CHIUSI, BETTOLLINI DIMEZZA GLI ONERI DI URBANIZZAZIONE. SCELTA DI SVILUPPO O “CAMBIALE” PAGATA ALLE IMPRESE?

CHIUSI – Il Comune di Chiusi abbatte gli oneri di urbanizzazione e dimezza i costi a carico dei cittadini. Tutti gli interventi edilizi come ad esempio la costruzione di abitazioni in zone già urbanizzate, la costruzione di edifici produttivi, ampliamenti di abitazioni esistenti, la deruralizzazione di fabbricati, l’ampliamento degli edifici produttivi, i cambi di destinazione d’uso e in genere tutte le attività edilizie/urbanistiche del Comune di Chiusi, soggette a “Bucalossi”, da oggi costeranno la metà di prima. Più o meno.
Le nuove regole edilizie approvate durante l’ultima seduta del consiglio comunale con i voti della maggioranza sono il frutto del cammino che ha portato all’approvazione del nuovo Piano Regolatore, condiviso e conformato alle norme paesaggistiche della Regione Toscana.
“Siamo molto soddisfatti di questo risultato – dichiara il sindaco di Chiusi Juri Bettollini – perché abbiamo dimostrato che scelte importanti e fatte per il bene della città possono trasformare rapidamente la teoria in pratica. Abbattere della metà le tariffe unitarie degli oneri di urbanizzazione ovvero con una soglia tra il 40 e il 50%, significa farsi trovare pronti alla trasformazione in legge, ormai imminente, del nuovo Piano Regolatore e di conseguenza a riscrivere le regole dell’edilizia della Città di Chiusi a favore dei nostri cittadini e delle nostre imprese. La vera sfida di oggi e dei prossimi anni sarà quella di favorire l’opportunità di un grande impulso all’economia locale che, come abbiamo promesso in campagna elettorale, affronteremo con forte determinazione per attuare tutte le condizioni necessarie affinché si possano generare nuovi percorsi occupazionali“.
Grazie al dimezzamento degli oneri di urbanizzazione – piega Bettolini- quindi, ad esempio la costruzione di un’abitazione unifamiliare in zona già urbanizzata di 250 mq (circa) ovvero 800 metri cubi passerà da 55.752 mila euro a 29.864 euro; la costruzione di un edificio produttivo di circa 1.500 mq passerà da 67.470 a 36.810 euro; l’ampliamento di un’abitazione esistente di 50 mq ovvero 350 metri cubi passerà da 24.391 euro a 13.065 euro; la deruralizzazione di un fabbricato esistente (600 mc) passerà da 34.362 a 16.800; l’ampliamento di un edificio produttivo (500 mq) passerà da 22.490 euro a 12.270 euro e cambi di destinazione d’uso su un taglio medio di circa 100 mq ovvero 300 metri cubi passerà da 3.363 a 2.403 euro.
Il nuovo Piano Regolatore e conseguentemente queste nuove regole diventeranno operative dalla pubblicazione del Piano stesso, presumibilmente nel mese di agosto. E se Bettolini e i suoi cantano vittoria per la “nuova opportunità offerta ai cittadini e alle imprese” c’è chi sostiene che l’abbattimento degli oneri di urbanizzazione sia semplicemente un “regalo” ai costruttori, alle banche e alle imprese che ruotano intorno all’edilizia, una sorta di “cambiale” da pagare (e pagata) a copertura del sostegno ricevuto alle elezioni da certi ambienti. Con conseguente riduzione delle risorse per poter realizzare opere pubbliche. Perché a questo serve la “Bucalossi”…
In sostanza la scelta operata da Bettollini e delle sua giunta di dimezzare la “Bucalossi” è vista esattamente come una opzione “di destra”. Una destra non fascistoide o xenofoba, ma fortemente liberista, che elimina o riduce i lacci e lacciuoli e auspica e favorisce la “mano libera” in campo urbanistico e edilizio, con buona pace delle opere pubbliche, della difesa dell’ambiente, del riuso dell’esistente e di tutto l’armamentario filosofico e ideologico della sinistra che non c’è più… Una destra presentabile, pragmatica, attenta al mercato. Ma che è cosa diversa dalla sinistra.
Bettollini, naturalmente dice che non è così, che è più di sinistra “offrire opportunità di lavoro e di investimento alle imprese e alle famiglie abbattendo gli oneri”, che è più di sinistra favorire ampliamenti di abitazioni e cambi di destinazione d’uso che possano evitare la fuga verso altri paesi e facilitare il “ripopolamento” della città e delle sue frazioni, che è di sinistra favorire l’economia locale…
Certo, questo dell’abbattimento degli oneri di urbanizzazione è stato uno dei cavalli di battaglia delle campagna elettorale e in questo Bettollini non ha perso tempo. Ha mantenuto la promessa. Se si tratta di una cambiale l’ha voluta pagare subito, senza dilazionare la scadenza. Se la cosa è positiva o negativa si vedrà. Il dibattito è aperto. Intanto in Consiglio Comunale solo la maggioranza ha votato a favore, i Possiamo si sono astenuti e i 5 Stelle hanno votato contro.
