REFERENDUM COSTITUZIONALE: E’ NATO IL COMITATO PER IL NO DI CHIUSI. ASSENTI DESTRA E 5 STELLE…

CHIUSI – Si è ufficialmente costituito ieri sera a Chiusi il locale Comitato per il NO al referendum costituzionale di ottobre. Una quarantina i presenti che hanno poi firmato l’adesione. In buona parte persone vicine al movimento “Possiamo Sinistra per Chiusi”. Ma non solo. Non si sono visti, però né i 5 Stelle, né esponenti delle altre forze schierate comunque per il No: dalla Lega a Forza Italia. Introdotta da Massimo Giulio Benicchi l’iniziativa ha visto – come annunciato – la presenza di Giovanni De Caro di Sinistra Italiana e del professor Nicola Vizioli dell’Università di Siena. E proprio il porf. Vizioli, con una minuziosa e pacatissima esposizione ha smontato mezzo per pezzo la riforma della Costituzione voluta da Renzi e dal suo governo, dimostrando con numeri alla mano come la sbandierata velocizzazione e semplificazione della procedure parlamentari è solo una intenzione, ma non è né scontata, né certa. Anzi in alcuni casi i tempi di elaborazione e approvazione delle leggi potrebbero pure allungarsi… Ha dimostrato come l’abolizione del Senato sia in realtà solo un escamotage per fare un senato di nominati, quindi più controllabile, ma – per una serie d ragioni, non ultima quella dello sfalsamento temporale delle elezioni regionali tra regione e regione e rispetto alle elezioni politiche – non necessariamente più “governabile” e con una maggioranza più sicura… Naturalmente l’esperto chiamato a spiegare le pieghe della riforma proposta, non ha mancato di sottolineare come non ci sia nemmeno l’urgenza di farla e quindi l’obiettivo di fondo non può essere sollo quello dello snellimento della burocrazia parlamentare… quanto piuttosto quello di erodere e ridurre progressivamente gli spazi di democrazia, di rappresentanza, di controllo, rispetto alle decisioni e al potere decisionale dell’esecutivo. Alcuni degli intervenuti e lo stesso De Caro si sono soffermati anche sulla “politicizzazione” e personalizzazione del referendum operata da Renzi per primo e dai suoi pasdaran o da certi poteri, vedi la Confindustria, che in un proprio comunicato si è lanciata in previsioni apocalittiche sul piano economico in caso di vittoria dei NO. “Terrorismo psicologico” a cui gran parte della stampa mainstream sembra assuefatta e appecorata.
Il Comitato chiusino non ha la targa di Possiamo, anche se l’iniziativa è partita da quel’ambiente lì. E’ aperto a chiunque voglia aderire. Ha già annunciato altri appuntamenti soprattutto per informare i cittadini nel merito della riforma, affinché il voto popolare sia un voto consapevole e ragionato e non solo di… pancia. O di “appartenenza”.
Sia De Caro, che Vizioli, che i vari interventi hanno sottolineato come la Costituzione non può essere considerata immutabile, ma in questo caso la riforma va a peggiorare e non a migliorare le cose, svuotando dal di dentro anche alcuni principi contenuti nella parte fondativa, non toccata dalle modifiche. Ciò soprattutto in forza del “combinato disposto” (negativo) tra la riforma della Costituzione e la riforma della legge elettorale (non sottoposta a referendum) che va in direzione di un presidenzialismo di fatto, prefigurando un parlamento sempre meno elettro dai cittadini e sempre più espressione delle segreterie dei partiti. Che governeranno, in forza di premi di maggioranza, anche se sono assolute minoranze… Insomma un pastrocchio che sarà bene evitare e per evitarlo non c’è ce una strada: quella di votare NO al referendum di ottobre. Che vale la pena ricordare, non è un referendum abrogativo, è obbligatorio per legge, non è stato richiesto da qualcuno con raccolta di firme e non ha bisogno di quorum.
I “podemos” e i cittadini che ieri sera hanno dato la propria adesione al Comitato troveranno compagni di strada nelle altre forze? Non sarà facile. I 5 Stelle sembrano intenzionati, anche in questo caso, come già in campagna elettorale, a giocare solo con il pallone che portano da casa… E poi sulla legge elettorale per esempio non sono più così contrari, ora che hanno visto che potrebbero essere loro a ottenere il premio di maggioranza come primo partito al primo turno e più facilmente ancora all’eventuale ballottaggio…
La destra a Chiusi si presenta solo ogni 5 anni, quando ci sono le elezioni e quelle sono appena passate. Improbabile che faccia capolino nei prossimi due mesi. E’ anche estate. Fa caldo.
