ALTRI DUE COMUNI SENESI VERSO LA FUSIONE: SAN GIOVANNI D’ASSO SI AGGREGA A MONTALCINO?

MONTALCINO – Mentre il sindaco di Chianciano ribadisce il suo no alla fusione a freddo con il comune di Chiusi, gettando acqua sul fuoco acceso da Scaramelli e da qualche improvvido selfie della vicesindaco chiusina Lanari con lo stesso Marchetti, oggi il consiglio regionale della Toscana dà il via all’iter per un altro “matrimonio” tra comuni. I promessi sposi sono ancora due comuni senesi, per la precisione i comuni di Montalcino e San Giovanni d’Asso. Il cuore delle terre di Siena tra Crete e Valdorcia, con vista addirittura sul mare…
Il Consiglio regionale è infatti chiamato a votare la legge regionale per l’indizione del Referendum nei due paesi interessati. Ovvio che non si tratta di un matrimonio alla pari. La parte del leone la fa sicuramente Montalcino, cittadina nota in tutto il mondo per il Brunello. Ma anche per aver ospitato e difeso la morente Repubblica di Siena, nel 1500… San Giovanni d’Asso è uno dei comuni più piccoli, forse il più piccolo della provincia di Siena e conta meno di 1.000 abitanti, ma è noto per essere la patria del tartufo bianco delle crete senesi e per la produzione di olio extravergine d’oliva. Sono due località d’eccellenza. Una notissima, una più di nicchia, ma entrambi culla della più autentica cultura toscana e senese in particolare. Borghi medievali di grande qualità in un panorama mozzafiato. E anche, entrambi, luoghi in cui si parla un italiano quasi perfetto (solo a San Quirico d’Orcia forse si parla meglio). Della fusione tra i due comuni si parla da tempo, sia nei rispettivi consigli comunali che nelle due comunità, tra le associazioni cittadine, i partiti politici. Maggioranze e opposizioni sembrano essere, pur con sfumature diverse, tutte d’accordo. San Giovanni d’Asso consapevole di essere l’anello debole accetterà volentieri e senza troppi malumori che l nascente comune unico possa chiamarsi Montalcino. Se non altro perché quel nome è un marchio non da poco, che è sicuramente una garanzia. Il paese del tartufo apporterà la sua specificità, che anche quella non è acqua fresca, ma una storia lunga e robusta… Rispetto a quanto avvenuto tra Torrita di Siena e Montepulciano e alle “battute” estemporanee tra Scaramelli e Marchetti sulla eventuale fusione Chiusi-Chianciano, il matrimonio tra Montalcino e San Giovanni d’Asso sembra avere radici più solide e oggettive e un percorso più ragionato. Sia a Montalcino che a San Giovanni c’è chi chiede che il referendum non sia solo consultivo, ma anche vincolante. E ci sembra giusto.
”Vox populi vox Deiì”.Se la volontà popolare decide che deve essere fatto l’accorpamento,non vedo cosa possa ostacolare tale volontà. In quanto a Chiusi -Chianciano- è solo un un mio parere- ma non credo siano sufficienti le dizioni poste sulla stazione ferroviaria nominate ”Chiusi-Chianciano Terme” per considerare una propaggine territoriale Chiusi.Semmai se una volta trovata e provata amministrativamente ed economicamente la validità di tale riforma, ci sarebbe da chiedersi quanto contino gli abitanti rispetto alle modifiche ed alle integrazioni dei piani regolatori, il cui controllo mi sembrerebbe
evada dalle possibilità sempre più remote che possa venir fatta opposizione e come conseguenza lasciando nelle mano di decisioni spinte sempre più di natura di non opponibilità il tendenziale pasto di multinazionali anche spesso di dubbia provenienza.Il nord Italia insegna.Un area più grande è soggetta semprepiù ad un controllo amministrativo più esteso, decisioni che esulano dal controllo pubblico di territori che sorge adesso da realtà più ridimensionate.
Fa un certo effetto veder scomparire piccoli Comuni come S.Giovanni D’Asso per scendere al rango di “frazione” o “borgo”. Sembra di assistere a una sorta di “eutanasia”… Un giorno chi scriverà la Storia di questo luogo leggerà di un Sindaco che riferisce al proprio Consiglio Comunale che nel giro di riunioni “in tutte le frazioni”…”sono state illustrate le tematiche inerenti il progetto di fusione in atto… e che vi è stata una buona partecipazione da parte dei cittadini, apparsi favorevolmente predisposti alla ipotesi di fusione”.
Ai margini di questa Storia, se alle foto dei luoghi associ anche qualche nome di Consigliere Comunale odierno…le assonanze ti restituiscono la fine di quei potentati politici e dei loro feudi una volta politicamente inespugnabili….