Certo che se tutta l’innovazione della quale sono capaci i nostri giovani amministratori consiste nel puntare ancora sul mattone c’è da stare poco allegri ma “tanto” passa il convento e quindi aspettiamoci colate di cemento. La fantasia e la preparazione non sembrano essere prerogativa della nuova classe dirigente se tutta l’innovazione, conseguente alla renziana rottamazione dei vecchi amministratori consiste nel puntare sul rilancio della sola edilizia per dare occupazione ai giovani e in generale ai disoccupati, c’è da stare poco allegri ! Ma pensate che se lo siano domandato come si concilia il tanto conclamato rilancio del turismo con l’impulso (perchè di questo si tratta) all’attività edilizia con conseguente apertura di cantieri con ruspe e gru a fare da sfondo al paesaggio. D’altro canto da chi è continuamente alla ricerca del consenso mediante una sovraesposizione mediatica con tanto di fotografo ufficiale al seguito l’importante è annunciare, poi si vedrà tanto c’è sempre la scappatoia della crisi generale, ragion per cui se la formula non sortisce effetti si sa dove scaricare la colpa. D’altra parte le leggi dell’economia in generale ma anche nel nostro piccolo è la stessa cosa, hanno ridotto la politica a pura esecutrice dei suoi ordini, non vi è più alcun Dio se non il denaro, generatore simbolico di tutti valori (Umberto Galimberti). Ai nostri giovani con la testa un po’ intontita dai troppi concerti (Rock) che terminano ad ore mattutine impedendo il riposo anche a chi non li vorrebbe sentire fino a quell’ora, non resta che seguire i nuovi signori (leggi amministratori che un lavoro effimero in qualche modo te lo troveranno) magari permettendoti di aprire un negozietto che dopo tre mesi chiude ma che verrà celebrato come merito dell’amministrazione alla cui apertura parteciperà con tanto di fascia e così trasformando il tuo paese in una disneyland dove tutto è permesso e non vi sono più regole da rispettare perchè le regole ora vengono chiamate “burocrazia”.
E’ semplicemente una scelta sbagliata che è in linea sia col Piano Strutturale che con il Piano Operativo perché punta ad agevolare la costruzione di nuovi edifici e a consumare nuovo suolo.
Si potevano ridurre gli oneri per le ristrutturazioni e lasciare inalterati (o aumentare) quelli per le nuove edificazioni ma questi hanno ancora in mente ancora il “volano dell’edilizia”. Roba ormai di cinquant’anni fa!
Hanno anche ridotto gli oneri per chi vuol farsi la piscina. Insomma scelte mirate.
Per la cronaca i 5Stelle hanno votato contro mentre i Possiamo si sono astenuti, hanno votato contro solo sulla riduzione degli oneri per le piscine.
Va anche detto che al momento il “mercato del mattone” (e di ciò che vi gira intorno) è quello che è. Cioè un mercato totalmente fermo. E non è detto che l’abbattimento degli oneri lo faccia ripartire. Se la scelta del Comune di Chiusi dovesse generare solo una ripresa delle ristrutturazioni, degli adeguamenti (in pratica degli investimenti da parte delle famiglie) potrebbe essere alla lunga positiva. Se invece dovesse essere volano ulteriore per cementificazioni selvagge, per la verità già in atto e non da adesso, sarebbe certamente una scelta sbagliata e suicida, anche in relazione alle velleità turistiche della città… Il problema è sempre lo stesso: l’assenza di un disegno strategico di respiro ampio… si va avanti per scommesse…
Sembra di sognare. Se c’è una vaga possibilità di ATTENUARE la crisi irreversibile dell’edilizia occorre aumentare gli oneri di urbanizzazione e favorire invece la manutenzione in diverse forme.
L’edilizia come volano dell’economia italiana è un a parabola che inizia nell’immediato dopoguerra con la sua fase discendente dagli ’80 ed ha ormai raggiunto il suo punto più basso. Non ci sono prospettive neppure dopo un’eventuale uscita dalla crisi. Possibile che non si riesca a capirlo? Non ci siamo proprio.