Più probabile che si affacci qualcuno della sinistra Pd o del del sindacato… L’adesione del segretario della Cgil Michele Trabalzini è un segnale in questo senso. La presenza di alcune figure del mondo cattolico anche. Se son rose fioriranno. Intanto i “podemos” che già alla loro fondazione annunciarono impegno per il No al referendum, un primo risultato lo hanno ottenuto. La strada l’hanno aperta loro, ora chiunque voglia contrastare la riforma può aggregarsi alla compagnia.
M.L.
Dare al neonato comitato un marchio di fabbrica è un errore colossale che non porterà benefici né ai rappresentanti di Possiamo né al percorso del referendum stesso. Sottolineare l’appartenenza dei promotori non mi sembra fosse fondamentale.
Qualche volta, Marco, per troppo protagonismo, commetti degli errori inspiegabili. Non credo che Possiamo abbia bisogno di attribuirsi iniziative che invece dovrebbero essere patrimonio di tutti altrimenti farebbe lo stesso errore del Pd e dei suoi amministratori che si impossessano di tutto ciò che gli può portare un minimo di consenso.
Non ho dato alcun marchio di fabbrica. Anzi ho precisato che il comitato non è targato Possiamo. Ma la realtà è quella che è scritta nell’articolo, sia per le presenze che per le assenze. Il cronista non può far finta di niente o sorvolare, perché magari non fa comodo tatticamente…
E se l’unica formazione politica che ha sostenuto e pubblicizzato la serata è stata Possiamo non è certo colpa di chi ha scritto il resoconto. E comunque Possiamo l’impegno per il no al referendum lo aveva dichiarato e annunciato nell’atto di nascita. Quindi ha solo mantenuto l’impegno. Se per ora i podemos si son ritrovati da soli, il problema è di chi avrebbe potuto e dovuto esserci e invece non c’era, non loro… Tantomeno è un problema della stampa… (P.s: Ossiamo non si è attribuito niente… né primapagina ha attribuito a Possiamo l’iniziatva, ha solo fatto notare che i podemos erano presenti in buon numero. Quasi da soli…)
Allora personalmente non m’interessa andare a vedere le ragioni vere o non vere del protagonismo e ciò che viene detto sull’assenza dei 5 Stelle e/o della destra;ognuno si regola come crede a questo punto, anche perchè c’è chi pensa che le istituzioni debbano funzionare in un modo e si rifiuta di vedere che quel modo porta acqua al mulino di chi faccia mancare le condizioni di reale democrazia e vorrebe tendere a mettere tutto dentro il calderone dell’unità e del conformismo in maniera surrettizia e consapevole.Il luogo e l’essenza di tutto questo si chiama asse PD-Berlusconi inclusi gli uomini del PD che si dice spesso che non rappresentino il PD ma solo se stessi- come succede a Chiusi- e quelli di Berlusconi che si sà bene in quale libro paga siano iscritti e per cosa lo siano(guarda caso l’utilitarismo personale che viene fatto coincidere con quello del capo, ma non se deve parlare perchè non è cosa vera.tutti animati da buone intenzioni per portare l’Italia fuori dal baratro ).Ma questo è un altro discorso.Mi interessa però fare una previsione- questo sì- che secondo me è lapalissiana e che spingerà ancora avanti nel tempo la cosiddetta ”resa dei conti” ed è quella che il futuro molto prossimo ci farà vedere una convergenza sempre più stretta del PD con le forze di Berlusconiana memoria.Anche perchè questa è l’unica speranza che gli resta, trasormarsi e creare le condizioni politiche e psicologiche che per loro consentirebbero di salvarsi dal burrone dove fin’ora hanno guidato