….. Ma se votano Si anche dentro la stessa CGIL che ha dato l’indicazione per il NO proprio perchè hanno da tempo capito che se il sistema cambia, cambia anche per loro…. ! E parecchi di questi sono quelli che in qualche modo con la politica ci hanno campato, non per convinzione, forse prima, anni fa per convinzione, ma poi il sistema li ha inglobati anche a loro ed oggi sono restii, stanno digrignando i denti quando sentono puzza di bruciato vicino a loro…. Le truppe di Berlusconi votano Si a grande maggioranza perchè sanno bene che con il PD Renziano ormai si sostengono a vicenda, sono l’uno necessari all’altro e puntano a mantenere inalterato il sistema ed assestare un altro colpo a chi lo vuol cambiare. Berlusconi conta in Italia, tant’evvero che il centro destra si coalizza intorno a lui.Senza di lui partiti come l’NCD , l’UCD, gli amici della Meloni fanno digiuno.Ed in fondo se penso a ciò che hai detto quando hai espresso il tuo diniego al PD ma anche alla SRL dei 5 Stelle ti domando se in italia secondo te si sia analizzato bene come si formino le istanze politiche e chi le promuova nei partiti.Sei tu stesso a dire sempre che il PD non esiste ed io che ti ho sempre risposto che invece esiste eccome e fa la politica, sia con le persone sia con i fatti. Pensi davvero che le istanze dentro il PD con gli iscritti che si ritrova e che ha perso,tali iscritti contino davvero o non sia un partito ridotto ad esprimersi per correnti dove nulla conta se non il tirare a sopravvivere? Ed allora le istanze che si formano di chi sono espressione se non dei gruppi dirigenti eletti che beneficiano chi vogliono e che se potessero si schiaccerebbero la testa l’uno con l’altro? Sono più attendibili di una SRL dei 5 Stelle che fa formare le istanze nel WEB e fa le somme di quanti comunicano di far presentare l’uno o l’altro anche con esigue quantità di voti ? Questi paragoni Marco dovrebbero finire perchè sono proprio questi che coprono le crepe del sistema che esplodono ad ogni piè sospinto nella diatriba politica e che danneggiano la politica stessa rendendola semprepiù incomprensibile alla gente, figuriamoci alla povera gente che ha perso ogni punto di riferimento e che si arrabatta ogni giorno per portare sempre meno ”lesso” a casa.Di questo il PD porta una grandissima responsabilità e se non altro è assurto negli ultimi anni a specchio del sistema e se ci pensi bene non poteva essere diverso: un partito che aveva perso la sua essenza di voler cambiare la società, scalato dall’esterno da coloro e dalle forze economiche che quella società hanno sempre governato, imponendo alle primarie un segretario dando il potere di votarlo a chiunque degli altri partiti si fosse messo in fila alle primarie….. Ma che ci si prende per i fondelli e si dice che sia l’argine questo all’avvento dell’incertezza portata dai 5 stelle ? Ma personalmente io in cabina ci entro,li voto ed il naso non me lo turo, perchè probabilmente sò che peggio dei governi che ci hanno condotto a questo punto sarà difficile che lo facciano.Poi al peggio non c’è mai fondo e va bene, ma credo che sia giusto anche concedere certe cose e certi aspetti a certe verità incontrovertibili, che sono quelle che non rubino, che sono i soli che restituiscano i soldi e che sono i soli che come liste di militanti non siano piene queste di arrivisti come pullulano in tutti gli altri partiti, e di leccaculo a pagamento.Per adesso come segnale a me basta ed avanza e gli altri mi sembra che su tale terreno vogliano contestare questo dovranno arrossire dalla vergogna.E’ strana però la vita, tu stesso come molti dici che i partiti non esistono più, non esistono più gli ideali, però quando si tratta di riconoscere che qualcuno si batta per l’onestà della politica,tutti addosso, tutti a trovare le crepe anche col lanternino.Nessuno è perfetto di certo, ma mi sembra che incominci a serpeggiare la paura in casa di molti, e tali manifestazioni sono esemplificative della paura comunque a perdere qualcosa.La libertà ?Con tale parola ci hanno fasciato e rifasciato il cervello per decenni dopo la fine della guerra, guarda in che stato siamo finiti…..ed ancora si deve sentire chi parla di pericolo di perdere la libertà.Personalmente quando sento certi discorsi penso ad infilarmi le mutande di bandone perchè penso che coloro che parlano così mi vogliano spalmare un bel getto di vasellina dove non è lecito dire….. E guarda caso questi molti sono tutti coloro che dal sistema bene o male sono stati beneficiati in tutti questi anni, o che sperano di restarne ancora beneficiati.Talvolta personalmente mi sento a disagio perchè anch’io per certi aspetti lo mi ritengo un beneficiato, soprattutto perchè appartengo ad una fascia generazionale che si è formata in un momento ascensionale delle condizioni politiche ed anche economiche, dove oggi le stesse rispetto alla mia età di quell’epoca sono disastrose per i giovani, purtuttavia talvolta penso in tutta coscenza di non essere fuori luogo facendo certi discorsi anche correndo il rischio di non essere capito ed essere frainteso,come avviene per esempio ogni tanto con l’amico Battilana ed anche con te.
Ed allora cosa dovrei fare ? Dare il mio consenso al sistema ?