Allora vedete che tutti con i vs. interventi convergete sul fatto che la fotografia della situazione sia quella che ancora ciò che guida la mente delle persone che danno il consenso a tale partito e di conseguenza a tale giunta sia la credulità ed anche il disinteresse completo di quello che può conseguire da tale politica? Non ci vorrebbero menti superiori per rendersi conto dell’esattezza di quanto emerge dai vostri interventi ma nonostante ciò la gente nel suo complesso gli dà il voto ed il consenso perchè resta affabulata dai discorsi che non ci vorrebbero nemmeno i dati a smentirli, basterebbe il buon senso.Quando si dice che Bettollini si dia un gran da fare per unire le esigenze di imprenditori,famiglie, gente comune vuol dire solo una cosa che è quella a cui credono la maggior parte delle persone nel nostro territorio e che è quella sia il ” mattone” che traini la ripresa per uscire dalle secche della crisi.Le promesse fatte di questo parlano non di altro, ma spesso anche della recondita possibilità che tale indirizzi siano percepiti come possibilità futura di essere messi al centro di uno sviluppo ricavandone un qualcosa di possibilità futura sia come persone sia come effettive realizzazioni.Finchè la politica si baserà su questo sarà un successo se Chiusi resterà al punto in cui si trova perchè la normalità in questi casi vuole che sprofondi sempre più in basso con un consumo di risorse pubbliche ed anche private che saranno polverizzate,rese inutili e che non produrranno reddito. Anzi ai cittadini sarà richiesto un loro crescente impegno economico per fronteggiare i servizi pubblici.Ma li hanno votati loro i reggenti e quindi chi si accontenta gode.L’ho detto tante volte: tale popolo tale classe politica.
Carlo, io devo ancora vedere un partito di governo o una amministrazione che non abbia promesso o prometta “sviluppo” anche e soprattutto attraverso il mattone… Negli anni ’50 questa era una esigenza di ricostruzione… poi è diventata necessità di stare al passo col boom economico, infine dagli anni ’80 in poi, almeno in aree come la nostra un modo per sopperire alla carenza di industrie e attività di altro tipo e insieme anche un modo per costruire consenso. Bettolini in questo è perfettamente in linea con i suoi predecessori anche se, a differenza degli ultimi 3 che il Piano Regolatore lo avevano fatto e poi abbandonato o non portato a termine, lui un Piano lo ha fatto. Lo aveva promesso e lo ha fatto. Secondo me è un piano che non tiene conto della realtà e prefigura uno sviluppo che non ci sarà, perché non ci sono i soldi, né i presupposti sociali…Così come l’abbattimento degli oneri servirà a poco, in una situazione del genere. Ma è evidente che è un “segnale” che va a consolidare il blocco sociale e politico che lo ha sostenuto in campagna elettorale. Ed è un segnale di respiro corto, di pronta presa, non di lungo periodo. La strategia, il disegno ampio, manca. Ma non manca solo a Bettollini & C. Chiusi ha perso l’abitudine al confronto, al ragionamento, al pensiero critico. La maggioranza fa finta di non capire, ma ha capito benissimo e dà in pasto alla gente quello che molta gente vuol sentirsi dire…Finché dura…
La tua risposta identifica comunque ed in tutti i casi un piano fallimentare e coloro che lo sostengono lo sanno che è fallimentare purtuttavia insistono con le solite menate, questa è la realtà, non un altra. Non c’è bisogno di dire che dagli anni ’70 in poi le pezze d’appoggio fautrici dello sviluppo sono cambiate, queste cose le sanno tutti e le sà anche Bettollini, purtuttavia tu mi dici che lui abbia portato a compimento un piano che almeno per tre-quattro tornate non era stato rivitalizzato e portato a compimento, ma comunque era nelle cose già da anni ed anni che erano state stabilite da altri. .E’ un pregio secondo te di Bettollini od un demerito di chi l’ha preceduto e che ha fatto sì che prima di lui sia stato dato il là ad una revisione secondo le cifre di consumo del suolo che sono state giudicate non idonee e per dare un contentino si è detto che erano state ridimensionate dai dati di partenza, ma poi approvate con grande fanfara solo perchè hanno avuto la maggioranza dei voti per farlo.Una cosa se è deleteria mica può essere giudicata giusta perchè chi la decide ha la maggioranza dei voti ! Per favore non alimentiamo le illusioni che non esitono e che tutti-dico tutti- si sono resi conto che in tale tempo di crisi non ci siano nemmeno le più pallide intenzioni per far sviluppare Chiusi ripartendo da quello che è stato deciso.Merito di Bettollini nemmeno per sogno, lui ha ratificato sostanzialmente