l’italia, avallando e sottostando anche alla tipologia di questa europa che hanno contribuito fortemente ad affermare.La modifica della legge elettorale ora che hanno annusato di non essere più il partito di maggioranza relativa la cambieranno con l’aiuto sempre più presente ed esplicito di Berlusconi e delle sue protuberanze.Il Cavaliere lo ha già detto a chiare note che sosterrà un futuro che non veda i 5 Stelle al Governo perchè questo può rappresentare per il PD e per loro stessi l’essere buttati fuori dalla greppia della quale hanno usufruito fino ad adesso.E fin quando avranno tale potere di farlo lo faranno senza remore, anzi lo faranno doverosamente fino a quando avranno la facoltà di farlo, dicendo che per questo sono disposti anche ad allearsi col diavolo che poi diavolo non è, bensì una pletora di sostenitori che agiscono per il bene comune a loro stessi, sotto le insegne PD-Forza Italia.Io credo che occorra prepararsi a tale scenario, indipendentemente da come sarà l’esito del Referendum di Ottobre.Sbandiereranno il burrone dicendo che dentro al burrone non ci sono reti di sostentamento, dicendo che il rischio Brexit è reale per ognuno e quindi un generale e veloce abbassamento delle qualità di vita del popolo italiano sia davanti a tutti noi se non si fa come loro ci dicono di fare.A questo punto vedremo chi sia che getti la maschera, se la gente che è fuori dell’ombrello e che si bagna e che non ne comprende il perchè di tale bagnato e che finora li ha sostenuti essendo stata usata,ma anche il ceto medio che in gran parte è inzuppato di quell’acqua.A rigor di logica questi potrebbero essere determinanti per evitare o confermare una operazione del genere.Chi gli si contrapporrà ? Scommettiamo che riscapperà fuori ” il partito che amministra la complessità” ? Una sorta di sacra famiglia da centro sinistra a centro destra uniti nella lotta che potrà solo dimostrare che Renzi e Berlusconi siano le facce diverse della solita medaglia mentre si metterà in esecuzione tutto l’apparato mediatico per dire che non è vero che così sia? Credo che da tale discorso occorra liberarsi perchè l’italia abbisogna di un trattamento oncologico che sarà doloroso e che consisterà nell’estirpazione progressiva di una neoplasia, ma che se non viene compiuta il malato tanto lontano non potrà andare.E l’esterpazione del tumore è quella che la prima cosa che debba venir fatta è quella che i roditori siano cacciati a viva forza dai gangli dello stato che hanno occupato da decenni usando lo stato stesso e le prebende per consenso elettorale.Senza di questo la neoplasia non sarà estirpata e tutto continuerà come prima, percfhè la più grande utilità per loro è quella di concentrare il fuoco di sbarramento sul fronte dei riformatori. I riformisti sono sempre stati loro e se uno va a vedere cosa vuol dire essere riformista una frase tira fuori che sintetizza tutta una situazione e che è quella che dice ”facciamo le riforme basta che nulla cambi”.
Sul referendum Berlusconi e i suoi sono ufficialmente per il NO. Come i 5 Stelle. E come i promotori dell’iniziativa chiusina di martedì…E come la Lega. Non con Renzi contro i 5 Stelle…E l’articolo è solo e semplicemente il resoconto di una iniziativa pubblica nella quale è nato il comitato per il NO. Il resoconto è fedele? credo di sì. Quale è il problema? i 5 Stelle e la destra berlusconiana o la sinistra Pd spiegheranno loro le ragioni per le quali non hanno partecipato. Ma che non abbiano partecipato è un fatto.
E’ un fatto che non abbiano partecipato ed è anche un fatto che c’è chi non aspetta altro per sottolineare un fatto che può essere giusto o non giusto, basta chiedersi rispetto a che cosa, ma che di solito -sempre tu che dici sempre che registri i fatti e che ritengo cosa giusta farne derivare degli interrogativi- però non ti chiedi mai tali interrogativi a cosa tendano nella realtà ed hai sempre interpretato tale realtà non tenendo presente ”il rispetto a che cosa”, che invece io credo che valga parecchio la pena di tenerlo presente secondo me, da sempre, ma principalmente proprio in questi tempi che viviamo oggi dove si scatena la guerra fra chi non gradisca cedere il potere e chi al potere vuole arrivare col consenso per cambiare l’Italia contrapposto a coloro che vendono fumo la maggior parte delle volte. Qualsiasi sia l’iniziativa che i 5 stelle possano prendere-giusta o sbagliata che sia, credo che sia sempre bene il chiedersi ”rispetto a che cosa” sennò si rischia di diventare consapevolmente ” il giustiziere della notte” che nella foga iconoclasta distrugga tutto per far vedere che alla fine sia meglio accettare l’esistente.Anche perchè su temi molto delicati come quello della condivisione abbiamo visto che alla fine a forza di condividere si vede bene dove siamo arrivati nella politica, e soprattutto io credo che quanto al Referendum anche i 5 Stelle si siano dichiarati per il NO e che le loro ragioni siano in comune a quelle di Possiamo e della sinistra ma anche di tanta altra gente a cui sta a cuore la Costituzione, anche a diversa gente dentro lo stesso PD se mi è consentito.Se non vengono alle iniziative qualche ragione ci sarà secondo te ? Si può condividere o non condividere, questo sì certamente, ma io propendo più sia una questione di strategia politica…e su tale tema mi conforta il fatto che su tali atteggiamenti hanno- a differenza di altri- avuto il vento in poppa da diverso tempo.I risultati parlano chiaro od anche te li consideri una iattura come fa il PD? Perchè sempre dalle tue analisi alla fine esce il chiedersi cosa faranno, ma la separatezza non paga, ma non è questo il modo di procedere, ma sono pieni di incvongruenze, e chi più ne ha più ne metta.E’ scattata oggi in tutti i media la tendenza già da subito a risentirgli le tabelline prima ancora che abbiano studiato la matematica, e questo non è un caso. E loro credo non sono così per fare od essere considerati duri e puri o bastian contrari ad ogni costo ma per il motivo che alla fine lo stemperarsi su questioni sulle quali ci possono essere tante idee in comune con altri, alla fine si possa dare una immagine che raggiunge il pubblico meno politicizzato e che tale pubblico alla fine diventa spesso giudice della situazione. E’ lo stesso pubblico che di fronte all’abisso ha applaudito un Monti non dimentichiamocelo ed è un pubblico formato da classi subalterne perchè quelle medie e medio alte non avevano bisogno di farsi convincere dal professore, sapevano già dove andava a parare.Io non mi erigo a difensore dei 5 stelle ma mi erigo avverso coloro che mettono in evidenza crepe o dissonanze minime rispetto ai problemi che la nostra società attraversa, ne sono spesso giudici di acciaio ma alla fine il flusso dell’acqua anche per intervento loro arriva e si stempera al lago che forma la diga contro il cambiamento.Io credo che al di là di ogni questione la nostra posizione individuale vada tendenzialmente rivisitata se non altro per chiedersi se sia giusta o meno rispetto a cosa, ed è proprio ” rispetto a cosa” che si evidenzia la discriminante-in questo caso del tema che affronta il Post del SI o del No al referendum di ottobre.Nessuno ha mai detto che la Costituzione debba rimanere integra in tutte le sue parti ed inamovibile ma cambiarla come è stata la proposta del PD e dei suoi alleati nelle parti che comportano innazitutto un Senato di nominati dal partitismo risulta solo per tale questione una cosa inaccettabile, non escluso inoltre che dopo questa già si profili l’altra dell’Italicum adesso che hanno odorato che la possono perdere se i termini delle questioni impostati da loro stessi rimangano quelli che sono e che vogliono mettere le zeppe a mollo per variarla in modo che siano loro i beneficiari totali.Ed allora vedi che occorre sempre chiedersi rispetto a cosa ci siano comportamenti e lo schierarsi?Non si parla di schieramenti contrapposti fra il SI ed il NO dal momento