quanto è sato deciso da altri.Non ci prendiamo per i fondelli sennò si insiste nel voler dire che una cosa della quale Chiusi si è avvolta ed ha ostemntato come ”finalmente raggiunta”sia il perno per far ripartire lo sviluppo.Ti sembra che sia merito di Bettollini se la sua amministrazione ha ratificato tutto questo ? Ma nemmeno i gatti ci credono. ”Un segnale che va a consolidarte il blocco sociale e politico che lo ha sostenuto in campagna elettorale”questo si senz’altro e sono d’accordo, ma non scambiamo il merito con coloro che hanno percorso il sentiero del nulla, sennò si rischia di validare cose e politiche che alla fine poi si è spinti a pensare che guarda guarda emergano solo gli interessi di tale blocco sociale e politico ma emergono dal nulla perchè nulla sarà fatto, nulla ci sarà costruito, nulla avrà la connotazione dello sviluppo, ma saranno decisioni che saranno purtroppo compresi dentro il concetto generale di ”decrescita lenta”. ed allora quale Bettollini? Ti sembrano meriti questi ? Sennò si dà una rivogata alla pentola dove bolle lo stesso brodo e si tira sù una ramaiolata di minestra, si fà finta di assaggiarla e guarda guarda si dice che probabilmente è un merito di Bettollini se la minestra sia arrivata a cottura.Si versa nel piatto ma nessuno la mangia. Hai capito com’è la questione’?Oppure pensi di rafforzare gli elementi per i quali la gestione Bettollini sia di gran lunga la cosa migliore che potesse capitare a Chiusi ? Sennò Marco detto alla chiuisina si ” re-incischia– sempre lì”….e sarebbe anche ora di farne a meno degli ” articoli di gomma” che prendono la forma dei luoghi dove vengono infilati.Sono sempre meno quelli che ci credono anche se li votano, l’hai capito o no che la maggior parte lo fà per ignavia e non per convinzione? Perche se lo dovessero fare per convinzione dovrebbero andare dall’oculista perchè su cosa poggerebbe la loro convinzione?
Se pensassi che l’ammistrazione Bettolini sia la cosa migliore che potesse capitare, avrei votato Bettollini. Invece ho votato per un candidato e una lista diversa. Per il resto è un fatto che Ciarini predispose un nuovo piano regolatore e poi lo affossò, che Ceccobao fece lo stesso e che Scaramelli non ce l’ha fatta ad approvare quello di Ceccobao rivisto e corretto… Bettollini ha approvato un piano già fatto? sì, ed è un piano in larga misura sbagliato e fuori contesto, ma non è la “colata” prevista nel 2010 e che fu alla base delle diatribe interne al Pd e anche, se vogliamo, della nascita della Primavera… Queste sono semplici constatazioni. Non giudizi di valore…
Così il gruppo “POssiamo” ha motivato l’astensione in Consiglio https://www.facebook.com/possiamochiusi/posts/1121313587935470. e così i 5 stelle hanno motivato il loro voto contrario https://www.facebook.com/Chiusi5Stelle/posts/1098387256871700?pnref=story
QUESTA E’ LA MOTIVAZIONE CON CUI ABBIAMO VOTATO NO ALLA RIDUZIONE INDISCRIMINATA DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE.
La proposta di diminuire gli oneri di urbanizzazione (Bucalossi) nella sostanza riduce del 40% gli oneri che si dovranno pagare (restauro, ristrutturazione e nuova costruzione ). Da una stima approssimativa si può ritenere che la riduzione di entrate per il Comune sia nell’ordine di circa 160.000€/anno. Dette riduzioni sono applicate a pioggia e indistintamente a tutte le categorie di intervento, in tutte le zone edificabili e per tutte le destinazioni d’uso.
Tutto ciò comporta
1. Disattendere le finalità e gli indirizzi della Legge regionale la Dove dichiara l’obiettivo prioritario di favorire il recupero e il riuso del patrimonio edilizio esistente e contrastare l’utilizzo di nuovo suolo
2. Confermare che l’interesse primario dell’Amministrazione è quello di liberalizzare in modo generalizzato e estensivo le possibilità edificatoria e mandare un messaggio chiaro: qui si può costruire.
Diverso sarebbe stato invece prevedere si delle riduzioni ma in modo mirato e selettivo andando a distinguere tra le tipologie di intervento, zone edificatoria destinazione d’uso. Ridurre gli oneri degli interventi per le ristrutturazioni e incrementare invece quelli per la nuova edificazione. Così facendo , inoltre , le ditte locali avrebbero modo di lavorare piccole imprese edili , elettricisti , imbianchini , idraulici , restauratori ecc ecc …
Non è quella pubblicata con link nel commento soprastante?
Vi dicono nulle le voci di bilancio riconducibili alle multe per ” la sicurezza ” dei cittadini ! Se ti danno da una parte ti levano da un’altra ! Tipo 80 euro di Renziana memoria !! A ottobre mandiamoli a casa !!