che ambedue(sinistra e 5 stelle) hanno dichiarato che sono per il NO e se i 5 stelle hanno deciso di non partecipare ad una conferenza ala GCIL di Chiusi sul tema del No, ma si sappia che formano anche loro i gazebo per il NO.Non mi sembra che mettere l’accento su tutto questo in modo che appaiano” i bastian contrari a prescindere” e non esaminando le ragioni alla fonte di tale comportamento sia un non raccontare la verità oggettiva su come possano pensarla loro su tale questione(separatezza o non separatezza). Tante volte Marco si riconosce con ampi discorsi altisonanti che i rapporti ed il modo di pensare rispetto alla politica siano cambiati e si danno spiegazioni di tali status andando a ricercare e scovare comportamenti e ragioni lontane,-valide anche quelle senz’altro- ma quando poi si va a giudicare i comportamenti di qualcosa che non ci torna, si giudica sempre con lo stesso metro,che poi è quello che più vale perchè la gente misura sempre con quello.Qualcosa qualcosa sta cambiando ed io stesso mi chiedo se possa essere duratura o meno tale novità.Come tutte le cose avrà un inizio ed una fine ma quello che potrà produrre io voglio sperare che sia foriero di novità giuste perchè la gente che ha sempre votato per l’establishment alla fine quando vede che alla fine del mese non ha nulla in tasca a chi si attacca? A chi ha sempre votato? La paura fa 90 si diceva un volta ma è bene che chi abbia profittato per anni da tale situazione la paura ce l’abbia e che si possa chiedere se sia giusto o meno avercela tale paura.Perchè se si va a vedere il bicchiere ci accorgeremo che sarà stato sempre mezzo pieno e mezzo vuoto.e questo non va bene perchè al di là di tutti i discorsi che io e te ed altri possiamo fare, la realtà è quella che il bicchiere sia mezzo vuoto e che la gente comune abbia sempre meno speranza di pienarlo.Ed allora le cose non sono tante, sono 2 : chi vota per il sistema che ha fatto sì che tale bicchiere sia mezzo pieno e mezzo vuoto o è colluso(sia se ce l’abbia mezzo pieno o mezzo vuoto perchè spera che domani ce l’abbia pieno) oppure chi ce l’ha mezzo pieno pensa di pienarlo tutto a proprio favore. Entrambi non hanno capito una cosa che comunque si barcamenano e che sono destinati a farsi spalmare di vasellina.Chi ce l’ha mezzo vuoto o tutto vuoto che oggi è la cosa più probabile, ha secondo me tutte le ragioni per invocare il cambiamento.Ma il cambiamento a sentir bene lo invoca anche il PD. A te sembra normale tutto questo oppure che chi lo voti non abbia capito nel 2016 almeno le differenze sulla natura politica di tale partito? A guardare la realtà non pochi direi che avrebbero cominciato a capire quello che non avevano capito ieri.Solo chi pensa che domani pienerà la propria metà del bicchiere o è cieco o fa finta di esserlo, ma in questo caso più che cieco lo chiamerei colluso.E ne conosco parecchi di questi ultimi, che ci vedono bene, anche meglio di me e di tanti altri,ma annaspano per sembrare non vedenti.dalle nostre parti si dice”fanno da gobbi”, e questi riscuotono il plauso dell’establishment, delle banche, delle associazioni di ogni natura laico o religiosa,di tutti che siano parte di coloro che organizzano le cose affinchè il sistema sia così come lo vediamo e non cambi.
MI scuso ma non ti seguo… Proprio non capisco. sarà un problema mio… Allora: 1) c’è un referendum ad ottobre. 2) Ci sono forze schierate per il Sì e forze schierate per il No. 3) A Chiusi, due giorni fa si è costituito un comitato per il No. 4) Delle forze schierate per il No, però ce n’era solo una, più qualche cittadino a briglia sciolta. 5) L’articolo ha solo rilevato le presenze e le assenze, come avrebbe fatto o dovuto fare qualsiasi organo di informazione. Punto.
Il resto sono processi alle intenzioni, dietrologie, valutazioni “partigiane” ecc… Era ed è legittimo rilevare le presenze e le assenze oppure no? Io credo di sì. Sulle ragioni delle assenze, poi, ognuno le spiegherà come meglio crede e se crede. Ma in certi casi, le assenze pesano come le presenze. In politica soprattutto. Il “rispetto a che cosa?” che evochi, caro Carlo, non mi consiste niente. Che vuol dire? Che i 5 Stelle hanno le loro ragioni per non partecipare ad un comitato insieme ai “podemos” e ad altri? E chi le mette in dubbio? Ma non puoi impedire o criticare chi fa solo notare l’assenza. O la presenza dei soli Podemos e poco più… L’articolo è tutto qui. E’ uno scarno resoconto.
Con una certezza, però: che a Chiusi un Comitato per il NO, c’è e si è già presentato alla popolazione. Del comitato fanno parte molti esponenti dei “podemos”, alcuni della Cgil, qualche Pd o ex Pd in posizione critica, alcuni cittadini senza bandiera. Non ne fanno parte i 5 Stelle, né i berlusconiani, né la Lega, né Casa Pound che pure ufficialmente sono per il NO… E’ un problema? Dipende dai punti di vista. Potrebbe essere anche un affare…
Polemico per polemico le prime 5 motivazioni che tu adduci sono incontestabili perchè è un fatto e nessuno fa fatica a capirlo.Quello su cui ho tentato di mettere l’accento e che te forse hai capito benissimo ma che non consideri o consideri nel modo più sfuggente possibile è tutto quanto ne consegue inteso come modalità di come se ne parli, mentre nello stesso tempo ti trinceri dietro allo schermo che ti sei solo espresso registrando il fatto della loro assenza lasciando però che la prosecuzione del tuo ragionamento arrivi al fatto che le cose che ne derivino da parte di altri siano processi alle intenzioni, dietrologia,prevenzione.Si scrive in tanti modi, io non sono un giornalista e fra l’altro scrivo anche male e sono oltremodo prolisso ma la mia Marco non è una coda di paglia perchè debba difendere a spada tratta i 5 Stelle, non me ne viene nulla personalmente, penso che se non altro questa sia cosa compresa corampopulo, ma mi si vede reagire in un certo modo ad ogni tentativo offuscamento della loro immagine poichè ritengo che non si possano usare due pesi e due misure, se si voglia non solo apparire ma anche essere indipendenti dal potere.(critica ferrea del PD ma indulgenza plenaria a Bettollini perchè secondo te è un battitore libero e rappresenta solo se stesso perchè il PD ” è liqueso”, portare avanti le ragioni della sinistra con podemos realizzata sul filo di lana(cosa lecita vorrei vedere… )ma mi è permesso il processo all’intenzione di chiedermi chi ne avrebbe goduto se non Bettollini ? La fattualità non è smentibile, lo sanno tutti che non c’erano l’altra sera alla CGIL, ma è il modo di come se ne parla che secondo me tradisce le intenzioni.Partigianeria la mia ? Non è così anche se forse possa sembrare.Agisco così quando sento che-e lo ripeto- esiste nelle modalità di come se ne parla di non considerare assolutamente le loro ragioni.Le liquidi e le hai sempre liquidate col dire che ”avranno le loro ragioni”, basta, poi più nulla.Nessun cenno alle cose che cercano di portare avanti in maniera diversa da altri, anzi l’aspetto talvolta quasi di derisione è stato quasi sempre presente ( le potature per esempio e che mi ricordi io)serve a fare largo dalla gente intorno a loro, relegarli ai margini.Mica ti posso obbligare ad amarli se non li ami, non è questione di amare o denigrare, ma è questione di riconoscere che la fiducia di una gran parte della gente si stà orientando verso di loro e spiegarne i perchè.Tutto qui, ti si chiede di essere troppo partigiano?Tale diversità di trattamento è stata sin dall’inizio da te portata avanti anche nel recente passato in modo da metterli in un angolo,senza spiegare che attraverso anche contraddizioni( e ce ne sono alle quali non hanno risposto e che anche a me tali sono apparse e non l’ho mai negato ) stanno portando avanti una politica che fino ad adesso risulta vincente-non mi dirai di no- a differenza di altri che si collocano anche all’opposizione e che.spesso sono serviti da stampella all’establishement, a quell’establishment che dicono che abbia messo in ginocchio l’italia e che dicono di combattere. Comunque se tu non avessi capito non mi resta che arrendermi .Si vede che invece sono proprio io ad essere contorto mentre al contrario ” i fatti non sono contestabili”, se uno non è presente non è presente, mica si deve dire che ci sia se non c’è ? E cosa si dice se non la verità dicendo così ? Mi consenti però di pensare in che razza di paese si viva o anche questo sia un processo alle intenzioni ?
e come se ne parla? Esattamente per quello che è successo. L’articolo non dà giudizi di valore o “sentenze”. Riporta fedelmente un fatto e fa qualche considerazione a margine…Come è normale per un organo di stampa. Di che stiamo a parlare? i 5 Stelle – come altri – avranno modo e tempo per spiegare il perché non c’erano. Finora non l’hanno fatto. Ma non c’erano. Punto. Quale è il problema? Mica tocca a me o a primapagina spiegare le ragioni degli assenti… Lo avrei fatto se le avessero espresse. Ma non le hanno espresse e francamente me ne frega anche poco. E’ problema loro. Non mio o di primapagina. IL fatto rilevante, l’unico fatto rilevante, è che a Chiusi è nato un “comitato per il NO” al referendum di ottobre e per ora alcune forze dichiaratamente schierate per il NO non hanno aderito a tale comitato. E non hanno partecipato neanche all’iniziativa costitutiva. Il che è legittimo. Ma apre qualche interrogativo. O no?